DELL’AVVIAMENTO: DISCIPLINE A CONFRONTO
HP 3: Le società con un grado di incidenza svalutazione/goodwill maggiore forniscono
4.3 Metodologia applicata
L’analisi si focalizza sui bilanci consolidati delle società individuate, di cui si precisa nel paragrafo successivo, e si sviluppa utilizzando dei metodi appartenenti alla statistica descrittiva: il metodo di valutazione applicato è sia di tipo quantitativo sia qualitativo. Al fine di rendere la ricerca il più oggettiva possibile si provvede alla costruzione di alcuni indici descritti nel prosieguo.
La verifica della prima ipotesi prevede una metodologia per lo più basata sulla lettura di alcuni dati di bilancio con i quali, per entrambi i campioni di società, si è provveduto
108 Come sostiene Ramanna (2008) per giungere ad una valutazione migliore dell’impairment
dell’avviamento è opportuno, diversamente da quanto sviluppato in letteratura, non considerare nell’analisi esclusivamente i casi di impairing entities ma anche quelli in cui non è stata rilevata alcuna perdita.
alla costruzione di un prospetto riassuntivo contenente, per i tre anni oggetto di analisi, le seguenti informazioni: il valore dell’avviamento109, il valore della svalutazione per perdita effettivamente rilevata alla data di chiusura di ciascun bilancio e l’incidenza della svalutazione sull’avviamento stesso.
In riferimento a quest’ultimo parametro, utilizzato per la verifica dell’ipotesi n. 3, esso viene calcolato come rapporto tra la svalutazione dell’avviamento e il valore assoluto dello stesso110.
In sostanza per la prima parte dell’analisi le fasi di sviluppo sono le seguenti: - in primo luogo si è proceduto con l’inserimento dei dati nel foglio excel,
- successivamente si è analizzato l’andamento dell’avviamento sia singolarmente sia con riferimento specifico al totale attivo (G/TA),
- infine, si è calcolata la media dell’incidenza per ciascun campione per poter compiere un confronto tra le due popolazioni differenti.
Per la valutazione della rilevanza dell’avviamento sul totale delle attività si è analizzato il rapporto tra i due valori, considerando come divisore l’attivo netto, ovvero la somma delle attività iscritte nel bilancio al 31/12 di ciascun anno di riferimento. Non si sono considerate nel calcolo eventuali rettifiche avvenute dopo la chiusura dell’esercizio; a giustificare tale scelta sta il fatto che l’analisi viene svolta nell’arco di tre anni e pertanto non sarebbe stato coerente considerare i valori a due a due.
Per indagare il peso dell’avviamento sul totale delle attività si è fatto riferimento al G/TA ratio poiché considerato un buon indicatore dell’andamento di tale asset sul totale delle attività consolidate e, soprattutto, si fa riferimento a tale indice poiché esso non è influenzato dalle strategie di finanziamento111.
Coerentemente con questo obiettivo, si utilizzano i seguenti valori: - la media e la mediana come misure delle tendenze centrali,
109 Si precisa che sono state incluse anche le differenze di consolidamento. Nel seguito, per semplicità, si
usa solo il termine avviamento.
110 Si precisa che l’incidenza della svalutazione sull’avviamento è stata calcolata in riferimento al
goodwill dell’anno precedente: SVALn/Gn-1.
111 Pieri V. nel suo paper afferma “…the G/TA ratio provides information on the weight of accounted
goodwill in comparison with other consolidated assets of the company. It is important to underline that this ratio is not affected by financing strategies, as liabilities are not taken into any account, while it highly depends on the industry in which the company operates.”.
- i quartili come misure di posizione della distribuzione.
Per concludere la prima fase della ricerca, si è cercato di verificare la prima ipotesi (incremento del numero delle svalutazioni con l’introduzione dell’OIC 9) conteggiando il numero effettivo di società che nei tre anni hanno compiuto almeno una svalutazione dell’avviamento per perdita di valore.
Passando alla seconda parte, l’analisi è stata spostata al solo anno 2015, poiché il nuovo principio n. 9 è stato introdotto nel 2014 e, dati i risultati ottenuti nella prima parte, si è ritenuto opportuno considerarlo un anno di transizione e per coerenza focalizzare l’attenzione nell’ultimo anno.
In questa parte della ricerca si è considerato il campione nella sua totalità in entrambi i casi e il focus è stato l’analisi e l’interpretazione delle note al bilancio.
Per verificare l’ipotesi n. 2 la metodologia applicata è di seguito descritta: - si è costruita una griglia di valutazione con le richieste da valutare nelle note;
- si è assegnato un punteggio da 0 a 1 per ogni informazione riportata in bilancio, dove 0 significa “informazione assente”, 0.5 “informazione presente ma non completa” e 1 “informazione corretta e completa”;
- per ciascuna società è stato assegnato un punteggio pari alla somma dei punti riportati nella disclosure (total score);
- si è costruito un indice per ciascuna società (annual disclosure index) pari al rapporto tra total score e punteggio potenziale in caso di compliance massima e se ne è calcolata la media;
- infine, si sono confrontati i risultati ottenuti.
Successivamente, per la verifica della terza ed ultima ipotesi, si è ridotto il numero di osservazioni dei due campioni: la popolazione su cui svolgere l’analisi è, seppur suddivisa in due gruppi (IAS e OIC), meno numerosa e formata dalle sole società che nel triennio hanno rilevato una impairment loss.
Si è poi proceduto come segue:
- per i nuovi campioni è stata calcolata l’incidenza della svalutazione sull’avviamento complessivo;
- si è analizzato il total score ottenuto in precedenza; - si sono posti in relazione i due passaggi precedenti.
A questo punto si sono confrontati i valori che ciascuna società del campione ha ottenuto cercando quindi di verificare l’ipotesi n. 3 che prevede la sussistenza di una relazione diretta tra l’incidenza della svalutazione e l’indice di disclosure.
Prima di procedere con l’analisi del campione e dei dati ottenuti si ritiene opportuno dare un breve cenno sulla disclosure al fine di poter meglio costruire le griglie di analisi necessarie per la valutazione.