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Il campionamento utilizzato per la selezione degli intervistati è a scelta ragionata, per permettere di mantenere omogeneità anagrafica all’interno del campione, facilitando, in fase di analisi dei risultati, la possibilità di fare inferenza. Il target di riferimento scelto è quello degli studenti o ex studenti universitari, di età compresa tra i 19 e i 30 anni ed il campione così risultante è composto da 461 unità, maschi e femmine, che hanno redatto il questionario in forma completa (324) o parziale (137). L’obiettivo minimo che era stato prefissato di raggiungere era quello di 150 unità, tuttavia grazie alla rapida diffusione via web si è riusciti ad ottenere un numero di gran lunga superiore. Il target scelto è giudicato quello maggiormente affine ai temi caratterizzanti la ricerca. Le unità campionate sono state contattate privatamente attraverso la chat di Facebook o di Whatsapp ed attraverso la condivisione del link del questionario online su diversi gruppi Facebook di studenti universitari sparsi per l’Italia, precisamente27:

• Marketing & Ricerche di Mercato Pisa • Strategia Management e controllo - Unipi

• Facoltà di Economia - Università degli Studi di Udine • Facoltà di Economia - Università degli Studi di Perugia • Università Cattolica Milano - Economia

• Facoltà di Economia Aziendale UniNa “Federico II” • Banca Finanza e Mercati Finanziari - Facoltà di Economia • Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Economia

• Facoltà di Economia Cagliari

• Economia Aziendale, Università della Calabria (UNICAL)

3.2: Scelta della metodologia: vantaggi e limiti del questionario via web

Per condurre l’indagine si è proceduto alla creazione di un questionario online strutturato, attraverso l’utilizzo della piattaforma Open Source Lime Survey, e successivamente alla distribuzione di questo ai partecipanti mediante la condivisione del relativo link.

Volendo motivare la scelta di condurre un’indagine mediante un questionario online, c’è da dire che attraverso questa modalità è possibile ottenere numerosi vantaggi, non potendo però sottrarsi ad alcuni limiti che essa comporta.

In primis tale metodologia comporta dei costi fissi molto bassi, riguardanti esclusivamente la predisposizione del questionario, e dei costi variabili tendenzialmente nulli, in quanto una volta completata la redazione, non è influente la grandezza del campione che si intende intervistare, un piccolo campione costa come raccoglierne uno enorme. E ciò che maggiormente spinge alla scelta di una raccolta dati via web sono i tempi necessari per effettuarla, infatti essi risultano molto più rapidi rispetto ad altre modalità di raccolta e ciò si aggiunge alla mancata necessità di trasferimento ed editing dei dati. Oltre a citati vantaggi in termini di costo e tempo, è possibile ottenerne altri altrettanto importanti, come ad esempio l’assenza di un intervistatore, che comporta l’eliminazione, totale o in parte, di tutte quelle forme di influenza che sono causate da una sua presenza fisica durante l’intervista; si fa riferimento in questo caso a forme di conformità (dove l’intervistato risponde ciò che presuppone l’intervistatore voglia sentire), desiderabilità sociale (tendenza da parte dell’intervistato di fornire risposte percepite come socialmente più accettabili) ed infine

acquiescenza o accondiscendenza (disturbo che viene a crearsi quando il rispondente si dimostra d’accordo con ogni affermazione proposta).

Come detto i questionari via web presuppongono anche alcuni limiti, difficilmente evitabili, quali ad esempio: la necessità che il rispondente abbia in dotazione uno strumento elettronico (pc, tablet, smartphone) e una connessione internet sufficientemente stabile per poter effettuare l’indagine; impossibilità da parte del ricercatore di controllare l’effettiva identità del rispondente per verificare che rispetti il target scelto; bassi tassi di risposta ed alta probabilità di drop-out (abbandono dell’intervista prima del termine); oltre a problemi relativa alla portabilità del questionario, ossia la possibilità di compilare il questionario con software e piattaforme diverse.

Attenendosi al fenomeno studiato in questo caso, alcuni dei limiti sopra citati vengono comunque superati, il nostro target di rispondente utilizza necessariamente il social network Facebook, ciò presuppone il possesso di strumenti elettronici quali pc, tablet o smartphone e la possibilità di avere a disposizione una connessione internet ad esempio.

3.3: Redazione Questionario

In un primo momento è stato lanciato un questionario pilota, indirizzato ad un numero di unità ristretto appartenente al target scelto, in questo modo è stato possibile correggere eventuali aspetti di difficile comprensione e valutare le tempistiche ed il corretto funzionamento del questionario all’interno del software; successivamente è stato quindi definito il questionario ufficiale per la conduzione dell’indagine.

Esso prevede una prima domanda filtro, con l’obiettivo di effettuare una scrematura tra coloro che utilizzano il social network Facebook e chi non lo fa, in modo da poter indirizzare

l’indagine soltanto al primo gruppo ed ottenere risultati maggiormente validi.

Il questionario è concettualmente suddiviso in tre parti, divise a loro volta in sezioni, che comprendono il livello di felicità, benessere e soddisfazione degli individui; i vari utilizzi che questi adottano del social network Facebook; ed infine una parte relativa alle caratteristiche peculiari dell’identità degli intervistati28.

La prima sezione del questionario (A1) è concepita per ottenere informazioni utili circa il livello di felicità soggettiva degli intervistati, la relativa domanda è stata posta ai rispondenti utilizzando una scala di Likert a sette opzioni, Subjective Happiness Scale29, in cui

l’intervistato ha avuto la possibilità di indicare il proprio grado di accordo o disaccordo con quattro diversi item sotto forma di affermazione.

Successivamente è stata predisposta, con lo stesso metodo, una sezione (A2) relativa al benessere soggettivo dell’individuo nel quale è stata utilizzata una domanda a forma di scala di Likert a sette opzioni per misurare otto item caratterizzanti tale costrutto, la scala in questione prende il nome di Psychological Well-Being Scale (PWB)30.

Una terza sezione (A3) inerente alla soddisfazione di vita degli individui intervistati è infine inserita a completamento della prima parte del questionario. Anch’essa comprende una domanda sotto forma di scala di Likert a sette opzioni, nota come Satisfaction With Life

Scale31, con l’obiettivo di misurare cinque diversi item inerenti al costrutto studiato.

28 Si veda Allegato n°1: Questionario online

29 S. Lyubomirsky, H. S. Lepper: A measure of subjective happiness: Preliminary reliability and construct

validation. Social Indicators Research, Vol.46, n.2 (1999), op.cit. pp.137-155.

30 E. Diener, D. Wirtz, R. B. Diener, W. Tov, C. Kim-Prieto, D. Won Choi, S. Oishi : New Measures of Well-

Being. Assessing Well-Being: The Collected Works of Ed Diener, p.263.

31 W. Pavot, E. Diener: Review of the satisfaction with life scale. Psychological Assessment, 1993, Vol.5, n.2

La seconda parte del questionario è invece dedicata interamente alla ricerca dei vari utilizzi che l’intervistato fa del social network Facebook. In questo caso sono state create nove sezioni (B1-B9), ognuna delle quali corrispondente ad una specifica attività che è possibile svolgere attraverso questo social network, ricavate avvalendosi di una analisi fattoriale sugli items di Facebook già esistente32. All’interno di ogni sezione le domande presentano tutte lo

stesso format, nel quale viene misurata la frequenza con cui l’intervistato svolge ogni specifica attività, utilizzando la scala temporale ricavata dal medesimo articolo, dove il valore 1 corrisponde a “Mai”, mentre il valore 5 corrisponde a “Sempre”.

Al termine delle nove sezioni sopra citate, un’ulteriore sezione (B10) è stata inserita a conclusione di questa parte del questionario, nella quale gli intervistati hanno indicato il proprio grado di accordo o disaccordo con tre affermazioni circa l’utilizzo di Facebook, mediante una scala Likert a 7 opzioni di risposta.

La terza parte del questionario è invece inserita con l’obiettivo di rilevare e misurare le caratteristiche identitarie proprie dell’intervistato. Tale sezione (C) è strutturata in quattro domande, ulteriormente suddivise in sotto domande, all’interno delle quali il rispondente ha potuto indicare il grado di importanza, nella definizione della propria persona, attributo ad una serie di elementi; ossia la misura in cui questi caratterizzano la propria identità.

Le quattro domande sopra citate presentano nel complesso 35 elementi da misurare, raggruppati in base al costrutto a cui fanno riferimento. Nel dettaglio, infatti, dieci di questi elementi si riferiscono alla Personal Identity Orientation, legata ad aspetti strettamente personali del proprio essere; otto di questi alla Social Identity Orientation, che si focalizza

32 F. T. McAndrew, H. Sun Jeong: Who does what on Facebook? Age, sex, and relationship status as predictor

sugli aspetti sociali della vita dell’individuo in relazione agli altri; sette alla Collective

Identity Orientation, che ancora più genericamente si allarga ad aspetti collettivi come la

religione o l’etnia; mentre i restanti dieci elementi sono appartenenti ai cosiddetti Special

Items, in cui più generalmente viene posta l’attenzione su elementi come il sesso o l’età

dell’individuo33. Con questa struttura è possibile analizzare e misurare separatamente i

quattro costrutti identitari sopra indicati ed ottenere complessivamente un quadro dell’identità del rispondente.

Il questionario termina infine con una sezione (D) relativa a domande sensibili, poste appositamente al termine dell’indagine, in cui l’intervistato è chiamato ad indicare il proprio sesso, la propria fascia d’età ed in particolare il numero di amici che possiede su Facebook ed il tempo trascorso quotidianamente all’interno del social network34.

3.4: Strumenti di analisi: modelli statistici utilizzati

In questo paragrafo sono illustrati i modelli statistici utilizzati al fine di ottenere i risultati in linea con gli obiettivi prefissati.

Una prima analisi studiata è quella relativa alle Correlazioni esistenti tra le variabili oggetto di studio risultanti dal database raccolto. L’analisi delle Correlazioni è un tipo di studio attuato al fine di esprimere in maniera quantitativa l’intensità del legame tra due variabili,

33 Cheek, J. M., Tropp, L. R., Chen, L. C., Underwood, M. K. Identity Orientations: Personal, social, and collective aspects of identity, (Agosto, 1994), op.cit.

34 Per questa ultima domanda è stata utilizzata la scala temporale ricavata da: S. Valenzuela, N. Park, K. F.

Kee: Is There Social Capital in a Social Network Site?: Facebook Use and College Students’ Life Satisfaction, Trust, and Partecipation. Journal of Computer Mediated Communication, Vol.14, n.4 (2009), op.cit. pp.875- 901.

ossia la relazione esistente tra queste. A tal proposito è possibile riscontrare tre diverse soluzioni, ossia la presenza di una relazione positiva tra le due variabili oggetto di studio, in questo caso esse avranno una tendenza verso la stessa direzione, all’aumentare di una, si registrano incrementi anche dell’altra variabile; Una relazione negativa (inversa) tra di esse, ossia l’opposto, le due variabili hanno tendenze inverse, all’aumentare di una, l’altra diminuisce; o infine nessun tipo di relazione. In questo tipo di analisi non viene presupposta l’esistenza di un rapporto di causa-effetto tra le variabili osservate, ma ci si limita a verificare la variazione congiunta o disgiunta che emerge tra esse. Il grado di correlazione fra due variabili viene espresso mediante l’utilizzo degli indici di correlazione, il più comunemente utilizzato per le scale a intervalli o rapporti equivalenti è il coefficiente di correlazione lineare di Pearson, dal nome dello statistico ideatore Karl Pearson, ottenuto grazie al rapporto tra la covarianza delle due variabili ed il prodotto delle loro deviazioni standard35. Esso può

assumere valori compresi tra (-1) e (+1), nel primo caso indica una perfetta correlazione lineare negativa, mentre nel secondo una perfetta correlazione lineare positiva tra le due variabili osservate, come anticipato può accadere che tale relazione non esista, in questo caso esso assume valore pari a 0.

Un secondo tipo di studio che segue il precedente è quello della Regressione Lineare. Questa tecnica permette di analizzare la relazione lineare tra una variabile dipendente (o variabile di risposta) e una o più variabili indipendenti (o predittori). In questo modo si ottengono informazioni aggiuntive circa il rapporto di causa-effetto che caratterizza le suddette

variabili, allo scopo di comprendere e ponderare gli effetti di quelle indipendenti sulla variabile dipendente in funzione di un determinato modello teorico.

Il modello può essere esteso al caso in cui più variabili contribuiscano a spiegare la variabile dipendente, in questo senso può essere espresso nel seguente modo, e prende il nome di Regressione Lineare Multipla36:

Yi = (b0 +b1Xi1 +b2Xi2 + ... +bnXn)+εi

Nelle specifico, all’interno del presente elaborato, vengono svolte molteplici analisi di questo tipo, andando a modificare di volta in volta i due tipi di variabili, in un primo momento l’attenzione è posta sugli elementi di Facebook (le azioni attuabili all’interno del social network) capaci di influenzare i costrutti relativi alla felicità (Happinees, Well-being, Life

Satisfaction); successivamente a questi vengono aggiunte anche le variabili relative ai tre tipi

di identità trattati, così come le altre variabili relative al numero di amici posseduti su Facebook e al tempo medio giornaliero trascorso sul social, per queste ultime è stata attuata un’opportuna dicotomizzazione affinché esse potessero essere inserite all’interno del modello.

Lo stesso tipo di analisi viene effettuata in un secondo momento ponendo come variabile dipendente l’utilizzo che viene fatto di Facebook, andando ad indagare come questo risulta influenzato dalle caratteristiche identitarie degli individui studiati.

36 i varia tra le osservazioni, i = 1,…, n.

Yi è il i-esimo valore della variabile dipendente.

Xi1, Xi2 + … + Xin sono le i-esime osservazioni di ciascune degli n regressori.

b0 + b1 Xi1 + b2 Xi2 …+ bn Xin è la retta di regressione

b0 è il valore atteso di Y quando tutte le X sono uguali a zero (intercetta)

b1 è il coefficiente angolare di X1, b2 di X2..e così via (tenendo costante gli Xn non presi in considerazione). εi è l’errore statistico.

Terza ed ultima metodologia di analisi che viene effettuata è la cosiddetta ANOVA. L’analisi della varianza (ANOVA, Analysis of Variance) è una tecnica statistica di studio dei dati che permette di studiare due o più gruppi di dati confrontandone sia le variabilità interne sia quelle tra i gruppi stessi (esterne). Il modello più semplice di analisi della varianza (ANOVA) è l’analisi della varianza ad un criterio di classificazione (detta anche “one-way” in inglese) in cui viene utilizzata un’unica variabile indipendente all’interno dello studio. Andando a calcolare il rapporto esistente tra la varianza tra i gruppi e la varianza all’interno dei gruppi, si ottiene la statistica del test F di Fisher. Si presuppone inizialmente un’ipotesi nulla in cui il fattore studiato non ha effetto sulle variabili considerate, l’obiettivo di tale analisi è quello di verificare l’esistenza di un’ipotesi alternativa, in cui il fattore studiato ha invece effetto sulle variabili considerate. Il tutto deve essere fatto ponendo attenzione al livello di significatività p che generalmente si presuppone debba essere inferiore a 0,05 (p<0,05) perché possa considerarsi statisticamente significativo. All’interno del presente elaborato tale analisi verrà effettuata per verificare l’influenza di alcune variabili come il numero di amici posseduti ed il tempo trascorso giornalmente su Facebook, sulle altre variabili che compongono il database, comprendenti i costrutti relativi alla felicità, benessere e soddisfazione così come le possibili attività svolte all’interno di Facebook.

È importante infine sottolineare come, utilizzando la variabile Sesso, sia più appropriato svolgere un’analisi t-test in quanto essa presenta soltanto due modalità di risposta.

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