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Si mette qui in primo piano il verbo preguntar per la sua rilevanza contrastiva, dato

che è causa frequente di confusioni nella scelta del modo del verbo subordinato da parte degli italofoni. Per quanto riguarda le interrogative indirette con predicato principale “no

saber”, §7.2.1. Oltre a questi, altri verbi principali nelle interrogative indirette sono ver,

Infinito, indicativo, congiuntivo nelle subordinate sostantive. Uno studio contrastivo spagnolo-italiano

Felisa Bermejo Calleja

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7.2. Usi marcati (diatopici, diamesici, diafasici)

La marca diatopica interessa le interrogative indirette con il predicato principale no saber, denominate anche dubitative.

La marca diatopica, diamesica e diafasica interessa alcuni verbi appartenenti al gruppo di verbi di reazione emotiva e alcune espressioni di valutazione emotiva che fanno parte del gruppo chiamato di giudizio valutativo.

7.2.1. Interrogative indirette con predicato principale no saber Le interrogative indirette con predicato principale no saber hanno un comportamento sintattico diverso rispetto a pre-

guntar (§7.1.3). A seconda della varietà diatopica, no saber seleziona l’indicativo o il congiuntivo. Seleziona l’indicativo in Spagna e nei paesi dell’area del Plata (46a,b). Seleziona il congiuntivo in Messico, nei paesi del Centroamerica e in alcune zone dei Caraibi, nonché in Cile e in diverse zo- ne andine (NGLE 2009: 1901, Aleza, Enguita 2010: 166) (46c,d,e). A ogni modo, in tutti questi paesi è anche possibile l’uso dell’indicativo.

(46a) No sé cómo vamos a ilusionar a los profesores. [El

País 01-09-2011. España]

Non so come riusciremo a motivare i professori.

(46b) No sé a qué hora de la madrugada llegó Juan Pe- dro a su casa. [CREA Prensa. Última hora, 12-11-2004. Paraguay]

Non so a che ora della notte Juan Pedro è arrivato a casa sua. (46c) No sé hacia adelante qué pase – respondió López Obrador. [CREA Prensa. La crónica de hoy, 06-08-2004. México]

Non so cosa succederà in futuro – rispose López Obrador. (46d) No sé si alguna vez vuelva a trabajar, señaló la ganadora del Oscar. [CREA Prensa. La tercera, 26-11- 2004. Chile]

Non so se ritornerà mai a lavorare, segnalò la vincitrice dell’O- scar.

(46e) Me siento muy de la Católica, pero no sé si la gente me reconozca como tal. [CREA Prensa. El Mercurio, 08- 03-2004. Chile]

Verbo subordinato (Vs) indicativo o congiuntivo 57

Mi sento molto della Católica, ma non so se la gente mi riconosce come tale.

(46f) No sé qué va a pasar. [CREA Prensa. El Mercurio, 04-11-2004. Chile]

Non so cosa succederà.

(46g) Pero no sé cómo podrá hacer para seguir conven- ciendo a todos de que es inocente. [CREA Prensa. El

Mercurio, 16-07-2004. Chile]

Ma non so come potrà fare per continuare a convincere tutti del fatto che è innocente.

(46h) No sé lo que ustedes están pensando de nosotros. [CREA 2004. VV.AA., La educación superior en América

Latina. Globalización, exclusión y pobreza. México www.li- brosenred.com]

Non so quello che voi state pensando di noi.

Nello spagnolo europeo, attualmente l’uso del congiunti- vo è sporadico, e solitamente si limita al caso in cui il Vs è

poder (47a); a ogni modo, pur trattandosi di questo verbo, continua a essere più frequente l’indicativo futuro (47b).

(47a) No sé qué {puede~pueda} aportar al juego de equipo.

Non so cosa {può~possa} apportare al gioco di squadra.

(47b) No sé si podré ir al concierto.

Non so se potrò andare al concerto.

D’altra parte, nello spagnolo europeo la subordinata di- pendente da no saber può contenere il congiuntivo, ma si tratta di casi di coreferenza di soggetti e verbo finito; di fatto, si può usare anche l’infinito (48). La frase non viene interpretata come un’interrogativa indiretta vera e propria perché è una domanda che il referente del soggetto pone a sé stesso; il che giustifica che questi costrutti ricevano la denominazione di interrogative dubitative (GRAE 1931: §388) o deliberative (Borrego, Asencio, Prieto 1985: 112).

(48) No sé si {jugaré~juegue~jugar} yo también.

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7.2.2. Sostantive con predicato principale di reazione e valuta- zione emotiva

Marcadiatopica

Riguardo ai verbi di sentimento e di valutazione emoti- va, si è indicato nel paragrafo 7.1.1 che essi selezionano il congiuntivo, e in effetti l’uso di questo modo risponde alla norma comune dello spagnolo (49a). Tuttavia, alcuni stu- diosi hanno segnalato usi dell’indicativo in alcune aree dove si parla la lingua spagnola (49b). In questo senso, Lope Blanch (1990: 181-182) e Nowikow (2001: 84-86) evidenzia- no usi marcati diatopicamente appartenenti allo spagnolo americano, in particolare allo spagnolo del Messico, dove il verbo delle sostantive rette dai verbi di reazione e valutazio- ne emotiva (Vp) è l’indicativo (Vs): «Estoy contento de que me

lo dices». Lope Blanch (1990: 182) giustifica l’uso dell’indi- cativo per il carattere reale – cioè fattuale – dell’evento che, secondo lo studioso, si sovrappone al contenuto emotivo della frase. Nowikow indica che tale uso si registra anche nello spagnolo europeo, soprattutto con verbi reggenti qua- li alegrarse, preocuparse o ser una lástima, anche se ricorda che il congiuntivo è sempre il modo più abitualmente usato in tutto il territorio di lingua spagnola3. In parallelo, rispetto all’italiano, Meihuizen-Dokkum (1974: 81), a partire da un corpus scritto, segnala che sia il congiuntivo sia l’indicati- vo sono usati come verbi dipendenti dal verbo reggente

lamentarsi.

(49a) Y entonces, bueno, nosotros lamentamos que para acabar con las listas de espera se produzcan estos hechos. [CREA ORAL. Buenos días 24-04-97. Radio Nacional de España]

E allora, beh, noi ci siamo lamentati che, per finirla con le liste d’attesa, si producono questi fatti.

(49b) Aunque todavía el último año en que fui yo Pre- sidente de la Comisión Nacional dije claramente en el Informe Anual que me preocupaba que se habían re-