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Nell’ambito delle attività di didattica il ricercatore a tempo determinato può è

3. MODIFICA RAPPORTO ORE/CFU PER I CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

19° punto OdG

Struttura proponente: direzione didattica e servizi agli studenti

Consiglio di Amministrazione 27 ottobre 2020

In funzione della necessità di finalizzare in modo ottimale le risorse didattiche, è opportuno riconsiderare la misura della regola già definita.

Già nelle sedute del 26 maggio (Consiglio di Amministrazione) e del 16 giugno 2020 (Senato Accademico) era stata portata all’attenzione degli organi di governo una tabella in cui veniva dato conto degli insegnamenti con meno di 5, 10 e 15 verbalizzazioni.

È stato successivamente fatto un ulteriore aggiornamento della ricognizione degli insegnamenti con meno di 10 verbalizzazioni per i corsi di laurea, e con meno di 5 verbalizzazioni per i corsi di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico, negli anni accademici 2017/18, 2018/19 e 2019/20 (allegato 1).

I dati su tre anni accademici sono utili per evidenziare l’andamento in un significativo periodo di tempo.

La ricognizione fornisce uno spunto di riflessione per le strutture didattiche coinvolte che devono comunque garantire coerenza tra insegnamenti erogati e obiettivi formativi, risultati di apprendimento attesi e sbocchi professionali del CdS, oltre che la sostenibilità del CdS a livello di docenti di riferimento.

La proposta, quindi, è che vengano disattivati gli insegnamenti, naturalmente non obbligatori, che nei due anni accademici precedenti hanno registrato meno di 10 verbalizzazioni annue per i corsi di laurea, e meno di 5 verbalizzazioni annue per i corsi di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico.

Eventuali deroghe alla disattivazione potranno essere accolte dal Rettore solo sulla base di motivata richiesta.

2. RIDUZIONE INSEGNAMENTI NEI GRUPPI DI SCELTA

Alcuni corsi di studio prevedono un piano didattico composto non solo da insegnamenti obbligatori, ma anche da insegnamenti selezionabili in gruppi, più o meno ampi, di scelta.

Talvolta, l’ampiezza dei gruppi è molto accentuata (allegato 2).

Le esigenze migliorative esposte in precedenza mirano a fornire una indicazione che definisca anche questo tipo di articolazione didattica, garantendo comunque il rispetto della già citata coerenza tra insegnamenti e obiettivi, risultati e sbocchi del CdS, privilegiando gli insegnamenti congrui con la descrizione del percorso formativo.

Pare quindi opportuno indicare la numerosità degli insegnamenti offerti con i CFU che devono essere erogati, con un valore non superiore a 5, ad eccezione dei corsi di studio con insegnamenti in gruppi di scelta che presentano, per ciascun insegnamento, un elevato numero di verbalizzazioni (superiore a 40 per i corsi di laurea e superiore a 20 per i corsi di laurea magistrale e per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico).

Se, per esempio, nel caso lo studente debba scegliere un insegnamento da 6 CFU in un gruppo, gli insegnamenti del gruppo (ognuno da 6 CFU) non devono essere più di 5; se ne deve scegliere due, gli insegnamenti del gruppo non devono essere più di 10, e così via.

Tra gli insegnamenti presenti nel gruppo a scelta, superiore a 5, non vanno disattivati gli insegnamenti che contribuiscono a garantire gli obblighi didattici frontali del personale docente, ovvero la scelta non deve comportare oneri aggiuntivi a bilancio.

3. MODIFICA RAPPORTO ORE/CFU PER I CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

Le attività formative universitarie danno luogo all’acquisizione da parte degli studenti di crediti formativi universitari (CFU), ai sensi della normativa vigente.

A ciascun CFU corrispondono di norma 25 ore di impegno complessivo per studente.

Il Regolamento Didattico di Ateneo prevede (art. 16) quattro tipologie di attività didattica:

a) lezione: da 6 a 8 ore per CFU (con rispettivamente da 19 a 17 ore di impegno personale dello studente);

b) esercitazione-laboratorio: da 12 a 15 ore per CFU (con rispettivamente da 13 a 10 ore di impegno personale dello studente);

c) formazione professionale con guida del docente per piccoli gruppi: fino a 20 ore per CFU (con almeno 5 ore di impegno personale dello studente);

d) stage/tirocinio professionale: fino a 25 ore per CFU (senza ulteriore impegno dello studente).

19° punto OdG

Struttura proponente: direzione didattica e servizi agli studenti

Consiglio di Amministrazione 27 ottobre 2020

Con riferimento ai corsi di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico, attualmente esiste una diversa partizione del rapporto CFU/ore per quanto riguarda la tipologia sub a).

Al di là delle eccezioni dei corsi di studio che devono applicare le indicazioni europee o nazionali in merito al numero di ore di attività didattiche da erogare, la maggioranza delle lauree magistrali prevede che ad 1 CFU corrispondano 6 ore di lezione didattica frontale.

Di seguito è indicato quanto riportano i Regolamenti Didattici dei corsi di laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico sul rapporto ore/CFU:

TIPO

LM BIOTECNOLOGIE PER LE BIORISORSE E LO SVILUPPO

ECOSOSTENIBILE 8 25 12

LM MOLECULAR AND MEDICAL BIOTECHNOLOGY -

BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI E MEDICHE 8 25 12

LM MEDICAL BIOINFORMATICS - BIOINFORMATICA MEDICA 8 25 12

LM COMPUTER ENGINEERING FOR ROBOTICS AND SMART

INDUSTRY 8 25 12 AND LITERATURES - LINGUE E LETTERATURE COMPARATE EUROPEE ED EXTRAEUROPEE

19° punto OdG

Struttura proponente: direzione didattica e servizi agli studenti

Consiglio di Amministrazione 27 ottobre 2020

Le competenze e le abilità specializzate che connotano i risultati di apprendimento attesi di una laurea magistrale comportano, rispetto a una laurea triennale, un diverso tipo di impegno da parte dello studente che, avendo già conseguito una formazione di base, non necessita di un’eccessiva presenza in aula,

La capacità di apprendimento di uno studente magistrale spinge, quindi, a riflettere su una rivisitazione del rapporto ore/CFU, nell’ambito del Regolamento Didattico di Ateneo, e propende per far sì che tutti i corsi di laurea magistrale dell’Ateneo si uniformino e definiscano la tipologia di attività didattica “lezione”

pari a 6 ore per CFU (con 19 ore di impegno personale dello studente), a decorrere dall’anno accademico 2021/22.

Adottare questo parametro da parte di tutti i corsi di laurea magistrale comporterà, inoltre, una diminuzione di ore di impegno didattico, con l’auspicio di una riduzione di ore di didattica erogata a costo per quei Settori Scientifico Disciplinari che risultano attualmente saturi e quindi oggetto di incentivazione.

La presente delibera non comporta oneri finanziari a carico del bilancio di Ateneo.

Il Senato Accademico, nella seduta del 13 ottobre 2020, ha dato parere favorevole in merito agli argomenti oggetto della presente delibera.

Interviene il Prof David Bolzonella che ringrazia il delegato prof Schena e gli Uffici dell’area Didattica per lo sforzo di dar seguito operativo alla richiesta già pervenuta dai revisori dei conti in sede di approvazione del bilancio consuntivo 2019 mirata ad una riduzione dei costi del personale con riferimento alla voce incentivazione alla didattica e per la docenza a contratto.

In questo senso ribadisce quanto già espresso più volte, in diverse sedi, relativamente al fatto che l’incentivazione delle ore di didattica oltre le 120 ore per PA e PO potrebbe essere praticamente azzerata, così come accade in moltissime altre sedi, in modo da dare un immediato risultato di contrazione dei costi.

Inoltre, attenzione dovrebbe essere posta in particolare ai costi relativi alla docenza a contratto.

Sottolinea poi il fatto che manovre che portino alla contrazione del carico orario in alcuni SSD e l’eventuale taglio di insegnamenti che presentino basissimo numero di verbalizzazioni per anno, non possono prescindere da una base dati certa. In questo senso fa notare come alcuni dati riportati in tabella 1 (numero verbalizzazioni) risultino del tutto sbagliati. Idem per i carichi orari normalmente distribuiti ai Consigli di dipartimento. Chiamando in causa la Dott.ssa Maja Feldt ribadisce l’importanza di un confronto tra gli uffici e i docenti al fine di arrivare alla “validazione” del dato, sia esso in termini di ore di didattica o di verbalizzazioni di esami, arrivando così, passo dopo passo, ad una fase di “tuning”

dei dati che ci permetta di prendere decisioni basate su basi di dati solidi.

Infine, con riferimento alla corrispondenza tra il numero di ore erogate e il singolo CFU, ricorda che sono i singoli corsi di laurea a doversi esprimere.

Il Prof. Schena assicura che verranno fatti i controlli sui dati; precisa che le tabelle presentate non sono cogenti, sono solo indicazioni per avere il riferimento di una situazione generale; chiarisce che non verrà preso alcun provvedimento in base a quelle tabelle ma solo dopo tutte le verifiche del caso.

Il Rettore chiede al Consiglio di Amministrazione di esprimersi.

Il Consiglio di Amministrazione

- vista la proposta di deliberazione della Dirigente Responsabile della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti per gli aspetti didattici, d’intesa con il Dirigente della Direzione Risorse Umane;

- udita la relazione del Rettore;

- vista la delibera del Senato Accademico del 13 ottobre 2020;

- preso atto della compatibilità delle ricadute in termini economico-finanziari sul bilancio di Ateneo come dichiarato dal Responsabile finanziario;

19° punto OdG

Struttura proponente: direzione didattica e servizi agli studenti

Consiglio di Amministrazione 27 ottobre 2020

- preso atto del parere favorevole espresso in data 26/10/2020 da parte del Collegio dei Revisori dei conti

approva:

la necessità di ridurre i costi di bilancio riferiti alle ore di supplenze e contratti e alle ore da incentivare di 400.000 euro attraverso le modifiche al Regolamento sopra indicate e le misure sotto indicate, relative a:

- la disattivazione degli insegnamenti non obbligatori che nei due anni accademici precedenti abbiano registrato meno di 10 verbalizzazioni annue per i corsi di laurea e meno di 5 verbalizzazioni annue per i corsi di laurea magistrale e per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Eventuali deroghe alla disattivazione potranno essere accolte dal Rettore solo sulla base di motivata richiesta;

- l’adozione di un criterio in base al quale, laddove il piano didattico preveda gruppi di insegnamenti, sia rispettato il valore di 1 a 5 tra il numero degli insegnamenti a scelta dello studente e il numero di quelli proposti nel gruppo, ad eccezione dei corsi di studio con insegnamenti in gruppi di scelta che presentano, per ciascun insegnamento, un elevato numero di verbalizzazioni (superiore a 40 per i corsi di laurea e superiore a 20 per i corsi di laurea magistrale e per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico). Tra gli insegnamenti presenti nel gruppo a scelta, superiore a 5, non vanno disattivati gli insegnamenti che contribuiscono a garantire gli obblighi didattici frontali del personale docente, ovvero la scelta non deve comportare oneri aggiuntivi a bilancio;

- il fatto che tutti i corsi di laurea magistrale dell’Ateneo si uniformino e definiscano la tipologia di attività didattica “lezione” pari a 6 ore per CFU (con 19 ore di impegno personale dello studente);

oppure attraverso altre misure equivalenti, purché coerenti con gli obiettivi formativi e compatibili con i Regolamenti vigenti.

L’approvazione è riferita a decorrere dalla didattica erogata dell’A.A. 2021/22.

Lascia la seduta il Prof. Schena.

20° punto OdG

Struttura proponente Direzione didattica e servizi agli studenti

Consiglio di Amministrazione 27 ottobre 2020

20° punto OdG:

Regolamento per gli studenti – modifica - Parere

Il Rettore illustra la relazione della Dirigente, responsabile della Struttura, che propone una delibera relativa a modifiche al “Regolamento per gli studenti”.

Il Rettore ricorda che il “Regolamento per gli studenti”, modificato da ultimo con D.R. n. 6671 del 9 agosto 2018, contiene le regole organizzative, amministrative e disciplinari alla cui osservanza sono tenuti tutti gli studenti iscritti ai corsi di studio dell'Ateneo.

Il Rettore comunica che si è ritenuto opportuno apportare alcune modifiche al testo vigente, al fine di esplicitare meglio alcune procedure rendendole maggiormente flessibili in coerenza con l’obiettivo

“D.1.1 RENDERE I PERCORSI DI FORMAZIONE E I SERVIZI DI SUPPORTO AGLI STUDENTI PIÙ EFFICACI E FLESSIBILI” del Piano strategico di Ateneo 2020-22.

Le proposte di modifica al “Regolamento per gli studenti” sono state sottoposte al parere del Consiglio degli Studenti. Quest’ultimo, dopo attenta lettura delle proposte di modifica al Regolamento, ha espresso il parere di cui all’allegato n. 1.

Il Rettore chiede al Consiglio di Amministrazione di esprimere il proprio parere in merito alle proposte di modifica al testo del “Regolamento per gli studenti” di cui all’allegato n. 2.

Il Senato Accademico, nella seduta del 13 ottobre, ha approvato le proposte di modifica subordinatamente al parere del Consiglio di Amministrazione.

La presente delibera non comporta oneri finanziari a carico del bilancio di Ateneo.

Interviene lo studente Turi il quale, a nome del Consiglio studenti, esprime contrarietà alla modifica che fissa ad almeno 20 giorni prima dell’inizio della sessione d’esami, anziché ad almeno 30 giorni, il momento in cui sono rese note le date degli appelli d’esame. Evidenzia che il termine non sempre viene rispettato; per uno studente conoscere in anticipo le date degli esami può aiutare molto nell’organizzazione della vita universitaria.

Interviene la Dott.ssa Maja Feldt che riferisce che la prossima volta che si avrà modo di aggiornare il Regolamento didattico di ateneo si terrà conto di questa esigenza.

Il Rettore chiede al Consiglio di Amministrazione di esprimersi.

Il Consiglio di Amministrazione - vista la proposta di deliberazione della Dirigente Responsabile;

- udita la relazione del Rettore;

- visto il parere del Consiglio degli Studenti;

- vista la delibera del Senato Accademico del 13 ottobre 2020;

- viste le proposte di modifica al testo del “Regolamento per gli studenti”;

- preso atto della compatibilità delle ricadute in termini economico-finanziari sul bilancio di Ateneo come dichiarato dal Responsabile finanziario;

con la seguente dichiarazione di voto da parte del Sig. Turi: “Approvo con riserva sull’ articolo 14 comma 5” del Regolamento in approvazione

esprime

parere favorevole alla modifica al “Regolamento per gli studenti” nei termini di cui all’allegato 2 che forma parte integrante del presente documento.

21° punto OdG

Direzione Didattica e Servizi agli Studenti

Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2020

21° punto OdG:

Attivazione del percorso formativo per l’acquisizione di 24 CFU per l’insegnamento nella scuola secondaria a.a. 2020/2021 (D. Lgs. n. 59/2017 come modificato dalla Legge n. 145/2018 e D.M.

616/2017) - Approvazione

Il Rettore illustra la relazione della Dirigente, responsabile della Struttura, che propone l’attivazione per l’a.a. 2020/2021 di una nuova edizione del percorso formativo per l’acquisizione dei 24 CFU ex D. Lgs. n. 59 del 2017, requisito necessario sia per l’accesso al ruolo di docente della scuola secondaria di I e II grado che per la partecipazione ai concorsi di ammissione per i corsi di specializzazione per il sostegno (in questo caso è requisito alternativo all’abilitazione all’insegnamento).

Il Rettore ricorda l’attuale quadro normativo in materia di reclutamento docenti.

Rimane attualmente vigente l’impianto modificato dalla Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 n. 145 del 2018 che all’art. 1, comma 792 ha disposto modifiche in materia di formazione iniziale degli insegnanti, mantenendo tuttavia invariato il citato requisito dei 24 CFU, confermato dalla nota ministeriale n. 37856 pervenuta in data 03/12/2019 che sollecitava gli Atenei ad attivare nuovi percorsi formativi per il conseguimento dei 24CFU.

Il Rettore ricorda che il decreto scuola del 30/10/2019 prevede che i docenti del concorso straordinario dovranno acquisire i 24 CFU e che per i vincitori di tale concorso gli oneri derivanti dall’iscrizione ai percorsi 24CFU saranno a carico dello Stato.

In considerazione, inoltre, dei recenti dati ministeriali relativi alla carenza di personale docente a fronte della quale è presumibile la programmazione di ulteriori concorsi pubblici e in considerazione delle richieste che pervengono regolarmente alla Segreteria del Servizio Formazione insegnanti, si ritiene opportuno attivare un nuovo ciclo.

Il Rettore ricorda inoltre che l’attivazione di un nuovo percorso rientra nelle attività istituzionali dettate dal DM 616/2017 citato nella nota MIUR suindicata, e risponde altresì alle esigenze degli aspiranti insegnanti di acquisire i previsti requisiti di accesso ai concorsi pubblici di reclutamento e ai corsi di specializzazione, testimoniate anche dai volumi significativi di partecipazione alle precedenti edizioni.

Il Rettore richiama il CDA del 26 gennaio 2018 che ha istituito il Percorso Formativo 24 CFU, come stabilito dal D.M. 616/2017.

Il Rettore precisa che, pur rimanendo invariati gli obiettivi formativi del Percorso, la struttura del piano didattico è stata oggetto di revisione, come deliberato nel CdA del 22 settembre 2020 (Allegato 1).

Il Rettore espone brevemente le caratteristiche principali per l’edizione 2020/21:

− la Direzione del percorso è affidata alla prof.ssa Luigina Mortari, Professore Ordinario del settore Pedagogia generale e sociale M-PED/01;

− numero minimo di iscritti necessari all’avvio: 100 domande di cui 80 paganti;

− numero massimo di iscritti totali: 500, da suddividere eventualmente in due turni (anche in contemporanea); tale suddivisione potrà essere operata, su valutazione della Direttrice, anche con un numero inferiore di iscritti totali, accertata la sostenibilità finanziaria;

21° punto OdG

Direzione Didattica e Servizi agli Studenti

Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2020

− ammissione secondo l’ordine di presentazione della domanda, nel caso in cui le richieste superassero il numero massimo indicato;

− contributo di partecipazione: massimo 480,00 euro, graduato in base all’ISEE, e al numero effettivo di CFU che lo studente deve acquisire;

− il percorso è riservato a tutti i laureati di tutti gli Atenei per una quota pari all’80% del totale del numero degli ammessi (purchè entro il tetto massimo di 500); la quota residuale del 20%

rimane riservata agli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale, anche dei corsi magistrali interateneo, presso l’Ateneo di Verona (ai fini delle riserve farà fede lo status di studente al momento dell’immatricolazione al corso);

− per gli studenti iscritti ai corsi di studio di laurea magistrale dell’Ateneo di Verona e ai corsi di laurea magistrale interateneo il percorso formativo deve essere gratuito e deve essere aumentata di un semestre la durata normale del corso di studio frequentato (per gli studenti iscritti ai corsi magistrali interateneo con carriera non gestita presso l’Ateneo di Verona, la richiesta del semestre aggiuntivo sarà subordinata alla valutazione dell’Ateneo che ha in gestione amministrativa la carriera dello studente);

− inizio delle lezioni nel I semestre dell’attuale anno accademico;

− durata complessiva del percorso, compreso il sostenimento degli esami: circa sei mesi;

− struttura didattica dei 24 CFU: 6 CFU nell’ambito di pedagogia generale, 6 CFU nell’ambito di psicologia dell’educazione e psicologia sociale, 6 CFU nell’ambito di pedagogia speciale e antropologia e 6 CFU nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche.

Per l’effettiva attivazione del corso si rende necessario approvare gli aspetti di seguito elencati:

- tempistiche e modalità di ammissione con la previsione della dovuta flessibilità legata a possibili priorità o esigenze organizzative che dovessero sopraggiungere;

- sostenibilità logistica;

- definizione dei compensi per i docenti strutturati e per le attività affidate tramite bando esterno.

Le entrate e le uscite finanziarie verranno gestite direttamente dall’U.O. Master e Corsi di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale e Servizio Formazione Insegnanti. Il percorso non avrà oneri finanziari a carico dell’Ateneo.

Il Rettore illustra nel dettaglio i punti sopra elencati.

Il bando di attivazione sarà emanato entro la fine dell’anno 2020 e sarà accompagnato da un’ampia diffusione e pubblicizzazione presso i principali enti coinvolti nel reclutamento e nel supporto degli insegnanti e aspiranti tali.

Il corso sarà attivato con un numero minimo 100 iscritti (di cui 80 paganti).

Il Rettore specifica che le lezioni del Percorso Formativo 24 CFU si svolgeranno indicativamente nel periodo compreso tra dicembre 2020 e luglio 2021, in possibile contemporanea con le sessioni di esami e con le lezioni dei corsi di laurea. Le lezioni saranno svolte in modalità online, considerata anche la situazione legata all’emergenza sanitaria.

Il Rettore propone di uniformare il trattamento economico di professori, ricercatori, supplenti e contrattisti esterni con quanto stabilito per i percorsi di abilitazione all’insegnamento con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 20/12/2013, che prevedono 70,00 euro/ora compresi gli oneri a

21° punto OdG

Direzione Didattica e Servizi agli Studenti

Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2020

carico del percipiente ed esclusi gli oneri a carico del datore di lavoro. Le attività didattiche sono retribuite con le seguenti modalità:

- ai professori dell’Ateneo le ore di insegnamento effettuate non concorrono ad assolvere l’impegno di didattica frontale e sono retribuite a titolo di incentivazione, nel caso in cui si superi la soglia delle 120 (80) ore;

- ai ricercatori possono essere affidate ore di insegnamento con la medesima tariffa oraria prevista per i professori;

- ai ricercatori a tempo determinato le ore sono retribuite se svolte oltre l’impegno contrattuale;

- al personale docente esterno a contratto le ore di insegnamento frontale effettuate verranno retribuite con il medesimo compenso orario lordo previsto per le altre categorie.

Per ciascuna edizione viene previsto almeno un tutor con compenso pari a 35,00 euro/ora compresi gli oneri a carico dell’ente. Il budget inserito nel piano finanziario è stimato sulla base delle attività affidate al tutor che comprendono sia il supporto ai docenti durante le ore di docenza in aula e durante gli appelli d’esame, sia attività di supporto agli studenti.

Il Rettore comunica che, a copertura dei costi per l’attivazione del percorso, verranno utilizzate le entrate derivanti dalle iscrizioni dei laureati e dalle quote versate dai candidati che presenteranno la

Il Rettore comunica che, a copertura dei costi per l’attivazione del percorso, verranno utilizzate le entrate derivanti dalle iscrizioni dei laureati e dalle quote versate dai candidati che presenteranno la

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