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4. Il progetto

4.3 Moduli abitativi

L’azienda Wolf Haus è stata scelta per la velocità costruttiva e per la sostenibilità dei materiali utilizzati: invece dei più comuni bungalow è stato scelto di progettare questi differenti moduli abitativi nel segno del risparmio energetico, della salubrità degli ambienti e del comfort abitativo, garantito dall’esclusiva tecnologia bioedilizia.

Inoltre, contestualmente al tirocinio formativo svolto dal sottoscritto all’interno dell’azienda Sto Italia srl durante i mesi da Febbraio a Maggio 2016, azienda all’avanguardia nella produzione di isolamento termico a facciata, si è potuto effettuare uno studio approfondito dell’isolamento termico a “cappotto”, applicato realmente dalla Wolf Haus nelle sue abitazioni.

Figura 57: Loghi delle aziende Wolf Haus e Sto Italia FONTE: www.wolfhaus.it, www.stoitalia.it

La progettazione globale è inoltre saldamente integrata con la natura circostante e gli edifici, costruiti su un solo piano e con diversi orientamenti, riescono a godere dell’ombreggiamento degli alberi a fusto alto e al tempo stesso di ricevere un quanto più omogeneo irraggiamento solare.

Gli elementi strutturali sono i medesimi per tutte le tipologie abitative, perciò si descriveranno una tantum dopo aver evidenziato le caratteristiche specifiche di ogni modulo.

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4.3.1 Bilocale unifamiliare

Figura 58: Pianta del bilocale unifamiliare, fuori scala FONTE: software Revit

Il primo modulo abitativo è un bilocale unifamiliare e ne saranno realizzati 20. Ha una superficie interna netta di circa 45 m2 composta da uno spazioso soggiorno, nel quale si accede direttamente dall’esterno da due portefinestre, un bagno e una camera doppia.

Gli spazi sono distribuiti su un unico piano così da garantire una completa accessibilità e integrarsi al meglio con l’ambiente esterno tipico del paesaggio maremmano.

L’abitazione è composta da un’accogliente loggia esterna a completa disposizione del cliente.

Esternamente si è scelta una verniciatura color panna che, come vedremo, permetterà ad ogni tipologia costruttiva di distinguersi da un’altra.

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Figura 59: Vista tridimensionale esterna del bilocale unifamiliare FONTE: software Revit

4.3.2 Bilocale bifamiliare

Figura 60: Pianta del bilocale bifamiliare, fuori scala FONTE: software Revit

Il bilocale bifamiliare presenta un accorpamento di due moduli della precedente tipologia, mantenendo simili proporzioni e metrature e solita composizione interna. Le due verande esterne rimangono comunque contrapposte così da garantire un adeguato livello di privacy.

120 Di questa tipologia ne saranno realizzati 7 ed esternamente presenteranno una tinteggiatura color giallo ocra.

Figura 61: Vista tridimensionale esterna del bilocale bifamiliare FONTE: software Revit

4.3.3 Trilocale bifamiliare

Figura 62: Pianta del trilocale bifamiliare, fuori scala FONTE: software Revit

Il trilocale bifamiliare ha una superficie interna netta di circa 55 m2, presenta una geometria molto simile alle precedenti tipologie abitative con l’aggiunta di una camera

121 di 9 m2 ed un secondo bagno. E’ sicuramente un appartamento più spazioso, ideale per le famiglie; presenta esternamente una verniciatura color rame ed il medesimo porticato frontale in corrispondenza dell’ingresso principale.

Di questa tipologia ne saranno realizzate 5 abitazioni.

Figura 63: Vista tridimensionale esterna del trilocale bifamiliare FONTE: software Revit

4.3.4 Trilocale quadrifamiliare

Figura 64: Pianta del trilocale quadrifamiliare, fuori scala FONTE: software Revit

122 Il trilocale quadrifamiliare è la tipologia più estesa, è in grado di ospitare quattro unità abitative e per questo ne verranno realizzati solo 2.

Con una superficie interna netta di circa 55 m2, ha la stessa composizione interna del trilocale bifamiliare, con la differenza che in questo caso i pergolati delle due unità abitative si fronteggiano creando un unico spazio condiviso.

La colorazione esterna scelta è un rosa pastello.

Figura 65: Vista tridimensionale esterna del trilocale quadrifamiliare FONTE: software Revit

4.3.5 Elementi di involucro

Si entra quindi nel merito degli elementi strutturali che costituiscono l’involucro delle unità abitative, soffermandosi in particolar modo sulla stratigrafia ed i materiali utilizzati.

Come vedremo in seguito, ogni elemento è stato modellato ad hoc su Revit seguendo le schede tecniche fornite dalla Wolf Haus e dalla Sto Italia srl, rispettando gli spessori dei vari strati e le metodologie costruttive.

Ogni parte dell’involucro seguirà un processo di prefabbricazione secondo le metodologie tipiche dell’azienda, e arriverà in situ già preassemblato così che verrà montato con rapidità e vi verrà applicato il cappotto termico in opera. Si pone grande attenzione alla biocompatibilità con soluzioni tecnologicamente avanzate, al fine anche di garantire un’ottima coibentazione termoacustica a vantaggio del comfort abitativo sia in estate che in inverno, i due periodi di massimo affollamento previsto per il Vada Village.

123 Il legno utilizzato appartiene a conifere, quali abete, larice e pino, una tipologia di legno resinosa e quindi già protetta naturalmente contro i danni causati da parassiti; inoltre le strutture esterne verranno completamente protette dagli agenti esterni. Per quanto riguarda la resistenza al fuoco, test specifici eseguiti dalla ditta certificano le pareti REI 60 e garantiscono una notevole resistenza alle azioni sismiche.

Vediamo quindi alcune delle specifiche fondamentali che riguardano le connessioni tra i vari elementi strutturali:

 la congiunzione fra le varie pareti avviene ad incastro tramite tiranti in acciaio che agiscono su boccole filettate (essi sono già inseriti nel corpo della parete in almeno tre punti e si connettono secondo il sistema “maschio/femmina”);

 l’ancoraggio alla fondazione avviene tramite staffe e bullonature in acciaio zincato sulla base di specifici calcoli statici;

 il tetto è di tipo ventilato.

Entriamo quindi nello specifico delle stratigrafie di ogni elemento dell’involucro.

4.3.5.1 Pareti esterne

Le pareti esterne, oltre che assolvere il compito di definizione del contorno edilizio e di isolamento termoacustico verso l’esterno, sono anche l’elemento strutturale portante di queste tipologie costruttive. Al loro interno è alloggiato un telaio in legno massiccio di abete rosso dello spessore di 12 cm (certificato CE, PEFC/FSC), protetto e controventato da entrambi i lati da pannelli di conglomerato di legno ad alta densità (OSB) fissati con graffe metalliche da 60 mm.

Tutte le intercapedini interne tra montanti sono interamente riempite con lana minerale isolante e, sul lato interno della parete, è posizionato un cappotto termico in fibra di legno ad alta densità di spessore 50 mm rivestito con pannelli di cartongesso. Terminato l’assemblaggio della struttura in cantiere, viene applicato sulla faccia esterna un cappotto termico in EPS prodotto dalla Sto Italia srl, sistema denominato StoTherm Classic 4 e composto da una rete di armatura in fibra di vetro ricoperta da malta collante e un intonaco di finitura traspirante a base organica.

124 Andiamo quindi a vedere nel dettaglio la composizione stratigrafica della parete dall’interno verso l’esterno.

Figura 66: Stratigrafia parete esterna Wolf Haus FONTE: schede tecniche Wolf Haus

Materiale Spessore [mm]

Pannello in cartongesso naturale 12,5

Isolante in fibra di legno 50

Pannello di conglomerato di legno OSB 15 Freno vapore

Isolante minerale naturale di tipo Isover 120 Pannello di conglomerato di legno OSB 15 Malta collante organica Sto-Dispersionskleber 3

Pannello isolante in EPS Sto K8 300 80

Malta di armatura organica StoArmat Classic plus 4 Allettamento rete in fibra di vetro Sto-Bossengewebe

Intonaco di finitura con legante organico Stolit K 3 Pittura per facciata StoColor Lotusan G 1,5

125 Ai fini prettamente estetici, è stato scelto di installare un sistema a cappotto in grado di simulare un effetto bugnato, conferendo così un movimento visivo alle pareti esterne delle unità abitative pur godendo delle proprietà termiche dell’isolamento.

Figura 67: Composizione stratigrafica del sistema Sto-Bossenfassade FONTE: schede tecniche Sto Italia

Il particolare effetto bugnato è conferito direttamente dalla lastra di EPS (Sto- Bossenplatte) che presenta delle scanalature trapezoidali di larghezza 35 mm e profondità 15 mm; in corrispondenza di ogni scanalatura viene applicata una rete in fibra di vetro Sto-Bossengewebe adatta al sistema utilizzato, disposta in sovrapposizione alla rete classica.

Figura 68: Vista tridimensionale dell'effetto bugnato su parete esterna FONTE: software Revit

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4.3.5.2 Pareti divisorie interne

Anche le pareti divisorie interne adempiono in parte alla funzione portante: sono infatti costituite dalla stessa struttura lignea delle pareti esterne sia in componenti che spessori. I montanti interni di 12 cm sono intervallati da imbottitura in lana minerale, il tutto è controventato da pannelli di OSB e finito con pannelli di cartongesso su ambo i lati.

Figura 69: Stratigrafia parete divisoria interna Wolf Haus FONTE: schede tecniche Wolf Haus

La parete divisoria interna è composta dalla seguente stratigrafia:

Materiale Spessore [mm]

Pannello in cartongesso naturale 12,5 Pannello di conglomerato di legno OSB 15 Isolante minerale naturale di tipo Isover 120 Pannello di conglomerato di legno OSB 15 Pannello in cartongesso naturale 12,5

127 Grazie a questa configurazione, le pareti interne possiedono una portata ed un potere isolante termo-acustico decisamente superiore ai tradizionali tramezzi in mattoni forati.

Per quanto riguarda le pareti interne divisorie tra appartamenti, per garantire un ulteriore isolamento termo-acustico tra le unità abitative, la struttura si compone di un ulteriore strato di isolante.

Figura 70: Stratigrafia parete divisoria tra appartamenti Wolf Haus FONTE: schede tecniche Wolf Haus

Materiale Spessore [mm]

Pannello in cartongesso naturale 12,5

Pannello di conglomerato di legno OSB 15

Isolante minerale naturale di tipo Isover 120

Pannello di conglomerato di legno OSB 15

Intercapedine d’aria 10

Isolante minerale naturale di tipo Isover tra sottostruttura metallica 75

Pannello in cartongesso naturale 12,5

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4.3.5.3 Solaio controterra

La struttura portante del solaio di piano posizionato controterra è formata da un modulo in legno massiccio di abete, con travi di sezione di circa 7 x 20 cm ad interasse di circa 45 cm, compreso di pannelli di OSB previsti come piano di posa per la superficie calpestabile.

La coibentazione è realizzata mediante l’inserimento nelle intercapedini del modulo di uno strato di Isover (isolante minerale naturale con il 95% di materie prime naturali) di spessore 50 mm nella parte centrale del solaio e 200 mm nei primi 60 cm in corrispondenza degli appoggi, per garantire una protezione ulteriore nei confronti di eventuali ponti termici.

Inferiormente vengono chiodate alle travi delle tavole grezze di abete, mentre superiormente verrà gettato in opera il cls alleggerito per la posa degli impianti e il massetto per l’installazione di riscaldamento a pavimento.

Figura 71: Stratigrafia solaio Wolf Haus FONTE: schede tecniche Wolf Haus

129 Il solaio controterra è così composto dal basso verso l’alto:

Materiale Spessore [mm]

Pannello in cartongesso naturale 12,5

Tavolato grezzo in abete 23

Freno vapore

Isolante minerale naturale di tipo Isover 200 (50 in campata) Pannello di conglomerato di legno OSB 15

Guaina protettiva

Calcestruzzo alleggerito 100

Massetto porta impianti di riscaldamento 50

Malta collante per pavimento 5

Pavimentazione in laminato 5

Totale 410,5

4.3.5.4 Copertura piana

La copertura piana presenta delle caratteristiche molto simili al solaio controterra sopra descritto, con qualche piccola variazione per garantire un isolamento e una finitura adeguate alla sua funzionalità.

La struttura portante della copertura è sempre formata da un modulo in legno massiccio di abete, con travi di sezione di ca. 7 x 20 cm ad interasse di ca. 45 cm, compreso di pannelli di OSB previsti come piano di posa per l’isolamento in fibra di legno. La coibentazione è realizzata mediante l’inserimento nelle intercapedini del modulo di uno strato di Isover di spessore 200 mm compreso di freno al vapore e di due ulteriori strati di 80 mm + 22 mm di fibra di legno posato sopra il pannello di OSB. Al di sopra viene posizionata una listellatura per la creazione della pendenza e su questa viene predisposto un tavolato grezzo previsto come piano di posa per la guaina impermeabile. Inferiormente vengono chiodate alle travi delle tavole grezze di abete, che fungono da sostegno per il pannello di cartongesso che sarà il controsoffitto dell’unità abitativa sottostante.

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Figura 72: Stratigrafia copertura piana Wolf Haus FONTE: schede tecniche Wolf Haus

Analizziamo la stratigrafia della copertura piana:

Materiale Spessore [mm]

Pannello in cartongesso naturale 12,5 Tavolato grezzo in abete a listelli 23 Freno vapore

Isolante minerale naturale di tipo Isover 200 Pannello di conglomerato di legno OSB 15 Isolante in fibra di legno 80 + 22 Listellatura con inclinazione > 1° 50 (variabile)

Tavolato grezzo in abete 23

Manto di copertura in PVC 1,8

Totale 427,3

L`impermeabilizzazione finale della copertura è realizzata con guaina in PVC, che andrà a rivestire sormonti e risvolti.

Come finitura, per rendere il risultato più omogeneo e gradevole alla vista è prevista l’applicazione di lattonerie e compluvi costituite da lamiera di alluminio di spessore

131 7/10 mm, compresi pluviali di scarico e frontalini. Il colore scelto per le lattonerie è marrone scuro, così da integrare al meglio gli edifici nel contesto naturale che li circonda.

La parte di copertura che costituisce il loggiato sarà priva di coibentazione.

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