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molte] B: mollte; passano] B: pasano 62, 8 abia] B: abbia

FINITO TERCIO CANTARE INCIPIT QUARTO

6. molte] B: mollte; passano] B: pasano 62, 8 abia] B: abbia

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Far vi vo’ chiari, come vuol l’altore: dal dicto tenpo non molto lontano passar’ pochi anni, che con poco amore invidia entrò tra ’l popul lucano

di non far chavalieri più a tal tinore, né ssovenire né vicino né lontano. Sol per lla fama e gloria che restea più al’un che all’altro la invidia rodea. 64

Nell’anno mille cemquarantanove si inchominciò tra Pisa e Lucha guerra, onde i luchesi per vincer lor pruove in val di Serchio andar’, se ’l dir non erra. E non sapendo i contadini le nuove, fune assai presi, come mio dir serra; e di molto bestiame similmente e tornar’ salvi la lucana giente. 65

E lla villa di Chuozi arsa e brugiata per lli luchesi, come mio dir suona; e in quell’ano, come il ver si guata , Tancredi fi’ d’Alberto, sì razona, ch’è de’ Vischonti, fe’ far pensata: di dare Angnam di Pisa, dico in dona , ai buon luchesi, e chosì seguitoe che quel castello a’ luchesi donoe.

63, 1. chiari] B: chiary 63, 3. passar] B: pasar 63, 5. chavalieri] B: cavalier; tal] B: ttal 63, 6. ssovenire] B: sovenir 63, 7. restea] B: crescea 63, 8. al’un] B: allun 64, 2. si inchominciò] B: si cominciò; tra Pisa e Lucha] B: tra Lucha e Pisa 64, 3. pruove] A: prova 64, 6. fune assai] B: furne asai 64, 7. molto] B: moltto 65,1. arsa] B: arssa 65, 4. Alberto] B:

albrelto 65, 5. Vischonti] B: visconti; pensata] B: penssata 65, 6. Angnam] B: agnan 65, 7. chosì] B: così; seguitoe] B: seghuitoe

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Posca ai settantatre mille con cento e ’l popul di Lucha, non codardo, sconfissono i pisani, sicom’io sento, e fu apunto il dì di sam Ricardo; e in sul poggio Donzzo con istento volevano i pisani, sansa riguardo, un bel castel edificare per certo, per aver Lucha e ’l paeze dizerto. 67

E capitam della giente luchese tre cittadim di Lucha a tal mestieri: Turchio Malcera l’un, che bem difese la sua città, chome pro’ cavalieri; l’altro Simone Orlandi, e ben si intese delle coperte vie, il pro’ guerrieri; e ’l tersso fu delli Streghi Guidotto, de l’arme prode e valoroso e dotto. 68

Non canterò della battagla bella, quanto fem d’arme i valenti luchesi sopra i pisani, quella giente snella: fum vincitori e molti pisani presi, molti feriti ancor per tale apella. De’ morti v’era assai per terra stesi, e, concludendo, i luchesi valenti ebom vittoria, e ssì furon vincenti.

66, 2. codardo] B: codarddo 66, 3. sconfissono] B: sconffisono 66, 4. Ricardo] B: riccarddo 66, 6. riguardo] B:

riguarddo 66, 7. castel] castello; certo] B: certto 66, 8. dizerto] B: dizertto 67, 3. Malcera] lettura poco chiara; che] canc. 67, 5. Simone] A: singnor; Orlandi] B: orllandi 67, 7. tersso] B: terzzo; Guidotto] A: ben dotto 67, 8. de l’arme]

B: dell’arme 68, 5. molti] B: moltti 68, 6. morti] B: mortti; assai] B: asai 68, 7. concludendo] B: conchludendo 68, 8.

144 69

E’ pisam poi, per dispecto e dispregio, facevano in Pisa batter la moneta del popul luchese e ssuo coleggio; lo ’mperador tal cosa ai pisani vieta, e per sentensa lo imperier egregio die’ che tal cosa tacita e quieta si riposasse, e che mai più il pisano bacta moneta del popul lucano. 70

Al mille centonovantacinque anni in Lucha fu discordia in tale stato, che molti ne funno morti chon affanni, e tra porta di Borgho e san Donato e porta san Cervagi, con gram danni, e por’ sam Pieri ancor per tal mercato; e alla fracta conbatesi aspramente e fu porta di Borgho allor vincente. 71

Mille dugientotré anni corendo di Lucha funo alor facti ribelli

Guido de’ Borghongnoni e ’l figlo Anselmo, Rodolfo l’altro suo figlol chom elli;

Pagam Ronsini ancor, per tale schelmo, coi detti cittadini pregiati e snelli; dal chastello Aghinolfi Bonifatio, che di far guerra non si vede sasio.

69, 1. dispecto] B: dispetto 69, 2. batter] B: bacter 69, 3. coleggio] B: collegio 69, 4. lo ’mperador] B: lo inperadore 69, 5. sentensa] B: sentenssa 69, 8. del] A: di 70, 3. molti] B: moltti; affanni] B: afanni 70, 4. Cervagi] B: Cervagio C:

Gervasio 70, 7. conbatesi] A: chondarssi 71, 3. Anselmo] B: Ansselmo 71, 4. Rodolfo] B: Rodolffo; figlol] B: figluol

145 72

E decti usciti com molti altri ancora fem capo grosso ’m su Montecatino, radunando brighate d’ora in nora, tanto che funno dumilia a tal latino; e di Montechatino sì vi fu anchora il popul tutto, e poi Pagham Ronsino e Guido Borghongnoni, sicome arditi, capitam facti funo di fuorusciti. 73

E ’l popul di Luca, a ta’ ripari,

fen capitano un uom di gran prodessa, e chiamasi Ingharame da Porcari: par non avea di senno e di fortessa, pressava onor chostui più che denari, e, come capitam pien di franchessa, tucta lor giente presto fece armare, e ’m ver’ Montechatini poi cavalcare. 74

Asediar voleam quel castel forte e prender quelli usciti; il paladino, con cinquemigla pedon per tal sorte, e con mille cavalli a suo dimino, uscir’ di Lucha come giente accortte, e cavalcando ver’ Montecatino,

prima che fusser giunti a’ pie’ del monte, Pagam Ronsini sì gli fu lor a fronte

72, 1. decti] B: detti; molti] B: moltti 72, 2. grosso] B: groso 72, 3. brighate] B: brigate; d’ora in nora] B: d’ora in ora 72, 4. dumilia] B: due migla 72, 6. tutto] B: tucto; Ronsino] B: Ronssino 72, 7. Guido] B: ghuido; arditi] B: ardditi 73, 1. Luca] B: lucha 73, 2. uom] B: om 73, 5. onor] B: honor; chostui] B: costui 73, 8. Montechatini] B: montecatin 74, 1.

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con sua giente schierata di vantaggio, che eram qualche tremilia buon guerrieri. Dirovi come sta suo baronagio:

a caval cinqueciento cavalieri, e tutto il resto fanti di paraggio, alla batagla come draghi fieri; sopra luchesi la franca masnata conbatté come giente disperata! 76

Pagham Ronssin pungie il destrier corente verso i luchesi, il cavalieri arghuto, che bem pareva un mordente serpente; prima che schontra il cavalieri saputo ferilo, siché morto di prezente

in piana terra i’ luchese è chaduto. Bem lo seguita Guido Borghongnone faciendo de’ luchesi uccizione. 77

Or chi vedesse quel barone ardito, da castel Aghinolfi Bonifatio, egl’era giovinetto pro’ ardito, del bem conbater non si vede sasio: la lanca abassa, un luchese à ferito, che morto l’abatté poi chon istratio; il suo cavallo adosso gli speronava, che tutto quanto il guerieri chaccitrava.

75, 3. baronagio] B: baronaggio 75, 8. conbatté] B: conbacten 76, 1. Ronssin] A: ronsi 76, 2. verso] B: versso 76, 4.

schontra] B: scontra 76, 5. ferilo] B: ferillo; morto] B: mortto 76, 6. terra] B: tera 76, 7. seguita] B: seghuiva; Borghongnone] B: borgognone 76, 8. faciendo] B: faccendo; uccizione] B: uccisione 77, 2. Aghinolfi] B: aghinolffi

77, 3. pro’ ardito] B: pro’ e ardito 77, 4. conbater] B: conbacter; sasio] B: satio 77, 5. abassa] B: abasa 77, 6. morto] B:

mortto; abatté] B: abacté 77, 7. adosso] B: addosso; speronava] B: spronava 77, 8. tutto] B: tucto; chaccitrava] B: calccitrava

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E poi gittò la lanccia il nobil fante, alla spada forbita man caccava: guai a cholui che li venìa davante! A un luchese un gram colpo menava, che ’l gittò morto giù dallo ferrante. E poi un altro forte inaverava e de’ pedom faceva gram maciello, ched’era gram meravigla a vederllo. 79

Dalla parte di Lucha, con possansa, ferìa quel da Porcar con doglo assai; vedendo far de’ suoi sì gram mancansa, quanti ne giungie abate con gram guai: agiunto l’ira alla sua gran possansa sopra i nimici, che non fu giamai orso o lione, per rabbia di fame, facesse come faceva Ingherame. 80

De’ fuoriusciti un cavalieri ferìo, che il buono sbergho niente il difese, che ’l corpo e ’l cuore in tutto gli partìo e morto in terra subito il distese;

apresso a questo un altro ne ferìo per modo tal che mai il bel paeze di Lucha non vedrà il guerieri acorto, che ’m piana terra si distese morto.

78, 2. caccava] B: cacciava 78, 3. guai] B: ghuai; cholui] B: colui 78, 6. inaverava] C: in atterava 79, 1. possansa] B:

posanssa 79, 2. Porcar] B: porccar; doglo] B: dogla; assai] B: asai 79, 3. mancansa] B: mancanssa 79, 4. abate] B: abatte; guai] B: ghuai 79, 5. agiunto] B: aggiunto; possansa] B: posanssa 79, 7. orso] B: orsso; rabbia] A: robbia 79, 8. facesse] B: facese 80, 3. tutto] B: tucto 80, 4. morto] B: mortto; subito] B: subbito 80, 7. acorto] B: accorto 80, 8. morto] B: mortto

148 81

Guido de’ Borghongnoni, come saeta, adosso a Ingherane si caccava,

giurando a Ddio sopra lui far vendecta del cavalieri che ’m terra morto stava; e ’m sull’elmo gli die’ un colpo con frecta che Ingherame tutto smemorava:

per lo gram colpo quel baron adorno nom congnosciea s’era note o giorno. 82

Ben lo socchorse tutta la sua giente, or quivi comincò la gram battagla; partir vedeansi teste infine a dente, da l’una parte all’altra di gram vagla; e ’mgherame alquanto si risente, e veggiendo de’ suoi far sì gram tagla con suoi brighate viensi ritraendo, e parte senpre con lor chonbattendo. 83

Così sen va fuggiendo con sua gente, ché al canpo non potea più sofferire i ffuoriusciti, molto arditamente, sopra di loro faciendo assai morire di quella giente, ognun come valente, Guido de’ Borghognoni, quel gentil sire, subito fe’ sonar la sua ritracta,

e non vuol più che sua giente combatta.

81, 1. Guido de’ Borghongnoni] B: Ghuido de’ Borgognoni; saeta] B: saetta 81, 2. adosso] B: addoso; caccava] B:

cacciava 81, 4. morto] B: mortto 81, 5. gli] B: li; con frecta] C: per fretta 81, 6. tutto] B: tucto 81, 8. congnosciea] B: cognoscea; s’era note] B: se gl’era nocte 82, 1. socchorse] B: sochorsse; tutta] B: tucta 82, 2. comincò] B: comincio 82,

3. partir vedeansi] B: parttir vedeasi 82, 4. parte] B: partte 82, 7. brighate viensi] B: brigate vienssi 82, 8. parte] B:

partte 83, 2. sofferire] B: soferire 83, 3. ffuoriusciti] B: fuoriusciti 83, 4. gran] canc.; assai] B: asai 83, 7. subito] B: subbito 83, 8. combatta] B: combacta

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Gridando a’ suoi: “Or più non li seguite, lassategli con la mala ventura!

Se di Lucha altra giente fusse uscite che cc’asalisse in su questa pianura, paura i’ò, brighate mie gradite, che se ccò fusse, sarìa troppo dura nostra salvessa; or prendiamo il chamino e ritornianci in ver’ Montechatino”. 85

Così si fu lo stormo dipartito, a’ fuoriusciti rimase l’onore;

Guido de Borghognoni, franco e ardito, con sue brigate piene di valore

fu a Montecatin presto redito,

e ’mgherame cho’ suoi, con gran dolore, alla città di Lucha fu tornato,

di tal battagla assai fu biasimato. 86

Mille dugientoquatro anni corendo, li Buffadossi, di Luca sovrani, si ribellon, per scrittura intendo per ver, da’ volontà de’ capitani di Luca; onde i luchesi, ciò vedendo, corseno ad arme i valenti lucani, e conbatterom come genti docte, dalla mattina infine a mezzanocte.

84, 1. li seguite] B: lli seghuite 84, 2. lassategli] B: lasatelgli C: lassate gire 84, 3. altra] B: alltra; fusse] B: fuse 84, 4.

cc’asalisse] B: cci’asalisse 84, 5. brighate] B: brigate 84, 6. ccò] B: ccio; fusse] B: fose 84, 7. chamino] B: camino 84,

8. Montechatino] B: Montecatino 85, 1. dipartito] B: diparttito 85, 3. Borghognoni] B: Borgognoni; ardito] B: arddito 85, 4. brigate] B: brighate 85, 5. fu] C: fece; Montecatin] B: montecadino 85, 6. cho] B: co 85, 8. assai] B: asai 86, 1.

dugientoquatro] B: dugientoquattro 86, 2. Buffadossi] B: Bufadossi; Luca] B: lucha 86, 3. si ribellon] A: ribellom; scrittura] B: schrictura 86, 5. Luca] B: lucha 86, 6. corseno] B: corssono

150 87

Sicché perciò Lucha romoregioe, e ’m quel tenpo, come avete inteso, de’ morti e de’ feriti assai vi fue,

e di vendecta ongnun ha ’l cuore acceso, e queste cose non si meten giue

poi chosì tosto; e chi si vede offeso cerca vendecta e gli animi son pregni, e ongni giorno più crescon gli sdegni. 88

E poi nel mille dugentonove anni Paghanello da Porccari con due figluoli, avendo ricevuto alcuni inghanni

dal podestà di Lucha, onde gram duoli gl’era a portare così gravosi affanni, onde che lui e’ figluoli insieme soli in sul palagio al podestà son giti, avendo lor sotto li brandi forbiti. 89

Il podestà chiamavasi ser Guido da Petrolla, secondo la scrittura;

giungendo Paganello sì mosse un grido: “O podestà, bem dovei poner cura, non farmi torto: vedi ch’io ti sfido!” E dieli un colpo di sua spada dura in sulla testa, e poi sgrida i figluoli: “Ferite sì che muoia con gran duoli”.

87, 1. sicché] B: siché; perciò] B: percciò; romoregioe] B: romoreggioe 87, 3. morti] B: mortti; assai] B: asai 87, 4.

vendecta] B: vendetta; ongnun] B: ognuno 87, 5. meten] B: metton C: mandon 87, 6. offeso] B: ofeso 87, 7. cerca vendecta] B: ciercha vendetta 87, 8. ongni] B: ogni; sdegni] A: desgni 88, 1. dugentonove] B: dugientonove 88, 3. inghanni] B: inganni 88, 5. portare] B: porttare; affanni] B: afanni 88, 8. forbiti] A: puliti 89, 1. Guido] B: Ghuido 89,

151 90

I suoi figluoli, ongnuno il brando nudo, ferendo chi di punta e chi di taglo, e ’l suo figluol maggior, ch’è più crudo

il misse in terra morto con travaglo; né cavalier, né birro con lo scudo,

vi fu che non fuggisse a tal bersaglo poi che fu morto con risa e ghavassa giù da’ balconi gittarlo in sulla piassa. 91

Tutta la terra si levò a romore lor salvi e sani sene fuggir’ via, poi corse il popul tutto con furore fine a Porcari, seguendo tutta via; quivi fermarsi, come pon l’altore, presom Porcari e poi dienno Balia ad alcum che llo debbia far diffare, e tutto il feceno ardere e brugiare. 92

E similmente fecem di Grangnano, chi ne fu lieto, e chi ne fu malcontento: molto dispiaque al popul lucano

che chostui avesse cotanto ardimento,

però che il podestà tiene in sua mano

della città giustitia e reggimento, e parve lor che a tucta la cittade fusse vergongna cotal novitade.

90, 1. ongnuno] B: ognuno 90, 3. più crudo] A: più sechuro B: più sicuro 90, 4. misse] B: mise 90, 5. né birro con lo

scudo] A: né baron sì sechuro B: né birro sì securo 90, 6. bersaglo] B: berssaglo 90, 7. morto] B: mortto; risa] B: rissa

90, 8. gittarlo] B: gittarllo 91, 1. tutta] B: tucta 91, 2. salvi e sani] B: sani e salvi; fuggir’] A: fugim 91, 3. corse il popul

tutto] B: corsse tucto il popul 91, 4. Porcari] B: porccare; seguendo] B: seghuendo 91, 5. fermarsi] B: fermarssi 91, 6. Porcari] B: porccari; Balia] B: baylia 91, 7. debbia] B: debbian 91, 8. tutto] B: tucto 92, 1. Grangnano] B: gragnano 92,