3. CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE
3.1. Molto elevato il grado di copertura dell’indagine
L’interesse che l’indagine riscuote tra i laureati sin dal suo avvio, la cura con cui la stessa è stata preparata e condotta, unitamente al costante aggiornamento della banca-dati, si traducono nelle elevatissime percentuali di rispondenti che, ancora a cinque anni dalla laurea, raggiungono quota 75%.
Una riflessione più articolata meritano invece i laureati post-riforma52 (esclusi quelli di primo livello a tre e cinque anni) i quali, come è stato accennato, sono stati oggetto di una doppia tecnica di indagine, CAWI e CATI. La necessità di contenere i costi di rilevazione e, soprattutto, l’ampia disponibilità di indirizzi di posta elettronica hanno suggerito di contattare i laureati via e-mail, invitandoli a compilare un questionario ospitato sul sito internet di ALMALAUREA: l’indirizzo di posta elettronica è infatti noto per il 90%
dei laureati post-riforma del 2009 (solo per Scienze della Formazione primaria tale quota scende al 78%) e per l’86% dei colleghi di secondo livello del 2007. Il disegno di ricerca ha previsto al massimo tre solleciti e ha condotto a tassi di risposta all’indagine CAWI elevati per rilevazioni di questo tipo: risulta complessivamente pari, ad un anno, al 47% (rispetto alle e-mail inviate) ed è significativamente più contenuto solo tra i laureati in Scienze della Formazione primaria (33%) e a ciclo unico (40%)53. Tra i laureati di secondo livello contattati a tre anni dal titolo la
documentazione, articolata fino a livello di corso di laurea, è disponibile su www.almalaurea.it/universita/profilo/profilo2009.
52 Da questo punto in poi, ove non diversamente specificato, con il termine laureati post-riforma si intenderanno anche i laureati in Scienze della Formazione primaria.
53 La minore partecipazione alla rilevazione web da parte dei laureati in Scienze della Formazione primaria è giustificata in particolare dal minor livello di conoscenza degli strumenti informatici. Ciò è in parte vero anche per i laureati specialistici a ciclo unico, tra i quali però, la minore adesione alla rilevazione è spiegata anche dalle più contenute quote di rispondenti tra i medici e i laureati del gruppo chimico-farmaceutico.
partecipazione è invece pari al 38%, che scende al 29% tra gli specialistici a ciclo unico.
Durante la seconda fase di rilevazione, tutti coloro che, per vari motivi, non avevano compilato il questionario on-line, sono stati contattati telefonicamente, al fine di elevare i tassi di partecipazione agli standard abituali. Al termine della rilevazione, il tasso di risposta complessivo ha raggiunto tra i laureati ad un anno il 90,5%, senza sostanziali differenze per tipo di corso di laurea: la massima partecipazione si è rilevata tra i laureati di secondo livello (91%), cui hanno fatto seguito i colleghi di primo livello (90,5), di Scienze della Formazione primaria (90%) e specialistici a ciclo unico (89%). Tra i laureati di secondo livello del 2007 coinvolti nella rilevazione a tre anni il tasso di risposta ha raggiunto comunque un apprezzabile 86% (87% per gli specialistici, 83% per i colleghi a ciclo unico).
I laureati di primo livello a tre e cinque anni sono stati coinvolti in un’indagine sperimentale di tipo CAWI: anche in tal caso, pertanto, tutti i laureati in possesso di posta elettronica (84% a tre anni e 81% a cinque anni) sono stati invitati a partecipare all’indagine compilando un questionario on-line. Non è stata però prevista la successiva fase di rilevazione CATI, che avrebbe innalzato considerevolmente i costi. La partecipazione all’indagine è stata pari al 39% a tre anni e al 26% a cinque anni (valori calcolati sul totale delle e-mail inviate)54.
La verifica di eventuali distorsioni legate alla combinazione di strumenti di rilevazione differenti (CAWI e CATI), condotta sui risultati della rilevazione 2008, è confortante circa la qualità dei dati rilevati e la portata delle risposte fornite, indipendentemente dallo strumento di rilevazione. Nello specifico, infatti, le discrepanze tra le risposte rese da coloro che hanno partecipato ad un tipo di rilevazione rispetto all’altra, sono decisamente contenute (nell’ordine di qualche punto percentuale), salvo un paio di eccezioni legate più alla formulazione dei quesiti che non allo strumento di
54 Una parte delle e-mail in realtà non è neppure stata recapitata, in particolare a causa dell’obsolescenza degli indirizzi di posta elettronica, nonché a problemi legati alle mailbox piene. Il fenomeno, in gergo tecnico
“rimbalzi”, riguarda circa il 9% degli indirizzi e-mail a tre anni e ben il 17%
di quelli a cinque anni.
Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA
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rilevazione utilizzato: aspetti dei quali si è tenuto conto nella stesura dei successivi questionari di indagine55.
I servizi che ALMALAUREA offre ai propri laureati
Da diversi anni ALMALAUREA rende disponibili ai propri laureati numerosi servizi: controllo della documentazione ufficiale dei curricula e aggiornamento degli stessi, consultazione e risposta alle offerte di lavoro, alert per le offerte di lavoro, bacheca dell’offerta formativa post-laurea, certificazione delle performance del laureato a fini concorsuali e/o borsa di studio all’estero. Inoltre, la banca-dati ALMALAUREA, dall’autunno del 2008, si è estesa a livello internazionale:
tutta la documentazione e i curricula, che consentono la comparabilità delle discipline di studio a livello europeo, sono disponibili in lingua inglese. I servizi di ricerca e di selezione sono stati predisposti per agevolarne l’utilizzazione nelle aziende di tutto il mondo. La molteplicità dei servizi offerti costituisce un elemento nevralgico del crescente processo di
“fidelizzazione” dei laureati e un fattore insostituibile per l’aggiornamento continuo della banca-dati.
A testimonianza dell’efficacia del sistema ALMALAUREA, lo studio di M. F. Bagues e M. Sylos Labini, presentato a Boston nell’ambito della conferenza del National Bureau of Economic Research, dimostra che i laureati degli atenei aderenti ad ALMALAUREA, rispetto ai laureati di atenei non aderenti, hanno maggiori possibilità di trovare lavoro, traggono maggiore soddisfazione dal loro lavoro e hanno maggiore mobilità territoriale (M. F. Bagues e M. Sylos Labini, Do Online Labor Market Intermediaries Matter? The Impact of ALMALAUREA on the University-to-Work Transition 2009, op. cit.).
55 Per approfondimenti sull’integrazione di risultati ottenuti con metodologia di indagine mista (CAWI+CATI) si veda F. Camillo, V. Conti e S. Ghiselli, Integration of different data collection techniques using the propensity score, presentato a: WAPOR (World Association for Public Opinion Research) 62nd Annual Conference 2009, Lausanne, 11-13 settembre 2009 ed in corso di pubblicazione. L’articolo è disponibile su www.almalaurea.it/universita/altro/
integrazionecawicati2009.
Specifici approfondimenti, compiuti per valutare l’esistenza di distorsioni dovute ad eventuali differenti caratteristiche strutturali dei laureati intervistati rispetto a quelli che non hanno partecipato all’indagine evidenziano l’esistenza di alcune differenze che non compromettono però la rappresentatività complessiva dei risultati.
In particolare, ad un anno dalla laurea la partecipazione per percorso di studio (indipendentemente dal tipo di corso) è lievemente (massimo 3 punti percentuali in più della media) più ampia tra i laureati dei gruppi ingegneria, agrario, psicologico e geo-biologico; a tre anni sono i laureati di secondo livello dei gruppi ingegneria, psicologico, insegnamento e geo-biologico a partecipare in misura maggiore (le differenze sono sempre nell’ordine di 3 punti percentuali); a cinque anni sono i laureati pre-riforma di psicologia, agraria e ingegneria a contribuire maggiormente alla rilevazione (in questo caso le differenze rispetto alla media superano i 5 punti percentuali). Le differenze tra uomini e donne sono invece praticamente irrilevanti, attorno a 1-2 punti percentuali. Esulano da tali considerazioni i residenti all’estero, data l’oggettiva difficoltà nel rintracciarli (il tasso di risposta per questo collettivo è comunque pari al 62% ad un anno e 42% a cinque anni).
Nell’interpretazione dei risultati qui presentati si tenga conto che nell’indagine telefonica, un terzo dei contatti falliti (5% del complesso dei laureati contattati ad un anno, che sale al 7% tra i laureati di secondo livello a tre anni e al 10% tra i pre-riforma a cinque anni) è dovuta a problemi di recapito telefonico o all’impossibilità di prendere contatto con il laureato (perché ad esempio all’estero o perché temporaneamente assente).