Capitolo 3: Gli strumenti utili ad un’efficace gestione del processo 3.1 Procedure
4.3 MONITORAGGIO DELLE PRESTAZION
Una volta selezionato il fornitore che meglio risponde alle nostre esigenze e dopo aver instaurato con quest’ultimo un rapporto di fornitura, risulta necessario monitorare costantemente le prestazioni rese dalla fonte, in modo da verificare che queste coincidano con quanto stabilito. Devono dunque essere costantemente mantenuti sotto controllo: la conformità alle specifiche di prodotto; la conformità di performance; l’affidabilità dei prodotti e la difettosità degli stessi; l’accuratezza delle consegne in conformità all’ordine, il servizio in termini di puntualità, rapidità, flessibilità e disponibilità del fornitore, gli eventuali ritardi e le mancate consegne; infatti la fornitura deve essere portata a compimento in tutti i suoi aspetti, ivi inclusi i servizi ausiliari, nel rispetto dei tempi e delle modalità di consegna; è importante verificare anche il rispetto dei termini contrattuali dal punto di vista economico-amministrativo.
In relazione alle esigenze evidenziate possiamo individuare degli indicatori KPI per mantenere sotto controllo il processo.
Esigenze rappresentate Indicatore di processo KPI
Unità di misura
Disponibilità del bene nei tempi previsti
Bene (servizio) conforme alle caratteristiche tecniche indicate (qualitativamente e quantitativamente) Numero di non conformità di beni (servizi) acquistati Numero
Termini contrattuali per il pagamento della fattura
Tempo di pagamento delle fatture
Giorni
Compatibilità economica del processo di acquisto con il budget assegnato % di scostamento tra il totale di budget assegnato e il rendiconto predisposto Numero 4.4 RISCHIO DI CORRUZIONE
La corruzione in sanità è ancora oggi un fenomeno oscuro in termini quantitativi, ma i suoi effetti sono evidenti. Negli anni recenti, la Corte dei Conti ha rilevato che in sanità si interfacciano aspetti di malaffare con una cattiva gestione, a causa di carenti sistemi di controllo. Tutto ciò và a danno della collettività.
Dall’estratto del report su “Corruzione e Sprechi in Sanità”, pubblicato da RiSSC e Transparency International Italia, nel 2013 nel settore sanitario emergono alcune caratteristiche che rendono la Sanità particolarmente vulnerabile alla corruzione. L’indagine individua cinque ambiti particolarmente permeati da fenomeni corruttivi: nomine, farmaceutica, procurement, negligenza e sanità privata. Ed in dettaglio per ogni ambito sono stati individuati diversi potenziali fenomeni:
Nomine: ingerenza politica, conflitto di interessi, revolving doors, spoil system, insindacabilità, discrezionalità, carenza di competenze.
Farmaceutica: aumento artificioso dei prezzi, brevetti, comparaggio, falsa ricerca scientifica, prescrizioni fasulle, prescrizioni non necessarie, rimborsi fasulli.
Procurement: gare non necessarie, procedure non corrette, gare orientate o cartelli, infiltrazione crimine organizzato, carenza di controlli, false attestazioni di forniture, inadempimenti-irregolarità non rilevate.
Negligenza: scorrimento liste d’attesa, dirottamento verso sanità privata; false dichiarazioni (intramoenia); omessi versamenti (intramoenia).
Sanità privata: mancata concorrenza, mancato controllo requisiti, ostacoli all’ingresso e scarso turnover, prestazioni inutili, false registrazioni drg, falso documentale.
Le stime più accreditate circa il tasso medio di corruzione e frode in sanità sono quelle di Leys e Button che nel 2013 lo hanno stimato in 5,59%, con un intervallo che varia tra il 3,29 e il 10%. Per la sanità Italiana, se si applicassero questi valori, che vale circa 110 miliardi di euro annuo, questo si tradurrebbe in un danno di circa 6 miliardi di euro all’anno.
Secondo uno studio di PriceWaterHouseCooper (PWC 2013) il rischio di corruzione nell’acquisto di dispositivi medici è pari all’11%-14%, lo spreco di denaro pubblico negli appalti pubblici corrotti è pari al 18% del budget complessivo.
La legge 190/2012 ha imposto per la prima volta in Italia una governance a tutti gli enti pubblici, orientandola alla prevenzione e al contenimento dei fenomeni corruttivi. Successivamente viene rafforzata da alcuni decreti legislativi:
33/2013( trasparenza della pubblica amministrazione)
39/2013 (inconferibilità e incompatibilità degli incarichi)
Dpr n° 62/2013 ( codice di comportamento dei dipendenti pubblici).
Dalla Legge 190/2012 sono state adottate delle misure preventive:
a. Approvazione da parte della Civit, del Piano Nazionale anticorruzione a fini di raccordo e coordinamento;
b. Introduzione e regolamentazione della figura del responsabile della prevenzione della corruzione. La commissione di un reato di corruzione;
c. Definizione di un codice di comportamento dei dipendenti della Pubbliche Amministrazioni, la cui violazione comporterà responsabilità disciplinari, sino alla sanzione di licenziamento, oltre all’eventuale responsabilità civile, amministrativa e contabile;
d. Trasparenza nella Pubblica amministrazione (d.lgs 33/2013);
e. Codificazione dell’obbligo di astensione del dipendente pubblico in conflitto d’interessi e la previsione di obblighi di comunicazione di ogni dato utile relativo ai soggetti assegnatari ad incarichi esterni;
f. Istituzione di una white list presso ogni prefettura, che individui, nell’ambito dei settori qualificati a maggior rischio d’infiltrazione mafiosa, gli operatori che non risultano soggetti a tentativi d’infiltrazione mafiosa;
g. Tutela del c.d. wistleblower, mediante il divieto di irrogare sanzioni o misure discriminatorie o di licenziare il dipendente pubblico che denunci condotte illecite di cui abbia conosciuto in ragione del rapporto di lavoro;
h. Avvio di percorsi di formazione in materia di rispetto delle regole e dell’etica pubblica.
Come abbiamo già detto il sistema sanitario, presenta innumerevoli opportunità di corruzione. I sistemi maggiormente esposti al rischio di corruzione sono
Sanità privata Nomine Procurement Famaceutica
Sanità privata convenzioni Mancata concorrenza
Mancato controllo dei requisiti
False dichiarazioni
Rimborsi Prestazioni inutili
False registrazione DRG
Falso documentale
Nomine Selezione Ingerenza politica
Conflitti d’interesse Revolving doors
Spail system
Poteri Insindacabilità
discrezionalità
formazione Carenze di competenze
Farmaceutica Prezzo Aumento artificioso
Brevetti
Prescrizione Comparaggio
Falsa ricerca scientifica
Rimborsi e distribuzione Prescrizioni fasulle
Prescrizioni non necessarie
Rimborsi fasulli
Procedure non corrette
Gare orientate o cartelli
Infiltrazione crimine
organizzate
Forniture Carenze di controllo
False attestazioni di forniture
Inadempimenti irregolarità non rilevate
I maggiori illeciti si verificano nel settore degli acquisti dei beni e servizi. Le principali problematiche nascono nella scelta del contraente e nella fase di esecuzione del contratto.
5 Conclusioni
Un sistema di gestione qualità ben strutturato e adeguatamente applicato rende possibile un effettivo miglioramento continuo della gestione di un organizzazione. E’ ormai opinione ampiamente condivisa che il miglioramento delle relazioni tra utente e soggetti erogatori di servizi, anche nel comparto socio-sanitario, passi attraverso la capacità di questi ultimi di “ascoltare, incontrare ed anticipare” le attese e i bisogni degli utenti.
Molte persone si lamentano perché sul posto di lavoro sono state obbligate ad applicare nuove metodi, nuove procedure e quindi gli è stato stravolta la loro routine lavorativa; convincendosi del fatto che perdono del tempo e che sia inutile ma non è così, la qualità permette di migliorare il tenore di vita.
Un cenno infine alla relazione tra partecipazione e soddisfazione: una corretta partecipazione da parte del cliente, secondo Bitner, Faranda, Hubbert e Zeithaml
(1997) permette di aumentare la probabilità di soddisfare i bisogni attesi: la traduzione di questa affermazione in ambito sanitario conferma la relazione positiva tra educazione/formazione e livello di soddisfazione (Faranda, 1994). Tramite un esperimento si è confermato che le pazienti educate ed informate ad una previsione realistica del servizio percepiscono minore ansia, hanno un maggiore controllo sulla situazione e traggono più soddisfazione dall’esperienza. Lo sviluppo di una nuova prospettiva attenta ai giudizi soggettivi degli utenti, l’identificazione di priorità di intervento in grado di soddisfare le loro aspettative, un monitoraggio della qualità percepita a valle degli investimenti effettuati, costituiscono obiettivi che le strutture socio-sanitarie sono oggi chiamate a sviluppare.
Bibliografia: (G.Centrone,2004) (G. J. Gyani,2008) (P. Aldreini,2004) Riferimenti normativi: D.Lgs n° 30 Dicembre 1992, n° 502
Legge Regionale Toscana 24 Febbraio 2005, n° 40
Legge regionale 27 Dicembre 2012 , n° 81
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 21 Gennaio 2014
D.Lgs 163/2006 Codice degli appalti
Decreto Presidente della Repubblica 5 Ottobre 2010,207
Legge 13Agosto 2010,n°136
Determinazione dell’AVCP n°8 del 18/11/2010 e n° 10 del 22/12/2010 e n°4 del 07/07/2011
Decreto Legislativo 14Marzo 2013,n°33
Legge 6Novembre 2012,n °190
Ringraziementi
Ci tengo a ringraziare il Prof.re Simone Lazzini per la diponibilità e la gentile collaborazione dimostrata durante la stesura di questa tesi.
Il Dott. Vecchio Pierluigi per la diponibilità e pazienza dimostrata.
Ringrazio i miei genitori, per tutti i sacrifici che hanno fatto in questi anni e per aver creduto sempre in me.
Grazie alle mie sorelle e al mio fratello, per essermi stati sempre accanto.
Grazie a Mauro per la forza e la tranquillità datami in questi anni.
E infine, ringrazio i miei amici Universitari. E’ proprio vero chi trova un amico trova un tesoro e io posso dire che ho trovato veri amici. Amici che vanno aldilà dell’università, amici con i quali ho riso e ho pianto, amici con i quali ho passato giornate e serate indimenticabili. Grazie di cuore. Vi voglio bene e sappiate che questo non è un addio, sarete sempre nel mio cuore e quand’è possibile cercheremo di fare le nostre rimpatriate. Grazie infinite, senza voi questo percorso non sarebbe stato lo stesso.