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PARTE 2 Definizione delle metodologie di agenzia

5. Il punteggio dell’area monetaria

2.2. MOODY’S

In questo capitolo verrà affrontato lo studio dell’agenzia di rating Moody’s. Il quadro generale illustrato nel primo paragrafo definisce l’impostazione dei successivi dove, dopo una breve introduzione sull’agenzia, si approfondisce la metodologia utilizzata nella valutazione di un sovrano.

2.2.1. Il quadro generale

Quadro 2. Il quadro generale relativo a Moody’s. AGENZIA PREMESSE ASSEGNAZIONE RATING

Il processo a 3 step

Elasticità economica del paese

-Forza Intrinseca del paese (a) PIL pro capite; b) Indicatori Secondari) -Forza istituzionale (a) Politica)

Solidità finanziaria

-Stabilità istituzionale (a) Pagamento del debito; b) forza finanziaria del governo) -Suscettibilità al rischio eventi

DETERMINAZIONE DEL RATING

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2.2.2. L’agenzia

Moody's Corporation è una società con base a New York che esegue ricerche finanziarie, analisi sulle attività di imprese commerciali e statali. L'azienda realizza un omonimo rating per le attività che analizza, ossia l’indice che ne misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base ad una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine. Moody's insieme a Standard & Poor's sono le due maggiori agenzie di rating al mondo. Dal 19 giugno 1998 Moody's è quotata al New York Stock Exchange. Tra il suo azionariato risulta come azionista di controllo il magnate statunitense Warren Buffett. La sua quota di mercato (2006) è del 40%, contro il 39% di Standard & Poor's e il 16% di Fitch Ratings. A.M. Best detiene una quota del 3%.

La società comprende Moody Investors Service, fornitore leader di rating del credito, di ricerca e di analisi del rischio, e in questo modo contribuisce alla trasparenza e all’integrazione dei mercati finanziari. L’analisi effettuata copre più di 110 paesi, 11.000 emittenti societari, 22.000 emittenti di finanza pubblica, e 94.000 obbligazioni di finanza strutturata. Inoltre, appartiene al gruppo anche Moody Analytics, la quale aiuta professionisti dei mercati dei capitali e del credito in tutto il mondo a rispondere a un mercato in continua evoluzione con fiducia. L'azienda offre strumenti e best practice per la misurazione e la gestione del rischio attraverso la competenza ed esperienza in analisi del credito, ricerca economica e gestione dei rischi finanziari.

John Moody (1868 - 1958) fu un riformatore autodidatta che ebbe una forte spinta imprenditoriale e una ferma convinzione circa i bisogni della comunità degli investitori, così come un notevole talento giornalistico. Basandosi sulla sua valutazione dei bisogni del mercato, John Moody & Company pubblicò il “Moody’s Manual of Industrial and Miscellaneous Securities” nel 1900, anno in cui la società venne fondata. Il manuale fornì informazioni e statistiche sulle azioni e obbligazioni delle istituzioni finanziarie, delle agenzie governative, delle aziende di produzione, miniere, di utility e delle aziende alimentari. Entro due mesi dalla pubblicazione venne esaurito. Nel 1903, la circolazione esplose, e il “Manuale” fu conosciuto ovunque. Quando il mercato azionario crollò nel 1907, la società di Moody non ebbe capitali sufficienti per sopravvivere, e fu costretto a vendere la sua attività collegata al “Manuale”. John Moody tornò al mercato finanziario nel 1909 con un'idea nuova: invece di limitarsi semplicemente a raccogliere informazioni sulla proprietà, sulla capitalizzazione e sulla gestione delle aziende, offrì agli investitori anche l'analisi dei valori di sicurezza. La sua azienda pubblicò un libro che analizzava le ferrovie e i loro titoli in circolazione. Offrì inoltre conclusioni concise sulla loro qualità d'investimento. Egli espresse le sue conclusioni utilizzando i simboli di rating adottati dal sistema di rating creditizio e mercantile che era stato utilizzato dalle aziende di credit-report dalla fine del 1800. Moody era ormai entrato nel business

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dell’analisi di azioni e obbligazioni delle ferrovie americane e, con questo impegno, diventò il primo a emettere giudizi sui titoli di mercato pubblici. Nel 1909, “Moody's Analysis of Railroad Investments” descrisse per i lettori, i principi analitici che Moody utilizzava per valutare le operazioni di una ferrovia, la sua gestione e la sua finanza. Il nuovo manuale trovò subito un posto nelle mani degli investitori. Nel 1913, ampliò la sua base di aziende analizzate, lanciando la valutazione di aziende industriali e di utility. A quel punto, il rating di Moody era diventato un fattore importante nel mercato obbligazionario. Il 1 ° luglio 1914, il Moody’s Service Investors fu incorporato. Quello stesso anno, Moody iniziò a espandere l’emissione di rating per le obbligazioni delle città degli Stati Uniti e di altri comuni. Nel 1924, i rating di Moody coprivano quasi la totalità del mercato obbligazionario americano. Moody continuò a pubblicare e monitorare rating durante la Grande Depressione. Nel 1970, i rating di Moody furono ulteriormente estesi al mercato dei commercial paper e dei depositi bancari. Negli anni ‘70, le principali agenzie di rating tra cui Moody iniziarono a far pagare gli emittenti e gli investitori per i servizi di rating. La ragione di questo cambiamento fu, ed è, che gli emittenti devono pagare per le valutazioni oggettive, in termini di accesso al mercato.

2.2.3. Premesse sulla valutazione

Lo scopo di questo capitolo è spiegare come Moody’s determina il rating delle obbligazioni sovrane sia in valuta locale sia in valuta estera, aumentando così la trasparenza e fornendo ai partecipanti del mercato una conoscenza più approfondita dei fattori considerati nell’analisi. Non esiste un modello quantitativo che può cogliere adeguatamente la complessa rete di fattori che portano un governo al default. L’analisi di entità sovrane richiede una valutazione di una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi la cui interazione è spesso difficile da prevedere. Inoltre, per la natura stessa della sovranità, un governo può decidere di non rimborsare il debito, pur avendo le risorse per farlo. Per queste ragioni, un approccio meccanicistico basato solo su fattori quantitativi non è in grado di catturare la complessità dell'interazione tra fattori politici, economici, finanziari e sociali che definiscono il grado di pericolo, per i creditori, di un credito sovrano.

Questa metodologia fornisce quindi un quadro concettuale in cui vengono utilizzati i parametri quantitativi e qualitativi in modo disciplinato, e dove gli scenari di rischio sono combinati con parametri comparativi. Questo approccio “step-by-step” produce una gamma ristretta di rating. In alcuni casi, tuttavia, il rating finale può divergere da questa gamma, in altre parole, le caratteristiche peculiari di un credito sovrano possono non essere completamente catturate da questo approccio.

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Moody’s utilizza il seguente metodo chiamato “Three Stage Process” per la valutazione dei sovrani, il quale viene aggiornato periodicamente.

2.2.4. Metodologia: Il processo a tre step

Ci sono tre step nel processo analitico di analisi di bond sovrani che portano ad una valutazione decisa da un Comitato di Rating.