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MOZIONE GRUPPO CONSILIARE LISTA CIVICA ABS SU INQUINAMENTO DA CROMO VI -

Nel documento La parola all’Assessore Mangano (pagine 63-86)

Presidente

Procediamo col punto n. 5 avente oggetto: Mozione gruppo consiliare Lista Civica ABS su inquinamento da Cromo VI. La parola al proponente, prego.

Consigliera Ciocca

Allora, questa mozione ha una unica intenzione, cioè quella di cercare una condivisione di tutti i Consiglieri Comunali perché quando si ha a che fare con la vicenda cromo, al di là delle intenzioni delle Amministrazioni, è importante poter mettere in campo, di fronte alle istituzioni, agli enti sovraordinati, l’unanimità della volontà del Consiglio Comunale. Allora, tre quarti delle cose che avrei voluto dire io sono già state illustrate sia dall’Assessore che dal Consigliere Merisi. Io volevo dire solo perché…in realtà il perché del dispositivo l’ho già spiegato, in che cosa consiste il dispositivo di questa mozione, con la quale si impegna il Sindaco e l’Assessore a una certa operatività.

È importante che la richiesta del nostro Ufficio Ambiente, che era già in un verbale di un incontro tecnico ed era già stata valutata come una prescrizione possibile, venga portata a compimento quanto prima. Ho sentito che l’Assessore ha detto: predisporremo noi il progetto per il famoso terzo pozzo che insieme a quello della Berlona, che va riattivato e a quello della Farchemia, può costituire questa barriera immediatamente a nord di Treviglio che garantisce dall’inquinamento da cromo esavalente, in quanto intercetta la parte di plume che ci riguarda.

Ecco, però è anche vero che, se non ricordo male, il Comune non può gestire direttamente questa cosa. Primo i costi non sono neanche a carico della Regione, perché dovrebbe essere a carico dell’azienda inquinante, e quindi fino a che non c’è la certezza che la responsabilità sia da addebitare a Cromoplastica piuttosto che alla Nuova IGB, piuttosto che a un’altra, perché c’è anche qualcosa d’altro che è fonte di inquinamento. Ricordiamoci che la zona Zingonia-Ciserano-Verdellino è

piena di industrie galvaniche e di aziende che utilizzano il cromo per loro lavorazioni. Quindi è possibile che ci sia ben altro.

In questo contesto non so quale strada si possa trovare per spingere la Regione a completare il triangolo, quindi a rendere possibile, al di là dell’esistenza di un progetto già definito, questo intervento. Voglio ricordare che Ciserano ha il suo progetto pronto da mesi, da tanti mesi;

poi ci sono state le lungaggini derivanti dalla ricerca dei fondi per finanziare questo intervento, che era addirittura di 5 milioni e poi son diventati 2,5 milioni di Euro, c’è stato l’anticipo dei soldi per il pozzo del campo prova, però insomma siamo ancora lì; sono stati deliberati ma non sono ancora arrivati e il Sindaco di Ciserano l’ha detto chiaro e tondo che finché non arrivano soldi sospende il bando.

Allora, al di là della funzionalità del pozzo barriera di Ciserano con o senza il depuratore, così come era stato progettato, rispetto all’inquinamento di Treviglio, al di là di questo non sappiamo se va a buon fine questa cosa qui, rimane il problema aperto per noi di tutelarci con una barriera che attualmente non c’è.

La seconda cosa, che è collegata a questa, evidentemente nel momento in cui si trova, si individua l’azienda responsabile dell’inquinamento, l’invito, la richiesta è quella di rendere, di applicare la famosa norma del chi inquina paga, cioè non solo paga la bonifica, ma deve anche rispondere dei danni arrecati a un territorio e a una comunità. Noi come Amministrazione Borghi abbiamo fatto questa operazione di denuncia, perché poi alla fine non denuncia mai niente nessuno, sia con la Farchemia addirittura facendo una specie di infilata di Comuni il cui territorio era stato danneggiato da questo inquinamento, sia nei confronti della Cromoplastica. L’invito è a fare la stessa cosa, una volta accertata la fonte, il focolaio di questo inquinamento.

Poi, a corredo di quanto ho detto e spero che questa mozione venga accolta, ho rilevato con piacere che l’Assessore Imeri all’ambiente, provenienza Lega, abbia detto che opera in continuità. Infatti gli interventi che ha citato sono gli stessi interventi che l’Amministrazione Borghi ha messo in atto, tutti, dalla collaborazione con CO.GE.I.DE. per l’approfondimento dei pozzi doppia colonna, finalmente è a posto quello di via Terni che era quello che dava più problemi, poi ci sarà quello di via Bellini, poi ci sarà quello… non mi ricordo più, ce ne è uno in zona nord, ecco ecc. ecc. Abbiamo fatto l’allacciamento all’acquedotto provinciale, c’è stato l’allacciamento al pozzo di Vidalengo, sono state fatte le analisi, la campagna di campionamento e di analisi che citava l’Assessore è stata introdotta tre anni fa dall’Amministrazione precedente e sono felice di sapere che continua, perché non è certo la

Provincia e neanche la Regione e neanche l’ARPA che ha i fondi misurati, in grado di testare la situazione di un territorio, se non intervengono i Comuni con campionamenti propri, come facciamo noi, la situazione non è sicuramente sotto controllo.

Perché lo dico? Perché noi per 5 anni, dal rappresentante della Lega in Consiglio Comunale abbiamo ricevuto sempre delle valutazioni opposte di ignoranza del problema, non farsi carico del problema, non fare nulla, quando addirittura mi ricordo benissimo l’intervento del Consigliere, allora Consigliere Mangano, oggi Assessore Mangano, che ha detto:

ragazzi, dobbiamo dirlo all’Amministrazione Borghi sul cromo non c’è da dire nulla, perché tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto. Non solo, anche le indagini sulla ricaduta del problema cromo nel campo agroalimentare. Per adesso i risultati avuti sui campionamenti sono soddisfacenti, ma dopo? Ha ragione Merisi quando dice, va bè, noi tiriamo su l’acqua inquinata, la sbattiamo in roggia, secondo la legge siamo a posto perché in roggia si possono avere concentrazioni di 200 microgrammi/litro, però la roggia va da qualche parte ed è comunque acqua che è usata per irrigare e comunque l’acqua dei pozzi, più quelli privati, è usata per l’abbeveraggio.

Allora, il problema è proprio questo, di continuare questi controlli perché la Provincia non li fa, non fa neanche quelli preventivi. Allora quando c’è una concentrazione di aziende di questo genere, dovrebbero essere gli enti superiori, anche perché non riguardano il nostro Comune, sono fuori, a garantire che i Comuni che sono posti a sud e che hanno la direzione di una falda un po’ scalognata come la nostra, non ricevano tutti gli inquinanti prodotti più a nord.

Ecco, recuperare una forma di pressione di pressione nei confronti degli enti sovraordinati, che già soffocano di problemi loro, è in funzione di un intervento sul nostro territorio. Io sono d’accordo molto sul fatto quando si dice in genere nei non apprezzamenti sul personale politico ci vanno dentro anche i Sindaci e le Amministrazioni Comunali, che invece sono quelli che hanno ovviamente il contatto maggiore col territorio e sono quelli a cui si chiedono, prima che agli altri, i conti sull’uso e sulla situazione del territorio. Ecco, è giusto, è arrivato il momento in cui anche la Regione Lombardia, che nella persona dell’Assessore Raimondi diciamo che non ci ha mai dato molto ascolto e neanche collaborazione in questo ambito, speriamo che le cose cambino, ma speriamo perché non voglio usare la solita frase di rito che il problema dell’inquinamento non ha colore, perché la nostra scelta è sempre stata quella sui problemi del territorio, di considerare i problemi del territorio e cercare tutte le vie e tutte le collaborazioni necessarie per.

Ecco, volevo chiudere con una domanda all’Assessore. Ha iniziato parlando di una nouvelle vague di incontro con le associazioni ambientaliste; volevo chiedere, la Consulta Ambiente, che è sempre stata operante nell’Amministrazione Borghi e dalla quale sono venuti anche addirittura Remonti è stato Presidente della Consulta, poi non hanno più trovato uno che avesse la voglia di fare il Presidente, per cui poi il lavoro si è affievolito, ma ha dato parecchi contributi, esisterà ancora? E questa associazione che è numericamente più limitata come presenza rispetto alla Consulta Ambiente, in cui potevano entrare anche soggetti individuali che per competenza, per interesse, per lavoro, c’era Iosi Longaretti per esempio, tanto mi viene in mente un nome come un altro, che intenzione c’è rispetto a questa struttura? Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera Ciocca. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola? Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Volevo qualche indicazione e qualche rinfrescamento, raffrescamento della memoria con l’acqua possibilmente scevra da questo inquinante. Si è sempre parlato di principio di cautela e allora se andiamo sul principio di cautela il pozzo di via Terni non è pulito, perché a me risulta, posso sbagliare, che abbia comunque 4 o 6 microgrammi/litro. Allora mi viene un dubbio di tipo pratico, non di tipo tecnico, abbiamo approfondito, perché così è, la necessità, che così sono le conoscenze tecniche e in parte scientifiche che abbiamo, ma non abbiamo comunque risolto alla radice il problema dei nostri pozzi. Un conto è risolvere alla radice il punto di inquinamento e un conto è risolvere sui nostri pozzi.

Il Sindaco di Capralba, se non ricordo male, tre o quattro anni fa, o cinque, quando poi era venuto a conoscenza di tutti questo problema, come servizi stampa, televisione e quant’altro, mass-media ecc., il Sindaco di Capralba, che è un collega, tanto di cappello, ha chiuso il pozzo del suo paese e aveva non certo 15, non certo 25, come avevamo nel pozzo di via Terni. Non so, sempre tecnicamente, ma queste sono le mie competenze, non so se effettivamente una barriera serva a preservarci come diceva il Consigliere Ciocca Daniela. Mi rimane comunque il dubbio, perché il pozzo della Berlona ha funzionato, il pozzo della Berlona ha tirato fuori l’ira di Dio di metri cubi di acqua, probabilmente l’ira di Dio di chili di cromo esavalente, ma il cromo esavalente poi dopo nella nostra falda c’era ancora e c’era adesso.

Diverso era, in questo concordo con il Consigliere Daniela Ciocca, diverso era quella barriera, come doveva funzionare, chi aveva dato le indicazioni per il funzionamento, fino a quando e per che cosa.

Rispettati certi limiti, certi parametri, il pozzo è stato chiuso. Credo che il Consigliere Minuti si ricordi meglio di me, ma probabilmente era un difetto di manico, come si dice e l’ho già detto prima, promoveatur ut noveatur, siamo tutti contenti, perlomeno dalla mia parte, che qualcuno se ne è andato.

Non so poi, questo è un punto di perfezionismo, non so poi se è stato fatto tutto, se è stato fatto bene, i risultati sono questi, avremo poi modo di riconfrontarci anche su argomenti che vanno di pari passo col cromo, che abbia mazepina di dimetridazolo, tanto per non fare nomi, però evidentemente la carbo-mazepina è un farmaco, Farchemia non ha ancora finito la caratterizzazione che mi risulti, cromo esavalente la caratterizzazione è finita con i risultati che sono questi.

Apprendo questa sera dell’esistenza di un possibile terzo polo di inquinamento da cromo esavalente. C’è stato un funzionario dell’ASL che tempo fa scoprì per caso un 31 microgrammi/litro in un pozzo privato a nord della Città di Treviglio; fu messo a tacere il funzionario evidentemente, però questo sta agli atti. Questo potrebbe essere il terzo polo di inquinamento. Tengo a precisare che chi si ricorda, Lei non me ne voglia Assessore nonché Vice Sindaco, Lei non c’era in quel periodo là, il plume del cromo esavalente aveva una sella in salita proprio, guarda caso, a 200 metri, 150 metri da dove quel maledetto funzionario dell’ASL scoprì questo 31 microgrammi/litro. Poi chissà come mai, due mesi dopo zero. Strano, molto strano visto la presenza, la consistenza della molecola di cromo esavalente.

Chiudo e resto nei cinque minuti, se magari il raffrescamento della memoria che dicevo prima può portare a qualcosa, il dirigente, l’Avv.

Valvassori a quei tempi, denunciò ignoti per questi problemi qua, per i problemi dell’inquinamento dell’acqua; volevo sapere, magari non adesso evidentemente, come è andata a finire e se c’è stata qualche altra Amministrazione Comunale che ha denunciato Castelcrom prima e Cromoplastica dopo. Grazie.

Presidente

Grazie. È iscritto a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà.

Consigliera Borghi

Grazie. Io chiedo se si ha notizia e sta scritto in un verbale di un tavolo tecnico, l’ultimo che io ho fatto, dell’indagine fatta su una cinquantina di campioni di alimenti vegetali e animali per Treviglio e di una ventina circa nei Comuni di Arcene, Castel Rozzone, Ciserano e Verdellino.

Erano già stati fatti a Treviglio, li avevamo finanziati come Treviglio, nel secondo giro diciamo di indagine avevamo deciso, come Treviglio, di finanziare anche 20 verifiche per gli altri Comuni che non avevano una lira. Mentre contestualmente decidevamo che l’ARPA avrebbe dovuto fare un congruo numero di campioni di terreno per verificare i residui di cromo contenuti nel terreno, per effetto dell’utilizzo di acque contenenti la sostanza.

Non mi aspetto la risposta stasera, però magari…

Vice Sindaco

Gliela do subito perché tra l’altro… scusi…

Consigliera Borghi

… io gradirei avere anche la sua relazione, se possibile via mail per non sprecare la carta…

Vice Sindaco

Stavo dicendo che l’ho accidentalmente saltata, ma è citata nella relazione. Come diceva c’era una convenzione tra il Comune e l’ARPA per questi campioni… e l’ASL per questi campionamenti, sono stati effettuati, non facilmente perché è un’attività abbastanza difficile, non abbiamo ancora i risultati della seconda, comunque abbiamo dato seguito a questo discorso. A giugno 2011 appunto abbiamo iniziato e non abbiamo notizie. Sul rischio tossicologico per le acque che sono nei pozzi pubblici, io tra la marea di carte di questo Consiglio Comunale avevo anche tutti i dati…

Consigliera Borghi

Scusi Presidente, io non ho finito…

Vice Sindaco

Ah mi scusi, non ho capito…

Presidente

Lasciamo terminare i loro interventi. Prego Consigliere…

Consigliera Borghi

È solo l’inizio… anche perché volevo concludere che questo tavolo tecnico l’abbiamo fatto, l’abbiamo convocato come Treviglio perché la Regione non ha mai convocato il tavolo interdirezionale, che è quel tavolo che deve dare ai Sindaci le indicazioni per gli usi alimentari nelle zone inquinate. Io l’ho chiesto e strachiesto questo tavolo o la convocazione di questo tavolo, io la invito Assessore a inoltrare di nuovo la richiesta.

Per quanto riguarda invece il modello matematico che probabilmente oggi è cambiato, però quello predisposto da Remonti in un tavolo sempre tecnico che abbiamo fatto con gli altri Comuni e che abbiamo visto, diceva che la barriera di Ciserano avrebbe dovuto impedire ulteriori fuoriuscite di cromo dal sito, determinando un progressivo calo delle concentrazioni riscontrate nei pozzi di Treviglio. Il modello è stato validato da tutti gli organismi tecnici presenti all’incontro, quindi ASL, ARPA, ecc., dal 17.11.2010. Ho visto che è stata messa in discussione questa conclusione perché di Ciserano si dice… poi Lei mi dirà. Se è da mettere in discussione è da mettere in discussione, per l’amor del cielo, ma basta saperlo perché si attendeva appunto che partisse Ciserano e questo non è stato fatto.

Un’altra cosa, intanto riprendo quello che diceva la Consigliera Ciocca, incontrare Legambiente, la CFL e il Comitato Tutela Ambiente, credo che sia una buonissima cosa e auspico che questi contatti continuino, però bisogna convocare altri portatori di interessi. Faccio un riferimento a caso, le associazioni dei contadini, agricole, cioè sono tanti i portatori di interesse rispetto a questo tema. Noi i portatori di interesse li avevamo un po’ raggruppati anche nella Consulta Urbanistica, quando si trattava di temi ambientali, non abbiamo, in questo è vero, non abbiamo avuto un gran risultato dalla Consulta per l’ambiente per i problemi di gestione che questo… cioè nessuno si è assunto più l’incarico a un certo punto di fare il Presidente. Però ci terremmo a fare in modo di convocare l’ASL, di convocare… cioè un tavolo di associazioni credo che si debba allargare, però plaudo a questa iniziativa.

Devo dire poi che in tutto ciò la Provincia è latitante, e ha ragione il Consigliere Merisi quando dice talvolta le cose non si sanno in tempo utile. Della Cromoplastica noi, cioè di un altro plume, del secondo plume noi abbiamo avuto notizia mi pare a fine 2009, agosto 2009, ma lo sapevano da tempo, cioè il primo accertamento era stato fatto da

molto tempo, eppure siamo stati consultati mi pare a fine 2008, fine 2009, adesso non ricordo bene, comunque con grave ritardo. E io credo che esistendo, se ho ben capito, un tavolo che coinvolge l’Azienda inquinatrice a cui non siamo invitati e uno che coinvolge i Comuni a cui siamo invitati, il ruolo di coordinamento debba svolgerlo la Provincia, visto che ha fatto anche un ordine del giorno con cui chiede con forza che la Provincia abbia un ruolo di coordinamento territoriale.

Per cui io chiederei all’Assessore di fare in modo che dalla Provincia parta questo coordinamento, dalla Regione il tavolo interdirezionale e dalla Provincia il coordinamento di. Non aggiungo altro perché ha detto tutto la Sig.ra Ciocca. Io mi auguro che questo ordine del giorno, che riguarda la salute della nostra comunità, della nostra gente, ripeto, al quale mi pare che almeno il Vice Sindaco sia in sintonia perché ci sta dicendo di interventi che noi condividiamo e non siamo qui a gridare:

faccia un ordinanza al Sindaco per non consentire più l’utilizzo dell’acqua, come purtroppo da questi banchi abbiamo sentito tante volte fare. Quindi capiamo la difficoltà, capiamo la complessità, vi sproniamo a sollecitare gli enti sovraordinati e ci auguriamo che questo ordine del giorno diventi un ordine del giorno del Consiglio Comunale perché questo è proprio un problema di tutti.

Presidente

Grazie. Vi sono altri interventi da parte dei Consiglieri, prima di passare alla replica da parte della Giunta? Nessuno chiede la parola, prego Vice Sindaco.

Vice Sindaco

Rispondo cercando di accorpare tutto insieme. In merito al tavolo interdirezionale abbiamo già scritto due volte alla Regione, e l’abbiamo richiesto anche nell’incontro tecnico, per spiegare agli altri Consiglieri dovrebbe essere quel tavolo che in merito anche ai dubbi sollevati dal Consigliere Merisi sui limiti del cromo nell’acqua che viene data da bere agli animali, potrebbe quantomeno dare una indicazione perché poi bisogna dare le informazioni giuste, il limite dei 100 microgrammi è una indicazione ufficiosa che non c’è scritta da nessuna parte, perché se è opportuno o meno, potrebbero essere i veterinari dell’ASL o l’ASL stessa a dare indicazioni in merito.

Sulla barriera di Ciserano della quale parlava la Consigliera Borghi, non è la barriera di Ciserano quella che avrebbe dovuto e che in effetti ha avuto risultati sui campionamenti, le barriere sono due, una è quella in verticale subito sotto Cromoplastica, c’è un pozzo e poi ce ne sono altri

tre, che riguarda il territorio e che riguarda diciamo il rubinetto. Il rubinetto è chiuso di fatto, perché da lì in seguito alle operazioni di messa in sicurezza dell’impianto, non esce più nulla. Il problema che riguarda noi è comunque quello che è uscito e quindi in questo caso la Regione è vero che ha stanziano, ha previsto un finanziamento di 2,5 milioni di Euro per questa barriera, ma ha sollevato anche nell’ultimo incontro tecnico dei dubbi sul posizionamento, nel senso che se fosse stata realizzata in tempi brevi aveva senso perché era subito sotto Cromoplastica, adesso che il plume si sta spostando, potrebbe non avere senso e quindi da parte delle Amministrazioni e Ciserano in prima fila, perché è vero che non sono i Comuni referenti, ma comunque se ci muoviamo diamo anche dei segnali, Ciserano ha detto, va bene, con 200/300.000 Euro si può già partire con i pozzi già scavati e mettendo

tre, che riguarda il territorio e che riguarda diciamo il rubinetto. Il rubinetto è chiuso di fatto, perché da lì in seguito alle operazioni di messa in sicurezza dell’impianto, non esce più nulla. Il problema che riguarda noi è comunque quello che è uscito e quindi in questo caso la Regione è vero che ha stanziano, ha previsto un finanziamento di 2,5 milioni di Euro per questa barriera, ma ha sollevato anche nell’ultimo incontro tecnico dei dubbi sul posizionamento, nel senso che se fosse stata realizzata in tempi brevi aveva senso perché era subito sotto Cromoplastica, adesso che il plume si sta spostando, potrebbe non avere senso e quindi da parte delle Amministrazioni e Ciserano in prima fila, perché è vero che non sono i Comuni referenti, ma comunque se ci muoviamo diamo anche dei segnali, Ciserano ha detto, va bene, con 200/300.000 Euro si può già partire con i pozzi già scavati e mettendo

Nel documento La parola all’Assessore Mangano (pagine 63-86)

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