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VINCOLO DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE A FONDO RISCHI - Presidente

Nel documento La parola all’Assessore Mangano (pagine 86-104)

Procediamo col punto n. 11 all’ordine del giorno avente oggetto: 5^

variazione al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2011 e pluriennale 2011/2013 ed aggiornamento del programma delle Opere Pubbliche 2011/2013. Aggiornamento e integrazione del Piano delle valorizzazioni patrimoniali (Art. 58 legge 133/08). Vincolo dell’avanzo di amministrazione a fondo rischi. Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore al Bilancio. Prego.

Assessore Vailati

Si tratta della V^ variazione di Bilancio di previsione dell’Ente nell’esercizio in corso. Le numerose variazioni elencate negli allegati alla delibera sono esplicitate a livello di P.E.G., cioè per capitoli e non solo per risorse ed interventi. Quindi al livello di Bilancio, al fine di dare ai signori Consiglieri massima trasparenza di informazione, possono essere esaminati riconducendoli tutti a tre distinti gruppi. Il primo riguarda le variazioni richieste dai vari responsabili di servizio, per adeguare ovviamente gli stanziamenti di capitoli assegnati alle esigenze ed alla più aggiornata previsione di entrata e di spesa.

Le variazioni nella parte straordinaria del Bilancio, che riflettono le decisioni prese con la precedente deliberazione di indirizzo in ordine alla vendita delle farmacie comunali ed aggiornato il Bilancio annuale e pluriennale alle diverse disponibilità di finanziamento, e conseguentemente si modifica la parte investimenti coerentemente con l’aggiornamento del Piano delle Opere Pubbliche. Viene anche aggiornata la previsione di entrata del Titolo IV, da alienazioni, in funzione dell’aggiornamento del Piano delle alienazioni e valorizzazioni

patrimoniali dell’Ente, ex art. 58, legge 133, che viene anche esso posto all’approvazione del Consiglio Comunale.

Il terzo gruppo riguarda l’inserimento di una manovra di correzione per gli equilibri, riducendo l’importo degli oneri di urbanizzazione destinato alla spesa di investimento ed incrementando la quota di copertura della spesa corrente. Tale manovra si rende necessaria in funzione dell’esito delle previsioni proiettate a fine anno, forniti dai vari uffici comunali, in quanto le maggiori spese correnti e le minori entrate correnti risultano superiori alle minori spese correnti ed alle maggiori entrate correnti previste. L’approvazione della presente variazione al Bilancio costituisce quindi il presupposto necessario per la successiva approvazione della deliberazione di verifica degli equilibri di Bilancio.

Per delucidazioni su specifici punti e questioni tecniche, potrà fornire chiarimenti il Dirigente finanziario. Grazie.

Presidente

Dott. Cervadoro, vuole intervenire, ha qualcosa da aggiungere?

Vediamo il dibattito? Va bene. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola il Consigliere Lingiardi, prego.

Consigliere Lingiardi

Grazie Presidente. Un po’ di domande. Abbiamo una riduzione del finanziamento ex UPIM e un mantenimento di una parte del prestito flessibile, per 1.230.000 mi sembra. La domanda è come mai non sono stati stanziati interessi passivi, perché se c’è questo mutuo flessibile, se si attingerà a questo dato che non viene coperto chiaramente da altre alienazioni perché rimane, mi chiedo per quale motivo non siano stati messi interessi passivi.

Altre questioni, vorrei una risposta anche dall’Assessore per la cessione degli immobili delle farmacie farete una gara? Mi sembra che sia stato detto in Commissione e vorrei una conferma, quindi una gara aperta a tutti, quindi anche ai privati. Per quello che appunto io pensavo a una gara pubblica, poi parleremo anche magari del discorso di una eventuale vendita ---. Anche perché si parla di gara pubblica e dovesse vincere un privato, c’è un contratto di affitto Ygea che scade mi sembra nel 2029 e quindi questo è una preoccupazione evidentemente, vuol dire che poi una vendita dell’immobile ad un privato vuole dire un calo chiaramente, perché se c’è un inquilino, il privato chiaramente deve fare conto anche di questo. Dove appunto andranno magari a

finire le farmacie se lo compra un terzo, se un privato compra l’immobile. Questa è un’altra domanda.

E un’altra cosa, nell’immobile di viale Piave c’è l’ASL con mi sembra il consultorio e la guardia medica che in questo momento, l’avevo detto anche la volta scorsa, paga a Ygea 300 Euro all’anno e quindi questo è un altro problema, se entra un privato e riscuote 300 Euro all’anno, poi magari, come dicevo, è corretto che anche l’ASL paghi la quota come la paga per altri affitti privati in altre sedi, ma non al Comune.

Un’altra cosa che volevo affrontare è il discorso dei nuovi tagli che sono stati fatti dallo Stato. So che andando nel sito a vedere appunto dove il ministero ha espletato tutta la lista dei tagli, ci sono mi sembra 354.000 Euro di nuovi tagli. Non è dentro qui mi sembra di capire in questa previsione, avete intenzione poi di farne un’altra se i tagli dovessero arrivare direttamente sull’anno 2011? Queste sono alcune domande, poi magari se ci saranno delle altre interverrò successivamente, grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Vi sono altri interventi? Nessun altro? Dott.

Cervadoro vuole rispondere? Prego.

Dott. Cervadoro – Dir. Rip. Bilancio

Buona sera. Allora risponderò alle domande del Consigliere Lingiardi, ma anche a quanto aveva accennato nella discussione alla precedente deliberazione anche il Consigliere Minuti. Alcune precisazioni diciamo di carattere squisitamente tecnico ovviamente. Tutto quello che è stato predisposto nella deliberazione in discussione, cioè in questa variazione di Bilancio che, come diceva l’Assessore, ricomprende più oggetti, cioè oltre l’adeguamento degli stanziamenti di Bilancio alle esigenze della gestione, atteso che il Bilancio del Comune è un Bilancio preventivo e autorizzatorio e quindi va, oltre che costantemente monitorato e in questa sede siamo ad approvare anche la manovra correttiva per salvaguardare gli equilibri di Bilancio, che è una altro aspetto di fondamentale importanza, atteso che poi questa delibera va allegata al consuntivo di quest’anno, quindi si valuta anche il comportamento in Consiglio Comunale, in funzione dell’attenzione agli equilibri di Bilancio, atteso che se poi si verificano disavanzi di gestione di amministrazione, devono essere dovuti a fattori o circostanze che sono verificate successivamente, non erano prevedibili e che quindi nel momento in cui invece si è chiamati a fare questa valutazione, questa verifica, auspicando che le previsioni dei responsabili di servizio siano state fatte in maniera puntuale e precisa, il Consiglio è intervenuto

opportunamente e questo viene fatto, poi spieghiamo tecnicamente come.

Poi contiene tutta una serie di variazioni alla parte straordinaria, perché chiaramente c’è stato un indirizzo della nuova Amministrazione su un aspetto gestionale e di Bilancio fondamentale, che era appunto la vendita delle farmacie comunali. Un altro aspetto che è in esame nel punto successivo, è anche l’andamento della gestione oltre che gli equilibri di Bilancio, quindi verificare come va il Bilancio senza tener conto di una modifica così sostanziale al Bilancio, secondo me sarebbe stato tecnicamente scorretto, ci saremmo trovati a fare una verifica su un Bilancio che magari subito dopo si prendeva quella decisione, veniva sostanzialmente stravolto e quindi ritengo più corretto che si sia proceduto prima della verifica degli equilibri, a riassestare tutto il Bilancio.

Nella parte entrate è stato previsto, in funzione di questa decisione strategica inserita nel programma di mandato di questa Amministrazione, di chiaramente trovare risorse alternative al finanziamento della spesa per investimenti e in particolare per il finanziamento della ristrutturazione e riqualificazione dell’edificio ex UPIM. Chiaramente bisogna fare quello che il Consigliere Minuti giustamente auspicava, bisogna andare a verificare esattamente bene nel patrimonio che cosa è possibile dismettere, che cosa è possibile valorizzare. Ora però una questione tecnica, anche per chiarire il senso di quello che c’è elencato in questo prospetto; l’inserimento nel piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali dell’Ente, ai sensi dell’art.

58 della legge 133, non è un manifesto nel quale si espone ciò che il Comune intende alienare, è presupposto necessario ma non sufficiente per l’alienazione dei cespiti patrimoniali. Cioè nel senso che io non potrò fare un’asta di alienazione se questo non è stato previsto nel Bilancio comunale, tant’è che questo allegato che viene approvato in questa sede andrà anche allegato insieme a tutta la delibera di variazione con approvazione della variazione del piano delle alienazioni, alla delibera di approvazione di Bilancio iniziale, perché va a modificarlo. È un allegato obbligatorio del Bilancio e quindi se viene modificato va poi riallegato anche a quello originario.

Dicevo che è una condizione necessaria ma non sufficiente, quindi alcuni beni che poi magari andando ad analizzare meglio il patrimonio comunale che stiamo cercando di vedere in maniera molto… sapete che in corso tutta una mappatura approfondita del patrimonio immobiliare, con la costituzione di un database che comprende anche tutti i documenti relativi a ciascun bene che è stato individuato, quindi non solo i riferimenti catastali, piantine ecc., ma anche tutti i documenti, cioè

contratti d’affitto, qualunque cosa, tutto quello che riguarda, che modifica lo stato di un bene del Comune viene inserito e viene costantemente aggiornato. Per cui quello che viene inserito viene semplicemente dichiarato come non indispensabile per lo svolgimento dei fini istituzionali dell’Ente, questo dice la norma. Dice anche altre cose, il testo originario poi in una parte è stato pure… perché diceva cose molto forti, è stato modificato dalla Cassazione, ma alcune cose sono rimaste, tra cui per esempio il fatto che l’inserimento del piano delle valorizzazioni dell’Ente dà al Comune titolo di proprietà, cioè il Comune rivendica la proprietà di alcuni cespiti e abbiamo molti casi sui quali questa ricognizione porta ad individuare come aree di proprietà del Comune, che però non risultano accatastate, ecc. ecc. e quindi diciamo serve anche a sanare tutta una serie di situazioni.

Questa possibilità offerta dal 3° comma dell’art. 5 8 va ponderata attualmente perché serve per molte situazioni che andrebbero verificate e potrebbero essere regolarizzate per questa via. Quindi questo per dire che il fatto che si sia anche l’immobile del Tribunale, in questo momento chiaramente utilizzato per una funzione istituzionale peraltro, perché è una funzione istituzionale importante e poi un domani si deciderà se il Tribunale rimane o non rimane in discussione, si auspica che rimanga il Tribunale a Treviglio, ma non significa niente, nessuno lo tocca, nessuno ha intenzione di alienarlo; cioè il fatto che sia lì non significa che è oggetto di alienazione. Tant’è che poi di quello che c’è nel piano delle valorizzazioni è stato inserito solo un importo a Bilancio, perché di queste cose che sono state individuate solo una parte si prevede di poter nel corso di quest’anno attivare un percorso per l’alienazione e sono esattamente gli immobili relativi alla sede delle farmacie.

Su questo diceva il Consigliere Minuti secondo me è una cosa altrettanto importante e corretta, cioè sembrerebbe incoerente la scelta e l’affermazione del mantenimento del servizio pubblico locale con la scelta di alienare i fabbricati. È evidente che qui non è preso in esame, non è ancora stato esaminato l’idea e il progetto di alienazione, però questo progetto di alienazione che va effettuato per rispondere anche al Consigliere Lingiardi, secondo il Regolamento di semplificazione amministrativa, quindi che incorpora anche la parte relativa all’alienazione del patrimonio immobiliare, quindi attraverso l’asta pubblica, salvaguardando ovviamente la funzione e il servizio che viene svolto in questi fabbricati, quindi l’attività delle farmacie comunali.

Sicuramente ci sono delle possibilità di procedere a questa alienazione e salvaguardare il servizio pubblico, quindi assicurando che la Ygea possa continuare per tutto il tempo per cui è affidato il servizio, non solo il contratto di locazione ma anche successivamente, venga assicurato e

salvaguardato, questo andrà ben messo e ben strutturato nel bando di gara, nell’asta pubblica che verrà fatta. Però è il presupposto essenziale diciamo.

Per quanto riguarda alcune cose un po’ più tecniche che chiedeva il Consigliere Lingiardi, in funzione della… quindi se l’obiettivo è, non avendo le entrate da alienazioni della vendita delle farmacie, quello comunque di cercare di utilizzare le entrate derivanti dalle alienazioni di altri possibili cespiti, ma tenete in considerazione che al di là di quello che è stato implementato nel piano delle valorizzazioni o di altri bandi che sarà possibile attivare, ci sono anche quelli che erano già presenti nel piano delle alienazioni, abbiamo in corso di pubblicazione e scade al 20 di ottobre, il bando per l’alienazione delle aree del Bollone, sul quale anche lì è stata effettuata un’operazione di ulteriore frazionamento per cercare di venire incontro magari a quelle che possono essere delle richieste di mercato e quindi auspicabilmente si spera anche lì di poter ottenere qualche risultato, ma siccome appunto qualcuno sottolineava le criticità, la Consigliera Ciocca, rispetto alla problematica importantissima del rispetto del patto di stabilità, è evidente che qualora l’esito di quell’asta là non fosse positivo, si cerca di attivare altre possibilità di vendita e quindi di poter comunque tentare tutte le strade per riuscire a conseguire l’obbiettivo del rispetto del patto, che è fondamentale per come si sta strutturando adesso i criteri di definizione degli obiettivi per i Comuni e mi riferisco al discorso che poi ha richiesto anche il Consigliere Merisi, cioè dei criteri di virtuosità sia a livello nazionale che regionale, quindi è fondamentale che si riesca a restare tra quelli che hanno sempre rispettato il patto di stabilità.

E in questo senso, poi magari non è oggetto specifico di questa deliberazione, ma è stata fatta una valutazione proprio su quale tipo di immobili hanno più possibilità di essere appetibili e di poter essere venduti in tempi rapidissimi, atteso che poi la speranza è che questa attività serva per rispettare appunto i vincoli di patto di stabilità. La somma del 1.230.000 quindi è l’importo che risulta derivante dalla differenza tra quello che viene eliminato come minori entrate da alienazioni, per effetto della scelta di non procedere all’alienazione delle farmacie e quello che invece è previsto in più per quanto riguarda eventuali stanziamenti o previsioni di alienazioni e in questo senso il messaggio è chiaro, le maggiori risorse vengono destinate prioritariamente alla riduzione dell’indebitamento.

Per come è strutturato poi quel tipo di prestito, il prestito flessibile, lo vedrà poi nella documentazione che ho mandato, c’è il contratto di prestito flessibile, prevede proprio questa dinamica, innanzitutto non prevede un ammortamento se non dal quinto anno, cioè ci sono 4 anni

di preammortamento sostanzialmente, durante i quali in questi 4 anni si può richiedere erogazioni parziali del finanziamento, fino al raggiungimento della cifra massima, oppure fino a quando uno non ha già realizzato l’opera e quindi non è necessario ulteriori importi. Fino a quando uno ha mezzi propri per finanziare l’avanzamento dei lavori, può non richiedere erogazione di queste somme e comunque non ci sono interessi di preammortamento da pagare se non fino a quando non vengono effettivamente saldati dei SAL ricorrendo all’utilizzo del prestito flessibile. Ecco perché in questo momento, per quest’anno, non è previsto di pagare, ma anche per problemi legati al patto, nessun avanzamento e quindi comunque non sono stati presi; nella misura in cui dovesse essere rivista questa previsione a oggi, ricordo che ci possono essere altre variazioni e sicuramente dovremo fare la variazione di assestamento entro il 30 novembre, quindi questa cosa poi, tutta questa strutturazione del Bilancio e questa indicazione che viene data, andrà sicuramente rivista e aggiornata prima dell’ultima variazione che è quella di assestamento.

Sui tagli, io non credo che si tratti di tagli, cioè quello che viene indicato come tagli è… in realtà cosa è successo? Il D.L. 138 non ha fatto altro che anticipare di un anno quelli che erano gli obiettivi di finanza pubblica previsti per lo Stato e gli altri Enti Locali e nel caso per i Comuni, nel 2013 e in avanti e li ha anticipati al 2012, in funzione della corrispondente intenzione manifestata dal governo di arrivare al conseguimento del pareggio di Bilancio già nel 2012. Quindi viene richiesto un ulteriore sforzo per quanto riguarda i Comuni, l’ho specificato penso anche nella relazione che ho allegato all’interrogazione del Consigliere Merisi, per cui non ci possono essere tagli sul 2011; il Bilancio dei Comuni è un Bilancio autorizzatorio, se io oggi subisco un altro taglio da trasferimenti, che peraltro ricordo non esistono più perché il D.Lgs. 23 del 2011 sul federalismo municipale ha attribuito ai Comuni autonomia finanziaria in questo senso, cioè noi compartecipiamo all’IVA e abbiamo diritto a un fondo di riequilibrio che ricordo è alimentato da una serie di tributi nazionali sostanzialmente sugli immobili, la cedolare secca, l’imposta di registro e quant’altro.

Questo è il meccanismo. Per cui nel momento in cui mi venissero a mancare altre somme, ci sarebbe un buco in Bilancio creato dallo Stato, credo che non sia così.

(intervento fuori microfono)

I tagli erano previsti dal D.L. 78 del 2010 e quindi nel Bilancio 2011 noi li avevamo ampiamente previsti.

(intervento fuori microfono)

No, non ci possono essere tagli su un Bilancio in corso, sarebbe un buco in Bilancio creato dallo Stato.

Allora, sul 2012 c’è tutta una dinamica che non è chiarissima, perché è in funzione dell’applicazione dei criteri di virtuosità e in funzione del funzionamento o meno della famosa Robin Tax che andrà ad alleviare…

cioè…

Presidente

Grazie dottore per i suoi interventi. Vi sono altri interventi da parte del Consiglio? Domande o interventi. Facciamo insieme perché tanto quando vi chiedo di fare domande poi gli interventi riguardano sempre tutto, quindi… sì, lo so, ha fatto una domanda ed è stata anche veloce, ho annotato il tempo…

(intervento fuori microfono)

Sì, che non prevede le domande, lo facciamo di solito per comodità. Vi sono altri interventi? Dovrebbero avere il parere del tecnico, credo non sia stato, credo che forse non potremo in questa sede emendare…

esatto, oltre che dei Revisori, per cui temo non sia possibile.

Consigliere Borghi prego.

Consigliera Borghi

Ho già detto in Commissione e lo ripeto, è davvero distante l’indirizzo che c’è dietro queste variazioni rispetto ai nostri figli, rispetto alla nostra filosofia di governo, consentitemi una parola grossa, non me ne viene un’altra, è tardi. Intanto dobbiamo rilevare che se paghiamo l’UPIM, il primo SAL dopo gennaio, non c’è alcun buco dell’UPIM come alcuni di voi hanno detto sul giornale; poi rispetto al piano delle alienazioni hanno già detto la Sig.ra Ciocca e il Sig. Minuti, però insomma spariscono tante opere che sono utili per i cittadini, perché vediamo che sparisce, come dicevo prima, la tangenziale sud, perché le alienazioni…

mandano 7 milioni di Euro circa, sono 7.040.000, ma rispetto alle nostre previsioni mancano un sacco di soldi; sparisce l’ampliamento del Centro diurno integrato, sparisce la riqualificazione delle palestre, proprio in questi giorni mi sono informata, ci sono case sfitte con il bisogno grandissimo che c’è, perché non abbiamo e so che c’è difficoltà a trovare finanziamenti, soldi per le manutenzioni, in via Merisio mi risulta che, io ero ferma a una, mi risulta che adesso ce ne siano addirittura tre di case sfitte, ma ce ne sono altre, perché bisogna intervenire con le manutenzioni.

Per le case popolari c’è un piccolo intervento solo in via XX Settembre, manutenzione straordinaria del Palazzetto viene ridotta, vengono ridotti i parchi e i giochi per i bambini, persino le barriere architettoniche, e soprattutto si mettono 400 e rotti mila in Euro in più come oneri urbanizzativi, che vuol dire consumo del territorio. Quindi abbiamo 45%

degli oneri urbanizzativi applicati alle spese correnti. Mi risulta che anche per fare quadrare il patto di stabilità, tutti gli altri Comuni siano in controtendenza, riducano, e lo diceva anche Il Sole 24 Ore, e lo ha fatto anche Bergamo, riducano gli oneri urbanizzativi sulle spese correnti; noi li aumentiamo e li raddoppiamo. Mi sembra una scelta criticabile, perlomeno dal nostro punto di vista, criticabile e comunque non prudente rispetto al patto di stabilità.

Ho visto tra l’altro che i Revisori continuano a sottolineare la necessità del fondo rischi della svalutazione crediti nella loro relazione, noi abbiamo messo sì finalmente, quindi ci avete dato in parte retta, 320.000 o 25.000 Euro per la Vetrofin, si chiama così? Non so, posso

Ho visto tra l’altro che i Revisori continuano a sottolineare la necessità del fondo rischi della svalutazione crediti nella loro relazione, noi abbiamo messo sì finalmente, quindi ci avete dato in parte retta, 320.000 o 25.000 Euro per la Vetrofin, si chiama così? Non so, posso

Nel documento La parola all’Assessore Mangano (pagine 86-104)

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