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MOZIONE DELLA MAGGIORANZA DI CONTRASTO ALLA PREVISIONE DI ATTIVITÀ DI CAVA IN COMUNE DI CASIRATE

D’ADDA -

Presidente

Punto n. 4 all’ordine del giorno avente a oggetto: Mozione della Maggioranza di contrasto alla previsione di attività di cava in Comune di Casirate d’Adda. Illustra il provvedimento il Consigliere Scarpellino che è il primo firmatario. Prego Consigliere.

Consigliere Scarpellino

Grazie Sig. Presidente. Questa mozione d’iniziativa consiliare, sottoscritta dai Capigruppo della Maggioranza, vuole esprimere ovviamente contrarietà alla previsione dell’attività estrattiva nell’ambito del Comune di Casirate, pur in contrasto sulla decisione della Regione Lombardia, in quanto sappiamo bene che dal Piano cave così tanto contestato, predisposto dalla Provincia di Bergamo, questo ambito era stato, veramente su sollecitazioni e ordine del giorno presentate osservazioni e presentate dal Comune di Casirate, era stato in un primo momento escluso dal Consiglio Regionale. Però la ditta interessata ha presentato ricorso al TAR e quindi con sentenza emessa il 26 maggio 2009, è stato comunicato l’avvio del procedimento di ottemperanza alla sopra richiamata sentenza del TAR.

Ora le considerazioni che fa questa mozione, a cui ovviamente si associano anche diversi altri Comuni a monte di Casirate, sono a tutela del nostro territorio, del territorio di Treviglio. Mozioni giustificate dal timore che una cava di questa tipologia porterebbe all’isolamento di un importante nucleo boscato, determinando la rapida involuzione di una cenosi che è già versa in una condizione delicata e la riduzione della biodiversità in ambienti già fortemente compromessi. Avrebbe sicuramente ripercussione sull’irrigazione dei terreni posti a monte del flusso idrico sotterraneo, avremmo un impoverimento della falda nell’area a monte della cava, in prossimità dell’attuale fascia dei fontanili. L’attività estrattiva infatti influenzerebbe con tutta probabilità anche la portata dei tre fontanili limitrofi e questa andrebbe in contrasto con quanto previsto dal protocollo d'intesa fra Provincia di Bergamo e Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, laddove il 21 ottobre del 2004 poneva tra le proprie finalità la salvaguardia e la valorizzazione dei fontanili della bassa pianura.

Inoltre andrebbe in contraddizione con la stessa L.R. n. 7 del 16 giugno 2003 per quanto riguarda le norme in materia di bonifiche e irrigazione, laddove l’art. 14 impegna la Giunta Regionale a predisporre un apposito progetto a protezione dei fontanili, finalizzati alla loro conservazione e valorizzazione.

Il Comune di Treviglio è comune che ha aderito al Parco locale di interesse comunale, il PLIS, cosiddetto parco della Gera d’Adda quindi nelle finalità di questo PLIS c'è proprio la tutela e la valorizzazione dell’ambiente rurale coi suoi connotati vegetali e soprattutto idro-geologici, costituisce quindi l’obiettivo principale per cui è stato istituito il PLIS della Gera d’Adda. Pertanto il deliberato di questa mozione, a cui io invito caldamente i colleghi della Minoranza che su questi temi di salvaguardia ambientale sono sempre stati molto sensibili finora in quanto a mozioni di questo tipo che sono sempre state votate all’unanimità dal Consiglio, a votare questa mozione che nel deliberato esprime in qualità di comune facente parte del PLIS della Gera d’Adda, la propria contrarietà all’attività estrattiva nell’ambito ATE-G 41.

Quindi di incaricare il Commissione di Fara d’Adda, in qualità di comune capofila del PLIS della Gera d’Adda, di adottare ogni utile iniziativa nei riguardi della Provincia di Bergamo e della Regione Lombardia, al fine di impedire che il giudizio di ottemperanza – ovviamente riferito al TAR – riferito al TAR, esaurisca ogni possibilità di conferma della volontà di esclusione dell’ambito estrattivo ATE – G41 dal Piano cave della Provincia di Bergamo.

Presidente

Grazie Consigliere. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola la Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Sì ha ragione Scarpellino quando dice che la Minoranza intendeva forse, soprattutto la Lega Nord è sempre stata in questi anni e soprattutto in questi ultimi tre anni, molto attenta alla salvaguardia del nostro ambiente. Lo sappiamo le battaglie che abbiamo fatto perché la ex cava Vailata non si trasformasse in discarica di amianto e Scarpellino però non ti posso dar ragione quando tu dici che mozioni di questo tipo sono state sempre votate all’unanimità, perché non corrisponde al vero, perché purtroppo le nostre mozioni, i nostri ordini del giorno che erano tesi ad escludere che la ex cava Vailata non si trasformasse in discariche di cemento-amianto, cose di cui noi abbiamo ancora un’alta preoccupazione, ecco le nostre mozioni,

i nostri ordini del giorno non sono mai stati votati all’unanimità. Anzi, voi sempre, con pretesti o perché non era completa, o non si sa perché, alla fine voi non avete mai voluto dare l’appoggio politico.

È vero che ultimamente, dopo tre anni di battaglie gli uffici tecnici hanno dato un parere tecnico contrario, ma il vostro parere politico contrario all’amianto qui a Treviglio io non l'ho ancora sentito. Per cui mi piacerebbe tanto riproporre un ordine del giorno e davvero vedere la Maggioranza votarlo all’unanimità, a un no per sempre all’ipotesi del cemento-amianto a Treviglio. Dirò di più, che la Lega Nord aveva dato anche lo strumento per mettere una pietra tombale a questa ipotesi, dicendo facendo la Variante, l'ho detto ancora al tempo di Simonetti, quando abbiamo fatto la proposta di fare una Variante, affinché da agricolo diventasse edificabile e avete detto no. Quindi io sono ancora purtroppo convinta, la Lega Nord è ancora convinta che un no politico da parte di questa Amministrazione per quanto riguarda l’amianto, non c'è.

Detto questo certamente noi siamo favorevoli ed appoggeremo questa mozione. Ma dirò di più Scarpellino, noi vorremmo anche un emendamento, perché se questa mozione, anche se approvata all’unanimità, non sarà sufficiente ad evitare questa cava estrattiva, almeno vorremmo che ci fosse l’impegno da parte del Comune di Casirate, affinché preveda interventi urbanistici atti ad escludere che la cava si trasformi in discarica di ogni genere e tipo. Io l'ho formulato l’emendamento e poi ve lo consegno. Detto questo comunque noi l’appoggiamo in pieno. Grazie. Ovviamente nella delibera punto 3, Presidente. Grazie.

Presidente

Grazie. Distribuiamo poi una copia dell’emendamento. Consigliere Manenti, prego.

Consigliere Manenti

Grazie Presidente. Solo alcune domande al proponente Scarpellino, in modo da chiarirmi un attimino la situazione. La prima, se è stato depositato ricorso al Consiglio di Stato avverso alla sentenza del TAR n. 3735. La seconda, se è stato presentato ricorso al Consiglio di Stato e se è stata chiesta l’esecutività della sentenza di primo grado. Terzo, se il Comune di Treviglio ha partecipato, anche in via di adesione, al giudizio promosso dal Comune di Casirate nei confronti della Regione Lombardia, promosso dal cittadino nei confronti del Comune di Casirate, quale co-interessato, o se analoga delibera di quella assunta

questa sera, è stata all’epoca assunta per farsì che il Comune di Fattura, quale capofila del PLIS, partecipasse, avendone interesse, in questo giudizio. Riservo il mio intervento dopo la risposta a queste domande. Grazie.

Presidente

Consigliere Gatti, prego.

Consigliere Gatti

... risposta alle domande...

Consigliere Riganti

Posso parlare? Grazie. Le mie sono perplessità e domande. Perplessità nel senso che la delibera del TAR noi non la conosciamo, cioè non conosciamo la motivazione, perché non ci viene consegnata? Non sarebbe un documento utile per valutare e per sapere di cosa stiamo parlando, la motivazione, la sentenza, quello che può essere in possesso dei Consiglieri del Commissione di Casirate, dovrebbe essere messo qui anche a noi. E perché non vogliamo che sia fatta una cava nel territorio di Casirate, non è che magari dopo c'è qualcuno che ha interesse a farla nel territorio di Treviglio. Non vorrei che ci siano anche queste situazioni, cioè che sfavoriamo qualcuno a Casirate per favorire qualcuno a Treviglio. E poi una domanda: incaricare il Comune di Fara d’Adda a partecipare a pagare, vuol dire pagare ogni utile iniziativa, cioè ricorsi, cioè cosa vuol dire? Adottare ogni utile iniziativa... questo incarico che noi diamo al Comune di Fara d’Adda, come si spiega, cos’è in termini più concreti?

E poi un'altra mia domanda, ci sarebbe forse un’ingerenza e questo chiedo al Presidente del Consiglio o al Segretario che mi possono dare risposta, una ingerenza negli affari del Comune di Casirate? Cosa direbbero la Maggioranza o la Minoranza di Casirate se il Comune di Treviglio si intromettesse nei loro affari, cioè a favore di una parte o dell’altra. E poi ci sono stati incontri con i Consiglieri Comunali di Casirate in questo senso? Abbiamo avuto questi incontri con una loro Commissione, con qualcuno per parlare di questo? È ultima e questa non prendetela per provocatoria, ma cosa diremmo noi se i Consiglieri di Brignano o di Caravaggio domani su qualche argomento intervenissero nelle nostre questioni. Grazie.

Presidente

Grazie. Qualcun altro? Consigliere Scarpellino vuole replicare? Prego.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Innanzitutto credo proprio che il Comune di Casirate non consideri la nostra un’ingerenza indebita laddove la prima opposizione era stata fatta proprio dal Comune di Casirate, le cui osservazioni di contrarietà a questo ambito estrattivo erano state in un primo momento recepite dalla Regione Lombardia. Quindi erano legittime le preoccupazioni del Comune di Casirate. Non è ingerenza, perché noi stiamo difendendo il nostro territorio. Noi stiamo difendendo quelle che potrebbero essere le conseguenze, anzi non che potrebbero, che saranno sicuramente le conseguenze di questo polo estrattivo sul nostro territorio, così come evidenziato nelle premesse che vi inviterei a rileggere.

Ringrazio la collega Siliprandi per il sostegno a questa mozione.

Rammento che comunque, visto che fa riferimento alla nostra cava destinata eventualmente alla discarica di amianto, che a luglio 2008 abbiamo presentato, praticamente condividendo, una mozione simile, quindi eravamo sicuramente dello stesso accordo. Quella a cui tu fai riferimento sul parere tecnico dei nostri Uffici, quel parere tecnico non ha fatto altro che recepire quella che era stata la nostra mozione politica in Consiglio Comunale, quindi una posizione di questo Consiglio è già stata espressa a luglio 2008. Quindi non riterrei di ritornare sull’argomento.

Legittime le osservazioni e le richieste dell’Avv. Manenti. Quello che so io e per quanto riguarda a eventuali ricorsi al Consiglio di Stato ecc., non ho l’aggiornamento della situazione, quando era stata presentata questa mozione non so se erano stati ancora presentati i ricorsi, chiederei all’Assessore Tura se ha una situazione aggiornata del caso, mentre per quello che riguarda invece la proposta di emendamento, questo sarebbe sicuramente secondo me un’ingerenza nelle prerogative del Comune di Casirate e quindi riterrei di non inserirlo, quindi di non votarlo, perché la nostra mozione va sicuramente in contrasto al polo estrattivo, non prevede un’accettazione del polo estrattivo. Con questa mozione noi già ci dichiareremmo sconfitti.

Per quanto riguarda invece l’altra obiezione posta da Riganti circa l’incarico al Comune di Fara, è nella natura del PLIS, noi facciamo parte di questo parco di interesse sovracomunale, la finalità del PLIS è di salvaguardare il territorio, il Comune capofila è Fara. Per cui noi daremmo mandato al Comune di Fara con questa mozione per adottare tutte le iniziative utili alla protezione del territorio che fa capo al PLIS

della Gera d’Adda. Spero di aver risposto a tutti in maniera esauriente.

Ripeto, se l’Assessore Tura vuole aiutarmi nell’integrare queste obiezioni, le sono grato.

Presidente

Assessore Tura vuole intervenire? Prego Assessore.

Assessore Tura

Io so che il Comune di Casirate d’Adda ha assunto una deliberazione abbastanza simile a questa, soprattutto nella parte del dispositivo. Per cui ritengo che stia ancora facendo le opportune verifiche rispetto all’opportunità o meno di ricorrere al Consiglio di Stato. È anche vero che il dispositivo che il Comune di Casirate d’Adda ha assunto non parla ancora di ricorso al Consiglio di Stato, ma parla di una sorta di mandato alla Giunta di verificare tutte le possibili azioni che possono essere intraprese. A livello di altri comuni che appartengono al PLIS è stata manifestata la volontà di sostenere l’azione del Comune di Casirate contro questa previsione di cava. Come è stato detto prima, è frutto di una sentenza del TAR, perché il Consiglio regionale in effetti poi aveva recepito le osservazioni del Comune di Casirate d’Adda, per cui non aveva più inserito questo ambito estrattivo nel proprio piano.

Indubbiamente il tenore di questa mozione è abbastanza interlocutorio, nulla esclude che poi debbano esserci magari decisioni più puntuali rispetto a un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. Però in questo caso è chiaro che il Comune di Treviglio poi verrebbe rappresentato dal Comune di Fara d’Adda nel proseguo delle ulteriori iniziative.

Presidente

Ha terminato Assessore? Si. Grazie Assessore. Procediamo con la seconda parte del dibattito per replica. Consigliera Siliprandi, prego.

Presidente

Grazie Presidente. Vorrei tornare sull’emendamento. È chiaro che questo emendamento non dà nessunissima apertura alla possibilità di un’attività di cava, ma è come dite voi avvocati, in subordine, cioè se nonostante la nostra criticità, il nostro parere negativo, la nostra delibera contraria, nonostante questo facessero lo stesso una cava, sarebbe gravissimo che poi la cava diventasse anche una discarica.

Quindi in subordine noi chiediamo che comunque ci sia questa garanzia, quindi non è un’apertura o comunque un tentennamento, io non la intendo così e vorrei che anche tu Scarpellino la intendessi così.

Poi magari la si può anche modificare, renderla anche più dura, più determinata, però non vorrei mai che poi la cava la fanno lo stesso e in più ci fanno pure la discarica, visto che si tratta sempre, come dici giustamente tu, del nostro territorio. Grazie.

Presidente

Consigliere Manenti, prego.

Consigliere Manenti

Ho sentito le risposte, non sappiamo se è stato fatto ricorso al Consiglio di Stato, devo presumere se siamo nel giudizio di ottemperanza, che la sentenza del TAR sia diventata esecutiva, perché il giudizio di ottemperanza, per chi non lo sapesse, non è nient’altro che il giudizio di esecuzione di una sentenza. Allora se in linea di principio sono d'accordo nel senso che i Comuni anche vicini devono salvaguardare il territorio e devono fare di tutto per salvaguardare il territorio, qui ci troviamo di fronte anche in Comune di Treviglio, nel nostro piccolo regno, a questo grosso dibattito che accendiamo tutti i giorni il televisore a qualsiasi ora del giorno e della notte, fra il potere giudiziario e il potere politico o amministrativo che è il nostro. Allora ce la sentiamo tutti i giorni, non c'è telegiornale che non dica che sono poteri distinti, sono poteri autonomi, la nostra Costituzione e il nostro diritto si basa proprio sulla suddivisione dei poteri.

Allora noi o buona parte di noi che siamo fautori di questa divisione dei poteri, in particolare io sono stato autore, i poteri sono tre, l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario e un potere non deve incidere, se non attraverso la legge, in quello che è l’altro. Ora mi trovo che per una questione, per un dibattito sia pure lecito, sia pure legittimo che riguarda una questione ambientale, su cui mi trovate perfettamente d'accordo, mi trovo a dire e mi si chiede di votare una delibera dove di fronte a una sentenza di un tribunale, che ha pronunciato in nome del popolo italiano, dove una sentenza che probabilmente non è stata impugnata e se c'è l’impugnativa speriamo nei giudici del gravame che modificano questo deliberato, però se siamo già al giudizio di ottemperanza qualche dubbio ce l'ho, dove mi si chiede il Comune di Treviglio intervenga per – parola grossa a mio modo di vedere – impedire un giudizio di ottemperanza. Impedire un giudizio di ottemperanza vuol dire impedire un’esecuzione di una sentenza, ma è quasi è un’istigazione a delinquere. Cioè io come posso impedire l’esecuzione di una sentenza del popolo italiano o aderire un Consiglio Comunale che dica io sono un giudice superiore al TAR, che avrà emesso una sentenza, l’avrà motivata e il Comune si sarà difeso, un

giudizio complesso e io sulla base di due cartine, di due carte, vado a intromettermi in un giudizio di un potere autonomo al nostro.

Allora io non la voterò mai, ma neppure sotto tortura una delibera dove mi si dice che io faccio delle iniziative per impedire un giudizio di ottemperanza. Io posso fare iniziative nei confronti della Regione Lombardia e nei confronti della Provincia di Bergamo perché rimodifichino il piano cave e di nuovo non inseriscano questa cava del Comune di Casirate nel piano perché disturba, questo è legittimo, stiamo sul piano politico. Io devo fare pressioni perché venga modificato il piano cave, non so se a questo punto sono ancora possibili questi tipi di pressione per la modifica del piano cave. Non lo so, perché qua ci sono interessi, c'è una sentenza, siamo arrivati purtroppo a una sentenza, la sentenza ha dato ragione a non so chi è, comunque un cittadino privato anche lì che vuole realizzare una cava e non so se poi subiranno i danni, però so che lo strumento politico è quello della modifica del piano cave.

Non so se si può modificare il piano cave, però politicamente penso che tutte le decisioni politiche possono essere assunte dallo stesso potere che le ha assunte, le può prendere e le può modificare, pagando poi gli eventuali danni ai privati che subiscono le conseguenze, ma sicuramente non può comunque un potere amministrativo, sia pure elettivo, impedire di portare a esecuzione una sentenza pronunciata nel nome del popolo italiano. Perciò io pur essendo d'accordo nel contenuto di questo ordine del giorno, di questa mozione, non parteciperò al voto perché torturerei la mia cultura giuridica. Grazie.

Presidente

Consigliere Reduzzi, prego.

Consigliere Reduzzi

Grazie. Io volevo fare due considerazioni e la seconda riguarda quanto ha appena detto il Consigliere Manenti. La prima considerazione è di contesto. Io non ho seguito bene la vicenda, ma non vorrei che questo regalo che il nostro territorio si trova a subire, sia per così dire una delle conseguenze collaterali della BRE-BE-MI, dall’alta capacità ecc. ecc., cioè la cava ha sostegno delle grandi opere. Dopodiché io mi trovo assolutamente a posto con la mia coscienza, perché sono sempre stato e continuo ad essere contrario alla BRE-BE-MI e continuo ad avere fortissimi dubbi su come è stata progettata l’alta capacità ferroviaria e quindi essendo contrario a queste opere, sono contrario a tutta la

cascata di conseguenze collaterali di cui questa rischia di essere una delle tante. Per adesso vediamo questa, ma secondo me possiamo vederne anche altre. Il Comune di Treviglio è direttamente interessato in quanto facente parte del PLIS e quindi insomma c'è questa cosa qua, c'è questa condizione che ci fa essere direttamente interessati in quanto parte del PLIS a un intervento pesante di questo tipo.

La seconda considerazione è che per quanto riguarda le cave, in particolare le cave di prestito, la competenza non è comunque né del Comune né del PLIS e al limite neanche della Provincia, perché mi risulta che la decisione definitiva in ultima istanza la prenda la Regione e quindi se arriva l’--- della Regione, punto e basta, non c'è Magistratura amministrativa che tenga. Ancora una volta insisto sul fatto che quando si parla di autonomie locali bisogna sempre partire da quello più basso e vedere se il livello più alto magari è il primo a non tener conto dei diritti del livello più basso, senza arrivare allo Stato, fermarsi alla Provincia o magari alla Regione. E anche in questo caso il discorso funziona, nel senso che le decisioni riguardanti il territorio di Casirate o del PLIS in realtà non vengano prese dal territorio di

La seconda considerazione è che per quanto riguarda le cave, in particolare le cave di prestito, la competenza non è comunque né del Comune né del PLIS e al limite neanche della Provincia, perché mi risulta che la decisione definitiva in ultima istanza la prenda la Regione e quindi se arriva l’--- della Regione, punto e basta, non c'è Magistratura amministrativa che tenga. Ancora una volta insisto sul fatto che quando si parla di autonomie locali bisogna sempre partire da quello più basso e vedere se il livello più alto magari è il primo a non tener conto dei diritti del livello più basso, senza arrivare allo Stato, fermarsi alla Provincia o magari alla Regione. E anche in questo caso il discorso funziona, nel senso che le decisioni riguardanti il territorio di Casirate o del PLIS in realtà non vengano prese dal territorio di