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nerale e del Consiglio Direttivo

Nel documento PER LE MISSIONI ESTERE (pagine 30-36)

98. Quando si .debba procedere anche alla nomina del Superiore Generale, sia que1;1to il primo atto di cui si occuperà il Capitolo Genex:ale.

99. Recitate le preci d'uso e ap�rta la seduta, siano no'minat,i dai convenuti due scruta.tori ohe dovranno raccogliere e l�g­

"I,. ger� i ve,i, e nella elezione si proceda. in

tutto a· norma. delle prescrizioni del Diri�o.

(Can: 17-1).

10Ò. Per poter venire eletto è necessario ohe il candidato abbia 40 anni di età e 10 di professione e gli altri ·requisiti voluti dal Diritto (Can. 504) e, possibilmente, sia stato per un tempo più o m�no lungo in missione, dovendo egli pQ�sedere -la virtù e l'esperienza indispensabili all'esercizio del

.

. grave compito.

101. L'elezione deve essere fatta a schede segrete, (Can. 169, § 2) e rimane eletto colui che a:vrà ottenuto la maggioranza assoluta dei voti. Dura in cll.rica per un decennio, e

-

38-richiedendolo il vero bene della nostra So-'cietà., può essere rieletto.

102. Ptlma di procedere all'ele21ione dei Superiori MaggloPi i, capitolati protnettano con gim;amento di eleggere coloro che riputeranno più degni• ed idonei: (Can. 506).

103. Se nel primo scrutinio· nessuno ot­

tenesse la maggioranza ass-ohita, si procedà.

ad un secondo ·scr�tinio, e, se del caso,.1

104. Proclamata l'elezione, l'eletto, rico­

noscendo in questo le disposizioni della Divina· Provvidenza., sottoponga di buon grado le spa.Be al peso del1a croce addos­

satagli; sieda al posto che gli compete e con sentimento di gratitudine e di u�iltà;

riceva l'ossequio: ilei. suoi confratelli.

105. L'eiettò emetta tosto avanti al 0a.­

-39-alla Sacra Congregazio11e di Propaganda Fide a cui l'eletto protesti poscia per let­

tera il dovuto ossequio e la dovuta obbe­

dienza. Fii.�cia. altrettantQ col �- Padre dal quale implori l'ap_o�tol_ica }l�nediiioneJ quale auspicio delle grazie _c�lesti !ndispensabili per adempiére \'tJf.flcio a cui fu 4ssunto.

, 107. Eletto il Super_lor� Gene�le iti pro­

oedaa sempre a schede segrete e_ con s�ru­

tini diversi, alla nomina dei Consultori � del Procuratore Generale e si reputino eletti qu�Ùi che avr�nno ottenuto la maggioranza assoiuta. Se questa-non sia. rag_giunta nel

ra.nza a.ss,Qluta, il Sostituto Genera.le che deve . .fare le v�oi del �uperiore Gene­

ra.le in ca.so d'a.ssen:,,ia o di infermità.

109. Co�piuta l'ele,zione si proceda alla

�liscussione dell.e proposte ·messe all'ordine del giorno; le deliberazioni al rig4ardo si�no prese a· maggioranza -assoluta. di vot.i ed

...

-

40--avranno forza di Ieggé per tutti e soltanto un altro Capitolo Generale può modifica.rie ed' abrogarle. Gli· intervenuti al. Capitolo debbono mant�nere il più rigo;oso. segr�to su quello che riguarda la discussione svol-tasi in seno al medesimo.

110. Di quanto è avvenuto nel Capitolo il Seirretario Generale stenda fedele ·rela­

zione. (Caµ. 171,5) .

XVIII. Della Direzione -della Casa­

. Madre.

111. La Casa-Madre è come il cuore\

dell'umile nostra Societ4, e perciò vi deve tisiedere il Superiore Generale .coi suoi Con­

sliltori, un Rettore, il · Maestr� dei ·novizi

'

se vi risiede il no�iziato, l'Economo· Gene-r�Ie, il Segreta,rio G.eneralè, un Diret.tor� Spi­

rituale ed un· sufficiente numero di Profes­

sori; tutto quel personale insomma che sarà giudicato necessai:io pel buon -andamento n:fateriale, morale ed intellettuale di coloro che aspirano a diventare çonquistatori di nuovi pop�li al regno di Dio.

11-2. Il Rettore, che. dura in carica per- un

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41-triennio, (Can. 505) ha la direzione immediata ed ordinaria della Casa e 'del personale ohe vi appartiene, éocettuati i Consultori e l'E­

conomo Genera.le che Jdipendono-unicamente dal Superiore Generale.

113. A lui viene dato un Vice-rettore .

· che ne fa le veci in ca.so di impedimento, di assenza o di infermità..

114. II Rettore veglia al mantenimento della disciplina nel personale subalte�o, a -cui può rivolgere esortazioni ed ammoni­

zioni, espone al Superiore Generale i bis_ogni materiali, morali e disciplinarfdei subalterni;

d'intelligenza èol medesimo nominaadannum le cariche ,che possono occorrere per il buon andamento della Ca.sa; rivede la corrispon­

tlenza, concede secondo il Regolame�to di fare o ricèvere visite o di assentarsi d_al­

I'Istitu�o. (C�n. 606).

XIX. Della Direzf one delle Case Fi­

liali e dei Missionari in Missione.

115. Una Casa Filiale non può essere e·retta senza f autorizzazione del Superiore Generale e senza il voto del OonsigÌio Di:.

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116. ·Ogni Ca.sa., .oltre il Rettgre, d�v� avere un Vice-rettore un Economo- ed un Di

'

. rettore debbono a.lui rispetto ed ubbidienza. {Qan.602).

118. I missionari poi che si trovano in alla conservazione d,eJio spirito· apostolico, sia provvedendo a.i loro bisogni materiali e morali.

norma delle vigenti di�posizioni. canoni(}he.

1.21: Tanto il Rettoi:e delle Casè Filiali e

periori, f\eligiosi d1 missione. Esso al pari""">

s di qu"esti durerà. in carica un t. riennio e · �.

potrà essere confe1 ma.to. · ,:t,l;;.c.

123. Sarà nominato un Procuratore Gene- � c..

raie che presso Ja S. Sed�tratti gli affari � � della Società. e delle missioni ad �ssa affidate.

{Can. 517).

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PARTE TERZA

DOVERI PllRTICOLllBI PEI DIVERSI UFPICI

XX. Del Superiore Generale . 124. Il Superiore Generale governa. ed am­

ministra tutta la Società colla pienezza del potere esecutivo, a n_orma delle disposizioni canoniche, (Can. 501, § 1-502) delle Regole e Costituzioni dell'Istituto e dei deliberati del Capitolo Generale.

125. Presieda a tutte le adunanze del Con­

siglio Direttivo nelle quali avrà cura che -si-proceda esattamente a norma del Can. 101.

126. Pt·eceda tutti coll'esempio: e�erciti .l il suo mandato con autorità di padre e

ca-rità di' fratello e memore del precetto evan-gelico: qui praecessor est fia� sicut mini-strator, si consideri come il servo di tutti

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--;-per procurare in ,ogni miglior modo il beoo di tutti.

127. Ricordi sempre che _il fervore nelle pratiche di pietà. e l'osservanza delle Regole sono i migliori mezzi per far prosperare una comunità. religiosa e attirare su di essa

. le benedizioni ·di Pio e perciò con fortezza --..._� ��e soavità faccia di tutto per i-endere pii ed

];;.. osservanti i suoi confratelli.

128. Vegli sulla condotta di tutti, e a tutti, secondo

il

bisogno, faccia· osserva-. zioni, esortazioni e rimproveri; tenga dietro allo sviluppo delle diver.àe opere della So­

cietà., onde tutto proceda s'econdo i migliori metodi, �, Pl_!r lasciando agli addetti all'eco�

nomia la parte che loro .spetta., si prenda cura. anche deÌl' amministrazione dei beni temporaH.

129. :Abbia. premura. di porta.re a cogni­

zione di tutti i membri della Pia Società. i decreti della S. Sede che riguardano i reli­

giosi e ne curi l'esecuzione. (Can. 509) ...

130; Per qua_nto riguarda il' trattamento a mensa abbia' per norma che esso sia fru­

gale, come conviene a povéri, ma nello stesso tempo igienico, siifficie'nte e tale da soddi­

sfare alle giuste esigenze della comunità,

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-onde ognuno senza preoccupazioni et sine q1,e1·ela abbia a servir Dio in buona pace

ed armonia. 131. ,A lui spetta. la nomina del Se��' -1'... � ..L Generale, dei Direttori Spirituali, degli Eco-

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nomi subalterni e dei Vicerettori. Può inoltre tfl--,,,__

disporre del personale· della Società. per()�,;;::

questo o quel posto, per questa o quella.

!)? ·

wl casa., avendo di mira unicamente il ma.g- )��•

gi"or bene dell'Istituto e delle opere da. esso � dipendenti.

132. Visiti almeno ogni due anni, per sè o , per alt.ri, tutte le case della Società. che si trov�no nell'Europa per prendère· informa­

zioni personalmente sulle loro, condizioni mora.li, .disciplinari ed economiche e per ri­

volgere a. tutti, secondo i casi, parole d'in-' cora.ggiaro_ento o di esortazi9ne. (Oap. 511).

Per questo in occasione della v.:isita chiami in privato i singoli confratelli onde interro­

garli sull'andamento delle case ed ognuno abbia con lui grande confidenza, dandogli conto della propria. vita esteriore e di quanto potesse tornargli utile di sapere per il bene della comunità.. (Ca.o. 513).

, 133. Ogni cinque anni visiti le lontane missioni per confortàre i confra.teili; rilevarne

-48-i b-48-isogn-48-i, zelare l'osservanza regolare. In

·caso d'impedimento mandi-un Visitatore, che durerà in carica solo pel tempo necessario all'adempime�to di tale mandato. Delle vi­

site eseguite e dell'esito delle medesime venga da un Sega·etario steso verbale, da conservarsi nell'archivio. (Can. 511).

134. Cogli infermi usi _tutta la carità di

· fratello e di padre, nulla lasci�ndo d'inten­

tato p0erchè siano prodigate loro le migliori cure e faccia questo specialmente ooi mis-'sion1Lri costretti dalla malferma salute o dal�

l'età ad abba.n'donare il campo del lavoro. Gli ex missionari devono·essere considerati come i veterani dell'apostolato, le cui gloriose fa­

tiche li rendono meritevoli d'ogni _rispetto.

135. Nelle difficoltà. del suo ufficio. ricorra alla preghjera e o�n decida nessun9: cosa grande o piccola che sia, senza aver chies�o lume a Dio per conosc-ere la sua volontà e

�ompiere tutto quello che sarà di._tnaggiore.

sua gloria e di più sicuro vantaggio per l'I­

stituto.

136. Cos1 pure ogni cinque anni dia rela­

zione alla

S.

Sede dello stato della Società.­

Tale relazione sia sottoscritta anche dp,i Consultori. (Can. 510).

-49-137. Il Superiore Generale . poco prima della sua scadeny;a o rinuncia, deve dare al Capitolo Generale esatta relazione di tutta la sua gestione, sia morale che economica, per norma del successore e della comunità.. Pel fatto d'essere stato Superiore non ha di­

ritto ad alcun privilegio, ma deve sottostare a tutte 'le leggi ed osservanze comuni e questo valga anche per tutti gli altri $u­

periori scaduti. La ricompensa del bene fatto e delle pene sostenute nell'esercizio del proprio dovere l'avranno da Dio, giusto estimatore de1le opere nostre.

X.XI. Dei membri componenti il Con­

Nel documento PER LE MISSIONI ESTERE (pagine 30-36)

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