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4. Macrostrategia traduttiva

5.1.1. Nomi propri

La traduzione di nomi propri stranieri in cinese non si limita a una semplice traslitterazione da un sistema alfabetico a un sistema ideografico, ma tiene conto di dinamiche culturali significative, come illustrato nei due articoli tradotti. Per quanto riguarda l'analisi dei nomi propri presenti negli articoli in esame, è opportuno fare una distinzione tra i nomi illustrati come esempi di trascrizione e quelli citati in altre porzioni di testo, ma anche all'interno di queste due categorie è possibile rintracciare approcci diversi. Tra i nomi propri presentati come esempi di trascrizione, in alcuni casi la trascrizione in caratteri è affiancata da quella in lettere alfabetiche, come nel caso dei marchi illustrati di seguito, tratti dal primo articolo:

“席梦思”(simmons)

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“goldlion”译为“金利来”(p. 111)

In questi casi, nel metatesto è stata mantenuta la doppia trascrizione in caratteri e lettere con l'aggiunta del pinyin, al fine di far cogliere il legame tra la pronuncia originaria e quella della trascrizione anche ai lettori che non fossero in grado di leggere tutti i caratteri scelti. Nel tentativo di rendere il testo comprensibile nella sua interezza a più fasce di lettori, si è scelto di riportare la trascrizione in pinyin per tutti gli esempi citati in entrambi gli articoli.

Xímèngsī 席梦思 ([trascrizione per la ditta di materassi] Simmons)

"Coca cola", resa come K kǒukělè 可口可乐 "Goldlion", tradotta come jīnlìlái 金利来 (p. 32)

Un altro intervento operato in questa porzione di testo è rappresentato dal rendere maiuscola l'iniziale dei nomi dei marchi citati, al fine di attenersi alle convenzioni della lingua italiana.

Diverso è, invece, il modo in cui vengono presentati altri esempi di trascrizione, per i quali è proposta solamente la trascrizione in caratteri:

“可口可乐”、“高乐高”、“乐百氏”、“百事可乐”(p. 113)

Questi esempi sono inclusi all'interno di un paragrafo nel quale viene illustrato come l'inserimento del carattere lè 乐 sia frequente nelle trascrizioni di marchi commerciali. L'assenza della denominazione originaria del marchio è probabilmente dovuta al fatto che i prodotti citati siano noti al target di lettore individuato dall'autore e, in particolare, al fatto che la trascrizione del marchio Coca Cola sia già stata presentata in una porzione di testo precedente. Nel metatesto si è scelto di inserire sia la trascrizione in pinyin sia la denominazione con cui il prodotto è noto nel mercato italiano o, nel caso in cui non fosse stato possibile individuare questa denominazione, si è fatto riferimento al sito web ufficiale del prodotto:

K kǒukělè 可 口 可 乐 (Coca Cola), Gāolègāo 高 乐 高 (Cola Cao), Lèbǎishì 乐 百 氏

(Robust), Bǎishìkělè 百事可乐 (Pepsi-Cola) (p. 39)

Rimanendo nell'ambito dei nomi propri, nel testo sono presenti altri esempi che rivelano le diverse strategie adottate dall'autore del prototesto: se, infatti, l'Organizzazione Mondiale del

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Commercio è indicata tramite l'acronimo WTO (conformemente alla tendenza all'impiego di acronimi cui si accenna nel testo stesso), il nome dell'autore statunitense Edward Sapir (萨丕尔) (p. 111) è riportato unicamente nella sua trascrizione in caratteri. Nel metatesto si è scelto di mantenere l'acronimo WTO, dal momento che esso è impiegato a livello internazionale, e di riportare il nome originale dell'autore (p. 30).

Analizzando il secondo prototesto, invece, ci si trova d'innanzi a una diversa presentazione delle trascrizioni di nomi propri, i quali compaiono nella maggior parte dei casi sia nella trascrizione in caratteri, sia in quella alfabetica. Ad esempio, nel paragrafo introduttivo, il nome dell'autore Edward Sapir è riportato per esteso in caratteri, ma a questa trascrizione segue anche quella alfabetica tra parentesi tonde: [Àidéhuá · Sàpī'ěr] 爱德华·萨丕尔 (Edward Sapir) (p. 82). Nel metatesto, tuttavia, si è scelto di adottare la stessa strategia illustrata nel paragrafo precedente a proposito del primo testo, riportando unicamente la trascrizione in lettere alfabetiche, dato che il nome dell'autore non viene citato come esempio di trascrizione (p. 47). Un'eccezione in tal senso si ha nel paragrafo in cui viene riportato il nome di un autore a cui è attribuita una citazione: in questo caso, infatti, il nome è presentato unicamente nella trascrizione in caratteri cinesi "Pǔlièshākēfū 普列沙科夫" (p. 86). Questa differenza, tuttavia, non può essere colta nel metatesto, nell'ambito del quale i vari nomi propri di persona sono stati resi unicamente nella loro forma originaria (in questo caso Pleshakov, p. 57), o in pinyin qualora si trattasse di personalità cinesi. Un esempio quest'ultimo caso è rappresentato dal nome del linguista cinese Lin Yutang, citato in più occasioni nel testo, in corrispondenza di citazioni a lui attribuite: in questo caso il nome compare nel prototesto unicamente nella trascrizione in caratteri

Lín Yǔtáng 林语堂 (p. 87), una scelta che non sorprende dal momento che si tratta di una personalità

appartenente alla scena culturale emittente. Nel metatesto, invece, al lettore è presentata la sola trascrizione in pinyin per le motivazioni illustrate in precedenza (p. 59).

Per quanto riguarda le denominazioni di marchi commerciali, invece, la struttura del secondo prototesto è più elaborata rispetto a quella del primo, dato che la trascrizione in caratteri è puntualmente seguita da parentesi tonde che racchiudono la denominazione originaria del marchio e

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una breve descrizione del prodotto, come negli esempi che seguono:

"díbǎichóng" (Dipterex, yī zhǒng yǒujī lín shāchóngjì)

“敌百虫”(Dipterex,一种有机磷杀虫剂) (p. 83)

Díbǎichóng 敌百虫 [letteralmente dí 敌 "combattere" bǎichóng 百虫 "cento insetti"],

trascrizione di "Dipterex" (insetticida organofosforico) (p. 48)

In questo caso, la traduzione ripropone le informazioni presenti nel metatesto, con l'aggiunta della trascrizione in pinyin, conformemente a quanto fatto per gli altri esempi in entrambi i testi, e l'introduzione di una stringa esplicativa che permetta anche ai lettori meno esperti di cogliere l'efficacia comunicativa della trascrizione presentata.

Negli esempi riportati di seguito, invece, il metatesto si sviluppa in maniera leggermente diversa in quanto non sono presenti sezioni esplicative, una scelta riconducibile al fatto che le strategie alla base della trascrizione dei marchi di questo genere di prodotti sia descritta nel periodo precedente a quello che contiene gli esempi in questione, quando l'autore afferma che "Le trascrizioni di prodotti alimentari contengono spesso caratteri quali lè 乐 [gioia] e fú 福 [felicità]". È evidente, quindi, che l'intervento esplicativo nel metatesto sia riconducibile a una porzione di testo precedente a quella che comprende i vari esempi illustrati, per i quali viene adottata la seguente strategia traduttiva:

"lèkǒufú" (Yīngwén lacovo, Shànghǎi shēngchǎn de yī zhǒng màirǔjīng)

“乐口福”(英文 lacovo, 上海生产的一种麦乳精) (p. 84)

lèkǒufú 乐口福, Lacovo, bevanda a base di malto e latte prodotta a Shanghai (p. 53) "fúlèmí" (Yīngwén fellow me, Shànghǎi shēngchǎn de yī zhǒng nǎitáng)

“福乐迷” (英文 fellow me, 上海生产的一种奶糖) (p. 84)

fúlèmí 福乐迷, Follow me, marchio di caramelle toffee prodotte a Shanghai (p. 53)

Come precedentemente descritto per il primo testo, un intervento che accomuna la resa delle varie trascrizioni in lettere alfabetiche consiste nel ricorso alla lettera maiuscola (come convenzione per i nomi propri in italiano). Inoltre, nell'ultimo esempio si è reso necessario anche un intervento di correzione della trascrizione "fellow me" poiché, dopo aver consultato varie fonti sul web, si è

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constatato che la corretta denominazione del prodotto in inglese fosse "Follow me".

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