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1.2. Normativa e Certificazione Bio Ue

1.2.5. Normativa Ue per la certificazione Bio

Diverse nazioni europee avevano già sviluppato i propri regolamenti nazionali (ad esempio Francia, Danimarca e Austria) e i propri loghi (Francia e Danimarca) per i prodotti biologici durante gli anni '80, in alcuni casi molto prima che entrasse in vigore il regolamento dell'Unione europea sulla produzione biologica. Lo sviluppo del mercato mondiale dei prodotti biologici per diversi anni è stato sempre più influenzato dalle regole governative internazionali e transnazionali, ricordiamo il Reg. CEE 2092/91 e il programma nazionale organico del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) (NOP). L'Ue iniziò a sviluppare un quadro normativo per l'agricoltura biologica in risposta principalmente alla pressione non solo dei gruppi di consumatori, ma anche delle organizzazioni di agricoltura biologica. Prima che tale quadro normativo venisse ufficializzato, vi furono numerose questioni in materia, scaturite nell’ambito del settore privato, in particolare nell'IFOAM, fino alla pubblicazione del regolamento nel 1991. Negli Stati membri dell'UE l'etichettatura dei prodotti vegetali biologici è disciplinata dal regolamento (CEE) Reg.2092/91 entrato in vigore nel 1992, mentre i prodotti provenienti da allevamenti biologici sono disciplinati dal Reg.

1804/99, entrato in vigore nell'agosto 2000. Tali regolamenti proteggono i produttori dalla concorrenza sleale e proteggono i consumatori dai prodotti "pseudo-organici". I prodotti vegetali e animali e i prodotti agricoli lavorati, importati nell'UE, possono essere etichettati come biologici solo se conformi alla norma UE 2092/91 e 1804/99. Ogni stato membro dell'UE o paese europeo associato è responsabile per l’applicazione di tali norme e per il suo proprio sistema di monitoraggio e ispezione. Allo stesso tempo, ogni paese è responsabile dell'interpretazione dei regolamenti e della loro attuazione nel proprio contesto nazionale. Il regolamento CEE è stato modificato molte volte, aggiornando o completando gli allegati tecnici. Inoltre, nel Marzo 2000 venne introdotto un logo comunitario per i prodotti biologici. Il Regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007, relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici abrogò il regolamento (CEE) n. 2092/91. Tale nuovo regolamento definisce il quadro giuridico per tutti i livelli di produzione, distribuzione, controllo ed etichettatura dei prodotti biologici che possono essere offerti e commercializzati nell'Ue. Inoltre, supporta il continuo sviluppo della produzione biologica attraverso obiettivi e principi chiaramente definiti. Gli orientamenti generali di produzione, controllo ed etichettatura sono stati stabiliti dal regolamento del Consiglio e possono quindi essere modificati solo dal Consiglio europeo dei Ministri dell'agricoltura. Il precedente regolamento (CEE) n. 2092/91, come accennato in precedenza, è stato simultaneamente abrogato. Le nuove norme in materia di etichettatura in relazione all'uso obbligatorio del logo biologico dell'UE sono state applicate dal 1 ° luglio 2010 con un periodo transitorio

fino al 1 ° luglio 2012. Il regolamento del Consiglio si applica ai seguenti prodotti agricoli, compresi acquacoltura e lievito: - Prodotti vivi o non lavorati

- Cibo confezionato - Cibo per animali

- Semi e materiale di moltiplicazione

- La raccolta di piante selvatiche e alghe è inclusa nel campo di applicazione del presente regolamento

In aggiunta, sono stati finora adottati i seguenti regolamenti della Commissione:

- Regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione, del 5 settembre 2008, recante norme dettagliate in materia di produzione, etichettatura e controllo

- Regolamento (CE) n. 1235/2008 della Commissione, dell'8 dicembre 2008, recante norme dettagliate relative all'importazione di prodotti biologici da paesi terzi. Nel regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione sono regolamentati tutti i livelli di produzione di vegetali e animali, dalla coltivazione della terra e dal mantenimento degli animali alla lavorazione e alla distribuzione di alimenti biologici e al loro controllo, coprendo prodotti come lievito, vino, funghi e prodotti dell'acquacoltura. Sono inoltre presenti allegati multipli inseriti all’interno del regolamento della Commissione in cui è possibile trovare quanto segue:

- Prodotti consentiti in agricoltura biologica, come fertilizzanti e pesticidi

- Requisiti minimi sulla dimensione delle abitazioni e aree di esercizio per il bestiame

- Mangimi per animali non biologici, additivi per mangimi e premiscele consentiti nell'agricoltura biologica.

- Ingredienti, additivi e additivi tecnologici51non biologici consentiti nella produzione di alimenti biologici (compresa la produzione di lievito).

- Prodotti per la pulizia e la disinfezione. Questi allegati e altre parti del presente regolamento della Commissione possono essere modificati dalla Commissione stessa in modo da tenerli aggiornati in merito ai continui sviluppi della tecnologia, della scienza e del mercato biologico. Per facilitare l'attuazione delle nuove norme e incorporare alcune esenzioni in scadenza del precedente regolamento sui prodotti biologici, sono state previste misure transitorie. Inoltre, la Commissione ha preparato un documento di lavoro riguardante i controlli ufficiali nel settore biologico. Questo illustra alcuni aspetti del sistema di controllo istituito dalla legislazione biologica dell'Ue e dalla legislazione orizzontale dell'Ue sui controlli di alimenti e mangimi. Sebbene questo documento sia destinato principalmente all'amministrazione degli Stati membri, può essere utilizzato anche dal grande pubblico per ottenere una comprensione di base relativa ai controlli ufficiali dei prodotti biologici. Oltre alla legislazione dell'Ue sull'agricoltura e la produzione biologica, gli agricoltori che operano in modo biologico devono inoltre rispettare le norme generalmente applicabili in materia di produzione agricola e di trasformazione dei prodotti agricoli. Ciò significa che le norme dell’Ue inerenti la regolamentazione della produzione, trasformazione, commercializzazione, etichettatura e controllo dei prodotti agricoli, vanno ad applicarsi anche ai prodotti biologici52.

51 Un additivo alimentare è una sostanza impiegata nell'industria alimentare durante la preparazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di prodotti destinati all'alimentazione

Capitolo 2.

Il mercato dei prodotti alimentari Bio in

Cina: un business in rapida diffusione.

Come abbiamo già accennato precedentemente, il mercato dei prodotti alimentari in Cina è stato a lungo triste protagonista di gravi scandali. La crescente preoccupazione dei consumatori in merito alla sicurezza alimentare53, la sempre maggiore consapevolezza di questi ultimi e dello stesso governo, unitamente alle attività di numerose ONG, ha condotto ad una progressiva attenzione nei riguardi degli alimenti e della loro produzione, alla necessità di cibo controllato e garantito. Si è giunti dunque al proliferare di organi preposti al controllo e alla certificazione di alimenti vegetali e animali che salvaguardasse, in una certa misura, la salute dei suoi consumatori. A questo aspetto ne va affiancato un altro, non di minor importanza, relativo all’esigenza di metodi di coltivazione e di allevamento che riducessero l’impiego di input esterni nocivi e che fossero quindi orientati verso una maggior attenzione all’aspetto dell’ecosostenibilità. Non è un mistero il fatto che gran parte del suolo destinato alle coltivazioni, in Cina, sia ormai contaminato dagli agenti chimici impiegati in modo massiccio, sostanze che in Europa sono da decenni definitivamente proibite. Appare dunque chiaro quanto, paradossalmente, gli sviluppi nel campo agricolo non sempre siano necessariamente associabili ad un miglioramento qualitativo, ma anzi. Abbiamo già visto come in Europa i primi passi mossi verso metodi di coltivazione bio siano stati fatti proprio in virtù di una sempre maggiore attenzione all’effetto nocivo di sostanze chimiche ( erbicidi, fertilizzanti non organici ecc.) impiegate in agricoltura al fine

di massimizzare la resa e rispondere alla crescente domanda di generi alimentari primari connessa con il graduale aumento della popolazione mondiale. Ad un effettivo progresso in termini di “quantità” non è corrisposto un miglioramento in termini di “qualità”. Sulla scia e sull’esperienza dell’Europa, anche in Cina si è perseguita la strada verso tecniche di coltivazione sempre meno invasive e sempre più rispettose dell’ambiente e della salute dei consumatori. Come vedremo successivamente, le statistiche hanno ampliamente messo in luce come, in Cina, il consumatore sia sempre più orientato verso la scelta di prodotti biologici e preferisca spendere di più per avere prodotti migliori e certificati. Negli Stati Uniti, in Germania, Danimarca, Svizzera, Austria e Regno Unito, si è formata una struttura di mercato relativamente solida e gli acquirenti possono scegliere una vasta gamma di alimenti biologici nei supermercati, nei negozi di alimenti biologici e in alcuni ristoranti e hotel specifici. Esperti di mercato della Federazione internazionale dei movimenti dell'agricoltura biologica (IFOAM) hanno affermato che nel 2007 il mercato internazionale di alimenti biologici ha registrato vendite per oltre 40 miliardi di dollari e entro il 2010 avrebbe raggiunto un obiettivo di vendita globale di 80 miliardi di dollari. Negli ultimi anni, gli alimenti biologici cinesi si sono sviluppati ad un ritmo sempre più veloce, con un tasso di crescita annuale di almeno il 25%. Secondo rapporti pertinenti, l'area totale dell'agricoltura biologica nel mondo è di 30,4 milioni di ettari, di cui 2,3 milioni di ettari solo in Cina. Le diverse zone climatiche della Cina e le vaste aree agricole offrono una vasta gamma di varietà di colture biologiche. È stato riferito che le materie prime biologiche (per lo più prodotti agricoli) di alcuni trasformatori di alimenti biologici all'estero sono importati dalla Cina, e sono di alta qualità e hanno ottenuto

certificazioni biologiche in patria o all'estero. Allo stato attuale, il mercato interno dei consumatori sta progressivamente aumentando, molti prodotti biologici o prodotti trasformati sono acquistabili al Carrefour, Wal-Mart e altri grandi supermercati o negozi di alimenti biologici in città quali Pechino, Shanghai, Shenzhen, Hangzhou, ecc. Con il miglioramento degli standard di vita delle persone e le preoccupazioni in materia di protezione della salute e dell'ambiente, il mercato cinese dei prodotti alimentari biologici ha avuto e sta continuando ad avere un grande potenziale di sviluppo.54

2.1.Diffusione del metodo di coltivazione Bio in