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LE PROBLEMATICHE NELL'INDUSTRIA DEL PET FOOD

10 TUTELA E SICUREZZA NELL'ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA

10.2 Le normative di riferimento

Contesto europeo

Visti i diversi soggetti che regolano la produzione di alimenti destinati agli animali da compagnia, anche le norme di riferimento sono molteplici.

Prime tra tutte troviamo Direttive e Regolamenti emanati dall'Unione Europea, che hanno armonizzato la legislazione italiana e il cui percorso storico è riportato nell' Allegato II del presente lavoro. In linea generale possiamo vedere che la normativa è suddivisa nelle seguenti parti:

1. Disciplina della produzione, del commercio e dell'etichettatura dei mangimi; 2. Alimenti dietetici per animali;

3. Disciplina della produzione dei sottoprodotti di origine animale e agroalimentare; 4. Disciplina della preparazione e del commercio dei farmaci veterinari;

5. Disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi medicati e dei prodotti Intermedi;

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Linda P. Case, Leighann Daristotle, Michael G. Hayek, Melody Foess Raasch: Canine and Feline Nutrition, History and Regulation of Pet Foods cp14

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6. Disciplina della preparazione e commercio degli additivi e delle premiscele nell’ alimentazione per animali;

7. Sostanze e prodotti indesiderabili nell’alimentazione animale; 8. Controlli Ufficiali nel settore dell’alimentazione animale.

In modo particolare per quanto riguarda la prima parte della normativa, riguardo alla produzione e all'etichettatura facciamo riferimento in modo particolare al Regolamento 767/2009 in vigore dal 2010 che rientra nel programma della commissione volto a semplificare il diritto comunitario. Proprio in tema di semplificazione possiamo dunque affermare che il Regolamento (CE) 767/2009, affiancato dal Regolamento (CE) 1831/2003 che riguarda additivi e premiscele, e insieme alla Direttiva 90/167/CE sui mangimi medicati, costituiscono insieme l'unico riferimento per l'etichettatura dei mangimi.

Il suddetto regolamento si basa inoltre su alcuni strumenti accessori tra cui figurano:

Il Catalogo comunitario delle materie prime per mangimi: è uno strumento che nasce con l'obiettivo di migliorare l'etichettatura sia delle materie prime dei mangimi che dei mangimi composti. Inoltre contribuisce a rendere più semplice lo scambio di informazioni sulle proprietà del prodotto anche se l'elenco delle materie prime non è ancora esaustivo. L'utilizzo da parte degli operatori del settore è volontario, in ogni caso però se l'operatore utilizza una denominazione per una materia prima che non figura in elenco, allora dovrà rispettare tutte le relative disposizioni in merito.

Il Registro internet delle nuove materie prime per mangimi: istituito a cura degli operatori europei nel settore dei mangimi al fine di conoscere tutte le nuove materie prime introdotte nel territorio. Nonostante la sua struttura sia ancora in fase di definizione, le materie prime vengono inserite man mano che vengono notificate dagli operatori. La possibilità di consultare tale registro potrà fornire ausilio nell'organizzazione di controlli ufficiali nel settore da parte degli SS.MM.

I Codici comunitari di buona pratica di etichettatura: messi a punto da parte degli stakeholder sia per quanto riguarda l'etichettatura di pet food, che di mangimi composti per animali produttori di alimenti. L'esperienza che coinvolge gli stakeholder nell'elaborazione di questi codici, da considerare dunque come linee guida, si è dimostrata molto positiva e per questo motivo la CE incoraggia una partecipazione attiva

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non solo nella loro elaborazione ma anche nella definizione del Catalogo delle materie prime. Questi codici costituiscono senza dubbio un mezzo utile per raggiungere gli obiettivi di una moderna etichettatura in grado di fornire agli acquirenti dei mangimi la possibilità di effettuare delle scelte informate. Inoltre dovrebbero fornire ai responsabili delle etichettature importanti indicazioni sui vari elementi dell'etichettatura, e aiutare ad interpretare sia gli elementi facoltativi che quelli obbligatoriamente presenti su di essa. Una volta ottenuta l'approvazione da parte della Commissione Europea, questi codici costituiranno un punto di riferimento per una corretta etichettatura dei mangimi su tutto il territorio comunitario, in modo da favorire anche gli scambi di questi prodotti all'interno della comunità.

Contesto Americano

La FDA regola sia i prodotti per cani e gatti in lattina, che i prodotti secchi quali crocchette, nonchè gli snack. La regolamentazione di questi prodotti è simile a quella di riferimento ad altri alimenti di origine animale. Il Federal Food, Drug and Cosmetic Act richiede che tutti gli alimenti di origine animale, come gli alimenti destinati all'alimentazione umana, siano sicuri e prodotti secondo norme igienico sanitarie, non contengano sostanze nocive e devono essere etichettati in maniera chiara.

Nella legislazione sui pet food statunitense non è richiesto che i prodotti destinati agli animali da compagnia siano sottoposti ad approvazione da parte della FDA prima di essere immessi sul mercato. Nonostante questo la FDA assicura che gli ingredienti utilizzati in questi prodotti sono sicuri e svolgono una funzione appropriata negli alimenti nei quali vengono utilizzati. Molti ingredienti come carne, pollame e cereali sono considerati sicuri e per questo non richiedono approvazione prima dell'utilizzo. Altre sostanze come fonti di minerali, vitamine e altri nutrienti, aromi, conservanti o coadiuvanti tecnologici possono essere riconosciuti come sicuri in linea generale (GRAS: General Recognized as Safe) per un uso previsto (21 CFR 582 e 584), o devono ottenere l'approvazione come additivi alimentari (21 CFR 570,571 e 573). Per quanto riguarda i coloranti invece, devono essere

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approvati per tale uso, come specificato in 21 CFR 70 ed essere elencati nelle sezioni 73,74 o 8147.

L'etichettatura di prodotti alimentari per animali è invece regolata su due livelli. Da un lato troviamo i regolamenti federali applicati dalla Food and Drug Administration, nei quali sono stabilite norme in vigore per tutte le tipologie di mangimi riguardanti la corretta identificazione del prodotto, la quantità, il nome e l' indirizzo del produttore e infine la lista completa degli ingredienti. La recente legislazione nel Food and Drug Administration Amendments Act del 2007 richiede inoltre alla FDA di stabilire, mediante regolamento:

5. Le norme su ingredienti e definizioni degli alimenti per animali; 6. Norme di trasformazione dei Pet Food;

7. Norme aggiornate per la corretta etichettatura degli alimenti per animali che includono sia informazioni nutrizionali che gli ingredienti.

La FDA sta ancora lavorando su questo mandato legislativo.

D'altra parte alcuni Stati hanno deciso di far rispettare anche propri regolamenti in materia di etichettatura, mentre altri hanno invece adottato, come linee guida, le norme stabilite dall' AAFCO (Association of American Feed Control Officials) le cui regole sono più specifiche in materia in quanto coprono aspetti sia relativi all'etichettatura che al nome del prodotto, alle analisi garantite, alla dichiarazione di adeguatezza nutrizionale, alle indicazioni di somministrazione e infine anche dichiarazioni sul contenuto calorico48, di cui i regolamenti della FDA non trattano.

47 Fonte: www.fda.gov

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10.3 Come interpretare le nuove etichette: Le modifiche apportate dal Reg CE