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(1) Per il periodo storico che precede immediatamente quello da noi studiato può vedersi l'articolo di AMBROISE JOBERT : La diplomane frangaise a Gènes a la fin de 1792 (Revue lustorique, mai-juin 1930).

(2) L. KREBS ET H. MORIS - Campagnes dans le s Alpes pendant la Réoolution. Paris.

Plon Nourrit et C.ie 1895, pag. 12 e doc. n. 3.

Db. LIZACKEVICZ, nella sua Lettera del 18-29 marzo 1794, n. 21, scrive: Le Gouverne­

ment a re£u le 13 du courant de son Charge des Affaires à Paris un rapport, que la Convention, craignant des tentatives des Cours de Vienne et de Turin d occuper par leurs armées les passages de Vingtimille, et ne recormaissant pas la République, capable de dèfendre le passage a leur armée la Convention a 1 intention en prevenant l'ennemi, d'introduire par ses pro- pres forces son armee dans ses districts ». Le notizie dell'offensiva francese, come sono ripor­

tate dall'incaricato russo, possono leggersi in Appendice A, Doc. n. XIX. ,

(3) D. CARU I T I : Storia della Corte di Savoia durante la Rivoluzione e Vimpero francese.

Torino, Roux e C. 1892, T. I. pagg. 260-61.

(4) Così ad es. : Il Podestà delle Carcare, con lettera in data 10 giugno 1794, avvisa che si attende gran quantità di truppe imperiali, e che «la loro intenzione è di portarsi in Savona», e l’Il giugno il Governatore di Finale, Angelo Soprani, afferma che, dopo di aver riattato la strada di Ferrania conducente all’Altare, « non altro sentesi dalle Piemontesi Milizie che la minaccia di portarsi in Savona a sorprendere quella Fortezza ». Il soldato Giuseppe Barbo, del Reggimento Córso, scrive, in data 9 giugno, da Novi, una curiosa lettera al Doge, per infor­

marlo, che, da confidenze avute, gli Imperiali insieme ai Piemontesi preparano un esercito di 30 mila uomini per scendere dalla Bocchetta ed impadronirsi di tutti i paesi della vallata, mentre Inglesi e Napoletani, in numero di 40 mila, erano pronti a sbarcare nella Riviera.

(Archivio di Stato di Genova - Coll. Diversorum. 1794, filza 385).

(3) Con lettera in data 12 giugno, Giuseppe Maria Imperiale Lercari, governatore di Novi, informa i! Governo, che, prima di proseguire per Genova, si era recato a fargli visita il Tenente Maresciallo Generale Conte di Colloredo, accompagnato da un finto cameriere che era, invece, un aiutante di campo e bravo ingegnere al servizio di S. M. Imperiale. « L’oggetto

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del viaggio di detto Signor Conte Colloredo, scriveva il Governatore, era per prendere costì varie cognizioni relative agli affari della guerra presente, e forse anco per avvanzare instanza al Ser.mo Governo di permettere che fosse guardata la Bocchetta da un Corpo di Truppe Imperiali per garantire una sorpresa per parte dei Francesi ».

! Archivio di Stato di Genova - Collegi Diversorum, 1794, filza 385).

La notizia della venuta di Colloredo a Genova è confermata dall’incaricato russo nella lettera del 10-21 giugno 1794, n. 48.

* *

(6) JUNG: Bonaparte et son temps. Paris, Charpentier, 1880-81 to. 2°, pag. 433.

(7) JUNG: Op. cit. pagg. 432-433. Nel KREBS ET MORIS: Campagnes dans les Alpes pendant la Révolution... pag. 144, nota 4, la data dell’arrivo di Robespierre il giovane, a Parigi, è fissata al 3 luglio. Secondo il Boccardi giunse il 1°. (COLUCCI : Op. cit., voi. 1°

pag. 111).

(8) KREBS ET MORIS : Op. cit. doc.* n.* 39 e 37.

(9) KREBS ET MORIS: Op. cit. pag. 180.

(10) Da un Rapporto in cifra del Boccardi, in data 21 luglio. (COLUCCI: Op. cit. pagg 143-157).

(lì) Nelle istruzioni rilasciate dal Governo Genovese, in data 15 gennaio 1794 all'amba­

sciatore Boccardi, che raggiunse la residenza di Parigi il 26 febbraio 1794, si diceva testual­

mente ■ « E ’ noto, che fin dal principio della presente guerra fra la Francia e le Potenze coalizzate, fu da noi adottata e dichiarata la perfetta neutralità. Sarà dunque il primario vostro studio condurvi sempre coerentemente a tale sistema, che da noi si vuole, per quanto è possi­

bile, conservare. La frase « per quanto è possibile » era stata poi soppressa dietro proposta del Magistrato dei Supremi.

(COLUCCI: Op. cii. pagg. 4-8-9).

(12) Tutto ciò era stato dal Boccardi comunicato al Governo Francese con Nota del 18 luglio, diretta al cittadino Buchot, Commissario per gli Affari Esteri. (COLUCCI, Op. cit. pag.

141 - AU. n. I).

(13) Il lunghissimo Rapporto in cifra, del Boccardi, da noi riassunto nelle parti principali, è pubblicato integralmente dal COLUCCI : Op. cit. voi. 1° pag. 143-157.

(14) COLUCCI: Op. cit. pag. 182. All. n. 3.

(15) JUNG : Op. cit. pag. 437. Sulla missione di Bonaparte oltre che nel KREBS ET MORIS: Op. cit. pagg. 138-141, si possono trovare ampie notizie nel mio studio: La mis­

sione del generale Bonaparte a Genova nel 1794 (nella Miscellanea: La Liguria nel Risorgi­

mento, Genova 1925).

N e parla anche l’incaricato russo nella lettera 8-19 luglio 1794, n. 55, che riportiamo in A ppendice A , Doc. n. X X .

(16) JUNG : Op. cit. pag. 433. - Avvisi, n. 27 del 5 luglio 1794.

Lo sconfinamento, al quale si è accennato ripetute volte, si riferisce ad un tentativo di leva in massa, ordinato dalla Corte di Savoia nelle provincie di Acqui, Alba e Mondovì, e che diede luogo ad una specie di tumultuosa crociata che naufragò miseramente contro gli avam­

posti Francesi. Ecco il Manifesto, compilato dal Comandante, l'Awocato Robusti, e presentato al Podestà delle Carcare, il 1° luglio 1794: «U n’intera Popolazione delle Provincie de’ Stati di S. M qui vicine, unita in massa colla Regia approvazione sotto lo Stendardo di Maria

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-S e r .ma . ero d. 41 rn.la e p,ù armati, stanca di «offrire gl'insulti e le minaccie de' Fran­

c a , protesta m nome della G.an Madre di Dio, che ciascuno è risoluto di morire, o di detTuÓr ordine*» ^ ^ * * * ^ ° rda di «ente arnica della Religione e ,< 11 Territorio delia Ser.ma Repubblica di Genova, sopra cui si dovrà passare necessaria­

mente, sia per portarsi ne' Regi Stati invasi, sia per inseguire l'inimico, sarà altrimenti invio- labilmente rispettato. Viva Maria ! »

1 40 ™lla e P>“ armati del Manifesto si ridussero in realtà a 7 mila appena, e di questi solo 4 mila, male armati e peggio diretti, avanzarono verso Loano, dove vennero dispersi con alcune scariche dai francesi. (CARUTT1 : Op. cit. pagg. 262-263).

(17) JUNG: Op. cit. pag. 438.

(18) Cfr. : Mémoires de M. De BOURRIENNE Ministre d'Etat sur Napoléon, Turin, freres Reycend et C° e, 1830-31, to. I» pag. 63 - JUNG: Op. cit., pagg. 450-451.

(19) COLUCCI: Op. cit., pag. 39.

(20) COLUCCI : Op. cit., pag. 43.

(21) COLUCCi : Op. cit., pag. 58. Le accuse che il Governo di Genova fa contro T illy si desumono particolarmente dai seguenti brani della Nota del Boccardi: « Lorsque la République de Gènes au mois de mai 1793 reSut auprès d'elle le citoyen Tilly en sa qualité de chargé d'Affaires de la République Franjaise, ses agens avoient assuré le Gouvernement genois, que la mission du dit citoyen Tilly avoit pour but de cultiver l'amitié et la bonne correspon- dance entre les deux Républiques, et que les instructions qu'on lui avoit donnè, lui en- joignoieni surtout de se conformer aux lois et aux réglements de l'Etat, où il devoit résider....

Mais on reconnut bientót dans la conduite du citoyen Tilly les dispositions bien peu conformes aux instructions et aux déclarations, qu'on vient d'énoncer, et qu’ensuite il manifeste de plus en plus par des manières outrées, et par des sentimens toujours extremes et menagans, presqua dans toutes les occasions qu'on eut à conférer avec lui officiellement. Le citoyen Tilly a mani- festé, depuis quelque temps, d'une manière plus marquée son indisposition contre le Couver- nement de Gènes, en recevant chez lui des mécontents et des personnes suspectes; en mé- prisanl en ses discours les membres du Gouvernement; en se refusant mème aux actes exté- rifurs, de respect toujours pratiquès par tous les Ministres étrangers d'autant plus à l'égard du Chef et des Gouverneurs de la République». La Nota accenna, in seguito, ad alcuni episodi, fra l’altro a quello di aver favorito la compilazione, stampa e diffusione del famoso scritto di Luca Gentile: Avviso d’un membro del Gran Consiglio ai suoi colleghi.

(22) COLUCCI : Op. cit., pag. 109.

(23) S: rileva specialmente dal racconto della conversazione avuta dal Bonaparte con Vincenzo Spinola, governatore di S. Remo. Vedi: P. NURRA : La missione del generale Bona­

parte a Genova nel 1794.

(24) 11 MARMONT, che fu compagno di Bonaparte a Genova, dice che l'oggetto apparente della missione era quello di intavolare delle negoziazioni col Governo di Genova, « mais en realité le but était de connaitre les lieux et d’apprécier les obstacles que pouvait rencontrer un coup de main sur cette ville ».

(Mémoires du Marèchal MARMONT due de Raguse, de 1792 a 1841. Paris, Perrotin, 1857, to, 1>, Pag. 5).

(25) La convinzione sul contegno infido del Governo Genovese dovette rimanere così radicata nel Bonaparte, che, due mesi dopo, scrivendo al cittadino Multedo, Rappresentante

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necessario, ma poteva essere dannoso, perchè avrebbe risvegliato la gelosia dei Ministri della Coalizione, u et aurait mis le gouvernement dans l’impossibilitò de se prèter à des mesures

Huber Ulric (1636-1694) giureconsulto olandese e professore di Diritto all’Università di Franeker, fu autore di numerosi ed apprezzati scritti giuridici.

Cornelius van Byn^ershoc\ (1673-1743). Presidente della Corte d’Appello dell’Aia, viene considerato com e uno dei fondatori del Diritto internazionale. Scrisse, fra le altre opere, il Potenze, appresso delle quali rissiedono; bensì la ragione, e l’utilità pubblica, conforme averte quell’istesso autore, che il Sig. Tilly approva ed insieme rigetta ».

« Ma s’è utile, e ragionevole che li Ministri, ed i loro domestici godano di tale indipen­

denza, non può così drsi riguardo a tutte le Persone, che piace alli medesimi Ministri di di­

chiarare di loro serviggio, massimamente trattandosi di Nazionali dello Stato, ove risiedono, poiché questi senza il consenso del proprio Principe, o Governo non puonno mai finche

Ili

-(33) Giornale Avvisi, n. 38 del 20 sett. 1794.

(34) E riportata integralmente dal COLUCCI: Op. cit., voi. 1°, pagg. 249-253.

(35) Gli informatori erano: Tilly, il Console francese a Genova La Chèze, un certo Lombard che aveva organizzato un servizio di spionaggio, e Garibaldon Console francese a Savona (KREBS ET MORIS: Op. cit. pag. 192, nota 1°, e doc. n. 52 a pag. 298.

(36) Lettere inedite di PASQUALE PAOLI, ediz. cit. pagg. 318-19.

(37) Giornale Avvisi, n. 41 dell' 11 ottobre 1794.

(38) Il giorno 19 settembre era entrata in porto la nave da guerra Agamennone comandata dal Cap. Orazio Nelson, il 23 successivo la Vittoria e la Britannia con l'ammiraglio Hood, il 25 la fregata Giunone, ed il brigantino Kanon. (Avvisi, n. 38 del 20 Sett. e n 39 del 27 Sett 1794).

(39) Collez. Mss. B. U. G., voi. X, cc. 195-196.

(40) Collez. Mss. B. U. G., voi. X, c. 202. - Giornale Avvisi, n. 40 del 4 ottobre 1794. La nuova avanzata francese e le proposte di Lord Hood sono descritte dallTncaricato russo in una lettera che riproduciamo, cogli allegati, in Appendice A, Doc. n. XXIII

%

(41) Parte della lettera, da r.oi riportata in Appendice A, Doc. n. XXIII (Allegato 1°) trovasi in Collez. Mss. B. U. G., Voi. X, cc. 139-140.

(42) Vedi: Collez. Mss. B. U. G„ Supplem. IV, cc. 149-150. Seguiamo il testo datoci dall’incaricato russo, e riportato in Appendice A, Doc. n. XXIII (Allegato 2°).

(43) « Nota dell’incaricato d’affari della Repubblica Francese al M. Seg. di Stato della Rep. di Genova, 9 vendemmiatore an. 3° ». (Collez Mss. B. U. G., Suppi. I cc. 429-430).

(44) Lo stesso Tilly, in data del 25 agosto 1794, ammetteva che vi fosse differenza fra l’azione del Governo e l’opera del partito Oligarchico. (Collez. Mss. B. U. G., Supplem IV cc. 230-233).

(45) PINELLI : Storia militare del Piemonte, voi. 1°, cap. VI.

(46) Il discorso « di complimento.... al Ser.mo Doge » fu pronunziato dal Nomis il 5 marzo 1795, all’udienza di presentazione delle sue nuove credenziali di Inviato Straordinario.

(Avvisi, n. Il del 14 marzo 1795).

(47) a Lettera del Segretario di Stato Ruzza Francesco Maria all’inviato di S. M. Sarda qui residente». 14 marzo 1795. (Collez. Mss. B. U. G., Suppi. IV cc. 226-227).

La riportiamo in Appendice A, Doc. n. XXIV.

(48) PINELLI : Storia militare del Piemonte voi. 1°, doc. V pagg. 696-697).

(49) Dopo la battaglia, causa il mare agitatissimo, la squadra Inglese entrava nel Golfo della Spezia, conducendo seco le navi Francesi catturate, il Qa-ira, ed il Censear. Il locale Rap­

presentante del Governo di Genova faceva dire al Vice Ammiraglio inglese Hotham, che non

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-èra ammessa 1 entrata di legni da guerra in numero superiore a quattro, onde al primo buon tempo avrebbe dovuto far vela. « Corrispose il Vice-Ammiraglio a tale avviso, con assicurare, che adempiuto vi avrebbe con tutta esattezza; e domandò inoltre di far porre a terra tutti i feriti Francesi, in numero di 300. Avendo il Ser.mo Governo aderito all’istanza, previa sempre 1 intelligenza, che sarebbero rimasti liberi tutti gl’individui, che avessero posto piede sul terri­

torio della Repubblica, sono state date le coerenti disposizioni a tal oggetto». E così fu fatto:

c Annotazioni originali di LUIGI GHERARDI, già Segretario della Repubblica, scritto poi al libro della nobiltà. (Collez. Mss. B. U. G., Supplem. I, cc. 450-474).

-Governo. ^ ^ Prender" * tulti ‘ Magazzini, che appartengono al Ser.ntó cate,Anl' m ó L ta t^ Pr°Prfatà ^ abitanti> S1“ ome quelle dell’Uffizialità di non essere

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f « i » . dice il Gherardi, il Viceré Inglese di Corsica Sir Élliot Segnar°n° aI Genovesi, perchè che avvenne pochi giorni dopo (Cfr • GACCIFRO n ’ S- preparava a ritirarsi dall’isola. Il ottobre 1796) P ( GAGGIERO: op. cit. pag. 128. - Avvisi n. 43 del 22

»

(56; GAGGIERO: Op. cit., pag. 128.

(57) KREBS ET MORIS: Op. cit. pag. 298, doc. n. 52 (58) KREBS ET MORIS: Op. cit. pag. 300 doc. n. 53.

•59) C„rr„sf, „ „ , W * NAPOLEON 1. P „ i,. |mp, im )mpetiJe ^ ^ p

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voi-(61) Vedi il Dispaccio citato, n. 77 (COLUCCI, pag. 247).

(62) 11 Boccardi segnala persino la premurosa cortesia della Commissione del Commercio e dell a d o r n a m e n t o nel fornirlo d, combustibile, «avec tout le zéle et l'impressemen que mente le Representant d un peuple, qui a donné par son amitié pour la nation francaise une preuve non equivoque de son amour pour la liberté ».

(63) Vedi : Extrait du Registro des Arrétés du Comité des Finances de la Convention Na- lionate au 23 brumaire 1 an 3» me pubblicato in COLUCCI : Op. cit voi I» pag 303)

(Alleg. n. 2 del 15 brumaire an. 3“ me, 5 nov. 1794, in COLUCCI:' Op. cit. pag'. 297).

(64) Il Decreto, che ha la data dei 18 nov. 1794, dice testualmente: Art. I- Les propriétés mobiliares et immob.liares appartenantes à des Genois dans l'étendue des pays qui ont été ou seront soumis par les armees frangaises, ne pourront etre frappées par aucun acte autori^

par le droit de guerre.

Art. 2 : Dans le cas, où des propriétés appartenantes à des Genois dans les pays soumis par les armées de France, auroient été gravées par erreur par quelques actes legitimes envers des personnes ennemies les dommages seront incessamment reparés.

Seguono le formalità da osservarsi per l'accertamento dei danni (COLUCCI- O c cit

voi. I» pag. 309). '

(65) Dispaccio n. 101, in data 22 nov. (COLUCCI: Op. cit. voi. 1° pagg. 303-308).

Ma vi è di più : uno dei membri del Comitato di Salute Pubblica, discorrendo col Boccardi delle voci di pace che correvano in quei mesi, e più particolarmente a proposito del Re di Sar­

degna, aveva lasciato cadere una frase che non poteva non solleticare le aspirazioni del Go­

verno di G enova:.... « Oneglia e Loano sono per la vostra Repubblica qualora le voglia ».

Dispaccio n. 105, da Parigi 2 die. 1794. (COLUCCI: Op. cit. voi. 1° pag. 320).

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-C A P I T O L O V.

LA POLITICA INTERNAZIONALE

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