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La nozione del tempo è una delle nozioni più frequentemente espressa da parte degli apprendenti iraniani. Il connettivo usato maggiormente è quando, che è presente in tutti gli stadi dell’apprendimento. Invece negli stadi più avanzati sono usati anche durante e

mentre. Le frasi che esprimono la nozione di tempo, in tutto il Corpus, sono

ventiquattro, di cui il 67% corrette, anche grammaticalmente.

Già nei dati di Neda, nonostante sia a livello basico, emergono due enunciati con

quando, uno con durante e uno con mentre:

(1) Ma quando sono arrivata qui, circa un mese, sono per me era vacanza.[Neda] (Ma quando sono arrivata qui, per circa un mese, per me era solo vacanza.)

(2) Lui vuole, vuole lasciare da un animale, ma durante il correre (..) mentre corre

(….) va e va da un gabbia di un leone poi dopo non può lasciare, fa tante cose fare per lasciare ma non può.

( Lui vuole scappare da un animale, ma correndo entra in una gabbia di leoni, e dopodiché non riesce più a scappare; cerca di fare tante cose per scappare ma non ci riesce.)

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Nella fase post iniziale, la nozione di tempo è espressa anche tramite frasi, introdotte dal generico che, colloquiale polivalente assume valore temporale, uguale a quando:

(3) Poi lei è (…) penso che ce l’ha trent’anni, che ce vuole andare in Università. [Pardis]

(Poi penso che abbia trent’anni, quando vuole andare all’Università.)

(4) Sono entrati alti, altre feste che hanno origine religiosa (..) viene da religione

da mille cinque.. mille cinque anni fa, che sono entrati arabi e religione dell’Islam in Iran, quindi abbiamo le feste che riguardano religione.[Hamid]

(Ci sono altre feste che hanno origine religiosa di mille e cinquecento anni fa, quando gli arabi, con la loro religione, sono entrati in Iran.)

(5) Poi che la ragazza viene a salvarlo, apre la porta e lui fa finta di non avere

paura. [Hamid]

(Poi quando la ragazza viene a salvarlo, apre la porta e fa finta di non avere paura.)

(6) Si, da noi ci sono alcuni festi, per esempio abbiamo la notte più lunga in anno,

la notte di Alda, che era mi il 21 dicembre, che si festeggiano, si mangiano qualche cibi particolari, si mangiano frutta secca, frutti rossi, che sono i somboli di (…)non lo so di cosa ((laughing)). [Bahare]

(Si, da noi ci sono alcune feste, come per esempio abbiamo la notte più lunga dell’anno, la notte di Alda che era mi sa il 21 dicembre, in cui si festeggia, si mangiano dei cibi particolari, frutta

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Nel corpus die Bahare si trova anche un uso di come, al posto di quando o appena: (7) Anche ci sono (.) fanno qualche cosa particolare come si mettono a tavola e

sulla tavola si mettono sette cose che quelli sette i parole si inizia con s e tutte e sette devono essere cosi. [Bahare]

(Ci sono anche feste, dove fanno qualcosa di particolare, quando/appena si mettono a tavola e sulla tavola appoggiano sette oggetti, che devono cominciare con la lettera s.)

A meno di interpretare il come in senso comparativo, che avrebbe richiesto come

quando.

Infine, in tutti gli stadi sviluppati vengono prodotte frasi, omettendo il connettivo temporale, e che però possono essere interpretate come temporali:

(8) Poi anche tutti i negozi, tutti i bar sono aperti fino a mezzanotte e mezza, anche

non era i giorni di feste. [Bahare]

(Poi anche tutti i negozi, tutti i bar sono aperti fino a mezzanotte e mezza, anche quando non erano giorni di festa.)

Cosi in Parya che è a livello intermedio:

(9) Ma (…) quella più bella che ho fatto che estate siamo andati a San Gimignano e

poi a Bagno di Reggio. [Parya]

(Ma quella più bella che abbia fatto era in estate, quando siamo andati a San Gimignano e poi a Bagno Reggio.)

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(10) C’è un bambino che vede il tubo, non so come si dice,il tubo di gomma

che fa una cosa molto brutta. [Nargusa]

(C’è un bambino che, quando vede il tubo, non so come si dice, il tubo di gomma, fa una cosa molto brutta.)

Infine Parya usa delle temporali in maniera corretta:

(11) Qui, quando la gente fa manifestazioni o proteste, queste cose nessuno ti dice nulla, invece i poliziotti ti vengono a proteggere. [Parya]

(Qui, quando la gente fa delle manifestazioni o protese, nessuno non ti dice nulla, anzi, i poliziotti ti vengono a proteggere.)

In (11) bisogna notare anche l’uso di invece come avversativa, ma.

(12) Iraniani amano i stranieri, ma Italia no, per loro cosi cosi, non è che vogliono morire per i stranieri quando vedono stranieri.[Parya]

(Gli iraniani amano gli stranieri, ma gli italiani no. Non è che vogliono morire per gli stranieri

quando li vedono.)

Semplificando, la gerarchia di acquisizione dei connettivi temporali sembra essere:

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3.4.4. La nozione di luogo

Per quanto riguarda questo tipo di subordinata, bisogna dire che in tutto il corpus appaiono solamente due frasi con il locativo dove e in cui:

(1) E poi come città ci sono, anche fuori città, ci sono tanti giardini (…) anche non

mosca, alberi, tipo cose naturali, dove la gente va a divertire. [Hamid]

(E poi dentro la città, ma anche fuori, ci sono tanti giardini, non solo moschee, ma anche alberi, parchi, dove la gente va a divertirsi.)

Arman usa il connettivo in cui:

(2) Nell’ambiente in cui sono vissuto, un Islam molto debilitato (..) la gente è

musulmana solo di nome.[Arman]

(Nell’ambiente in cui sono vissuto, c’è un Islam molto debilitato e la gente è musulmana solo di nome.)

Arman usa il pronome che polivalente, conferendogli valore locativo:

(3) E poi c’è Sisdaweda, che è il giorno tredici del primavera che la gente fa

desidere per l’anno nuovo.[Arman]

(E poi c’è Sisdaweda, che è il tredicesimo giorno della primavera, in cui la gente esprime desideri per l’anno nuovo.)

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(4) La mia città è capitale di Iran, è Teheran, sempre c’è traffico.[Neda]

(La mia città è Teheran, la capitale dell’Iran, dove c’è sempre traffico.)

(5) L’anno scorso a Barcellona (…) eravamo insieme con Maryam e mia

sorella.[Bahare]

(L’anno scorso a Barcellona, dove sono stata assieme a Maryam e mia sorella.)

(6) C’è Charlie Chaplin che fa il scemo che entra nella gabbia del leone e poi si è

ingabbiato perché la porta si è chiusa.[Atihe]

(C’è Charlie Chaplin che fa lo scemo, che entra nella gabbia del leone, dove poi si è ingabbiato, perché la porta si è chiusa.)

(7) Sono cresciuta in, a Teheran; è una città grande, affollata, inquinata, ci sono

tanta gente non c’è tranquillità.[Nargusa]

(Sono cresciuta a Teheran; È una città grande, affollata, inquinata, dove c’è tanta gente e non c’è tranquillità.)

Dunque, anche se nel corpus risultano pochi risultati per quanto riguarda la locazione, l’acquisizione sembra essere:

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3.4.5 La nozione di ipotesi o condizione

In tutto il corpus non c’è un numero alto di ipotetiche. Nella fase dell’interlingua iniziale c’è un solo caso, mentre nella fase post-iniziale/intermedia compaiono le prime ipotetiche.

In ogni intervista è stata fatta una domanda a ciascun apprendente in forma ipotetica (Se vincessi tanti soldi, cosa faresti?) ed è stato interessante notare che, nonostante non si tratti di una costruzione spontanea ed effettivamente acquisita dall’apprendente, solo Atihe, che è a livello alto ha usato il costrutto:

(1) La prima cosa, adesso in questa situazione, se vinco tanti soldi, la prima

cosa è far venire la mia amica che per problemi economici non riesce ad uscire dal paese.[Atihe]

(Ora in questa situazione, la prima cosa che farei se dovessi vincere tanti soldi, è far venire la mia amica qui, che per problemi economici non riesce ad uscire dal paese.)

Neda ne fa un uso isolato:

(2) Se vincessi tanti soldi voglio aiutare le persone che non hanno i soldi.[Neda]

Negli stadi avanzati, comunque, le ipotetiche vengono introdotte dalla congiunzione se. I verbi sono esclusivamente al presente:

(3) Il primo secondo me (..) non so, è come l’Italia: se questo gatto è in Iran e

63 (Il primo secondo me rappresenta l’Italia: se questo gatto fosse in Iran e stesse sognando di

avere una casa cosi, mai la potrebbe avere.)

(4) Poi lui che si tocca per vedere se il leone lo ha mangiato o se è tutto a posto. [Atihe]

(Poi si tocca per capire se il leone ha mangiato o se è tutto a posto.)

Invece in tutto il corpus emergono due enunciati, contenenti una condizione, che sono interpretabili come ipotetiche. Si trovano sempre comunque negli stadi avanzati dell’interlingua:

(5) Se vogliamo parlare della differenza penso che devo, sarebbe meglio

iniziare con assomiglianza. [Hamid]

(6) Anche se sempre dicono che non c’è tanta differenza, però quando tu

specialmente quando vivi con un italiano o italiana o entri in una famiglia italiana, poi vedi che ci sono tante differenze. [Atihe]

Sulla base dei dati, la sequenza di acquisizione sembra essere cosi, nonostante ci siano poche frasi ipotetiche all’interno del corpus:

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3.4.6. La nozione di conseguenza, di modo, paragone, causa negata

ed eccezione

Questo paragrafo racchiude più di una nozione a causa della scarsa frequenza presente in tutto il Corpus. Soprattutto la nozione di paragone è stata espressa tramite frasi semplici, giustapposte o coordinate.

Nel corpus è stata analizzata la nozione di conseguenza, cioè l’effetto o il risultato dell’evento della principale.

Si colloca a destra della reggente, seguendo quindi la logica di “evento + conseguenza”. I dati estratti, però, mostrano che nessuno degli apprendenti ha utilizzato una forma standard: Nello stadio dell’interlingua iniziale è totalmente assente, invece negli altri stadi è stata utilizzata una coordinazione copulativa in luogo del connettivo “cosicché” oppure “cosi … che”. In seguito alcuni esempi:

(1) Che uno si legge i giornali e da i nuovi notizie a loro e uno sta cercando carne

((laughing)) [Bahare]

(Uno si legge il giornale, cosicché può dare le notizie agli altri e un altro ancora sta cercando carne.)

(2) Una ragazzina che ha avuto un incubo e ha urlato e sua madre venuta e ha detto

tranquilla carina dormi dormi. [Hamid]

(C’è una ragazzina che ha avuto un incubo e ha urlato cosicché sua madre È venuta e le ha detto di continuare a dormire.)

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(3) Tanti soldi (…) compravo una casa bellissima e grande con giardino poi davo

soldi per un regista per farmi recita in un film e divento una star sicuramente.

[Parya]

(Se vincessi tanti soldi, mi comprerei una casa grande e bellissima con un giardino. Poi darei i soldi ad un regista per farmi recitare in un film cosicché divento una star sicuramente.)

Nello stadio avanzato troviamo delle frasi con tanto che oppure con il solo che espressivo della nozione di conseguenza:

(4) Poi arriva un cane che fa tanto che fa fare charlie chaplin spaventare che il

leone si sveglia. [Nargusa]

(Poi arriva una cane che fa così tanto rumore, che fa spaventare charlie chaplin e ha paura che il leone si sveglia.)

(5) Iran viene da un sistema dittoriale, che per esempio le donne non hanno la

libertà di vestirsi. [Arman]

(l’Iran ha un sistema cosi dittatoriale, che le donne, per esempio, non hanno la libertà di vestirsi come vogliono.)

(6) Una ragazza che dorme, con capelli a trapezi ((laughing)) e una una pigrona

come me, che la mamma la fa la sveglia. [Atihe]

(C’è una ragazza che dorme con i capelli in aria ed è così una pigrona come me, che la mamma la deve svegliare.)

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In base a questi dati, anche se sono di scarso numero, la gerarchia di acquisizione della nozione di conseguenza può essere cosi:

0 > e > che > tanto…che

La nozione di paragone, in tutto il corpus si manifesta quattro volte e mai nella forma giusta. Si può interpretare nell’interlingua di Neda (livello basico) che ha costruito un enunciato di paragone, però ha omesso il costrutto corretto:

(1) Più rumorosa di qui (…) aria è più pulito, si aria è pulita (.) qua in Italia.

(È più rumorosa di Pisa e l’aria non è cosi tanto pulita quanto in Italia.)

Bahare invece, che si trova già a livello avanzato, utilizza un costrutto di paragone con il connettivo come:

(2) Mi piace molto, perché ho trovato una città grande come mia città.

(Mi piace molto, perché ho trovato una città grande quanto la mia.)

In Hamid compare tanto … quanto:

(3) Si pensava che non posso vivere in una città piccola, perché la mia città è

bastanza grande, quasi come Roma.

(Pensavo di non poter vivere in una città piccola, siccome la mia città è quasi tanto grande

quanto Roma.)

(4) Questo (..) anche questo è pigro come me.

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Un altro esempio di paragone che si è manifestato nell’intero corpus, è di Parya che usa

tanto pulita in assenza del seguito quanto:

(5) Diciamo che non è una città tanto pulita e bella (…) insomma meglio l’Italia.

(Diciamo che non è un paese tanto pulito e bello quanto l’Italia.)

Nonostante ci siano solamente quattro esempi presenti in tutto il Corpus della nozione di paragone, l’acquisizione sembra essere:

0 > come > tanto … quanto / cosi … come

Nozione di modo:

Della nozione di modo non ci sono molti esempi nel corpus. Il modo indica come si compie un’azione, può essere rappresentato dal connettivo come per esempio “Fa’ come ti pare”, oppure con il gerundio “camminava zoppicando”. In tutto il corpus sono completamente assenti enunciati costruiti con il gerundio che indicano una frase modale e solamente tre contengono il connettivo che equivale alle forme il modo in cui oppure

nel modo in cui.

(1) Non lo so come vivono i gatti. [Bahare]

(2) Si usano come (…) un giardino per pubblico. [Hamid]

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(3) Deve vestirsi secondo le regole islamiche, però non come nei paesi arabi; Come

ho detto, è un Islam debilitato. [Arman]

(Bisogna vestirsi a seconda della legge islamica, però non come nei paesi arabi; come ho detto prima, è un Islam debilitato.)

Totalmente assente è la nozione di causa negata e anche la nozione di eccezione.

3.5. Le argomentali

Saranno prese in esame le frasi ed enunciati del corpus, che rappresentano un “argomento” della predicazione della reggente. Si tratta delle frasi che esprimono la nozione di soggetto, oggetto, complemento e domanda indiretta, quindi è in primo luogo un’analisi dell’ordine delle parole in italiano, che è come base SVO.

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