• Non ci sono risultati.

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in stufa a 110±5°C fino a massa costante, cioè fino a quando la differenza tra due pesate successive a intervalli di 24 h è minore di 0.1%. E’ necessario porre un campione di prova sui rulli di sopporto con la superficie di esercizio rivolta verso l’alto in modo che sporga della lunghezza l all’esterno di ogni rullo di sopporto. Collocare il rullo centrale a distanza uguale da ciascuno dei rulli di sopporto. Applicare il carico in maniera uniforme in modo da ottenere un incremento del carico di 1±0.2 N/mm2 al secondo; lo sforzo può essere calcolato mediante la formula espressa più avanti.

Fig. 2 – Vista in sezione dell’apparecchio per la resistenza a flessione

Espressione dei risultati. Calcolare la resistenza a flessione media, utilizzando solo i

risultati dei campioni che si sono rotti in una posizione centrale, di lunghezza equivalente al diametro del rullo centrale. Calcolare il valore medio utilizzando un numero di cinque risultati validi.

Se sono stati ottenuti meno di cinque risultati validi, è necessario ripetere la prova su un secondo campione costituito da un numero doppio di piastrelle. In questo caso è necessario un minimo di 10 risultati validi per calcolare la media.

La resistenza a flessione δ, espressa in newton al millimetro quadrato, è data da: 2 2 3 bh FL = δ dove:

F è il carico di rottura necessario (in newton); L è la distanza tra i rulli di sopporto (in millimetri); b è la larghezza della piastrella (in millimetri);

h è lo spessore minimo del campione di prova (in millimetri) misurato dopo la prova lungo il bordo della rottura

Resoconto di prova. Nel resoconto di prova si deve riportare quanto segue:

¾ Descrizione delle piastrelle; ¾ I valori di d, t, l, L, F;

¾ La resistenza a flessione di ogni campione di prova; ¾ La resistenza a flessione media.

NORMA EUROPEA

EN 102

Piastrelle di ceramica

Determinazione della resistenza all’abrasione profonda Piastrelle non smaltate

Scopo e campo di applicazione. La presente norma stabilisce un metodo di prova per

determinare la resistenza all’abrasione profonda di tutte le piastrelle ceramiche non smaltate utilizzate per il rivestimento di pavimenti.

Principio. Determinazione della resistenza all’abrasione di piastrelle non smaltate

misurando la lunghezza dell’impronta prodotta sulla superficie di esercizio per mezzo di un disco rotante in determinate condizioni e con l’uso di materiale abrasivo.

Il materiale abrasivo è costituito da ossido di alluminio bianco fuso di grana 80 in conformità al documento FEPA (Federation Europeenne des Fabricants de Produits Abrasits) relativo a grani per abrasivi agglomerati, grani da 8 a 220.

Apparecchiatura. L’apparecchio per l’abrasione consiste essenzialmente di un disco

rotante, una tramoggia di carico con dispositivo di alimentazione per il materiale abrasivo, un supporto per il campione di prova ed un contrappeso. Il disco è fatto di acciaio Fe 360A ISO 630 (=UNI 7070) con un diametro di 200±0.2 mm ed uno spessore al bordo di 10±0.1 mm e rotante alla velocità di 75 giri/min.

La pressione con la quale i campioni di prova sono premuti contro il disco di acciaio viene determinata tarando l’apparecchio con granito austriaco normalizzato.

La pressione è regolata in modo che dopo 300 giri si produca una corda dell’impronta di 32 mm.

Campioni di prova. Le prove devono essere eseguite usando piastrelle intere o campioni di prova di adeguate dimensioni. Prima della prova i campioni piccoli devono essere fissati con adesivo su un supporto più grande evitando giunti.

Fig. 2 – Misura della corda Devono essere utilizzati campioni di prova

puliti ed asciutti. Inoltre devono essere utilizzati almeno cinque campioni per prova.

Procedimento. Si pone un campione di prova nell’apparecchio in modo che lo stesso sia

tangente al disco rotante. È necessario assicurarsi che l’alimentazione del materiale abrasivo nella zona di abrasione sia uniforme, con un flusso di almeno 100 g ogni 100 giri. Il disco di acciaio deve ruotare per 150 giri. Al termine della rotazione si rimuove il campione di prova dall’apparecchio e viene misurata la lunghezza l della corda dell’impronta per mezzo di uno strumento di misura, con precisione di 0.5 mm. Il campione di prova viene analizzato in almeno due zone ad angolo retto sulla superficie di esercizio. Se vi sono superfici a rilievo che interferiscono con la determinazione della resistenza all’abrasione, le asperità possono essere eliminate ma il risultato della prova non sarà equivalente a quello ottenuto con piastrelle simili con superficie piana.

Espressione dei risultati. La resistenza all’abrasione profonda è espressa come volume

V di materiale rimosso, in millimetri cubi. Questo è calcolato dalla lunghezza l della corda dell’impronta utilizzando la formula:

8 sin 180 2 hd V = πα − α dove: d l = 2 sinα

d è il diametro del disco rotante (in mm); h è lo spessore del disco rotante (in mm);

l è la lunghezza della corda (in mm);

Alcuni valori equivalenti sono dati nel prospetto I.

Resoconto di prova. Nel resoconto di prova si deve riportare quanto segue:

¾ Descrizione delle piastrelle;

¾ Lunghezza l della corda di ogni impronta con precisione di 0.5 mm; ¾ Il volume V, in millimetri cubi, per ogni singola impronta;

NORMA EUROPEA

EN 106

Piastrelle di ceramica

Determinazione della resistenza chimica

Scopo e campo di applicazione. La norma stabilisce un metodo di prova per

determinare la resistenza chimica a temperatura ambiente della superficie di esercizio delle piastrelle di ceramica non smaltate.

Principio. I campioni di prova vengono parzialmente immersi nella soluzione di prova

ed il grado di attacco viene stimato visivamente dopo 28 giorni.

Soluzioni acquose di prova (prodotti chimici di uso domestico).

¾ Soluzione di cloruro di ammonio, 100 g/l

¾ Soluzione di agente detergente preparata come segue: Carbonato di sodio anidro 33% (m/m)

Perborato di sodio 7% (m/m)

Soluzione di silicato di sodio con massa volumica di 1.33 g/cm3 7% (m/m) Scaglie di sapone di oleato di sodio 30% (m/m)

Acqua distillata o deionizzata 23%

100 g di questo agente detergente contengono 70 g di sostanza secca. Usarlo in concentrazioni di 10 g di sostanza secca al litro. La soluzione di prova deve essere preparata subito prima dell’uso.

Apparecchiatura. Recipiente con coperchio di vetro borosilicato 3.3 (ISO 3585) o

qualsiasi altro materiale adatto. Stufa funzionante alla temperatura di 110±5°C. Pelle di camoscio. Bilancia con precisione di 0.05 g.

Campioni di prova. Devono essere usati cinque campioni di prova per ogni soluzione di

prova. Deve essere tagliato un campione di prova quadrato, 50 mm x 50 mm, da ogni piastrella da provare in modo che un bordo di ogni campione di prova non sia ottenuto da taglio. È necessario pulire la superficie di esercizio con un solvente adatto, per esempio alcole metilico. Eventuali campioni di prova con difetti superficiali devono essere esclusi dalla prova.

Procedimento. Essiccare i campioni di prova a 110±5°C fino a massa costante, cioè fino

a quando la differenza fra due pesate successive è minore di 0.1 g, e raffreddare fino a temperatura ambiente.

Immergere i campioni di prova nel recipiente contenente la soluzione di prova in posizione verticale per un’altezza di 25 mm.

Il lato non tagliato di ciascun campione di prova deve essere immerso completamente. Ricoprire con un coperchio e mantenere per 28 giorni a 20±2°C.

Dopo 28 giorni porre i campioni di prova sotto acqua corrente per 7 giorni e poi bollirli per 30 minuti mantenendoli completamente immersi nell’acqua.

Togliere i campioni di prova dall’acqua e strofinarli con una pelle di camoscio umida e strizzata.

Esaminare i campioni di prova ad occhio nudo per determinare variazioni sulla superficie di esercizio e sullo spigolo non tagliato.

Esaminare quindi le parti degli spigoli tagliati che sono state immerse.

Resoconto di prova. Nel resoconto di prova si deve riportare quanto segue:

¾ Descrizione delle piastrelle; ¾ Soluzione di prova usata; ¾ Numero di campioni di prova;

¾ Numero di campioni di prova danneggiati;

¾ Cambiamenti visibili sulla superficie di esercizio; ¾ Cambiamenti visibili sui bordi non tagliati; ¾ Cambiamenti visibili sui bordi tagliati .

NORMA EUROPEA

EN 159

Piastrelle di ceramica pressate a secco Assorbimento d’acqua E > 10% - Gruppo BIII

Scopo e campo di applicazione. La presente norma stabilisce le dimensioni, le

caratteristiche meccaniche, fisiche e chimiche l’aspetto e la designazione delle piastrelle di ceramica. Essa si applica solo alle piastrelle di ceramica pressate a secco, con assorbimento d’acqua (E > 10%) conforme al gruppo BIII della UNI EN 87, utilizzate nei rivestimenti di pareti e pavimenti. Le piastrelle di questo gruppo sono utilizzate principalmente nelle zone non sottoposte a carichi meccanici severi. Non devono essere utilizzate dove possono verificarsi condizioni di gelo.

La superficie delle piastrelle appartenenti al gruppo BIII può essere piana, profilata, ondulata o realizzata in altra maniera. Essa può essere interamente o parzialmente rivestita da uno smalto brillante, opaco o semiopaco.

Le forme e le dimensioni delle piastrelle sono indicate nelle figure 1 e 2 e nei prospetti I e II.