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Nuove apparecchiature fotografiche e nuovi procedimenti di lavoro incrementano lo sviluppo aziendale,

Nel documento Cronache Economiche. N.133, Gennaio 1954 (pagine 53-57)

razionaliz-zano Fattività produttiva e ne riducono i costi.

LENTI

ADDIZIONALI

P E R L E

INDUSTRIE

M A R T O I

In questo numero riprendiamo il discorso in tema di microfilm

am-pliandolo con l'illustrazione di due nuovi processi di lavoro. Chi, dilet-tante o professionista, si interessa alla fotografia conosce senza dubbio l'uso e la funzione delle lenti addizionali. Esse servono a variare la distanza fo-cale di un determinato obbiettivo per permettere la ripresa fotografica di soggetti molto ravvicinati. Figurativa-mente, le lenti addizionali per l'indu-stria sono rappresentate dai mezzi che consentono un esame minuzioso dei vari settori di lavoro e lo studio rav-vicinato dei miglioramenti introduci-bili nel campo aziendale.

Continuando nella rassegna dei mez-zi da utilizzare per una sempre mag-giore riduzione dei costi di produzio-ne illustriamo ora due sistemi che si basano sull'uso -del microfilm e delle apparecchiature fotografiche. Quanta strada ha fatto il microfilm dai primi giorni della sua applicazione nel cam-po della cam-posta militare! Quale enor-me sviluppo ha avuto sia nelle biblio-teche che negli archivi di Stato che ancora nell'industria! È superfluo ri-cordare qui l'utilità del microfilm;

accenniamo perciò direttamente al nuovo procedimento per la riprodu-zione economica di documenti su carta eliografica, collegato al microfilm stesso. In tutte le aziende industriali, a qualsiasi settore esse appartengano, si riscontra la necessità di duplicare do-cumenti (fatture, schede, disegni, ecc.). Normalmente la duplicazione viene eseguita con l'impiego di mezzi foto-grafici. Oggigiorno viene posta all'at-tenzione dei dirigenti di azienda una apparecchiatura che provvede ad in-grandire il documento su carta elio-grafica, anziché su carta sensibile fo-tografica. Il lavoro si svolge secondo le seguenti fasi: i) si fotografano i do-cumenti o i disegni con un normale apparecchio per i microfilm a passo 35 mm.; 2) se ne ricava una pellicola negativa; 3) si procede alla stampa del positivo a contatto; 4) il positivo viene poi introdotto nella nuova mac-china ingranditrice. In essa, come si è detto, la carta sensibile fotografica è sostituita con una semplice carta eliografica. È noto che la carta elio-grafica è 3000 volte all'incirca meno sensibile di quella fotografica, per cui essa può essere usata alla luce e

svi-luppata a secco con vapori di amino-niaca. La sorgente di luce dell'ingrati' ditrice è formata da una lampada ad

arco che consente di concentrare in un piccolo spazio una fonte luminosa fortissima, ricca di raggi violetti e ul-travioletti. Sistemato il microfilm nella apposita intelaiatura, mediante la proie-zione si ottiene l'ingrandimento desi-derato sulla carta eliografica (occorre che il microfilm sia positivo poiché la carta eliografica non inverte le tinte). La carta sottoposta all'azione della fonte luminosa, e poi sviluppata con normale processo a secco, con vapori di ammoniaca, diventa la copia desi-derata. La carta eliografica, fornita so-litamente in rotoli da 30 metri, ha un costo notevolmente inferiore alla carta fotografica (da 10 a 12 volte meno) e il suo sviluppo è praticamente senza costo. Lo sviluppo è rapido e di facile esecuzione. La produzione oraria di una tale macchina ingrandi-trice si aggira sulle 700-800 copie giornaliere con un consumo modesto di energia elettrica. La copia di car-boni per l'arco dura circa una ora e mezza. Sull'apparecchio un apposito dispositivo permette l'inserimento di

L ' u s o dei m i c r o f i l m e delle appa-r e c c h i a t u appa-r e f o t o g appa-r a f i c h e sveltisce il lavoro aziendale c o n n o t e v o l e e c o -n o m i a di t e m p o . L ' a d o z i o -n e dei vari s i s t e m i si generalizza s e m p r e più.

un'eventuale tabellina con dati e nu-meri di riferimento. I vantaggi di or-dine economico sono notevoli. U n impianto di riproduzione del genere diventa inevitabile in quegli stabili-menti ove sia già in uso il sistema di

archivio a microfilm.

Ecco un altro esempio delle possi-bilità che i mezzi fotografici offrono in campo aziendale.

Gli apparecchi ingranditori di ripro-duzione vengono utilizzati per un ra-pido passaggio « dal blu all'acciaio »,

ovvero, per rendere spedite le opera-zioni di tracciamento dei pezzi parti-colarmente delle lamiere.

È noto a tutti che il procedimento attuale inerente alla lavorazione delle lamiere ritagliate, che sfuggono per la dimensione o per lo spessore o per questioni di serie alla lavorazione di stampo e di pressa, parte dal disegno che i progettisti hanno tracciato e quotato in scala. I disegni originali, eseguiti sui soliti « lucidi » vengono

riprodotti in numerose copie in blu o

in seppia. Le copie eliografiche o cta-nografiche o sviluppate ai vapori di ammoniaca vengono custodite negli

ar-chivi tecnici. Parte di esse vengono destinate ai reparti di officina, accom-pagnate dalla bolla di lavorazione. Nel caso particolare di operazioni di ta-glio, foratura, ecc. su lamiere di ec-cezionale larghezza o di un certo spessore, come negli altri casi più sem-plici, occorre che il disegno venga op-portunamente tracciato; i riferimenti per l'esecuzione delle varie fasi di la-voro devono essere ben definiti sulla lamiera stessa. Per questo, operai e tracciatori provvedono appunto all'ese-cuzione dell'operazione di tracciatura. Sulla scorta delle misure richiamate nel disegno di progetto, con l'ausilio di righelli, squadre, truschini e graffietti essi provvedono ad incidere le linee volute. Per farle meglio risaltare so-litamente si segnano con gesso bianco le parti su cui esse vengono eseguite. A seconda delle complessità del dise-gno originale, la tracciatura della la-miera è più o meno laboriosa, in tutti i casi richiede una grande attenzione

da parte degli operatori. È inutile sot-tolineare che il lavoro deve essere ese-guito con la massima esattezza. Un errore nel tracciato provocherebbe la costruzione errata del pezzo e quindi il suo scarto dopo costose fasi di lavo-razioni, per non parlare del danno do-vuto allo scarto del materiale stesso che può essere del tipo pregiato. Ad abbreviare i tempi di esecuzione, a sveltire il lavoro rendendolo semplice ed agevole intervengono ancora una volta i mezzi ausiliari ottici.

Il procedimento che porta a risul-tati economici e tecnici notevoli si basa sulle seguenti fasi: fotografia del di-segno originale su pellicola negativa. Proiezione del disegno sulla lamiera da tracciare mediante un ingrandi-mento in scala adeguata.

Descriviamo ora, minutamente, que-sto nuovo procedimento.

Quando il disegno originale è ter-minato esso viene portato al labora-torio fotografico che provvede ad ese-guire il microfilm. Dopo, il disegno

originale viene sistemato in archivi di riposo dai quali raramente verrà

pre-levato (verrà prepre-levato soltanto in casi eccezionali di accertamenti e verifiche). Il microfilm del disegno, invece, verrà custodito dall'archivio tecnico. Su

or-dine dell'ufficio tecnico di esso ver-ranno fatte le copie necessarie per i vari servizi, negli ingrandimenti

rite-nuti idonei.

Allorché il rifornimento del mate-riale (lamiera) sia stato effettuato dal magazzino all'officina, l'ufficio tecnico invia con la bolla di lavorazione anche una copia del microfilm.

Nei reparti di tracciatura

l'innova-zione del sistema è dovuta all'adozio-ne di un potente ingranditore foto-grafico. Esso, sostenuto da una • gru, da un carro a ponte o da altro mezzo mobile ed elevabile, proietta sulla la-miera sistemata orizzontalmente, sulle tavole dei tracciatori, il disegno ripro-dotto nel microfilm. Con i necessari spostamenti del proiettore,

vertical-I sistemi fotografici sono notevolmente efficaci per la riduzione del volume degli archivi tecnici e amministrativi.

I sistemi fotografici sono notevolmente efficaci per la riduzione del volume degli archivi tecnici e amministrativi.

mente ed orizzontalmente, l'operatore incaricato provvede a che il disegno sia centrato rispetto alla lamiera e che assuma i valori reali indicati nella scala.

Solitamente i solerti disegnatori in-seriscono nel disegno un opportuno

segmento campione annotandovi a

fianco la misura che in realtà esso deve assumere una volta proiettato

dall'ingranditore. Per essere chiari ci-tiamo un esempio : se la scala del di-segno è 1:10, sul didi-segno il progetti-sta potrà tracciare il segmento di i o cm. Quando l'operatore proietta il disegno sulla lamiera questo segmento deve avere una lunghezza reale di un metro, proprio come indicato nella scala. Punzone e martello alla mano, i tracciatori potranno quindi tracciare il

Sulla lamiera viene proiettato il disegno costruttivo opportunamente ingrandito.

disegno sulla lamiera ricalcando i se-gni proiettati.

Questa descrizione del sistema ren-d e eviren-denti i pregi che l'impiego ren- dei-microfilm e l'adozione dei mezzi ot-tici di ingrandimento apportano al lavoro aziendale. Nel primo caso si ha una vantaggiosa riduzione degli archivi

G dono alla punzonatura e alla traccia-ulteriori fasi della lavorazione.

tecnici e, nel secondo, una riduzione sufficientemente elevata del tempo ne-cessario per tracciare i pezzi in lavo-razione.

Naturalmente il sistema è applica-bile solo per talune lavorazioni, per operazioni su lamiere, per il taglio dei cristalli, il taglio del legname in

ta-vole, di cartoni speciali; in una parola, solo per superfici piane con caratte-ristiche determinate. Il sistema illu-strato viene suggerito e proposto allo studio di coloro i quali sovraintendono appunto allo svolgimento dei lavori aziendali di questo particolare settore. L'attrezzatura necessaria non differi-sce dalle comuni apparecchiature che si utilizzano per molti lavori. U n ap-parecchio di ripresa per pellicola a pas-so 35 e un buon ingranditore foto-grafico. La potenza di quest'ultimo deve essere adeguata agli ingrandi-menti che si vogliono ottenere. U n o dei settori industriali che meglio si può avvantaggiare con un sistema sl-mile è quello inerente alle costruzioni navali. Nei cantieri navali con questo procedimento si ottengono ingrandi-menti sino a superfici di io metri per 2. L'industria ottica moderna fornisce ottimi apparecchi, per cui non v'è pe-ricolo che l'immagine proiettata abbia deformazioni indesiderate.

Nelle officine, per ingrandimenti non troppo elevati, si deve sistemare l'in-granditore su un paranco elettrico

per-corrente una monorotaia. Con un pa-ranco posto su un tratto di monoro' tata a ponte si può facilmente dirigere

da terra l'operazione di ricerca del-l'ingrandimento voluto e della giusta posizione, rispetto il contorno della la-miera greggia, la posizione migliore cioè ai fini di una riduzione massima degli scarti.

T O R I N O - C O R S O V I T T O R I O E M A N U E L E , 66 * S T A B I L I M E N T I I N M O N D O V I ' E I N T O R I N O

S O C I E T À P E R A Z I O N I

ORGANIZZAZIONE ED ESITO

Nel documento Cronache Economiche. N.133, Gennaio 1954 (pagine 53-57)

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