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I nuovi indici di capacità contributiva

Nel documento Il nuovo redditometro (pagine 74-77)

3.3 Redditometro come strumento di controllo e compliance

3.3.1 I nuovi indici di capacità contributiva

Il nuovo redditometro, applicabile alle dichiarazioni dei redditi dal 2009 in poi, per ricostruire il reddito si fonda sul contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva contenuti all'interno del decreto ministeriale 24 dicembre 2012.

Quest'ultimo, nella tabella A, presenta oltre 100 voci rappresentative, almeno potenzialmente, di tutte le spese quotidiane, attraverso le quali, può essere espressa la capacità contributiva del contribuente nonché del nucleo familiare cui appartiene.

Le 100 voci sono suddivise in due macro-categorie, Consumi ed Investimenti, le quali sono a loro volta composte da sotto-categorie; tralasciando per un momento gli Investimenti, oggetto del prossimo paragrafo, la categoria dei Consumi è a sua volta composta da:

1) Consumi per generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature 2) Abitazione

3) Combustibili ed energia

4) Mobili, elettrodomestici e servizi per la casa 5) Sanità

6) Trasporti 7) Comunicazioni 8) Istruzione

9) Tempo libero, cultura e giochi 10) Altri beni e servizi

All'interno delle sopra-elencate categorie sono elencati quasi tutti i generi di bene e servizi che fanno parte della vita quotidiana della famiglia o della persona ed in ogni sotto-categoria è presente un ulteriore voce, “altro”, dove è data la possibilità di ulteriori tipologie di spesa.

Ad ogni voce di spesa corrispondono modalità di valorizzazione, in base al tipo di fonte preso in considerazione. Le tipologie di fonti sono molteplici, si va dalle spese risultanti da dati disponibili o presenti in Anagrafe Tributaria, alle spesa media ISTAT della tipologia di nucleo familiare di appartenenza, passando per le spese determinate sulla base di studi socio-economici o di settore e la spesa media figurativa.

Entrando nei dettagli, le ultime tre tipologie sono quelle di contenuto induttivo, ovvero: spesa media ISTAT, spese determinate sugli studi di settore o socio-economici e spesa media figurativa;

quest'ultima, ad onor del vero, è utilizzata soltanto per i fitti figurativi (all'interno della categoria Abitazione) ed è basata sui dati rinvenibili dall'Osservatorio del mercato immobiliare.

Per quanto riguarda tutte le altre voci , tolte le 10 denominate “altro” e quella dei fitti figurativi, si possono suddividere in132:

 20 casi in cui la voce può essere valorizzata solamente con spese e dati disponibili o presenti in Anagrafe Tributaria (categoria Abitazione: 1. Mutuo; 2. Canone di locazione; 3. Canone di leasing immobiliare; 4. Intermediazioni mobiliari; categoria Combustibili ed energia: 5. Energia elettrica; 6. Gas; categoria Mobili, elettrodomestici e servizi per la casa: 7. Collaboratori domestici; categoria Trasporti: 8. Assicurazioni per responsabilità civile, incendio e furto per auto, moto, caravan, camper e minicar; 9. Bollo (auto, moto, caravan, camper, minicar); 10. Assicurazione responsabilità civile, incendio e furto natanti, imbarcazioni e aeromobili; 11. Canone di leasing o noleggio mezzi di trasporto; Categoria Istruzione: 12. soggiorni studio all'estero; 13. Canoni di locazione per studenti universitari; Categoria Tempo libero, cultura e giochi: 14. Abbonamenti pay-tv, 15. Attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali; 16. Giochi on-line; categoria Altri beni e servizi: 17. Assicurazioni danni, infortuni e malattia; 18. Contributi previdenziali obbligatori; 19. Centri benessere; 20. Assegni periodici corrisposti al coniuge).  21 casi in cui la voce può essere valorizzata sia in base alle spese e dati disponibili o presenti

in Anagrafe Tributaria, sia in base alla spesa media Istat della tipologia di nucleo familiare di appartenenza (categoria Generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature: 1. Alimenti e bevande; 2. Abbigliamento e calzature; categoria Abitazione: 3. Acqua e condominio; 4. Manutenzione ordinaria; categoria Combustibili ed energia: 5. Riscaldamento centralizzato; 6. Elettrodomestici e arredi; 7. Altri beni e servizi per la casa (biancheria, detersivi, pentole, lavanderia e riparazioni); categoria Sanità: 8. Medicinali e visite mediche; categoria Trasporti: 9. Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione di auto, moto, caravan, camper, minicar; 10. Tram, autobus, taxi e altri trasporti; categoria Comunicazioni: 11. Acquisto apparecchi per telefonia; 12. spese telefono; categoria Istruzione: 13. Libri scolastici, tasse scolastiche, rette e simili per..; categoria Tempo libero, cultura e giochi: 14. giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, televisione ed internet, lotto e lotterie, piante e fiori, riparazioni radio, televisore, computer; 15. Animali domestici (comprese le spese veterinarie); categoria Altri beni e servizi: 16. Barbiere, parrucchiere e

istituti di bellezza; 17. Prodotti per la cura della persona; 18. Argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi; 19. Borse, valigie e altri effetti personali; 20. Onorari liberi professionisti; 21. Alberghi, pensioni e viaggi organizzati).

 3 casi in cui si applicano gli studi di settore (categoria Trasporti: 1. pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione, riparazione, ormeggio e rimessaggio di natanti ed imbarcazioni; 2. pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, servizi di hangaraggio, manutenzione e riparazione di aeromobili; categoria Tempo libero, cultura e giochi: 3. Cavalli).

 1 caso in cui si applicano solamente la spesa media ISTAT (categoria Altri beni e servizi: 1. Pasti e consumazioni fuori casa).

Infine, dall'analisi delle voci di spesa, in particolar modo per quelle determinate sulla base delle banche dati ISTAT, esse sono differenziate in base al nucleo familiare di appartenenza e all'area territoriale133; le undici tipologie di nuclei familiari, contenute all'interno della tabella B sono:

1) coppia sola con meno di 35 anni 2) coppia senza figli con meno di 35 anni

3) persona sola con età compresa tra 35 e 64 anni 4) coppia senza figli con età compresa tra 35 e 64 anni 5) persona sola con 65 anni o più

6) coppia senza figli con 65 anni o più 7) coppia con un figlio

8) coppia con due figli 9) coppia con tre o più figli 10) monogenitore

11) altre tipologie

Le tipologie di nuclei familiari, combinate con le 5 aree territoriali ( Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) individuano, quindi, 55 tipologie di famiglie.

133Ai sensi dell'art. 1, comma n. 3, DM 24 settembre 2012: «Il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva, indicato nella tabella A, è determinato tenendo conto della spesa media, per gruppi e categorie di consumi, del nucleo familiare di appartenenza del contribuente; tale contenuto induttivo corrisponde alla spesa media risultante dall’indagine annuale sui consumi delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, effettuata su campioni significativi di contribuenti appartenenti ad undici tipologie di nuclei familiari distribuite nelle cinque aree territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale. Le tipologie di nuclei familiari considerate sono indicate nella tabella B, che fa parte integrante del presente decreto».

Nel documento Il nuovo redditometro (pagine 74-77)