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A-Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche

L’abito mentale e le competenze necessarie per una comunicazione corretta linguisticamente, adeguata al contesto ed efficace allo scopo sono fondamentali in qualsiasi ambito, disciplinare, interdisciplinare e lavorativo.

A-1-Potenziamento delle competenze linguistiche in Italiano.

La “comunicazione nella madrelingua”, nel nostro caso l’Italiano, è, non a caso, la prima tra le otto competenze chiave stabilite dall’Unione Europea rispetto agli obiettivi formativi dei sistemi di

istruzione degli Stati membri. Una comprensione e comunicazione adeguata ai vari contesti è la premessa indispensabile per l’acquisizione sia di competenze relazionali e di cittadinanza, sia di competenze specifiche ai vari ambiti disciplinari che concorrono a determinare, integrandosi fra loro, il profilo in uscita degli studenti dei vari indirizzi del Liceo Artistico.

Pertanto l’acquisizione di abilità e competenze crescenti nella comprensione e nella comunicazione orale e scritta in Italiano è un macro-obiettivo comune a tutte le discipline: gli aspetti di correttezza linguistica, adeguatezza al contesto e efficacia allo scopo della comunicazione in Lingua italiana (e nei contesti previsti in Lingua inglese) costituiscono elementi cardine della valutazione in tutte le discipline.

Migliorare i risultati riportati dai nostri studenti nei test di lettura dell’INVALSI è obiettivo comune per tutte le discipline.

Ogni disciplina cura la produzione orale e scritta in Lingua italiana, a livelli crescenti di complessità, per quanto richiesto nel proprio ambito, avvalendosi, ove necessario, nel quadro della programmazione del Consiglio di Classe, delle competenze del Docente di Lingua e Letteratura italiane e, eventualmente, dell’organico di potenziamento.

Particolare cura viene posta nel rilevare difficoltà e trovare soluzioni rispetto agli studenti non di madrelingua italiana, anche con l’eventuale utilizzo dell’organico di potenziamento. Ciò si concretizza sia in corsi extacurricolari di Italiano L2 per gli allievi non madrelingua che non hanno competenze di base rispetto alla Lingua italiana, sia in iniziative volte al monitoraggio e al miglioramento delle competenze in Lingua italiana di quegli allievi che, pur avendo frequentato da tempo scuole italiane, hanno ancora problemi di comprensione e corretta comunicazione nelle varie discipline.

Nei percorsi di alternanza scuola-lavoro si sviluppano, assieme agli enti e aziende in questione, competenze comunicative in Lingua italiana efficaci al contesto lavorativo e aziendale.

A-2-Potenziamento delle competenze in Lingua Inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning.

I progetti di potenziamento in lingua inglese si configurano come attività di insegnamento e laboratoriali, mirate all’approfondimento e all’ampliamento dei percorsi didattici, con particolare riguardo al potenziamento delle competenze comunicative, per una formazione aperta e nell’ottica del lifelong learning. Tale metodologia favorisce inoltre il potenziamento dell’inclusione scolastica, anche degli studenti con bisogni educativi speciali, attraverso didattiche e percorsi più personalizzati.

Particolare attenzione viene inoltre rivolta a:

interventi di tutoraggio peer to peer;

◦ attività di compresenza, utilizzando l’organico di potenziamento, rivolte ai diversi livelli di competenza comunicativa;

◦ interventi di recupero per classi aperte, in particolare per il primo biennio;

◦ frequenza dei corsi extracurricolari finalizzati al conseguimento delle certificazioni linguistiche;

◦ sviluppo delle competenze digitali, in particolare attraverso la partecipazione a progetti eTwinning, il programma che promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle TIC;

◦ sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva, attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale ed il rispetto delle differenze, anche attraverso l’offerta di moduli sviluppati in compresenza con un assistente madrelingua che permetta un insegnamento più interattivo e lo sviluppo delle competenze di ascolto e di comprensione e produzione della lingua orale.

Il potenziamento della lingua straniera, in particolare nel corso dell’ultimo anno, si evidenzia nell’utilizzo della metodologia CLIL. L’inglese rappresenta la lingua veicolare per l’insegnamento di una disciplina non linguistica attraverso una didattica laboratoriale che vede la collaborazione tra docenti di L2 e docenti di discipline non linguistiche.

B-Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche A cura del Dipartimento di Matematica e Fisica si svolgono le seguenti azioni:

 Collaborazione con il Consiglio di classe sul metodo di studio e sul linguaggio tecnico specifico per disciplina;

 Unità didattiche comuni interdisciplinari tra materie affini (es. matematica e discipline geometriche) e materie comuni (es. matematica e storia dell’arte);

 Sportelli pomeridiani preventivi per l’insuccesso in Matematica con inizio nel mese di ottobre e termine nel mese di maggio, per tutte le classi in particolar modo classi prime e terze, tenuto da un insegnante esterno;

 Corsi di recupero pomeridiani strutturati in moduli per classi parallele/aperte con un insegnante interno o esterno;

 Gruppi di studio pomeridiano con l’aiuto di un insegnante (interno o esterno) di matematica e in compresenza con un insegnante di discipline affini, alunni disponibili per l’apprendimento tra pari.

Il Dipartimento intende proseguire nel percorso di potenziamento dell’utilizzo degli strumenti tecnologici per l’adeguamento alle indicazioni nazionali.

C - Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Si vuole sviluppare anche nelle discipline teoriche, compatibilmente con gli obiettivi delle indicazioni ministeriali, e migliorare nelle discipline di indirizzo una metodologia laboratoriale, anche, ma non solo, mediante l’utilizzo delle TIC. Si tratta sostanzialmente di sviluppare e monitorare nelle varie discipline e a livello interdisciplinare una “Didattica per competenze e metodologia del problem posing e solving” seguendo le indicazioni elaborate dall’ USR per il Piemonte e presentate il 24 e 25 novembre del 2015 di cui riportiamo i punti essenziali.

“Tra i diversi metodi che si possono mettere in atto per condurre attività didattiche, quello che consente di sviluppare il pensiero divergente degli alunni, sollecitando in loro la capacità di porre e sviluppare problemi, è il problem posing: l’apprendimento a partire dal porsi problemi, tramite domande di ricerca.

Questo metodo sviluppa abilità di ragionamento e di pensiero (metaconoscenza), aiuta i ragazzi a diventare soggetti che “imparano a imparare” e favorisce l’automotivazione.

Il metodo della didattica per problemi consente agli allievi di apprendere a risolvere, con gradualità, problemi sempre più complessi che permettono allo studente di acquisire abilità cognitive di livello elevato.

Si ritiene che la didattica per problemi abbia una cruciale valenza educativa-formativa e consenta di far acquisire ad ogni allievo gli obiettivi didattici pre-fissati (a livello disciplinare o pluridisciplinare).

E’ importante sottolineare che, in questo tipo di didattica, devono essere rispettate alcune regole fondamentali di relazione:

 I problemi non devono essere imposti, in modo direttivo, ma essere discussi e condivisi dal gruppo classe e/o nei piccoli gruppi;

 I docenti assumono la funzione di guida metodologica, di assistenza e di consulenza per ciascun allievo o per il gruppo di alunni impegnato nella soluzione del problema;

 Il docente svolge le funzioni di tutor.”

Il nostro Istituto si impegna quindi a rendere sempre più attiva la partecipazione degli allievi all’apprendimento espandendo i momenti di didattica “costruttivista” nel senso sopra indicato finalizzata all’acquisizione di competenze complesse e finalizzando ad essi i pur indispensabili momenti di didattica trasmissiva (lezioni frontali ecc.) destinati all’acquisizione delle indispensabili conoscenze.

Questa priorità comporta un ulteriore sviluppo della progettazione e della realizzazione da parte dei Docenti di unità di lavoro per problemi, per progetti, laboratoriali, disciplinari e/o interdisciplinari, e di opportuni strumenti di osservazione e valutazione per competenze degli allievi.

I Docenti sono sostenuti nella progettazione e attuazione di attività laboratoriali, progettuali, di problem posing e solving da momenti di formazione e autoformazione assunti come prioritari rispetto all’impiego delle risorse economiche dell’Istituto.

Infine una metodologia volta alla soluzione di problemi che comportino il reperimento autonomo di risorse conoscitive e l’individuazione di percorsi efficaci viene sviluppata nei percorsi di alternanza scuola-lavoro.

D - Potenziamento, anche in un'ottica di valorizzazione delle eccellenze, delle competenze nella pratica e nella cultura dell'arte e della storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

Si rimanda a quanto indicato nel punto precedente.

E - Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti.

Per quanto riguarda questo punto, si rimanda a quanto già indicato circa l’ampliamento dell’offerta formativa.

F - Definizione di un sistema di orientamento.

Le azioni previste costituiscono parte integrante del Piano di Miglioramento del Liceo, a cui si rimanda. Con l’adesione al progetto “AlmaDiploma”, il Liceo si è dotato di un importante strumento di

supporto all’orientamento in uscita degli studenti.

Il Profilo di istituto dei diplomati, articolato secondo i singoli indirizzi di studio e restituito all’inizio dell’anno scolastico successivo alla compilazione, permette di misurare l’efficacia dell’offerta formativa e conoscere meglio le caratteristiche degli studenti, oltre ad ottenere dati utili alla compilazione del Rapporto di Autovalutazione e del Piano di Miglioramento.

G - per l'istruzione in carcere: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivita’ sportiva agonistica.

La specificità della condizione degli studenti ristretti determina una impossibilità di spazi temporali in cui essi possano intraprendere qualsiasi attività motoria. Persino un'ora d'aria da utilizzare per camminare nel cortile della Casa Circondariale, è a loro impedita dalla concomitanza dell'orario delle lezioni. Considerando che l'anagrafica dei nostri studenti varia dai 30 ai 70 anni, avere un percorso nell'ambito dell'Educazione fisica diventa esigenza fondamentale anche per un'azione volta alla prevenzione di problematiche sanitarie particolarmente sentite anche per le condizioni specifiche della vita detentiva.

PARTE QUARTA.

INDIRIZZI E SCELTE DI GESTIONE RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E ALLA GOVERNANCE D’ISTITUTO.

Considerate le priorità deliberate dal Collegio dei Docenti nella seduta del 10 ottobre 2018, e recepite nell’atto di indirizzo del Dirigente in data 18 ottobre 2018, prot. n° 7277/c16 , e che si riportano per maggior chiarezza:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

d) potenziamento, anche in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze, delle competenze nella pratica e nella cultura dell’arte e della storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

e) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

f) definizione di un sistema di orientamento;

g) per l’istruzione in carcere: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;

Si formulano le seguenti ipotesi riguardanti il fabbisogno di organico, la programmazione delle attività formative del personale ed il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali.