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1. DA DOVE VENIAMO, UNA LUNGA STORIA.2 2. DOVE SIAMO E CHI SIAMO L ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL ISTITUTO.3 4. IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE.

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Indice generale

1. DA DOVE VENIAMO, UNA LUNGA STORIA...2

2. DOVE SIAMO E CHI SIAMO... 2

3. L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO...3

4. IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE... 3

5. CHE COS’È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA?...3

6. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI...4

7. BIENNIO COMUNE... 5

8. IL PERCORSO FORMATIVO DEL PRIMO LICEO ARTISTICO...5

9. PIANO SETTIMANALE DEGLI STUDI...7

10. I PROFILI FORMATIVI IN USCITA...8

Arti Figurative... 8

Architettura e Ambiente... 10

Audiovisivo e Multimediale... 13

Grafica... 16

Design industriale... 19

Scenografia... 22

11. LICEO MUSICALE E COREUTICO - Sezione Coreutica...25

12. LE METODOLOGIE DIDATTICHE: COMPETENZE E ASSI CULTURALI...39

13. L’USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC) NELLA DIDATTICA...43

14. SPAZI, STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE...45

15. IL CLIMA EDUCATIVO-RELAZIONALE E IL CONTRATTO FORMATIVO...45

16. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA... 46

17. LABORATORI E METODO PER PROGETTI...47

18. LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI...49

19. IL VOTO DI CONDOTTA... 53

20. DEFINIZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO...54

21. IL SUCCESSO FORMATIVO E LA DISPERSIONE SCOLASTICA...56

22. SALUTE E CONVIVENZA CIVILE... 57

23. CITTADINANZA E COSTITUZIONE...57

24. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E PERSONALIZZAZIONE DIDATTICA...59

25. ORA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA...61

26. ORIENTAMENTO SCOLASTICO... 61

27. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO...62

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28. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA...64

29. ISTRUZIONE DEGLI ADULTI... 65

30. USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE...66

31. RELAZIONI CON L’ESTERO E MOBILITÀ INTERNAZIONALE...67

32. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE, SISTEMA QUALITÀ I.S.O, ACCREDITAMENTO REGIONALE E SISTEMA SIRQ-MARCHIO SAPERI...67

33. DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE 2017/2018, PAR. 5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ... 68

34. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI DEFINITI DAL LICEO PER IL TRIENNIO 2019-2022 (Legge 107/2015, art. 1, comma 7)...68

35. FABBISOGNO DI ORGANICO... 73

36. POSTI PER IL POTENZIAMENTO, ALL’INTERNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA... 74

37. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO...75

38. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE...76

39. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI...76

PARTE PRIMA.

INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI SUL PRIMO LICEO ARTISTICO

1. DA DOVE VENIAMO, UNA LUNGA STORIA

Il Primo Liceo Artistico affonda le proprie radici nella storia stessa di Torino: in origine la sua sede era integrata negli ambienti destinati da Carlo Alberto nel 1833 alla Reale Accademia Albertina, compresi nel Palazzo delle Province nell’isolato di S. Francesco da Paola. Il Liceo Artistico venne istituito nel 1923 in seguito al R.D. n. 3123. Nel 1941 furono nominati titolari di Pittura Felice Casorati ed Enrico Paulucci, a lungo responsabili delle sorti dell’Accademia e del Liceo per esserne stati i Direttori e Presidenti dal 1952 al 1972. Con la direzione del Prof. Piero Martina, Liceo ed Accademia si separarono amministrativamente nel 1974, pur continuando a condividere i locali dello stesso edificio fino alla fine del 1993: sono gli anni in cui al Primo Liceo cominciarono ad insegnare, tra gli altri, prestigiosi insegnanti come Luigi Mainolfi, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, oggi riconosciuti artisti di fama internazionale.

Nel 1994, a causa del continuo aumento degli studenti, sia del Liceo sia dell’Accademia, gli enti preposti scelsero di dotare il Liceo di una nuova sede, quella attuale, in via Carcano 31, nella Circoscrizione n.7, ai margini del Parco Colletta.

2. DOVE SIAMO E CHI SIAMO

Il Primo Liceo Artistico si trova oggi tra la Città e la Collina, alla confluenza tra Dora Riparia e

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Po, e serve un bacino d’utenza sparso sul territorio, ma accomunato dalla passione per la scelta di un percorso formativo all’insegna del pensiero visivo e dell’arte.

L’edificio che ci ospita è stato costruito nel 1992 quando il Primo Liceo ha dovuto lasciare i locali dell’Accademia: la struttura è stata pensata, fin dalla sua progettazione, per le particolari esigenze di un liceo artistico: storia dell’arte, modellato, pittura, disegno, architettura, cinema, teatro, fotografia e incisione s’insegnano in aule appositamente strutturate ed attrezzate. Negli ultimi anni si sono implementate le attrezzature informatiche, le aule di videoproiezione, le lavagne interattive multimediali (LIM), l’accesso alla rete wireless, in una visione indispensabile di adeguamento della didattica alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (T.I.C). La trasparenza dell’azione didattica è facilitata dall’adozione del Registro Elettronico, cui le singole famiglie possono accedere tramite password, in assoluto rispetto delle leggi sulla privacy. L’istituto è dotato di una ricca biblioteca con catalogo informatizzato che raccoglie più di 7.000 volumi, riviste e monografie attinenti alle arti figurative ed una videoteca con una ampia varietà di prodotti filmici.

Ogni anno, il Collegio docenti del nostro Istituto programma un rapporto cooperativo con il territorio, gli enti locali e le altre istituzioni scolastiche di ogni ordine, dalla scuola per l’infanzia agli altri istituti medi superiori.

Da molto tempo il Liceo è impegnato in attività di integrazione degli allievi con sperimentazioni delle attività espressivo-artistiche al fine di valorizzare le doti di tutti gli studenti, in un contesto il più possibile inclusivo.

3. L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

Le informazioni di carattere generale sono reperibili su:

Scuola in chiaro

il sito: www.primoart.it

4. IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Nel Rapporto di Autovalutazione 2017-2018 è stato dato ampiamente conto del contesto socio- culturale in cui opera il Liceo, sia per quanto riguarda il bacino di utenza, il livello socioeconomico delle famiglie e i livelli di uscita dalla scuola media.

Analogo rilievo è stato dato ai rapporti con le amministrazioni locali e con i soggetti culturali del territorio (Università, Musei, Archivi, Istituti, Associazioni), con le attività economiche e sociali del territorio anche ai fini dell’orientamento in uscita e dell’alternanza scuola-lavoro, ed infine ai rapporti di rete anche con altri istituti scolastici.

5. CHE COS’È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA?

La legge di riforma dell’Amministrazione statale (Legge n.59/1997) prevede, all’art. 21, l’autonomia delle Istituzioni scolastiche. Ogni scuola deve dotarsi di un proprio “Piano dell’offerta formativa”, che è così definito dal Regolamento in materia di autonomia:

[omissis]

Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano

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nell’ambito della loro autonomia.

Il Piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche a gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto”. [omissis]

Il nostro Liceo ha attuato l’autonomia didattica con l’obiettivo di migliorare gli esiti del processo di insegnamento-apprendimento, con l’introduzione di metodologie didattiche che, anche col ricorso a nuove tecnologie, favoriscano la crescita culturale e formativa degli alunni, ne riconoscano le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno, in particolare innalzando il livello di scolarità e il tasso di successo scolastico.

Più recentemente la Legge 107/2015, art. 1, comma 12, ha introdotto il Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF):

[omissis]

“12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.” [omissis]

6. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

Il documento è elaborato in conformità con le seguenti disposizioni normative:

a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 dell’art. 1 della legge 107/2015 b) art. 3 del decreto 275/1999

c) art. 6 DPR 80/2013 (RAV)

d) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore;

e) vigente CCNL comparto scuola

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PARTE SECONDA

I CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 7. BIENNIO COMUNE

Con il riordino dei Licei (DPR89/2010) il percorso del Liceo Artistico ha una durata quinquennale ed è caratterizzato da un primo biennio comune, da un secondo biennio e da un quinto anno conclusivo,

Il primo biennio è identico per tutti gli indirizzi, e accanto alle discipline comuni a ogni percorso liceale, gli studenti studieranno materie d’indirizzo come discipline pittoriche, plastiche e geometriche, atte a sviluppare la loro creatività e progettualità.

La frequentazione del primo biennio ha il compito di avviare gli studenti agli studi artistici e alle nuove metodologie disciplinari e di orientarli verso una scelta consapevole e responsabile dell’indirizzo del triennio.

Al termine del biennio comune gli allievi adempiono all’assolvimento dell’obbligo di istruzione (DM 22 agosto 2007, n.139).

8. IL PERCORSO FORMATIVO DEL PRIMO LICEO ARTISTICO

Nel Liceo sono attivi tre corsi, quello diurno, quello serale, destinato a un’utenza composta da adulti e quello presso la Casa Circondariale di Torino Lorusso e Cotugno, giunto al terzo anno.

Nel corso diurno sono attuati i seguenti indirizzi di nuovo ordinamento (a partire dal 2010):

Arti Figurative

Architettura, Ambiente

Audiovisivo, Multimediale

Grafica

Design industriale

Scenografia

Nel corso serale e in quello presso la Casa Circondariale è invece attivato il solo indirizzo di Arti figurative.

Il liceo artistico del nuovo ordinamento: il percorso specifico

All’art. 4 dello schema di regolamento per l’attuazione della riforma è delineato il percorso del nuovo Liceo Artistico che “(…) approfondisce le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per maturare una cultura estetica, per conoscere il patrimonio artistico e il suo contesto storico e culturale e per l’espressione della creatività e della progettualità. Assicura la conoscenza dei codici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche relative”.

L’art .1 del DL n.60 del 13 aprile 2017 indica come finalità la promozione dello studio, della conoscenza storico-letteraria e della pratica delle arti, quali requisiti fondamentali del curricolo, nonché

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lo sviluppo delle capacità analitiche, critiche e metodologiche relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

1. conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;

2. cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;

3. conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico- scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;

4. conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;

5. conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;

6. conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico.

7. L’arte è, dunque, il centro intorno al quale ruota la struttura del percorso formativo dei nostri allievi, innestato su un bagaglio di competenze trasversali a tutti i percorsi dei licei. È l’arte, in primo luogo, a permettere una visione e una rappresentazione del mondo attraverso processi cognitivi articolati e molteplici; è l’arte a proporre un modello di conoscenza non analitica, come quella delle scienze naturali ad esempio, ma unitaria e sintetica. Il percorso del Primo Liceo Artistico organizza quindi saperi molteplici che, articolati in pesi orari differenti, a seconda del primo e del secondo Biennio o dell’ultimo Monoennio finale, contribuiscono a delineare il nostro percorso formativo.

Saperi comuni. Sono Lingua e letteratura Italiana, Lingua e letteratura Inglese, Storia e Geografia, Storia, Filosofia, Matematica, Scienze Naturali, Scienze motorie e sportive, Cittadinanza e Costituzione, che fondano la “theoria” del percorso liceale e sono comuni a tutti gli indirizzi.

Saperi disciplinari specifici e operativi. Sono le Discipline Grafiche e Pittoriche, Geometriche, Plastiche, Audiovisive che, attraverso metodi didattici di laboratorio, permettono di raggiungere competenze complesse e abilità tecniche, maturate attraverso una serie di procedure cognitive.

Saperi disciplinari trasversali. È la Storia dell’Arte che, per la sua natura di disciplina trasversale e interdisciplinare, è il sapere che permette la reale rielaborazione culturale delle competenze tecniche, operative e specifiche raggiunte.

Il Laboratorio Artistico. È lo spazio che costituisce l’eccellenza del nostro percorso formativo, poiché presuppone una didattica in cui la progettualità è metodo e fine di ogni attività, in cui ogni singolo allievo si esprime con modalità creative proprie, attraverso l’esercizio della propria indipendenza intellettuale, in un gruppo in cui insegnante ed allievi sono egualmente partecipi nella ricerca e nella produzione.

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9. PIANO SETTIMANALE DEGLI STUDI

DISCIPLINE primo

biennio

secondo biennio

quinto anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua e letteratura straniera 3 3 3

Storia e geografia 3

Storia 2 2

Filosofia 2 2

Matematica 3 2 2

Fisica 2 2

Scienze naturali 2

Chimica/scienze naturali 2

Storia dell’arte 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4

Discipline geometriche 3

Discipline plastiche e scultoree 3

Laboratorio artistico (con funzione orientativa, e svolto in pari misura dai docenti delle tre discipline di indirizzo)

3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1

totale ore 34 23 21

Arti Figurative (indirizzo misto plastico-pittorico) secondo biennio quinto anno Laboratorio della figurazione (equamente distribuito tra discipline

plastiche e discipline pittoriche)

6 8

Discipline pittoriche 3 3

Discipline plastiche 3 3

totale complessivo ore 35 35

Architettura e Ambiente secondo biennio quinto anno

Laboratorio di architettura 6 8

Discipline progettuali – architettura e ambiente 6 6

totale complessivo ore 35 35

Audiovisivo e Multimediale secondo biennio quinto anno

Laboratorio audiovisivo e multimediale 6 8

Discipline audiovisive e multimediali 6 6

totale complessivo ore 35 35

Grafica secondo biennio quinto anno

Laboratorio di grafica 6 8

Discipline grafiche 6 6

totale complessivo ore 35 35

Design industriale secondo biennio quinto anno

Laboratorio di design 6 6

Design industriale 6 6

totale complessivo ore 35 35

Scenografia secondo biennio quinto anno

Laboratorio di scenografia 5 7

Discipline geometriche e scenografiche 2 2

Discipline progettuali scenografiche 5 5

totale complessivo ore 35 35

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10. I PROFILI FORMATIVI IN USCITA

Gli allievi in uscita potranno accedere a tutti corsi universitari, al Politecnico, all’Accademia di Belle Arti, ai corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore

Secondo l’indirizzo scelto, gli studenti avranno il seguente profilo specifico.

Arti

Figurative

Competenze in uscita

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

1. aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica, plastica e scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito i relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva;

2. saper individuare le interazioni delle forme pittoriche plastiche e scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico;

3. conoscere ed applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari, comprese le nuove tecnologie;

4. conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con altre forme di espressione e comunicazione artistica;

5. conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica, plastica e scultorea.

DISCIPLINE PITTORICHE E PLASTICHE SCULTOREE

LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE (Discipline pittoriche e Discipline plastiche scultoree) Linee generali e competenze

L’indirizzo Arti Figurative è orientato a fornire una formazione teorico-pratica nell’ambito delle arti visive in relazione alle forme grafiche, pittoriche, plastiche e scultoree e le loro interazioni con l’ambiente architettonico, urbano e paesaggistico. La conoscenza approfondita di tali linguaggi artistici si completa con l’applicazione delle relative tecniche espressive e comunicative della forma bidimensionale e tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari, comprese le nuove tecnologie.

La didattica tra Discipline Pittoriche e le Discipline Plastiche, come l’organizzazione con il Laboratorio della Figurazione è condotta in modo sinergico.

L’indirizzo di Arti Figurative, oltre a favorire l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca, della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi tecnici pittorici, plastici e scultorei, fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne a pieno la presenza e il valore nella società contemporanea. Guida lo studente ad approfondire gli autori e i movimenti artistici, anche esaminando le diverse tipologie dell’opera d’arte, le nuove tecniche e le metodologie del lavoro, competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale che porteranno ai futuri percorsi di studio.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINE PITTORICHE E PLASTICHE SCULTOREE

SECONDO BIENNIO

Durante il secondo biennio si amplieranno la conoscenza e l’uso delle tecniche e delle tecnologie, degli strumenti e dei materiali tradizionali e contemporanei; si approfondiranno le procedure relative all’elaborazione della forma pittorica, plastica e scultorea - individuando il concetto, gli elementi espressivi e comunicativi, la funzione - attraverso l’analisi e la gestione dello spazio rappresentato, del disegno, della materia, del volume, del colore e della luce. L’alunno dovrà tener conto della necessità di coniugare le esigenze estetiche e concettuali con i principi e gli utilizzi dei materiali usati, da quelli più tradizionali a quelli più moderni e contemporanei.

Si condurrà lo studente alla realizzazione di opere pittoriche, plastiche e scultoree ideate su tema assegnato: su carta, su tela o su tavola; a tempera, ad acrilico, ad olio…; in creta, gesso, ceramica…; in basso o altorilievo o a tuttotondo; per installazione…; contemplando le tipologie di elaborazione grafica, pittorica, plastica, scultorea di tipo narrativo, come il fumetto e l’illustrazione.

Sarà pertanto indispensabile proseguire lo studio del disegno, sia come linguaggio, sia come metodo finalizzato all’elaborazione progettuale, individuando gli aspetti tecnici e le modalità di presentazione del progetto più adeguati, inclusi i sistemi di rappresentazione prospettica (intuitiva e geometrica).

Con l’obiettivo di consolidare la preparazione di base e affrontare il problema complesso della rappresentazione bidimensionale e tridimensionale, sarà affrontato il disegno dal vero - anche con il modello vivente - affinché lo studente possa esperire la necessità di organizzare lo sguardo sulla realtà e strutturare consapevolmente i modi del vedere e del fare, della conoscenza della forma, della proporzione e dell’anatomia del corpo umano, anche in movimento.

Le conoscenze e l’uso dei mezzi e delle tecniche informatiche finalizzati all’elaborazione del prodotto, all’archiviazione dei propri elaborati e alla ricerca di fonti saranno in ogni caso approfonditi.

QUINTO ANNO

Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali e operative della produzione pittorica, plastica e scultorea, di tipo culturale, artistico, sociale o pubblicitario.

Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, script, storyboard, cartellina con tavole, “book” cartaceo e digitale, video e “slideshow”, necessari anche per la preparazione della tesina finale costruita propriamente sull’indirizzo.

E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, l’industria fotografica e cinematografica, il marketing del prodotto artistico, le gallerie e i musei di arte moderna e contemporanea, il mercato dell’arte, - considerando inoltre destinatari e contesto - e il contributo che le competenze acquisite porteranno ai vari percorsi di studio futuri.

LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE (Discipline pittoriche e Discipline plastiche e scultoree) SECONDO BIENNIO

Il laboratorio della figurazione ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline pittoriche e plastiche scultoree, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio

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rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.

A supporto dei temi trattati nelle fasi di progettazione - in vista della prova d’esame - si indirizzerà lo studente all’appropriazione e alla rielaborazione di alcuni modelli di riferimento paradigmatici desunti dalla produzione artistica antica moderna e/o contemporanea; in particolare, stimolando lo studente alla ricerca di fonti iconografiche orientate a decifrare e a classificare le valenze contenutistiche e tipologiche delle immagini, piuttosto che quelle formali ed estetiche o, più in profondità, riferite al loro significato simbolico (iconologia). Si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche, delle tecnologie e delle strumentazioni; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium artistico e della “contaminazione” fra i linguaggi. A questo fine, e per permettere di maturare consapevolezza circa il senso e il valore di opere grafiche ed artistiche, si affronteranno tanto insegnamenti pratici, come tecniche della rappresentazione, disegno a mano libera, linguaggi pittorici e plastici, tecniche audiovisive e multimediali, ecc. quanto teorico-critici, quali teoria della percezione e della forma, storia delle comunicazioni visive, storia dell’arte, le funzioni e i significati della comunicazione audiovisiva, ecc.

Nel secondo biennio il laboratorio della figurazione sarà composto da 3 ore settimanali di Discipline pittoriche e tre ore settimanali di Discipline plastiche e scultoree.

QUINTO ANNO

Al termine del quinto anno lo studente sarà in grado di approfondire e gestire autonomamente e in maniera critica le fondamentali procedure progettuali prestando particolare attenzione alla recente produzione ed agli aspetti estetico-funzionali. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali tradizionali e contemporanei; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i settori delle materie studiate e della “contaminazione” fra i vari linguaggi. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico- comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, roughs, moodboard, carpetta con tavole, “book”, visualizzazioni 2D e 3D, “slideshow”.

A supporto dei temi trattati nelle fasi di progettazione - in vista della prova d’esame - si indirizzerà lo studente all’appropriazione e alla rielaborazione di alcuni modelli di riferimento paradigmatici desunti dalla produzione artistica antica moderna e/o contemporanea; in particolare, stimolando lo studente alla ricerca di fonti iconografiche orientate a decifrare e a classificare le valenze contenutistiche e tipologiche delle immagini, piuttosto che quelle formali ed estetiche o, più in profondità, riferite al loro significato simbolico (iconologia). Infine lo studente dovrà essere in grado di sviluppare una ricerca individuale o di gruppo, che tenga conto dei principi essenziali che regolano il sistema della committenza, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, considerando target e contesto sociale.

Al quinto anno il laboratorio della figurazione sarà composto di quattro ore settimanali di Discipline pittoriche e quattro ore settimanali di Discipline plastiche e scultoree.

Architettura e Ambiente

Il piano di studi dell’indirizzo “Architettura e Ambiente” è finalizzato al conseguimento di una formazione di carattere teorico-pratico nel settore dell’Architettura in rapporto alla specificità del contesto ambientale: dalla conoscenza funzionale ed estetica degli elementi costitutivi delle opere architettoniche, alla competenza di sviluppare progetti, la cui ideazione deve essere posta in relazione con il contesto storico, sociale e territoriale di riferimento. Sono peculiari di questo indirizzo

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l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica, anche tridimensionale, degli elementi dell’architettura, l’uso delle tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto. Nel corso del secondo biennio è previsto l’ampliamento dell’offerta formativa con moduli di design.

Alla fine del percorso di studi, gli studenti devono:

1. conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;

2. avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare, dalle ipotesi iniziali con schizzi preliminari alla proposta di progetto, e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

3. conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

4. avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

5. acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura;

6. saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico- tridimensionale del progetto;

7. conoscere e sapere applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.

DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE LABORATORIO DI ARCHITETTURA

Linee Generali e Competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti all’architettura ed il contesto ambientale, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca architettonica. Pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti e i metodi della rappresentazione; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico- stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione architettonica ed urbanistica del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra l’architettura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico, geometrico- proiettivo tradizionale e quello mediato dalla grafica digitale del disegno assistito.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale per il raggiungimento di una piena

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autonomia creativa; attraverso la “pratica artistico-progettuale”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale, sociale e ambientale dell’architettura.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche grafico-geometriche e compositive, di gestire l’iter progettuale dallo studio del tema, alla realizzazione dell’opera in scala, passando dagli schizzi preliminari, ai disegni tecnici, al modello tridimensionale fino alle tecniche espositive, coordinando i periodi di elaborazione e produzione, scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Discipline Progettuali SECONDO BIENNIO

Durante il secondo biennio si amplierà la conoscenza e l’uso dei metodi proiettivi del disegno tecnico orientandolo verso lo studio e la rappresentazione dell’architettura e del contesto ambientale, nonché dell’elaborazione progettuale della forma architettonica. Nell’approccio al processo della composizione architettonica è opportuno che l’alunno tenga conto della necessità di coniugare le esigenze estetiche e concettuali con quelle strutturali, i principi funzionali della distribuzione, con quelli basilari della statica, imparando a conoscere, orientare e sistematizzarne sia i dati quantitativi e qualitativi, sia i caratteri invarianti.

Lo studente analizzerà e applicherà le procedure necessarie alla realizzazione di opere architettoniche esistenti o ideate su tema assegnato, attraverso elaborati grafici, e rappresentazioni con ausilio del disegno bidimensionale e tridimensionale CAD; sarà pertanto indispensabile proseguire e ampliare lo studio dei principi proiettivi, acquisire la conoscenza e l’esercizio delle proiezioni prospettiche e della teoria delle ombre, delle tecniche grafiche finalizzate all’elaborazione progettuale. Utilizzando supporti di riproduzione fotografica, cartografica e grafica, multimediale, modelli tridimensionali è necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare e rielaborare opere architettoniche antiche, moderne e contemporanee, osservando le interazioni tra gli attributi stilistici, tecnologici, d’uso e le relazioni con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico.

Nell’esercizio di analisi di un’opera o nel processo ideativo, su un tema assegnato, lo studente verificherà i significati di modularità, simmetria, asimmetria, proporzione, riconoscendo procedure operabili sui volumi; i significati di schema distributivo e di tipologia; imparerà a scegliere e saper utilizzare, i materiali, gli elementi della costruzione, i differenti sistemi strutturali. È altresì importante che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva. Le conoscenze e l’uso dei mezzi audiovisivi e multimediali finalizzati alla descrizione degli aspetti formali, all’archiviazione dei propri elaborati, alla ricerca di fonti, all’elaborazione di disegni di base e alla documentazione di passaggi tecnici e di opere rilevate, saranno in ogni caso approfonditi.

QUINTO ANNO

Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali e operative inerenti all’architettura:

l’individuazione del tema, l’organizzazione dei dati quantitativi e qualitativi, l’ipotesi, il programma di lavoro, l’elaborazione compositiva dello schema, gli schizzi preliminari, fino ai disegni definitivi e alla rappresentazione grafico-proiettiva e plastica. Confrontandosi con la molteplicità degli aspetti funzionali, strutturali, formali, presterà particolare attenzione alla produzione contemporanea dell’architettura in relazione con il contesto ambientale. A tal fine, si guiderà l’alunno verso la piena

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conoscenza, l’uso adeguato e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali tradizionali e contemporanei, sia per la lettura degli esempi sia per esigenze creative; è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium artistico e della “contaminazione” fra i vari linguaggi. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafico proiettive (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico - comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione:

tavole da disegno, modelli tridimensionali, modelli virtuali, “slideshow”, animazioni e fotomontaggi.

E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza e del mercato dell’opera architettonica, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, gli ambiti di intervento ed in particolare la sostenibilità ambientale e la dimensione etico-sociale, e il contributo che le competenze acquisite porteranno ai vari percorsi di studio futuri.

Laboratorio di Architettura SECONDO BIENNIO

Il laboratorio di architettura ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline progettuali architettura e ambiente, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.

Tramite l’esperienza laboratoriale, oltre a mettere in pratica il disegno per l’architettura, lo studente, secondo le necessità creative e funzionali, acquisirà l’esperienza dei materiali, dei metodi, delle tecnologie e i processi di rappresentazione e costruzione di prototipi e modelli tridimensionali in scala di manufatti per l’architettura e l’urbanistica, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali.

L’applicazione pratica dei metodi del disegno dal vero, del rilievo e della restituzione di elementi, parti e insiemi del patrimonio architettonico urbano e del territorio, può consentire allo studente, lungo il percorso, di riconoscere la città come un laboratorio in cui convivono linguaggi artistici differenti.

QUINTO ANNO

Nel laboratorio del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa. E’ tuttavia opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium artistico.

Audiovisivo e Multimediale

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

1. avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;

2. conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico- scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;

3. conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive

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contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

4. conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;

5. conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine.

DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI LABORATORIO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

Linee Generali e Competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti al settore audiovisivo e multimediale, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti espressivi, comunicativi, concettuali, narrativi, estetici e funzionali che interagiscono e caratterizzano la ricerca audiovisiva. L’allievo conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, le strumentazioni fotografiche, video e multimediali più diffuse; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva. Lo studente avrà inoltre le competenze necessarie per individuare e gestire gli elementi che costituiscono l’immagine ripresa, dal vero o elaborata, fissa o in divenire, analogica o digitale, avendo la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il processo creativo.

Lo studente inoltre svilupperà la conoscenza, l’utilizzo e il consolidamento delle tecniche espressive plastiche e pittoriche, discipline peculiari del Liceo Artistico.

Si intensificherà la pratica del disegno, volta ad una precisa interazione con i linguaggi audiovisivi e multimediali.

Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione audiovisiva del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra l’audiovisivo e le altre forme di linguaggio artistico, con particolare attenzione ai linguaggi dell’arte contemporanea e della videoarte.

In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà le competenze adeguate nell’uso dei mezzi informatici e delle nuove tecnologie e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio audiovisivo ed il testo di riferimento, il soggetto o il prodotto da valorizzare o comunicare.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la “pratica artistica”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del linguaggio audiovisivo.

Sarà in grado, infine, di gestire l’iter progettuale di un’opera audiovisiva, dalla ricerca del soggetto alle tecniche di proiezione, passando dall’eventuale sceneggiatura, dal progetto grafico (storyboard), dalla ripresa, dal montaggio, dal fotoritocco e dalla post-produzione, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI

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SECONDO BIENNIO

Durante il secondo biennio si svilupperà la conoscenza e l’uso delle tecniche, delle tecnologie e delle strumentazioni tradizionali e contemporanee; si approfondiranno le procedure relative all’elaborazione del prodotto audiovisivo - individuando il concetto, gli elementi espressivi e comunicativi, la funzione - attraverso la gestione dell’inquadratura (campi e piani, angoli di ripresa), del tempo, del movimento, del colore e della luce. Lo studente analizzerà e applicherà le procedure necessarie alla realizzazione di opere audiovisive ideate su tema assegnato: fotografia, filmati, animazione grafica e cinematografica, etc.; sarà pertanto indispensabile proseguire lo studio delle tecniche grafiche, geometriche e descrittive, fotografiche e multimediali, plastiche e pittoriche, finalizzate all’elaborazione progettuale, individuando la strumentazione, i supporti, i materiali, le applicazioni informatiche, i mezzi multimediali e le modalità di presentazione del progetto più adeguati.

E’ necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare, utilizzare o rielaborare la realtà e gli elementi visivi e sonori antichi, moderni e contemporanei.

Le conoscenze e l’uso dei mezzi e delle tecniche informatiche finalizzati all’elaborazione del prodotto, all’archiviazione dei propri elaborati e alla ricerca di fonti saranno in ogni caso approfonditi.

QUINTO ANNO

Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali e operative della produzione audiovisiva di tipo culturale, artistico, sociale o pubblicitario. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche, delle tecnologie e delle strumentazioni; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium artistico e della “contaminazione” fra i linguaggi.

Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, script, storyboard, cartellina con tavole, “book” cartaceo e digitale, video e “slideshow”.

E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che tenga conto dei principi essenziali che regolano il sistema della committenza, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, l’industria fotografica e cinematografica, il marketing del prodotto audiovisivo, le gallerie e i musei di arte moderna e contemporanea, il mercato dell’arte, - considerando inoltre destinatari e contesto - e il contributo che le competenze acquisite porteranno ai vari percorsi di studio futuri.

LABORATORIO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE SECONDO BIENNIO

Il laboratorio audiovisivo e multimediale ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline audiovisive e multimediali, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.

Attraverso questa disciplina, lo studente applicherà i processi di produzione e post produzione.

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La ripresa, il fotoritocco, il montaggio, la stampa, etc, sono le principali tecniche che lo studente impiegherà per la realizzazione di un prodotto audiovisivo-multimediale.

A questo fine, e per permettere di maturare consapevolezza circa il senso e il valore di opere grafiche ed artistiche, si affronteranno tanto insegnamenti pratici, come tecniche della rappresentazione, disegno a mano libera, linguaggi pittorici e plastici, tecniche audiovisive e multimediali, ecc. quanto teorico-critici, quali teoria della percezione e della forma, storia delle comunicazioni visive, storia dell’arte, le funzioni e i significati della comunicazione audiovisiva, ecc.

QUINTO ANNO

Nel laboratorio del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa, prestando inoltre particolare attenzione alla produzione digitale della fotografia, del video, dell’animazione narrativa e informatica.

E’ opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo interagire altro tipo di medium artistico. Si prediligerà lo studio, l’approfondimento e la realizzazione di opere e video d’arte, installazioni sonore e multimediali, performances, etc…

Grafica

Nel piano di studi dell’indirizzo “Grafica” vengono approfondite le discipline grafiche, con particolare riferimento al settore pubblicitario e dell’editoria. Lo studente avrà la consapevolezza dei fondamenti culturali, sociali, commerciali e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà capace di analizzare la principale produzione grafico-visiva del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra quest’ultima e i linguaggi artistici. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà le competenze adeguate nell’uso del disegno a mano libera e geometrico-descrittivo, dei software grafici e multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico (graphic design) ed il prodotto o ente da pubblicizzare o valorizzare, il testo da strutturare o illustrare, ed il pubblico destinatario.

Alla fine del percorso di studi, gli studenti devono:

1. conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici;

2. avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria;

3. conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-prodotto-contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;

4. saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica;

5. conoscere e sapere applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico- visiva.

DISCIPLINE GRAFICHE - LABORATORIO DI GRAFICA Linee Generali e Competenze

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Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla grafica o al graphic design (tradizionale e digitale, editoriale, di tipo informativo e comunicativo - pubblicitario, sociale, etc.), individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti comunicativi, estetici, concettuali, espressivi, commerciali e funzionali che interagiscono e caratterizzano la comunicazione visiva; pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti, i materiali, le strumentazioni fotografiche, informatiche e multimediali più diffusi; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, sociali, commerciali e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione grafico-visiva del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra quest’ultima e i linguaggi artistici. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno a mano libera e geometrico-descrittivo, dei software grafici e multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico (graphic design) ed il prodotto o ente da pubblicizzare o valorizzare, il testo da strutturare o illustrare, ed il pubblico destinatario.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche e intellettuali e della loro interazione intesa come progettualità è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la progettualità, ricercando le necessità della società e analizzando la realtà in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale della produzione grafico-visiva.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche informatiche (disegno vettoriale, fotoritocco, impaginazione, web publishing, etc.), di gestire l’iter progettuale di un prodotto grafico- visivo cartaceo, digitale o web, dalla individuazione del prodotto o testo di riferimento alla realizzazione del prodotto di divulgazione, passando dagli schizzi preliminari, dai bozzetti grafici, dai layout, dalla composizione del testo, dalla elaborazione digitale, dai metodi di pubblicazione, etc, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

DISCIPLINE GRAFICHE - OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO

Durante il secondo biennio si amplierà la conoscenza e l’uso delle tecniche, delle tecnologie, degli strumenti, dei materiali e delle strumentazioni tradizionali e contemporanee; si svilupperà l’elaborazione della produzione grafico-visiva - individuando il concetto, gli elementi comunicativi, estetici, la funzione - attraverso l’analisi e la gestione dello spazio visivo, delle strutture geometriche, del colore, dei caratteri tipografici, dei moduli, delle texture, etc. E‘ opportuno che l’alunno tenga conto della necessità di coniugare le esigenze estetiche con le richieste comunicative (commerciali o culturali) del committente.

Lo studente analizzerà e applicherà una metodologia progettuale finalizzata alla realizzazione di prodotti grafico-visivi ideati su tema assegnato: cartacei, digitali, web, segnaletica e “packaging”; sarà pertanto indispensabile proseguire lo studio delle tecniche informatiche, fotografiche e grafiche, in

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particolare quelle geometriche e descrittive finalizzate all’elaborazione progettuale, individuando i supporti, i materiali, gli strumenti, le applicazioni informatiche, i mezzi multimediali e le modalità di presentazione del progetto più adeguati.

E’ necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare e rielaborare prodotti grafico- visivi moderni e contemporanei, dall’invenzione della stampa al web design; e che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva per fini comunicativi.

QUINTO ANNO

Al termine del quinto anno lo studente sarà in grado di approfondire e gestire autonomamente e in maniera critica le fondamentali procedure progettuali e operative della produzione grafico-visiva, prestando particolare attenzione alla recente produzione e agli aspetti estetico- funzionali del graphic design. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali tradizionali e contemporanei; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i settori del graphic design e della

“contaminazione” fra i vari linguaggi.

Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, roughs, moodboard, carpetta con tavole, “book” cartaceo e digitale, visualizzazioni 2D e 3D, “slideshow”.

E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza, del marketing, dell’editoria, della stampa e del web, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, considerando target e contesto comunicativo, e il contributo che le competenze acquisite porteranno ai vari percorsi di studio futuri.

LABORATORIO DI GRAFICA SECONDO BIENNIO

Il laboratorio di grafica ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline grafiche, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.

Attraverso questa disciplina lo studente applicherà i metodi, le tecnologie e i processi di lavorazione dirette di prodotti grafico-visivi utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. I marchi, i logotipi, gli annunci, i depliant, le locandine e manifesti, il web design, gli elaborati per l'editoria, i sistemi segnaletici e il packaging, sono i principali prodotti che lo studente produrrà nella fase operativa del laboratorio.

QUINTO ANNO

Nel laboratorio del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa. E’ tuttavia opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium artistico.

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Design industriale

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

1. conoscere gli elementi costitutivi del design industriale a partire dagli aspetti funzionali, formali e dalle logiche costruttive correlate alla fattibilità d’una produzione industriale seriale;

2. avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare, dalle ipotesi iniziali con schizzi preliminari, alla proposta di progetto attraverso una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

3. conoscere la storia del design, inteso sia come progettazione di pezzi unici o in serie limitata, finalizzato ad una produzione ancora artigianale ma precursore del design industriale, sia al design più ortodosso dei primi anni del novecento, strettamente correlato alle esperienze innovative dell’architettura moderna ed ai movimenti di avanguardia artistica, fino al design del dopoguerra e contemporaneo più strettamente connesso alle problematiche tecnologiche e di industrializzazione;

4. avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del fine al quale l’oggetto è destinato nonché l’obiettivo di mercato (target) al quale l’oggetto si rivolge;

5. acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale dei componenti di design presi in analisi, la consapevolezza della scelta di utilizzo dei materiali di produzione più idonei e favorevoli nel rapporto qualità-costo;

6. saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto, conoscere e sapere applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma finalizzata alle esigenze progettuali specifiche.

DISCIPLINE PROGETTUALI, DESIGN INDUSTRIALE, LABORATORIO DI DESIGN INDUSTRIALE

Linee generali e competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti al contesto di interesse, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti formali, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e di industrializzazione che interagiscono e caratterizzano il prodotto. Pertanto, si dovrà conoscere ed essere in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche di lavorazione di materiali specifici, le tecnologie produttive, gli strumenti e i metodi più idonei della rappresentazione progettuale.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico- stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà altresì capace di analizzare la

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principale produzione di design industriale dagli albori dell’industrializzazione alla contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra il design e le altre forme di linguaggio creativo. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico, geometrico- proiettivo tradizionale e quello mediato dalla grafica digitale del disegno assistito.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica creativa” è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia realizzativa; attraverso la “pratica artistico-progettuale”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà ed alle esigenze funzionali in cui il nuovo oggetto si dovrà manifestare, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale, sociale e contestuale della produzione di design.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche grafico-geometriche e compositive, di gestire l’iter progettuale dallo studio del tema, alla realizzazione dell’opera, all’occorrenza in scala, passando dagli schizzi preliminari, ai disegni tecnici, al modello tridimensionale e se fattibile, fino al prototipo, comprendendo nel percorso l’analisi dei materiali e la loro lavorabilità, coordinando i periodi di elaborazione e produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

DESIGN INDUSTRIALE - OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO

Durante il secondo biennio si amplierà la conoscenza e l’uso dei metodi proiettivi del disegno tecnico orientandolo verso lo studio e la rappresentazione di componenti di arredo, design d’interni, oggetti d’uso comune ad alto contenuto formale e funzionale, nonché all’elaborazione progettuale della forma in relazione al contenuto tecnologico specifico dell’oggetto d’intervento. Nell’approccio al processo della composizione ideativi è opportuno che l’alunno tenga conto della necessità di coniugare le esigenze plastiche e concettuali con quelle strutturali, i principi funzionali della forma con quelli basilari della praticità, imparando a conoscere, indirizzare e sistematizzare i dati quantitativi e qualitativi, inducendo la materia costruttiva ad assumere le fattezze individuate come obiettivo desiderato.

Lo studente analizzerà e applicherà le procedure necessarie alla realizzazione di manufatti esistenti dapprima, e, successivamente autonomamente ideati su temi assegnati, attraverso elaborati grafici, e rappresentazioni con ausilio del disegno bidimensionale e tridimensionale CAD; sarà pertanto indispensabile proseguire e ampliare lo studio dei principi proiettivi, acquisire la conoscenza e l’esercizio delle proiezioni prospettiche e della teoria delle ombre, delle tecniche grafiche finalizzate all’elaborazione progettuale. Utilizzando supporti di riproduzione fotografica, cartografica, grafica, multimediale, con la realizzazione di modelli tridimensionali all’occorrenza in scala ridotta o amplificata, o addirittura di prototipi laddove le tecnologie costruttive ed i relativi costi lo consentono.

Pertanto è necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare e rielaborare le opere realizzate da designer internazionali noti e meno noti e da aziende storicizzate per gli elevati contenuti progettuali e formali dei loro prodotti.

Nell’esercizio di analisi di un’opera o nel processo ideativo su un tema assegnato, lo studente verificherà i significati di modularità, simmetria, asimmetria, proporzione, riconoscendo procedure operabili sui volumi interni ed esterni all’oggetto; i significati di schema distributivo e di tipologia relativa alla funzione; imparerà a scegliere e saper utilizzare, i materiali, gli elementi consoni alla

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costruzione, i differenti sistemi strutturali. È altresì importante che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva. Le conoscenze e l’uso dei mezzi multimediali finalizzati alla descrizione degli aspetti formali, all’archiviazione dei propri elaborati, alla ricerca di fonti, all’elaborazione di disegni di base e alla documentazione tecnica di opere rilevate, saranno individualmente personalizzati ed approfonditi.

QUINTO ANNO

Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali e operative inerenti la progettazione di design: l’individuazione del tema, l’organizzazione dei dati quantitativi e qualitativi, l’ipotesi, il programma di lavoro, l’elaborazione compositiva dello schema, gli schizzi preliminari, fino ai disegni definitivi e alla rappresentazione grafico-proiettiva e plastica dell’eventuale prototipo o modello.

Confrontandosi con la molteplicità degli aspetti funzionali, strutturali e formali, lo studente terminale presterà particolare attenzione alla produzione contemporanea di tutti gli aspetti del design industriale in relazione con il contesto di fruizione e l’ambito sociale di destinazione. A tal fine, si guiderà l’alunno verso l’uso adeguato e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali convenzionali e di recente produzione, con la consapevolezza ecologica sulle problematiche di lavorazione e smaltimento a fine vita dei materiali in oggetto.

Risulta indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium

“artistico” e della “contaminazione” fra i vari linguaggi. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafico proiettive (manuale, digitale) ed anche verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: tavole da disegno, modelli tridimensionali, modelli virtuali, “slideshow”, animazioni, fotomontaggi.

LABORATORIO DI DESIGN INDUSTRIALE- OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO

Il laboratorio di design ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline progettuali omonime, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.

Tramite l’esperienza laboratoriale, oltre a mettere in pratica il disegno per l’analisi e la progettazione, lo studente, secondo le necessità creative e funzionali, acquisirà l’esperienza dei materiali, dei metodi, delle tecnologie e dei processi di rappresentazione e costruzione di prototipi e modelli tridimensionali in scala, tramite mezzi manuali, meccanici e digitali. L’applicazione pratica dei metodi del disegno dal vero, del rilievo e della restituzione oggettiva di elementi, parti ed insiemi della componentistica del manufatto, può consentire allo studente, lungo il percorso, di riconoscere ed interpretare l’attività laboratoriale come modalità di un apprendimento per competenze, richiamandosi ad una duttilità artigianale in cui convivono linguaggi artistici e tecnici differenti, inesorabilmente concomitanti nell’oggetto di design.

QUINTO ANNO

Nel laboratorio del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante

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