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CAPITOLO V – ANALISI FINALE, STIME E CONSIDERAZION

1. Obiettivi general

La simulazione di scenario proposta fino a questo momento è basata su stime che solo a seguito dell’effettiva implementazione degli interventi potranno essere verificate, in modo da accertarne l’effettivo riscontro (positivo o negativo) nella realtà. A prescindere comunque dalla futura conferma o dalla smentita delle stesse, il risultato atteso dall’applicazione delle ipotesi migliorative dovrebbe essere funzionale all’ottenimento dei vantaggi elencati qui di seguito.

1.1. Ottimizzazione dei flussi

La concatenazione delle risorse all’interno del processo segue un ordine logico che trova spiegazione nello svolgersi del flusso: operatori, materiali e mezzi intersecano la loro attività e la loro utilità col fine di dare vita al prodotto o servizio della fase di cui fanno parte, il quale sarà necessariamente anche presupposto e base per la fase immediatamente successiva. Per quanto riguarda specificamente il processo di picking, la razionalizzazione del flusso si concretizza nella riduzione delle distanze percorse durante la composizione dei kit, che si traduce nella diminuzione dei tempi di percorrenza e, auspicabilmente, in un risparmio di costo. Nel nostro lavoro l’importanza del processo di picking deriva dal fatto che esso può essere considerato driver di magazzino, in quanto modifiche dello stesso riescono ad influire in maniera anche rilevante su una serie di processi successivi che da esso dipendono. Da qui si desume la centralità di quest’attività rispetto al processo produttivo complessivamente considerato.

1.2. Razionalizzazione dell’impiego delle risorse critiche

Luciano Vasapollo afferma che “con il termine ‘risorsa’, in linguaggio

aziendale si intende un’entità, materiale o immateriale (tangibile o intangibile), attraverso la quale ogni organizzazione opera per raggiungere i propri obiettivi.”62. In particolare, una risorsa si definisce

‘critica’ nel momento in cui un numero x di processi, con x ≥2, richiede di usufruirne simultaneamente, ma in ragione delle sue caratteristiche la risorsa è utilizzabile da un solo processo per volta. Al verificarsi di questo tipo di situazione, uno solo tra i processi richiedenti ha accesso alla risorsa, mentre gli altri devono necessariamente mettersi in coda in attesa che la risorsa torni disponibile. Nel gergo mutuato dal mondo informatico, quando la risorsa ritorna libera si dice che essa è stata

62 Vasapollo, Luciano (2007), Trattato di economia applicata. Analisi critica della mondializzazione

rilasciata. È evidente che, in ragione dell’esistenza di tali conflitti per

l’attribuzione delle risorse, i processi richiedenti necessitano di essere coordinati.

In un processo automatizzato si avrà che le risorse impiegate in misura maggiore sono energia, capitale monetario, tecnologia; in un processo invece prevalentemente manuale saranno sfruttate in maniera più ampia risorse come tempo, forza-lavoro e know-how.

Presupposto per l’individuazione delle risorse impiegate dai processi è la mappatura dei flussi, la quale consente di identificare le attività cruciali che, in quanto tali, richiedono con maggiore urgenza le risorse critiche63.

Sebbene possa risultare ridondante, è bene ricordare che all’aumentare della criticità della risorsa considerata, si alza anche il livello di attenzione domandata dalla stessa per essere governata in modo ottimale.

L’obiettivo di gestire razionalmente le risorse è importante perché l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse impatta in modo considerevole sui costi da esse generati.

1.3. Incremento dell’involvement del capitale umano verso una causa comune

Il terzo macro obiettivo che ci si aspetta di conseguire attraverso l’implementazione degli interventi migliorativi attiene all’aumento del livello di coinvolgimento delle risorse umane. Risulta superfluo sottolineare l’importanza che l’attività delle persone riveste all’interno dei processi di un’azienda, in quanto il loro contributo copre un ventaglio di mansioni che va dai compiti più strettamente di manovalanza fino a ruoli appartenenti ad ambiti intellettuali e decisionali. Proprio per il fatto che l’elemento umano permea così in profondità la vita delle organizzazioni, è indispensabile tenerne sempre conto per qualsiasi

63 Questo è, tra l’altro, il procedimento logico che è stato seguito anche in questo lavoro, a partire dalla rete

intervento si intenda implementare. La direttrice che deve fungere da guida per tutte le azioni intraprese è l’intento di aumentare il grado di soddisfazione delle persone sul posto di lavoro nonché la loro spinta motivazionale, in quanto tutto ciò non potrà che avere risvolti positivi sul loro umore. Gli individui si sentiranno infatti valorizzati e coinvolti in maniera più profonda nel processo di cui fanno parte. Solo innescando questo meccanismo è possibile generare sinergie che trainano l’organizzazione nel suo complesso verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Esistono varie leve su cui si può agire per creare un ambiente lavorativo che sia caratterizzato dagli elementi di cui sopra. A titolo esemplificativo si possono citare il sistema delle ricompense e il livello di sicurezza sul luogo di lavoro, senza però dimenticare che anche la fluidità del processo ha una forte incidenza sul clima aziendale. A tal proposito, Claudio Ruggiero individua nel people management quello strumento in grado di

“sviluppare una politica […] che sostenga la motivazione dei propri collaboratori, definisca sistemi di incentivazione che permettano di stimolare i dipendenti al raggiungimento di determinati obiettivi, monitori, attraverso sistemi di valutazione, sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sia i comportamenti attuati per raggiungerli e operi una corretta gestione del feedback su di essi al fine di condividere gli orientamenti comportamentali in coerenza con la vision e le strategie dell’organizzazione”64.

Al termine della descrizione di queste tre macro categorie, è chiaro quanto sia gli obiettivi che le leve su cui agire siano interrelati; di conseguenza, intervenire su uno di questi elementi ha inevitabilmente delle ripercussioni

64Ruggiero, Claudio (2010), Il sistema e le politiche delle retribuzioni. Modelli, processi e conoscenze per la

progettazione delle politiche retributive e premianti nelle imprese pubbliche e private – pag. 203 - Maggioli

anche su tutto gli altri aspetti. Nel prossimo paragrafo indagheremo più approfonditamente i nessi che vengono a crearsi tra questi fattori attraverso uno studio di fattibilità.