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– Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Competenze del D.S.

a) convocare e presiedere il GLI (in sua assenza se ne occuperà la FS) b) convocare e presiedere il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione

c) essere informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES o DA rispetto agli sviluppi del caso considerato.

Competenze dei Consigli di classe/interclasse/intersezione a) informare il Dirigente e la famiglia della situazione/problema.

b) effettuare un primo incontro con i genitori. Collaborare all’osservazione sistematica e alla raccolta dati.

c) analizzare i dati rilevati, prendendo atto della relazione clinica per definire, condividere ed attuare il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) per l’alunno DA, il Progetto Educativo Personalizzato (PEP) per l’alunno straniero e il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012 e per gli alunni con svantaggio sociale e culturale.

LA FAMIGLIA: Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.

Competenze della Funzione Strumentale Sostegno e BES a) coordinare il colloquio tra scuola e famiglia

b) seguire i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi

c) rimanere a disposizione e collaborare con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI, PDF, PDP, PEP) d) informare circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva

e) fornire spiegazioni sull’organizzazione della scuola f) collaborare con il Dirigente Scolastico

g) raccordare le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali…) h) attuare il monitoraggio di progetti, di cui rendiconta al Collegio docenti i) partecipare e coordinare il GLI e riferire ai singoli consigli.

Competenze dell’ASL

a) effettuare l’accertamento, compilare la diagnosi e redigere una relazione b) incontrare la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato

c) fornire supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.

Competenze del gruppo GLI (composto da docenti di sostegno, docenti curricolari (coordinatori di classe), specialisti dell’ASL di riferimento del territorio e rappresentanti dei centri riabilitativi territoriali riconosciuti) a) rilevare i BES presenti nella scuola

b) raccogliere la documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione

c) focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi

d) rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola

e) raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLHO operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art.1 c.605 della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art.10 comma 5 della Legge del 30 Luglio 2010 n.122

f) elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

A tale scopo il gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti uffici per la richiesta di organico di sostegno e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli accordi di programma in vigore o altre specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con Enti Locali. Il GLHI si impegnerà nella sottoscrizione del patto di corresponsabilità.

Competenze del gruppo H

a) gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni diversamente abili

b) proporre un calendario di massima delle attività del gruppo H e di quelle di competenza dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe che concernono gli alunni diversamente abili

c) definire i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF nonché di quanto stabilito dalle linee-guida di cui al regolamento attuativo della L. 170/2010

d) formulare proposte al Dirigente Scolastico, al Collegio dei Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti ad alunni diversamente abili;

e) proporre al Dirigente Amministrativo o al Consiglio d’Istituto l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni diversamente abili o ai docenti che se ne occupano

f) archiviare la documentazione relativa alle proprie attività e definirne l’accessibilità

g) svolgere azione di informazione e di sensibilizzazione del corpo docente verso le problematiche di interesse del gruppo H

h) in sede dipartimentale e nelle riunioni interdisciplinari e disciplinari di programmazione annuale fornire elementi utili a delineare gli obiettivi minimi da raggiungere da parte di alunni diversamente abili o con diagnosi DSA nel rispetto delle vigenti disposizioni normative

i) fornire ai vari Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe elementi utili ad elaborare ed attuare quanto previsto dalla L. 170/2010 e dalle linee-guida relative allegate al D.M. 12.7.2011 e riguardanti alunni con diagnosi DSA.

Competenze dei Docenti collaboratori del gruppo H (Funzione strumentale e Referente BES)

L'alunno BES è individuato secondo la citata CM 8/13 sulla base di elementi oggettivi (come la segnalazione degli operatori dei servizi sociali ) ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Il patto di corresponsabilità sarà sottoscritto dai genitori o da chi ne fa le veci.

a) partecipare agli incontri di programmazione e di verifica del gruppo

b) collaborare ad informare i membri dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe sulle problematiche relative agli alunni diversamente abili e sulle procedure previste dalla normativa

c) tenersi aggiornati sulla normativa e sulle relative applicazioni in materia scolastica

d) informare i Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe su tematiche affrontate relativamente ad alunni delle rispettive classi

e) fornire anche a livello dipartimentale e disciplinare elementi utili alle programmazioni annuali affinché queste recepiscano quanto disposto dalle vigenti normative riguardanti alunni con diagnosi DSA ed alunni diversamente abili.

Competenze degli Insegnanti di sostegno

a) seguire l’attività educativa e didattica degli alunni a loro affidati, secondo le indicazioni del Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe e del Gruppo H

b) redigere le bozze del PEI e del PDF da presentare al Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe, ai genitori e/o agli operatori sanitari e raccogliere i piani disciplinari da allegare al PEI entro le date stabilite;

c) redigere il PEI e il PDF in versione definitiva

d) partecipare ai Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, al gruppo H e agli incontri di verifica con gli operatori sanitari

e) collaborare ad informare gli altri membri del Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe sulle problematiche relative all’alunno diversamente abile e sulle procedure previste dalla normativa

f) comunicare al Referente le risultanze delle riunioni con esperti esterni.

Competenze dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe GLHO che hanno alunni diversamente abili o con diagnosi DSA e BES

Ferme restando le specificità delle diagnosi e le differenze di cui ad alunni diversamente abili ed alunni DSA e alunni BES (questi ultimi assoggettati alla specifica normativa di cui alla L. 170/2010 e relativo decreto attuativo) e ferme restando le mansioni dei docenti di sostegno stabilite dalla vigente normativa, i Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe GLHO devono:

a) essere informati ed informarsi su tutte le problematiche relative all’alunno diversamente abile o destinatario di diagnosi DSA

b) essere informati delle procedure previste dalla normativa

c) discutere e approvare la bozza del PEI e degli interventi di cui alla L. 170/2010 attenendosi alle disposizioni normative e procedurali per quanto concerne anche il coinvolgimento della famiglia nelle azioni specifiche nelle quali essa va coinvolta

d) discutere e approvare il percorso formativo più opportuno per l’alunno attraverso la formulazione di un progetto di vita condiviso con la famiglia

e) tenere conto del regolamento attuativo e delle linee guida pertinenti la L. 170/2010 e delle indicazioni programmatiche emanate dal MIUR attraverso le linee-guida ed il regolamento attuativo della citata legge per quanto concerne alunni con diagnosi DSA.

Competenze dei Coordinatori di Classe che hanno alunni diversamente abili o con diagnosi DSA e BES a) partecipare agli incontri del gruppo GLHO

b) raccogliere dai membri del Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe e diffondere tra gli stessi le informazioni concernenti gli alunni diversamente abili e quelli con diagnosi DSA e BES, nonché informarli sulle attività dell’Istituto che li riguardano

c) mediare le relazioni tra il Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe, la famiglia dell’alunno diversamente abile, DSA o BES e i membri del gruppo GLHO.

Competenze dei singoli docenti che hanno alunni diversamente abili o con diagnosi DSA e BES:

a) essere informati e tenersi aggiornati su tutte le problematiche relative all’alunno diversamente abile o con diagnosi DSA e BES

b) essere informati delle procedure previste dalla normativa

c) segnalare al Coordinatore di classe, all’insegnante di sostegno, alla Funzione strumentale o al Referente BES qualsiasi problema inerente all’attività formativa che coinvolga gli alunni diversamente abili o con diagnosi DSA e BES;

d) redigere il piano disciplinare per la propria materia da allegare al PEI, secondo le indicazioni del gruppo GLH tenendo presenti le indicazioni ministeriali e quelle relative al regolamento attuativo e dalle linee guida di cui alla L. 170/2010;

e) contribuire – in ambito di programmazione disciplinare e dipartimentale – alla individuazione degli obiettivi minimi imprescindibili avvalendosi, in tale azione, sia della collaborazione dei docenti di sostegno sia, per quanto attiene le diagnosi DSA, dei disposti ministeriali e normativi di cui alla L. 170/2010 e del relativo regolamento attuativo e delle linee-guida.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

La Scuola è attenta a tutte le problematiche di carattere socio-culturale, economico e didattico - educativo degli alunni, per cui verranno incrementate, per i docenti, attività di formazione e di aggiornamento specifiche, sia in sede che concordate a livello territoriale, sulle tematiche relative ai DSA, ADHD, BES affinché gli stessi siano in grado di offrire agli alunni percorsi differenziati mirati al loro recupero didattico, all’integrazione e all’inclusione

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli.

Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni.

L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere, che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto.

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento, della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante

per le attività di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni con BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano, ove necessario, i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi.

E’ presente una Funzione Strumentale sull’area dell’integrazione e dell’inclusione, nonchè un referente per gli alunni con BES.

Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione e al successo della persona anche attraverso:

• attività laboratoriali (learning by doing)

• attività per piccolo gruppo (cooperative learning)

• tutoring

• peer education

• attività individualizzata (mastery learning).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Richiesta di incontri periodici con l’Equipe per verificare il livello di inclusione, per la stesura dei PEI, PDF, PDP.

Rapporti con CTI di zona per sostegno al processo di integrazione, allo sviluppo professionale dei docenti e alla diffusione delle migliori pratiche.

Rapporti con associazioni di volontariato eventualmente disponibili per il sostegno all’integrazione di alunni BES e DA

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è corresponsabile nel percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso:

• la condivisione delle scelte effettuate

• un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative

• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento

• il coinvolgimento nella redazione dei PDP.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Nell’ambito del curricolo verranno organizzate attività di sostegno coordinate dagli insegnanti specializzati, in piena condivisione con i docenti curriculari e i servizi sanitari, promuovendo la reale inclusione degli alunni con disabilità certificate e di tutti gli altri con bisogni speciali. Lo scopo di tali azioni è quello di coinvolgere e responsabilizzare gli alunni in tutte le attività che verranno proposte (individuali, autonome, di piccolo e grande gruppo, di laboratorio, a classi aperte, a gruppi di livello. . . ) utilizzando contenuti comuni, ridotti, facilitati, alternativi e tempi più estesi e/o calibrati alle esigenze degli stessi. Anche i materiali dovranno essere vari e diversificati: visivi, musicali, compensativi…

Saranno valutabili i comportamenti, la partecipazione alle attività, le relazioni interpersonali nei vari contesti di vita, il benessere psico-fisico, il grado di soddisfazione, la capacità esecutiva e rielaborativa, l’autonomia nel lavoro.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico-formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e DA e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola.

L’istituto necessita di:

 docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti

 finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni

 assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità

 definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari

 costituzione di reti di scuole in tema di inclusività

 rafforzamento dei rapporti già istituiti con il CTI per consulenze e relazioni d’intesa.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

E′ necessario garantire la continuità didattico - educativa tra i tre ordini di scuola, attraverso incontri tra alunni e docenti, tra alunni e alunni, realizzando un dialogo costruttivo e condividendo attività ludiche, ricreative, culturali e didattiche che puntino a facilitare la fase di transizione, rendendola più interessante, stimolante e socializzante.

Notevole importanza è, pertanto, dedicata all'accoglienza: i futuri alunni verranno attivamente coinvolti in progetti di continuità, in modo da vivere gradualmente e con serenità il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Allo scopo di favorire quanto più possibile il processo di inclusione e dopo aver valutato la tipologia di bisogno educativo, la Commissione Formazione Classi indicherà i criteri per realizzarne l’inserimento nella classe più adatta.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 17 giugno 2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28 giugno 2017

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