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applicazione della vasta e complessa normativa disciplinante l’attività degli Enti Locali migliorando l’azione della Pubblica Amministrazione, attraverso un sistema di formazione permanente del personale degli Enti del territorio anche grazie anche all’adesione alla Fondazione Istituzionale Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, divenendo la Provincia sede dell’Accademia della P.A.

Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione OBIETTIVO STRATEGICO 1.2. Anticorruzione e Trasparenza

Favorire la diffusione della cultura della legalità e dell’integrità e l’interiorizzazione di principi etici di onestà, correttezza e rettitudine per contrastare e prevenire i fenomeni di corruttela nella misura resa possibile dalle attuali risorse disponibili e dal contesto normativo in continua evoluzione. Allo scopo è necessario realizzare il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interni ed esterni a vario titolo interessati: organi di indirizzo politico, dirigenti, posizioni organizzative, dipendenti, rappresentanze sindacali, fruitori dei servizi e l’intera società civile all’insegna della massima Trasparenza, strumento cardine della prevenzione della corruzione che favorisce la piena attuazione del principio di “Vicinanza ai Cittadini” .

Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione

OBIETTIVO STRATEGICO 1.3. Ottimizzazione delle risorse disponibili per la ricerca della migliore qualità dei servizi

L’obiettivo, che afferisce alle politiche del personale, di bilancio, di gestione del demanio e del patrimonio e di gestione dei procedimenti “Sanzioni amministrative”, si propone il razionale impiego delle esigue risorse disponibili per favorire il massimo livello di efficienza possibile.

Inoltre, le finalità da conseguire sono:

 Potenziamento dell’organico (personale in dotazione) da rimpinguare anche attraverso il ricorso al lavoro flessibile;

 Riorganizzazione/riqualificazione del personale ed adeguamento processi di misurazione e valutazione della performance;

 Formazione del personale e ricorso a consulenze al fine di rendere sempre più omogenea l’interpretazione e la conseguente applicazione della vasta e complessa normativa disciplinante l’attività dell’Ente migliorandone l’azione amministrativa;

 Efficacia gestionale interna rafforzando la capacità programmatoria e migliorando costantemente la rispondenza tra gli indirizzi, le aspettative e le scelte della politica, gli obiettivi e i risultati perseguiti.

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Missione 4 Istruzione e diritto allo studio

OBIETTIVO STRATEGICO 2. Gestione ottimizzata del patrimonio (immobiliare e strumentale) scolastico e dell’offerta formativa in rapporto alle risorse disponibili.

L’obiettivo indicato riguarda le due funzioni fondamentali indicate dalla Legge 56/2014, ossia la programmazione provinciale della rete scolastica e l’edilizia scolastica. L’obiettivo si propone, in via prioritaria, di realizzare l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse economiche disponibili che avviene in primis attraverso l’individuazione degli interventi più urgenti. L’intento è quello di raccordare le esigenze dell’utenza, soprattutto quella più svantaggiata, con una programmazione del sistema formativo che tenda, compatibilmente con le risorse disponibili, a mantenere un livello standard sufficiente della qualità degli apprendimenti. La Programmazione è da elaborare in sinergia e concertazione con i diversi attori operanti nel mondo della scuola, a partire dai diretti fruitori del servizio, gli studenti.

Missione 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

OBIETTIVO STRATEGICO 3. Concorso allo sviluppo del sistema territoriale provinciale.

L’obiettivo mira all’ottimizzazione della gestione delle professionalità e all’implementazione dei supporti tecnologici adeguati nell’ottica di uno sviluppo del sistema territoriale provinciale. Si tratta della funzione fondamentale della pianificazione territoriale provinciale di coordinamento dello sviluppo del territorio, al fine di assicurarne un assetto equilibrato e commisurato alle trasformazioni socio-economiche, in atto e potenziali, e ai fabbisogni della collettività. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione dell’assetto territoriale e al coordinamento e monitoraggio delle relative politiche. Una delle priorità è la riduzione dell’inquinamento nel suolo, che si svolge anche attraverso la realizzazione del progetto Greenchange in linea con gli obiettivi della Strategia dell’UE per la biodiversità fino al 2022, e con la Comunicazione della Commissione sulle “infrastrutture verdi”, nonché attraverso lo Sviluppo del progetto di cooperazione transfrontaliera nell'area del mediterraneo ENI CBC MED (European Neighbourhood Instrument - Cross Border Cooperation – Mediterranean) approvato in febbraio 2019 dalla Commissione Europea.

Attraverso un’efficiente attività di pianificazione si vuole arrivare alla realizzazione di una urbanistica condivisa con tutti gli enti interessati, a cominciare dai Comuni, per consegnare ai cittadini della Provincia un quadro complessivo degli indirizzi e degli obiettivi di sviluppo del territorio e della comunità, verificato e condiviso, che sia strumento di aiuto alla definizione di una comune identità provinciale. Attraverso il Piano Territoriale di Coordinamento si vuole orientare i Comuni a scelte urbanistiche e territoriali coerenti con il contesto interessato evitando

sovradimensionamenti che ostacolano l’ordinato sviluppo del territorio, è quindi importante completare il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per definire norme e indirizzi volti a favorire:

 l’utilizzo di aree industriali dismesse e contaminate;

 l’utilizzo di aree urbanizzate per limitare il consumo di suolo

 l’utilizzo minimizzato delle risorse non rinnovabili incentivando l’utilizzo di risorse

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 il coordinamento degli enti gestori dei servizi e dei comuni al fine di creare un sistema integrato delle reti (acquedotto, fognatura, depuratori);

 favorire lo sviluppo di una mobilità integrata e più sostenibile, prevenire, contenere ed abbattere l’inquinamento elettromagnetico;

 promuovere, ottimizzare e integrare le operazioni di riutilizzo, recupero e riciclaggio sia in termini di materia, sia in termini di energia.

Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

OBIETTIVO STRATEGICO 4. Politiche attive di sostegno ambientale

L’obiettivo tende a realizzare le azioni di programmazione, pianificazione, autorizzazione e promozione volte alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, delle risorse naturali, della salute pubblica e inoltre incentrate sulla ricerca di forme di sviluppo socioeconomico sostenibile. Le attuali generazioni devono riuscire a soddisfare le proprie esigenze energetiche utilizzando le risorse a disposizione senza comprometterne l’integrità e la rinnovabilità, a tutela delle generazioni future.

Saranno inoltre sviluppati sistemi di semplificazione delle procedure per l’utenza e promosse iniziative di supporto ed aggiornamento destinate al personale e finalizzate a un progressivo ulteriore miglioramento qualitativo dei servizi resi. L’attenzione verrà posta inoltre sulle problematiche attinenti lo smaltimento dei rifiuti e sul contenimento dei consumi, attraverso la promozione del risparmio energetico e diffondendo l’uso delle fonti energetiche rinnovabili. Verrà incrementata ulteriormente la raccolta differenziata dei rifiuti e dato forte impulso al virtuoso meccanismo del riciclaggio e recupero dei beni mobili dismessi. Una delle priorità è infatti, anche per questo obiettivo, come per il precedente, cui è strettamente correlato, la riduzione dell’inquinamento in atmosfera, nelle acque e nel suolo, con il conseguente miglioramento della qualità dell’aria anche attraverso la realizzazione del progetto Greenchange in linea con gli obiettivi della Strategia dell’UE per la biodiversità fino al 2022, e con la Comunicazione della Commissione sulle “infrastrutture verdi”, nonché attraverso lo Sviluppo del progetto di cooperazione transfrontaliera nell'area del mediterraneo ENI CBC MED (European Neighbourhood Instrument - Cross Border Cooperation – Mediterranean) approvato in febbraio 2019 dalla Commissione Europea.

Verranno sviluppate ulteriormente le attività di controllo della legalità amministrativa e di repressione degli illeciti nei settori della sicurezza ambientale.

Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità

OBIETTIVO STRATEGICO 5.

Ottimizzazione, compatibilmente con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, dei livelli di sicurezza del sistema infrastrutturale provinciale, nonché tutela/valorizzazione del patrimonio stradale.

Il presente obiettivo strategico viene attuato mediante un insieme di sottomisure quali:

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1. razionalizzazione ed efficientamento dell’impiego del personale delle squadre manutenzione;

2. conoscibilità dello stato del patrimonio stradale;

3. ottimizzazione della programmazione degli interventi in ragione delle risorse finanziarie destinate alla viabilità provinciale;

4. Miglioramento della percezione della sicurezza stradale da parte dei cittadini (sperimentale).

Nello specifico:

 sottomisura 1 - si prevede la progressiva sostituzione dei mezzi per minimizzare il numero del personale necessario per le attività di routine come sfalci, disgelo strade, spazzamento neve, chiusura buche;

 sottomisura 2 – verrà avviato un programma per i necessari adeguamenti in materia di catasto stradale, monitoraggio, pianificazione e trasparenza;

 Sottomisura 3 – Impiego di un sistema di gestione tipo BIM (Building Information Modeling) che rappresenta uno dei più promettenti sviluppi per i settori dell'architettura, dell'ingegneria e dell'industria delle costruzioni. Mediante la tecnologia BIM, uno o più modelli virtuali di un opera vengono costruiti digitalmente. Si può così supportare il progetto attraverso tutte le sue fasi, consentendo un miglior controllo rispetto ai consolidati processi manuali.

 Sottomisura 4 – implementare i canali comunicativi e interattivi con i cittadini volti a favorire il dialogo cooperativo e la conoscenza delle attività poste in essere dall’Ente per migliorare la viabilità provinciale.

In riferimento alla Mobilità e ai Trasporti, le attività tendono favorire lo sviluppo del tessuto economico e produttivo, per cui sarà assicurata puntualità ed efficienza.

Missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale

OBIETTIVO STRATEGICO 6. Iniziative mirate di lotta al disagio sociale

L’obiettivo si rivolge ad alcune specifiche fasce deboli, al fine di garantire una reale opportunità di integrazione, individuando, nell’ambito della formazione professionale, interventi e percorsi mirati relativi agli allievi (minorenni inseriti nei percorsi dell’obbligo formativo o maggiorenni inseriti nei percorsi finanziati con risorse del Fondo Sociale Europeo) con disabilità e/o con particolari difficoltà nell’apprendimento, ponendo attenzione alla prevenzione di qualsiasi forma di disagio ed emarginazione. In questo percorso verrà posta attenzione alle diversificate problematiche ed esigenze di tali fasce deboli, per non lasciare parti del territorio e fasce della popolazione in posizione marginale.

In tal modo, l’accrescimento delle conoscenze e delle competenze da parte di utenti svantaggiati potrà favorirne l’inclusione sociale e supportare i processi di integrazione nel mondo del lavoro.

I percorsi formativi mirati terranno conto sia di specifiche metodologie di apprendimento sia delle particolari esigenze di fruibilità del servizio. A tal fine appare necessario sviluppare attività progettuali finalizzate ad acquisire finanziamenti regionali, nazionali e del Fondo Sociale Europeo che consentano

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di reiterare gli interventi formativi in tale ambito e monitorare il grado di efficacia del processo formativo e l’impatto che tali attività generano sul benessere delle persone.

Missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale OBIETTIVO STRATEGICO 7. Adeguamento ed efficientamento, implementazione dei servizi

L’obiettivo afferisce al Servizio della formazione professionale, ed in particolar modo alla società partecipata in house providing che opera per garantire l’assolvimento dell’obbligo formativo e dell’obbligo di istruzione, al fine di migliorare gli standard di efficienza nella gestione delle risorse pubbliche ed assicurare la soddisfazione delle esigenze degli utenti.

Il miglioramento e l’efficientamento dei servizi erogati dalla società partecipata verrà garantito attraverso la riprogrammazione della mission aziendale unitamente ad eventuali/ulteriori interventi di razionalizzazione della spesa e dei costi di funzionamento con particolare riferimento:

 alla ricerca di economie da realizzarsi attraverso la rinegoziazione dei contratti;

 alla migliore distribuzione e valorizzazione delle risorse umane;

 alla promozione ed al maggiore utilizzo delle procedure telematiche previste per l’acquisto di beni, servizi e forniture da parte delle PA;

 all’implementazione di procedure di monitoraggio che consentano di valutare la performance nei diversi aspetti dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità, anche in relazione agli obiettivi stabiliti nel contratto di servizio e nella carta dei servizi;

 alla corretta programmazione delle spese di investimento anche in relazione al processo di rendicontazione regionale.

85 LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA

La Sezione Operativa del DUP declina, in termini operativi, le scelte strategiche in precedenza tratteggiate.

Rinviando a quanto già trattato nella prima parte del presente documento, si intende presentare in questa sezione una lettura delle spese previste nel Bilancio di previsione, riclassificate in funzione delle linee programmatiche poste dall'amministrazione e tradotte nelle missioni e nei programmi previsti dalla vigente normativa. In particolare nei paragrafi che seguono cercheremo di evidenziare le modalità con cui le linee programmatiche che l'Amministrazione ha tracciato per il prossimo triennio possono tradursi in obiettivi da conseguire.

Questa sezione del DUP è indispensabile per una corretta programmazione delle attività a base del bilancio annuale e pluriennale, riproponendo una importante fase di collaborazione tra la parte politica ed amministrativa per la individuazione di obiettivi e, quindi, di risorse che, nel breve e nel medio termine, permettono agli amministratori di dare attuazione al proprio programma elettorale ed ai dirigenti di confrontarsi costantemente con essi.

Rinviando alla lettura dei contenuti di ciascuna missione, in questa parte introduttiva ci preme riproporre le principali linee guida della programmazione dell’Ente.

Le linee guida della programmazione dell'ente Le linee direttrici a cui la struttura dovrà indirizzarsi sono:

1) ulteriore definizione, anche alla luce dei mutamenti in corso, di aree di intervento di adeguata ampiezza di controllo che, in relazione alle principali funzioni e attività svolte dall'ente, consentano il consolidamento organizzativo intorno a precisate aree di responsabilità, evitando le possibili duplicazioni di attività o procedure di controllo ripetitive;

2) la scelta motivata di perseguire un aumento della produttività e della capacità di coordinamento del lavoro tra settori che incida su tutte le fasi del processo di programmazione - gestione e controllo;

3) l’eliminazione di diseconomie gestionali che derivano dall'esistenza di più centri di responsabilità nei quali la gestione delle risorse umane e strumentali non risulti ottimizzata.

L'amministrazione intende proseguire nel processo di trasformazione in atto, mediante un'azione finalizzata a:

a) introdurre e sperimentare alcuni elementi di innovazione organizzativa;

b) favorire nei responsabili dei servizi la conoscenza e l'approccio alla gestione delle risorse finanziarie ed economico - patrimoniali, mediante la piena valorizzazione della nuova struttura di LA SEZIONE OPERATIVA (SeO)

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bilancio, per facilitare la diffusione ed il consolidamento dei nuovi principi di programmazione, gestione e controllo;

c) sviluppare politiche del personale e programmi di gestione delle risorse umane coerenti con le trasformazioni in atto. In particolare, gli interventi organizzativi saranno finalizzati ad adeguare le strutture per affrontare le mutate esigenze di funzionamento dell'ente rispetto alle impostazioni del passato;

d) rendere operativa la responsabilità sui risultati della gestione nella conduzione del personale e nell'organizzazione del lavoro, attivando contestualmente gli strumenti che rendano concreta la funzione di indirizzo e di controllo degli organi di Governo;

e) potenziare il controllo economico interno di gestione al fine di esercitare una reale verifica funzionale della spesa nei singoli settori d'intervento;

f) incentivare la valutazione dei fatti amministrativi e dei processi per assicurare che l'azione amministrativa non sia rivolta soltanto ad un controllo burocratico aziendale dei risultati;

g) favorire la diffusione di forme di comunicazione interna e con gli amministratori che consentano di esplicitare le principali linee di controllo interno.

In particolare, ai fini del consolidamento delle procedure di controllo interno sulla gestione, gli obiettivi programmatici che si intendono perseguire sono i seguenti:

potenziare il controllo e l’adeguamento delle procedure amministrative al fine di favorire una maggiore snellezza e flessibilità. Il Piano esecutivo di gestione deve costituire, a tal proposito, un fondamentale strumento per misurare l'azione amministrativa in termini di procedure in tutti i settori nei quali si esprime l'attività dell'ente;

maggiore incisività del controllo sugli equilibri finanziari di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dal punto di vista finanziario: funzione obbligatoria che il servizio finanziario dovrà esprimere compiutamente ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000;

ulteriore adeguamento delle attività relative al controllo di gestione rivolto alla maggiore razionalizzazione del complessivo operare dell'ente in termini di efficienza, efficacia ed economicità.

Inoltre sarà necessario avviare processi per:

sviluppo/potenziamento dei sistemi informativi dell'ente, con miglioramento delle informazioni fornite e completamento delle stesse;

individuazione di ulteriori modalità di comunicazione con l'esterno;

individuazione e miglioramento nella rete interna dell’ente dei provvedimenti deliberativi e delle determinazioni connesse con la gestione delle risorse di bilancio.

Contestualmente al processo di razionalizzazione sopra evidenziato non può essere sottovalutata un'oculata politica della spesa.

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Relativamente ad essa, i principali indirizzi che sono alla base delle stime previsionali costituiscono direttiva imprescindibile, per quanto di competenza, per ciascun responsabile nella gestione delle risorse assegnategli e risultano così individuati:

- Spesa del personale

Le risorse umane costituiscono il fattore strategico dell'Ente locale. Pertanto le regole dell'organizzazione e della gestione del personale contenute nell'azione di riforma sono quelle di razionalizzare e contenere il costo del lavoro e raggiungere livelli di efficienza ed affidabilità migliorando le regole di organizzazione e di funzionamento.

L’ente intende sfruttare pienamente tutti i margini di manovra per realizzare autonome politiche del personale utilizzando i propri strumenti normativi e quelli della contrattazione decentrata:

autonoma determinazione delle dotazioni organiche, delle modalità di accesso, manovra sugli incentivi economici, interventi formativi.

- Spese di manutenzione

Le spese di manutenzione ordinaria degli immobili e degli impianti sono state iscritte in bilancio tenendo conto dei trend storici rilevati negli anni precedenti e dei fabbisogni previsti soprattutto in riferimento agli edifici scolastici e patrimoniali ed agli impianti annessi agli stessi.

Sarà necessario nel corso dell'anno 2020 provvedere ad un analitico controllo dei vari centri di costo per "manutenzioni", impiegando allo scopo le risorse tecniche a disposizione.

- Spese per utenze e servizi

Nell'ambito delle politiche di spesa tendenti alla razionalizzazione degli interventi correnti si dovrà operare:

1) mediante la verifica dei consumi di energia elettrica e delle potenze installate;

2) mediante la contrattazione con i soggetti erogatori dei servizi delle migliori condizioni per garantire il servizio telefonico a tariffe agevolate, con riferimento alla telefonia di sistema e ai telefoni cellulari;

3) con la definizione dei contratti in essere per le utenze a rete eventualmente mediante l’utilizzo di società specializzate.

- Spese per assicurazioni

Con riferimento all'evoluzione in materia di assicurazioni si opererà, nell'anno 2020, al fine di proseguire nella realizzazione dei seguenti principali obiettivi

 attuare una puntuale ricognizione di tutti i rischi assicurati;

 verificare l'adeguatezza delle polizze assicurative in essere con particolare riguardo ai massimali;

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 operare un adeguato confronto di mercato per ottenere le migliori condizioni sui premi assicurativi.

- Locazioni

Il nostro Ente non sostiene grosse spese per canoni di locazione, ma sarà comunque necessario operare un approfondito riesame delle condizioni applicate ai contratti in essere, al fine di perseguire il ridimensionamento della spesa annua.

- Cancelleria, stampati e varie

Nell'ambito dei processi di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa, l'Ente dovrà porre particolare attenzione agli stampati che utilizza e alla omogeneizzazione e uniformità degli stessi in termini di uso da parte di tutti i settori.

Sarà curata anche l'applicazione dell'immagine coordinata dell’ente in modo da migliorare la qualità della comunicazione con l'esterno, la trasparenza dei documenti inviati e la comunicazione con i soggetti che vengono in contatto con l'Ente.

- Formazione del personale

La formazione del personale, la sua riqualificazione e il suo aggiornamento costituiscono strumenti indispensabili per una efficiente gestione della "macchina amministrativa pubblica". Questa amministrazione intende proseguire nell’attività di formazione.

- Indirizzi ed obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente

In riferimento agli organismi gestionali e partecipati dell’Ente si rimanda a quanto indicato nella sezione strategica riguardo le dismissioni delle partecipazioni non indispensabili per il perseguimento dei fini istituzionali e il mantenimento dei soggetti aventi carattere funzionale a tali fini.

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