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Occupazione del settore

5.2 Spettacolo dal vivo di Luca Moreschini

5.2.2 Il contesto dello spettacolo a Ferrara

5.2.2.2 Occupazione del settore

Se i dati sulla consistenza num erica delle im prese dello spettacolo non perm ettono un’analisi particolarm ente approfondita, ancora più com plicato è il tentativ o di stim are l’occupazione del settore. Le inform azioni statistiche su base censuarie risentono dei lim iti già ev idenziati per le im prese, sono ferm i al 2 001 e rappresentano solo una parte del settore dello spettacolo. Per questo m otiv o il dato più attendibile è forse quello utilizzato nel Rapport o “Cult ura e Creat iv it à”, pubblicato da Erv et nel 2 01 2 . I dati del Rapporto Erv et offrono un quadro com parato del peso del settore dello spettacolo rispetto al totale delle industrie culturali e creativ e e rispetto al totale dell’econom ia regionale. Da questi dati (Erv et 2 01 2 , pp. 1 2 1 -1 2 2 ) em erge l’im m agine di una prov incia in cui il settore del patrim onio ha un ruolo predom inante, m entre i segm enti “spettacolo dal v iv o e altre creazioni artistiche” e “m usica” hanno un peso percentuale m olto m inore del peso effettiv o della prov incia sul com plesso dell’econom ia regionale. Da questi dati non è possibile stim are la consistenza dell’occupazione nel settore dello spettacolo dal v iv o, m a è certo una conferm a di com e, in prov incia di Ferrara, il segm ento dello spettacolo abbia un peso m inore rispetto ad altre attiv ità culturali, e del m inor peso che l’occupazione nelle attiv ità legate allo spettacolo ha a Ferrara rispetto alle altre prov ince della regione.

Ta bel l a 1 1 . Di st ri bu zi on e percen t u a l e degl i a ddet t i n el l e ca t egori e e segmen t i cu l t u ra l i e crea t i v i (ICC) t ra l e prov i n ce del l 'Emi l i a -Roma gn a (2008)

Fon te: Erv et 2012

Dat i dei censiment i 197 1-2001. Com e già fatto per il num ero delle im prese, e con le stesse cautele, i dati dei Censim enti dal 1 9 7 1 al 2 001 possono com unque essere utilizzati per av ere un’im m agine dell’andam ento dell’occupazione nel segm ento dello spettacolo nella prov incia di Ferrara negli ultim i 3 0 anni del secolo passato. Anche per gli occupati, com e per le im prese, le serie storiche considerate m ostrano, dopo una crescita rilev ante tra il 1 9 7 1 e il 1 9 81 , un andam ento m olto debole della prov incia di Ferrara rispetto a territori v icini e/o com parabili, con una crescita di poco superiore al 1 00% nel periodo 1 9 7 1 -2 001 .

Fi gu ra 23. Addet t i per ATECO 923 “Al t re a t t i v i t à del l o spet t a col o”. Nu meri i n di ce (1 971 =1 00)

Fon te: n ostra el aborazi on e su dati Cam era Com m erci o di Ferrara

I dati forniti dalla Camera di Commercio di Ferrara v engono proposti a titolo puram ente indicativ o, perché in questo caso decisam ente poco affidabili, in quanto il 6 7 dato relativ o all’occupazione non sem pre v iene aggiornato con regolarità e quindi può essere piuttosto distante dal v alore reale, soprattutto in caso di aziende in crisi o in crescita.

Ta bel l a 1 2. Addet t i n el set t ore del l o spet t a col o n el l a prov i n ci a di Ferra ra . Comune N. imprese Argenta 2 1 Cento 4 Com acchio 6 Copparo 2 Ferrara 1 4 1 Goro 0

Jolanda Di Sav oia 0

Mirabello 5 Ostellato 0 Poggio Renatico 0 Portom aggiore 1 Sant'Agostino 0 Tresigallo 2 Vigarano Mainarda 1 0 Tot ale prov incia 192 Fon te: el aborazi on e su dati Cam era Com m erci o di Ferrara

Fi gu ra 24. Nu mero a ddet t i per t i pol ogi a di i mpresa . Prov i n ci a di Ferra ra

Fonte: nostra elaborazione su dati Cam era Com m ercio di Ferrara

5.2.2.3 Il pubblico e gli spettacoli

La Regione Em ilia Rom agna è caratterizzata da un'offerta di spettacolo “ricca e articolata, con un'affluenza di pubblico fra le più alte d'Italia, v antando il 1 0% delle recite e il 9 % dei biglietti v enduti a liv ello nazionale, con una m edia di 7 0 biglietti ogni 1 00 abitanti, rispetto ad una m edia nazionale di 55 biglietti ogni 1 00 abitanti” (dati 2 009 , Program m a Regionale 2 01 2 -2 01 4 in m ateria di Spettacolo). I dati della prov incia di Ferrara dev ono quindi essere analizzati a partire da un contesto regionale particolarm ente forte, anche per la presenza di alcune aree con una fortissim a tradizione teatrale e m usicale.

Per quanto riguarda il pubblico si sono utilizzati i dati dell’Osserv atorio regionale dello Spettacolo, che forniscono inform azioni su tutte le prov ince dell’Em ilia Rom agna; anche in questo caso non sono quindi possibili com parazioni con realtà extraregionali. I dati m ostrano un quadro com unque abbastanza coerente con quelli utilizzati per stim are la consistenza delle im prese e dell’occupazione nel segm ento dello spettacolo, fotografando una relativ a debolezza del settore dello spettacolo dal v iv o nella prov incia di Ferrara rispetto alle altre prov incie em iliano-rom agnole; dato che, si v edrà, si riflette anche nella spesa destinata in passato a questo segm ento dalle due Fondazioni bancarie della Prov incia.

Ta bel l a 1 3. Ra ppresen t a zi on i , spet t a t ori e spesa per l e a t t i v i t à di spet t a col o.

Fon te: Osserv atori o del l o Spettacol o del l ’Em i l i a-R om agn a, R eport 2011. El aborazi on e su dati Si ae

Entrando nel m erito dell’ev oluzione dell’offerta di spettacoli, pur m ancando dati precisi, la ricostruzione, offerta dagli interlocutori, sulla base quindi di v alutazioni diffuse, m a ov v iam ente personali è che ci sia stata un’ev oluzione non lineare. Ferrara, a partire dalla fine degli anni sessanta ha attrav ersato un periodo ricchissim o, in cui le principali istituzioni, sotto l’im pulso determ inante dell’am m inistrazione com unale, siano riuscite a proporre progetti di altissim a qualità, v incenti anche sotto il profilo del pubblico, che ancora segnano il giudizio sull’offerta attuale. Dal restauro del Teatro Com unale, con il suo ruolo di guida anche nella proposta di un teatro di sperim entazione, da Carm elo Bene a Luca Ronconi, dal Liv ing Theatre fino alla felice stagione m usicale di Claudio Abbado e delle giov ani orchestre da lui form ate negli anni nov anta.

Dopo quel periodo d’oro, in un periodo più recente l’offerta non è riuscita a conserv are sem pre lo stesso liv ello, in una realtà relativ am ente piccola, com e Ferrara, è chiaram ente più difficile proporre spettacoli di altissim a qualità (e quindi costo) a un pubblico, che in genere non è sufficientem ente am pio. Anche per questo m otiv o, com e v edrem o nel capitolo dedicato al tem a in questo Rapporto, ha av uto grande successo la form ula del festiv al, che perm ette di fare m assa critica, attirando in un periodo ristretto un pubblico di appassionati.

In linea generale a fronte di un interesse costante sia per quanto riguarda il pubblico “passiv o” che per quello “attiv o” che, cioè, anche se in form a am atoriale intende dedicarsi all’attiv ità teatrale, c’è stato nell’ultim o decennio un progressiv o depauperam ento delle potenziali realtà professionali o in v ia di professionalizzazione. Di segno contrario, rispetto a questa linea di tendenza, sono l’esperienza della giov ane com pagnia di danza contem poranea “Collettiv o Cinetico” e la recentissim a esperienza del “Teatro Off”, ancora però troppo recente per poter essere v alutata appieno.

5.2.2.4 Gli spazi per lo spettacolo e le scuole

L’analisi del contesto dello spettacolo dal v iv o a Ferrara può essere integrata con una rassegna delle principali strutture: i teatri e gli altri spazi adibiti a ospitare le rappresentazioni, le perform ance, i concerti. In questo caso, non si sono effettuate particolari analisi com parativ e e non esistono dati che perm ettano un’analisi dell’ev oluzione nel tem po della presenza in prov incia di Ferrara di queste strutture. Il peso relativ am ente basso del settore dello spettacolo nella prov incia di Ferrara, che è stato ev idenziato dai dati sulle im prese, sugli occupati e sulla fruizione, non significa com unque che m anchino istituzioni e spazi attiv i nel territorio.

L’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali censisce per la prov incia di Ferrara otto Teatri storici, un num ero sim ile a quello delle altre prov ince, presenti non solo nel capoluogo m a anche nel resto del territorio prov inciale.

Ta bel l a 1 4. Tea t ri St ori ci i n Emi l i a Roma gn a .

Prov incia Tot ale %

Bologna 1 6 1 6 ,8 Forlì e Cesena 1 3 1 3 ,7 Ferrara 8 8,4 Modena 1 2 1 2 ,6 Piacenza 7 7 ,4 Parm a 9 9 ,5 Rav enna 1 0 1 0,5 Reggio Em ilia 1 2 1 2 ,6 Rim ini 8 8,4 Totale Regione 9 5 1 00,0 Fon te: Isti tu to per i Ben i A rti sti ci , Cu l tu ral i e N atu ral i del l ’Em i l i a R om agn a

Ta bel l a 1 5. Tea t ri St ori ci i n Prov i n ci a di Ferra ra

Teatro Giuseppe Borgatti FE Cento

Teatro De Micheli FE Copparo

Sala Estense FE Ferrara

Teatro Com unale FE Ferrara

Teatro Giuseppe Verdi FE Ferrara

Teatro Nuov o FE Ferrara

Teatro Sociale della Concordia FE Ferrara Teatro di Villa Massari Ricasoli FE Ferrara

L’elenco degli spazi dedicati agli spettacoli dal v iv o è ov v iam ente m olto più am pio, non solo teatri (Teatro dei Fluttuanti di Argenta; Teatro Julio Cortazar / Teatro Nucleo di Pontelagoscuro; Teatro Com unale Barattoni di Ostellato; Teatro Sm eraldo, Portom aggiore; il Centro Teatro Univ ersitario di Ferrara; il nuov o Teatro OFF di Ferrara) m a anche altri spazi, com e la Sala Estense, con un piccolo palco, che ospita il teatro dialettale, concerti, ev enti di beneficienza, etc. o la Sala Boldini, che v iene usata principalm ente com e cinem a, m a che in passato ha ospitato anche rassegne di teatro ragazzi. Da citare infine anche i casi di SpazioZero, non più utilizzato perché non a norm a e della Sala Poliv alente, che però non rispettav a per le norm e anti-incendio30. Nonostante la disponibilità di div erse strutture, a Ferrara sem bra m ancare uno spazio adatto alla sperim entazione per un num ero ridotto di spettatori; nicchia che potrebbe essere coperta dal Teatro OFF recentem ente inaugurato.

Un elem ento im portante, perché rappresenta un anello di raccordo con il patrim onio architettonico e il sistem a dei beni culturali sono il gran num ero di edifici facenti parte pat rimonio cult urale della prov incia e degli spazi all’apert o, utilizzati in genere per rassegne estiv e, quali il Museo Archeologico di Spina, il chiostro di San Paolo, la Palazzina Marfisa d'Este; il cortile di Casa Rom ei; il cortile del Palazzo dei Diam anti (utilizzato per le proiezioni cinem atografiche). In passato anche il Parco Massari è stato sede di spettacoli, com e il cortile di Palazzo Muzzarelli Crem a, m a anche il cortile di Palazzo Giulio D'Este, il Giardino delle Duchesse, il Castello e la sua Piazza, i bastioni delle m ura. Uno spazio non più usato, che in passato ha accolto il Museo di Architettura (Musarc, poi chiuso) era la Casa di Biagio Rossetti, luogo particolarm ente adatto alle esposizioni, m a che potev a essere utilizzato anche per perform ance destinate a un pubblico ridotto.

Lo sv iluppo della capacità di produrre spettacoli, e non soltanto rappresentarli, richiede la disponibilità di spazi per le prov e e per le perform ance. In passato a Ferrara c’era il citato SpazioZero, che fino al 2 01 0, perm ettev a agli artisti di prov are con costi ridotti ed era adatta anche a perform ance sperim entali; adesso c'è Wunderkam m er, che non è una v era sala prov e ed è più adatto a installazioni e serate tem atiche. Anche il Teatro Com unale e il Teatro Cortazar, infine, m ettono a disposizione, a condizioni da concordare i propri spazi: in questa situazione, com unque, per le prov e alcune com pagnie usano uno spazio fuori città che appartiene alla forestale, disponibile a costi ridotti, alcuni gruppi fanno le prov e a casa propria e sono tornati in uso le cantine o i garage, m a sono ev identem ente soluzioni di ripiego.

Il citato Program m a Regionale dello Spettacolo pone particolare attenzione alla form azione nel settore, considerata uno strum ento essenziale per “creare un terreno fertile per l’innov azione e la sperim entazione sia dal punto di v ista artistico che organizzativ o e finanziario” e pone le basi per l’azione regionale a sostegno delle associazioni, degli enti di form azione, delle im prese, in collaborazione con l’Univ ersità. Un ultim o elem ento im portante del contesto dello spettacolo dal v iv o, quindi, sono le scuole, istituzioni fondam entali per form are gli artisti e gli operatori del settore, m a anche per form are il pubblico, per sv iluppare la capacità dei cittadini/spettatori di apprezzare gli spettacoli più innov ativ i, di av v icinare artisti, istituzioni e pubblico tram ite la costruzione di un linguaggio com une. Proprio per queste caratteristiche, di anello chiav e nel rapporto tra creatori e fruitori, nell’am bito di questo capitolo si è deciso di trattare la form azione all’interno del paragrafo dedicato al liv ello dei m icroserv izi, considerando le scuole e i corsi una parte della filiera della produzione, della distribuzione e del consum o delle perform ing arts.