Il sopralluogo:
L'orto del Politecnico Milano Bovisa si trova in un' ex area industriale. In seguito ad un intervento di riqualificazione è sorto il campus universitario. L'orto è stato realizzato su parte di un'area verde utilizzata per la ricreazione degli studenti. L'estensione totale dell' area adibita ad orto è rettangolare e di circa 60m per 12m.
La coltivazione avviene in vasche a causa della contaminazione del terreno nell' area che non avrebbe reso possibile la coltivazione diretta nel suolo. L'organizzazione in orto condiviso permette di creare monocolture o consociazioni di colture per ogni vasca ottimizzando gli spazi disponibili. Per ricordare il passato industriale dell'area le vasche sono state realizzate in alluminio.
Immagine 33: Orti condivisi “Coltivando” del Politecnico di Milano, zona Bovisa (punto rosso)
L'orto ha una recinzione parziale preesistente costituita dalla cancellata metallica che circonda l'area universitaria. Durante l'orario di apertura del campus l'orto è liberamente accessibile.
La scelta di rendere l'orto condiviso elimina la neecessità di suddividere l'area in parcelle. Gli ortisti non sono solo persone che studiano o lavorano al Politecnico, ma sono anche persone che vivono vicino all'università. In questo modo è possibile continuare i lavori nell'orto anche durante i periodi di chiusura.
L'approvvigionamento d'acqua avviene tramite allacciamento alla rete idrica. I rifiuti organici vengono accumulati in pile di compost che vengono lasciate a maturare. Diversi cumuli realizzati in date diverse consentono di poter prendere compost maturo dal cumulo più vecchio.
Data la presenza di cartelli che suggeriscono comportamenti rispettosi del lavoro altrui è possibile dedurre che purtroppo anche in Bovisa accadano furti di ortaggi, tuttavia non sono stati presi provvedimenti in quanto l'aspetto produttivo viene considerato come secondario rispetto a quello sociale.
Le zone comuni non sono solo i percorsi che collegano le varie vasche ma anche aree di socialità e convivialità meno adatte alla produttività ma più idonee al rafforzamento degli aspetti sociali e comunitari. Questi spazi sono inoltre necessari data la vocazione di orto condiviso in quanto costituiscono il punto dove la comunità esercita le scelte che determinano l'organizzazione dei lavori e le specie da coltivare nell'orto.
Le specie coltivate sono molteplici ed anche se il sopralluogo è stato svolto in periodo invernale è stato possibile riconoscere facilmente le varietà grazie a dei segnalini in plastica piantati nelle vasche. L'orto ha inoltre un capanno con area attrezzi posto all'ingresso. Tutti gli ortisti che svolgono lavori nell'orto prendono e
depositano il necessario da questo luogo, senza bisogno di avere un capanno per ogni persona.
L'organizzazione dell'orto condiviso prevede dei turni di lavoro/manutenzione (a seconda del periodo) non pesanti, circa un paio d'ore pomeridiane per una volta alla settimana e le attività vengono suddivise tra tutti in modo tale da non avere vuoti.
Nel periodo invernale non è necessaria una presenza costante e l'attività si limita a piccoli interventi di manutenzione come girare il compost oppure controllare che le strutture di sostegno o copertura delle piante siano in buone condizioni.
Nel periodo estivo invece quasi tutte le piante fruttificano / si sviluppano e sono necessari interventi di raccolta/semina abbastanza impegnativi anche per una comunità.
I raccolti vengono svolti collettivamente ed ogni settimana gli ortisti hanno diritto ad una parte (circa una cassetta di verdura a seconda della stagione). Su alcune vasche erano presenti teli di protezione per poter estendere anche al periodo invernale la produzione di verdure fresche.
Immagine 34: Cancello d'ingresso del Politecnico. (gli orti sono subito a destra appena varcato l'ingresso)
Immagine 36: Cartello dissuasore
Immagine 38: Vasche d'alluminio coltivate all'interno dell'orto
Considerazioni:
Gli orti di Milano Bovisa sono fondati sulla condivisione e la promozione degli aspetti sociali derivanti dall'attività nell'orto. La scelta di non assegnare ogni vasca ad un ortista ma lasciare tutto il coltivabile in comune rafforza i legami sociali attraverso la collaborazione per la riuscita del raccolto.
L'orto come luogo di socializzazione è dotato di arredi urbani come panchine e tavoli adatti a momenti di riposo o a riunioni del gruppo. Il campus universitario rappresenta la massima espressione del valore didattico e infatti l'orto è stato contaminato profondamente dalle conoscenze degli studenti e professori della facoltà (design). Il design riguarda non solo il sito e la sua progettazione (capanno, vasche), ma soprattutto il suo funzionamento con l'organizzazione degli eventi, delle riunioni, dei lavori, la preparazione di materiale promozionale, la preparazione di regolamenti, gli incontri con il vicinato, l'organizzazione dei lavori, gli appuntamenti con il pubblico del sabato mattina.
Lista domande
A quanto ammonta la superficie di terra coltivata? __30_m2
Originariamente questo terreno era un'area
dismessa? ▣ Sì □ No
Si coltiva direttamente nel suolo? □ Sì ▣ No
Si coltiva su letti di terra rialzati? ▣ Sì □ No
Viene utilizzata una serra per far germogliare i semi? □ Sì ▣ No Vengono utilizzate pratiche per l'estensione della
stagione? ▣ Sì □ No
Quanti ortisti partecipano alle operazioni agricole? Dipende dall'attività Il numero di ortisti dipende dall'estensione del
terreno? □ Sì ▣ No
Ci sono spese per servizi come acqua, elettricità,
rifiuti? □ Sì ▣ No
Quanta terra è necessaria per l' agricoltura urbana? ___30__m2
Gli orti sono accessibili con mezzi di trasporto
pubblico? ▣ Sì □ No
Gli orti sono accessibili in automobile? ▣ Sì □ No
Gli orti sono accessibili a persone disabili? □ Sì ▣ No
Sono presenti recinzioni? ▣ Sì □ No
Il terreno è una proprietà privata? □ Sì ▣ No
Il terreno è una proprietà pubblica? ▣ Sì □ No
E' previsto un periodo di assegnazione? □ Sì ▣ No Gli edifici circostanti creano problemi per l'attività di
agricoltura? □ Sì ▣ No
E' possibile per un privato acquistare i prodotti
dell'orto? □ Sì ▣ No
E' previsto un regolamento interno dell'orto? ▣ Sì □ No E' previsto un regolamento comunale per la gestione
dell'orto? □ Sì ▣ No
L'amministrazione pubblica supporta questo
progetto? ▣ Sì □ No
Il raccolto crea eccedenze? ▣ Sì □ No
Se sì, vengono donate? ▣ Sì □ No
A quanto ammontano le spese per l'orto? __gratuito__ I prodotti raccolti vengono ulteriormente lavorati? □ Sì ▣ No Vengono coltivate specie per produzioni non
alimentari? ▣ Sì □ No
Questo progetto coopera con altri progetti di
agricoltura urbana o orti urbani? □ Sì ▣ No
Quante specie vengono coltivate negli orti? _no restrizioni_ I terreni vicini alla strada sono protetti
dall'inquinamento? □ Sì ▣ No
Vengono praticate tecniche di coltura particolari
come ad esempio l'idroponica? □ Sì ▣ No
Sono state fatte analisi del terreno? ▣ Sì □ No
La struttura produce il compost? ▣ Sì □ No Vengono impiegati altri tipi di fertilizzanti? □ Sì ▣ No Il compost viene usato su tutte le specie coltivate? ▣ Sì □ No
Il compost crea dei problemi? □ Sì ▣ No
Sono stati necessari passaggi burocratici per
l'apertura dell'orto? □ Sì ▣ No
Il compost viene generato dai rifiuti degli orti? ▣ Sì □ No
L'acqua piovana viene raccolta? □ Sì ▣ No
L'acqua piovana viene utilizzata per l'irrigazione? □ Sì ▣ No Vengono impiegate acque grigie per l'irrigazione? □ Sì ▣ No Viene utilizzata acqua potabile per l'irrigazione? ▣ Sì □ No Il raccolto soddisfa la domanda dei partecipanti? ▣ Sì □ No
Conclusioni:
Gli condivisi orti di Milano Bovisa rappresentano un esperimento di socialità ben riuscito, in grado di creare una comunità coesa, eterogenea ed inclusiva verso il prossimo. La condivisione totale di: decisioni, lavori, spazi... aumenta il senso di responsabilità dei singoli e con l'arrivo dei raccolti aumenta il senso di comunità e di realizzazione. L'unica nota dolente dell'orto è legata all'apertura in concomitanza con i cancelli del campus. Quando gli ortisti non sono presenti ma il campus è aperto l'orto viene lasciato alla mercé di chiunque esponendolo ad atti vandalici e furti.