Requisiti di base:
La scelta delle aree di progetto è avvenuta secondo criteri ben definiti. A livello generale l'intervento parte dalle aree periurbane per creare una serie di luoghi fruibili e coltivabili. La scelta della disposizione lungo il margine urbano non è casuale ma riprende l'andamento degli orti spontanei e permette di risolvere problemi legati alla biodiversità e all'ambiente. In particolare tra tutte le aree disponibili lungo la frangia urbana di San Giuliano si è optato per quelle in grado di soddisfare i seguenti requisiti:
• Requisito urbanistico: le aree scelte sono compatibili con gli interventi di trasformazione previsti nel PGT e non occupano aree destinate alla creazione di volumetria.
• Requisito ambientale: si è sempre cercato di rimanere ai margini della città per avere un collegamento diretto con il Parco Agricolo Sud Milano. In questo modo l'aumento di biodiversità dovrebbe avvenire più velocemente ed in maniera più tangibile.
• Compatibilità funzionale: tutte le aree sono dismesse, incolte, o in fase di riqualificazione. Anche aree edificate prescelte sono destinate ad assumere una funzione compatibile con quella dell'agricoltura urbana.
• Compatibilità ambientale di suolo e acqua: si è evitato di scegliere aree coincidenti con suoli contaminati. Sulla base della carta della qualità dell'acqua di prima falda si sono scelte aree con SCAS più elevato possibile.
La scelta di intervenire lungo la fascia periurbana permette di rendere flessibile il progetto in un'ottica di lungo termine ponendo la base per potenziali interventi successivi in grado di addentrarsi ancora di più nel tessuto urbano.
Attributi:
Gli attributi che determinano i requisiti minimi per un terreno da adibire ad area agricola urbana sono i seguenti:
Esposizione alla luce: L'esposizione alla luce diretta del sole è importante per lo svolgimento dell'attività di fotosintesi delle piante. Negli ambienti urbani la luce viene bloccata da edifici o alberi. La maggior parte delle colture da orto necessita dalle 4-6 alle 6-8 ore di sole al giorno per una crescita ottimale. Se Il terreno non offre abbastanza luce si dovrà limitare il numero delle specie a quelle adatte ai luoghi ombreggiati come gli spinaci o la menta.
• Accesso all'acqua: L'accesso all'acqua è problematico se l'orto viene ricavato da aree dismesse o incolte dove non viene garantita la presenza di allacciamento alla rete idrica. Un'alternativa è rappresentata da vasche o bidoni per la raccolta dell'acqua piovana, ma è una soluzione da valutare solo dopo aver valutato i costi di un eventuale allacciamento alla rete idrica. L'attività di agricoltura urbana non consuma molta acqua per via delle dimensioni ristrette delle aree coltivabili e non hanno necessità di scarichi fognari o raccolta rifiuti se praticano compostaggio degli scarti organici delle piante.
seconda dei contesti e degli scopi. In generale gli orti suddivisi in parcelle possono essere composti da appezzamenti che variano da un minimo di 50m2 fino ad 85m2.
• Detriti ed alberi: Il recupero di aree dismesse o incolte richiedono molto lavoro per la rimozione di detriti, piante, rifiuti … La presenza di alberi crea problemi in quanto non è possibile abbatterli e l'ombra proiettata renderebbe il terreno poco adatto all'uso agricolo. Anche la presenza di piante invasive è un problema in quanto richiede ulteriore lavoro per la rimozione delle specie infestanti.
• Sicurezza: Vi sono requisiti di sicurezza per quanto riguarda l'incolumità di chi lavora nell'orto e la protezione dei raccolti. I lampioni costituiscono un deterrente ed una recinzione protegge il raccolto da animali e malintenzionati. La comunità inoltre può sorvegliare l'orto durante l'attività o quando percorre zone vicine. • Trasporti: Per chi abita lontano dall'orto è necessaria la presenza
di una connessione alla rete di trasporti. La presenza di una fermata dei servizi pubblici sarebbe ideale. Oltre alla fermata sarebbe utile anche un parcheggio per semplificare i lavori di costruzione delle recinzioni, capanni degli attrezzi e facilitare il movimento terra per eventuali livellamenti o per il riempimento di vasche di terra. Il parcheggio è utile anche a chi vi svolge l'attività e per il trasporto dei prodotti. Per le aree geografiche dove le norme consentono la vendita dei prodotti dell'orto il parcheggio rappresenta un punto di connessione alla rete di distribuzione. • Il suolo: non deve essere contaminato da metalli pesanti come il
piombo. Anche la presenza di inquinanti o agenti contaminanti differenti sono da evitare in quanto le procedure di bonifica risulterebbero particolarmente costose. In questi casi è meglio ricorrere a vasche riempite di compost.
Metodo pratico:
Le aree impraticabili o fuori dall'area urbana sono state eliminate, quelle idonee invece e sono state raccolte in schede. Ciascuna scheda contiene il nome dell'area con fotografia ed aerofotogrammetria. Vi sono inoltre valutazioni sulle caratteristiche del luogo in esame. Le valutazioni serviranno a creare una classifica delle aree più adatte all'agricoltura urbana. Il metodo di lavoro è ispirato dal lavoro di Gregg Gerritt a Providence1 e Chin a Boston2 e
riadattato al contesto dell' hinterland milanese.
Categorie
Le categorie per cui viene espresso un voto sono:
• Prossimità trasporti pubblici: viene valutata la presenza di una o più fermate di mezzi di trasporto pubblici nel raggio di 50m. Vengono assegnati 2 punti se si trova all'interno dei 25m, 1 punto se entro 50, 0 punti se oltre.
• Preesistenze: valutazione dello stato dell'area prima dell'intervento. Se sono presenti edifici o elementi difficili da rimuovere sarà più difficile praticare l'agricoltura urbana. Vengono assegnati 2 punti per terreno incolto, 1 punto per terreno incolto con detriti, 0 punti per terreno pavimentato, -1 punti per aree edificate.
• Preesistenze vegetali: la presenza di specie vegetali può costituire una fonte di ombre indesiderate. Un terreno incolto senza alberi è valutato 2 punti, un terreno con pochi alberi 1 punto, un terreno con molti alberi 0 punti.
1 Gerritt G.(2006). Urban Agriculture: A New Approach To Development In
Providence. Providence, RI: Providence Urban Agriculture Task Force.
2 Chin D., Infahsaeng T., Jakus I., Oothuys V.(2013). Urban farming in Boston: a