Il sopralluogo:
Il primo orto visitato si trova a San Giuliano Milanese nei pressi della stazione ferroviaria. E' un orto sociale per anziani di proprietà comunale costituito da 51 parcelle di 30m2 circa.
Durante il sopralluogo è stato possibile fare domande ad un ortista che mi ha spiegato che l'ingresso di estranei non è sempre ben visto dato che sono frequenti furti e razzie. Gli ortisti lamentano la presenza di furti nonostante il cancello metallico e le alte siepi di confine; probabilmente la posizione periferica e l'assenza di illuminazione favoriscono l'attività illecita.
Durante la visita erano presenti pochi altri ortisti (2, forse 3); ognuno lavorava nel proprio spazio.
L'ortista intervistato aveva problemi con le talpe che gli mangiavano gli ortaggi. Negli orti di San Giuliano le aree comuni sono solo per il passaggio e sono lasciate incolte. Le parti comuni di passaggio sono incolte e tenute male, sono ricoperte da piante e l'attraversamento è difficoltoso. Una persona con disabilità sarebbe impossibilitata alla fruizione di tale spazio.
Ci sono limiti all'altezza delle piante che possono essere coltivate. Un albero di cachi deve essere potato per non eccedere tale limite. Alcune parcelle degli orti sono incolte.
I capanni degli attrezzi sono uguali per tutti i partecipanti e i terreni sono di dimensioni uguali. Il capanno misura pochi metri quadrati, giusto lo spazio per gli attrezzi e stivali da pioggia. Non ci sono sistemi automatizzati date le dimensioni ridotte delle singole parcelle.
Viene raccolta l'acqua piovana in serbatoi e secchi di dimensioni medie (dai 4 ai 10 litri circa). Nella parcella visitata erano presenti finocchi, lattuga, un piccolo albero di fico, un piccolo albero di cachi. Le specie coltivabili sono a discrezione degli occupanti, così come la scelta di utilizzare semi dai raccolti precedenti piuttosto che acquistati o la piantumazione di germogli già maturi.
Ciascun ortista provvede indipendentemente alla parcella assegnata. La durata dell'assegnazione della parcella è di 5 anni. La tariffa annuale ammonta a 30 . Non è possibile vendere i prodotti€ dell'orto, non è possibile far lavorare altre persone nell'orto, non è possibile avere più di un orto.
L'allacciamento alla rete idrica è puntuale e nell'area comune. Da qui gli ortisti possono riaccogliere l'acqua da portare al proprio orto. Il luogo è facilmente accessibile sia con i mezzi pubblici che con l'automobile grazie al parcheggio vicino.
raccolti separatamente dall'impresa municipalizzata come rifiuti. L'ortista intervistato aveva costruito una compostiera artigianale (una buca dove ha accumulato sterpaglie marcescenti). Altri rifiuti vengono raccolti come “generici”. Non sono previsti momenti di apertura al pubblico.
Immagine 30: cancello di ingresso Immagine 29: passaggio area comune
Immagine 32: capanno degli attrezzi
Immagine 31: parcella abbandonata (in basso il punto raccolta acqua)
Considerazioni:
Gli orti sociali vengono assegnati tramite bando e la scelta di affidarli singolarmente non crea la socialità e l'inclusività aspettata: ogni ortista lavora per sé, seguendo i propri orari ed i propri metodi senza fare rete e senza collaborare. L'indipendenza di ciascun ortista si denota anche dalle aree comuni, considerate “terra di nessuno” e lasciate incolte con folta vegetazione ad ostruire il passaggio.
Stupisce anche l'assenza di una compostiera e di un'area di deposito per il compost generato dalla compostiera eliminando uno dei principali vantaggi dell'agricoltura urbana: il riutilizzo dei rifiuti come fertilizzante.
Il valore educativo che potrebbe offrire a studenti delle scuole o a semplici curiosi è enorme e purtroppo non viene sfruttato con visite e giornate di apertura o gite scolastiche.
L'impossibilità di immettere i prodotti in una rete di commercio o creare un gruppo di acquisto solidale è limitante ma comprensibile in quanto l'area non è sufficiente a coprire eventuali richieste e le singole parcelle non cooperano tra loro. Oltre ad un numero più consistente di orti sarebbe necessario anche un impianto organizzativo con logistica e distribuzione molto complesso rispetto alla situazione attuale.
Lista domande
A quanto ammonta la superficie di terra coltivata? __30_m2
Originariamente questo terreno era un'area
dismessa? □ Sì ▣ No
Si coltiva direttamente nel suolo? ▣ Sì □ No
Si coltiva su letti di terra rialzati? □ Sì ▣ No
Viene utilizzata una serra per far germogliare i semi? □ Sì ▣ No Vengono utilizzate pratiche per l'estensione della
stagione? □ Sì ▣ No
Quanti ortisti partecipano alle operazioni agricole? __1 per orto___ Il numero di ortisti dipende dall'estensione del
terreno? □ Sì ▣ No
Ci sono spese per servizi come acqua, elettricità,
rifiuti? □ Sì ▣ No
Quanta terra è necessaria per l' agricoltura urbana? ___30__m2
Gli orti sono accessibili con mezzi di trasporto
pubblico? ▣ Sì □ No
Gli orti sono accessibili in automobile? ▣ Sì □ No
Gli orti sono accessibili a persone disabili? □ Sì ▣ No
Sono presenti recinzioni? ▣ Sì □ No
Il terreno è una proprietà privata? □ Sì ▣ No
Il terreno è una proprietà pubblica? ▣ Sì □ No
Il terreno prevede il pagamento di una quota? ▣ Sì □ No
Gli edifici circostanti creano problemi per l'attività di
agricoltura? □ Sì ▣ No
E' possibile per un privato acquistare i prodotti
dell'orto? □ Sì ▣ No
E' previsto un regolamento interno dell'orto? ▣ Sì □ No E' previsto un regolamento comunale per la gestione
dell'orto? ▣ Sì □ No
L'amministrazione pubblica supporta questo
progetto? ▣ Sì □ No
Il raccolto crea eccedenze? ▣ Sì □ No
Se sì, vengono donate? ▣ Sì □ No
A quanto ammontano le spese per l'orto? ___30€/anno__
I prodotti raccolti vengono ulteriormente lavorati? □ Sì ▣ No Vengono coltivate specie per produzioni non
alimentari? □ Sì ▣ No
Questo progetto coopera con altri progetti di
agricoltura urbana o orti urbani? □ Sì ▣ No
Quante specie vengono coltivate negli orti? _no restrizioni_ I terreni vicini alla strada sono protetti
dall'inquinamento? ▣ Sì □ No
Vengono praticate tecniche di coltura particolari
come ad esempio l'idroponica? □ Sì ▣ No
Sono state fatte analisi del terreno? □ Sì ▣ No
Viene utilizzato il compost? □ Sì ▣ No
Vengono impiegati altri tipi di fertilizzanti? □ Sì ▣ No Il compost viene usato su tutte le specie coltivate? □ Sì ▣ No
Il compost crea dei problemi? □ Sì ▣ No
Sono stati necessari passaggi burocratici per
l'apertura dell'orto? ▣ Sì □ No
Il compost viene generato dai rifiuti degli orti? ▣ Sì □ No
L'acqua piovana viene raccolta? □ Sì ▣ No
L'acqua piovana viene utilizzata per l'irrigazione? □ Sì ▣ No Vengono impiegate acque grigie per l'irrigazione? □ Sì ▣ No Viene utilizzata acqua potabile per l'irrigazione? ▣ Sì □ No Il raccolto soddisfa la domanda dei partecipanti? ▣ Sì □ No
Tabella 13: Questionario orti comunali di San Giuliano Milanese
Conclusioni:
Gli orti urbani in San Giuliano sono una risorsa presente, esistente e da valorizzare attraverso una minor ristrettezza nei bandi di accesso all'orto, una maggior promozione a livello educativo coinvolgendo scuole locali, la promozione dell'utilizzo del compost all'interno dell'orto e la creazione di aree comuni coltivabili da tutti gli ortisti insieme. La creazione di aree comuni come ad esempio un frutteto o una piccola serra per la cura dei germogli rinforzerebbero i legami sociali e contribuirebbero alla creazione di una vera e propria comunità, riducendo il problema della sistemazione delle aree comuni. Uno o due giorni alla settimana per l'apertura degli orti al pubblico garantirebbero più visibilità all'iniziativa.