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Capitolo 4: Storia di Brera

4.11 Organizzazione dei diversi enti e la loro nuova autonomia

4.11.4 Osservatorio Astronomico

Fu fondato nel 1764 come un’istituzione ecclesiastica, all’interno del Collegio Gesuitico di Milano. Tuttavia l’edificio in cui esso è situato ha origini molto più antiche, in quanto deriva da un monastero dell’ordine degli Umiliati che sorgeva qui sin dalla seconda metà del XIII secolo. Nel 1571 l’ordine degli umiliati fu soppresso da papa Pio V e il cardinale Carlo Borromeo affidò il palazzo di Brera ai Gesuiti. Verso la metà del ‘700 a Brera non esisteva ancora un osservatorio astronomico, ma si sa che alcuni padri gesuiti conducevano osservazioni di oggetti celesti dai tetti del collegio. Nel 1760 due padri gesuiti di Brera, Giuseppe Bovio e Domenico Gerra, scoprirono una nuova cometa e ne diedero notizia, questa scoperta convinse il rettore del Collegio di Brera, padre Federico Pallavicini, a potenziare l’attività astronomica fondando un osservatorio. Padre Luigi La Grange, esperto astronomo, insieme a padre Ruggero Boscovich, fondò la specola di Brera.

Il nuovo osservatorio era composto da due piani: il piano inferiore era diviso in cinque stanze, che ospitavano i quadranti murali, gli orologi a pendolo e altri strumenti; il piano superiore consisteva in un’unica stanza, di pianta ottagonale, ed era usato per le osservazioni con i telescopi e per le lezioni dimostrative. Sopra la stanza ottagonale si trovava una terrazza dotata di due cupole coniche. In pochi anni l’osservatorio di Brera divenne la più importante istituzione astronomica in Italia, situazione che durò fino al primo ventennio dell’Ottocento.

Nel 1773 l’ordine dei Gesuiti fu soppresso da papa Clemente XIV e il Collegio di Brera passò sotto le dipendenze del governo austriaco, al quale si devono molti apparecchi meccanici e ottici presenti nell’Osservatorio.

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4.11.5 L’Orto Botanico

Realizzato nel 1774 dall' Abate Witman su ordine di Maria Teresa d' Austria era stato abbandonato per anni. Quello disegnato da padre Fulgenzio Witman non era un giardino aperto al pubblico, ma era uno spazio didattico: le sue piante esotiche venivano mostrate agli studenti di medicina e farmacia, e al contempo serviva la spezieria di Brera con le piante medicinali del «orto dei semplici».

Le finestre che s' affacciano sull' Orto Botanico di Brera sono ancora quelle di Giuseppe Parini, le quattro stanze dalle quali il poeta ammirava la Ginkgo Biloba che avrebbe affascinato pure Goethe perché le foglie sono duplici e insieme unite, come chi si ama («Non senti, nei miei canti, che sono uno e insieme sono doppio?»).

A Napoleone si deve l'apertura al pubblico della struttura. Nel 1863, è già un'affermata sede didattica della Scuola Superiore d'Agricoltura.

Ad oggi, l'orto di Brera è proprietà dell'Università di Milano, che si occupa del suo mantenimento.

Dopo un lunghissimo periodo di incuria e degrado, l'Orto è stato restaurato. Il restauro è stato sponsorizzato dalla Cariplo. Si tratta di un restauro conservativo, rispettoso dell'impianto originario e delle "stratificazioni" di epoche successive. Esso è stato realizzato dalla Divisione Edilizia dell'Università degli Studi di Milano avvalendosi della direzione artistica dell'Architetto Lionella Scazzosi del Politecnico di Milano. L'Architetto Scazzosi è stata affiancata da una commissione formata da botanici, storici dell'arte, esperti di giardini storici.

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BIBLIOGRAFIA

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Link

STORIAPALAZZOBRERA

http://www.brera.beniculturali.it/

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Capitolo 5

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L’aspetto vero e proprio della progettazione riguarda la scala del palazzo, dove bisogna

organizzare in modo armonioso tutte le diverse attività presenti nel nostro edificio, bisogna progettare l’interno e l’esterno in modo da avere tutto strettamente collegato in termini di collegamenti funzionali interni ed esterni.

Bisogna creare un sistema fluido, che entri in collegamento con la città, che si integri con essa, ma nello stesso tempo bisogna creare un percorso autonomo, esclusivo per quelle persone, turisti, artisti che vedono Brera una fonte di ispirazione artistica, un luogo d’incontro per guardare, riflettere e parlare d’arte.

5.1 Esterno

Secondo lo studio effettuato sulla zona circostante al nostro edificio sono emersi una serie di problemi molto importanti che svariano su diversi argomenti, dall’inquinamento, al rumore, alla totale mancanza di percezione che un edifico di cosi grande prestigio non trasmette in termini di presenza fisica all’interno della città di Milano.

Il nostro progetto è partito con lo studio sulla percezione che Brera ha all’interno della città di Milano, e si è capito che tutte le persone che transitano di fronte all’edificio, che non conoscono la collocazione del palazzo, hanno una totale mancanza di percezione in termini di presenza, di un così importante edificio a livello culturale all’interno della città. Questo tipo di problematica ci ha portato alla decisione di progettare un’area pedonale, polifunzionale, che miri alla valorizzazione del palazzo, che renda percepibile la sua importanza a livello della città e che cerchi, allo stesso tempo, di risolvere alcuni problemi che interessano la zona in cui è collocato il nostro palazzo.

Una delle problemi da risolvere, risulta essere quello dell’inquinamento, tema che riguarda molto da vicino la Pinacoteca, in quanto un articolo apparso sul corriere della sera il 30 Maggio 2001, spiegava chiaramente che l’inquinamento rovini i quadri di Brera.

ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA:

“l’inquinamento rovina anche i quadri di Brera, i tesori di Brera, sono a rischio per una presenza di

ozono e biossido di azoto sopra ai limiti all’interno della Pinacoteca.

La denuncia viene da “SALVALARTE” che ha monitorato dal 2 al 15 Maggio l’esterno del museo e la sala XVIII.

Ebbene, le tele, sarebbero a rischio di deterioramento e di sbiancamento a causa di un’eccessiva ossidazione da Ozono e biossido di azoto causano a pigmenti e vernici di origine naturale.

A causa degli alti livelli di inquinamento presenti all’esterno e all’assenza di qualsiasi sistema di abbattimento degli inquinanti, si legge nella nota della Syremont, i valori misurati, hanno sempre superato i limiti massimi di concentrazione consigliata per gli ambienti museali.

La situazione peggiore si è misurata per l’ozono, il cui limite accettabile in presenza di opere d’arte di pregio è di 2 unità; mentre nella sala XVIII si è attestata sui valori di 24 con picchi di 73 unità.

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A livello di ozono il dato risulta essere molto preoccupante, in quanto il gas risulta essere fortemente

reattivo, con la sua potenza disgregante e ossidante è capace di distruggere quasi tutti i materiali organici mettendo a rischio il pigmento dei colori.

La soluzione per sopperire a questa problematica, assolutamente da non sottovalutare, è stata quella di disporre, nella nostra nuova piazza di fronte a Brera una serie di piante con azione anti-smog.

La pianta scelta è il Pioppo che presenta un’elevata azione anti-smog, disposta nella nostra area pedonale, svolge un’azione di contrasto alle particelle inquinanti, e allo stesso tempo migliora la qualità della vita della zona.

Attraverso l’intervento di pedonalizzazione viene anche a risolversi un altro problema importante, il problema acustico.

In conclusione attraverso questa decisione progettuale sono stati risolti alcuni temi che arrecavano danni, sia dal punto di vista estetico, qualitativo e di conservazione delle opere.

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5.2 Interni

Per l’organizzazione degli spazi interni è importante avere una visione totalizzante del complesso edilizio, e delle presenze che caratterizzano la nostra area.

Brera presenta una frequenza continua di persone che sfruttano in modo differente il nostro complesso monumentale, infatti all’interno di Brera sono presenti un numero di funzioni multidisciplinari differenti che devono funzionare in modo fluente tra di loro. La nostra idea progettuale mira ad una convivenza di tutti i servizi offerti da Brera ed i nuovi servizi previsti dal nostro intervento.

Analizzando la disposizione spaziale di Brera abbiamo deciso di intervenire dividendo l’edificio in 3 diversi gradi di servizio:

• semi-pubblico • pubblico • privato

Come primo approccio progettuale abbiamo deciso di intervenire sulla totale riqualificazione del piano interrato, che assumerà il grado di servizio semi-pubblico, e destinarlo principalmente alle sale per le esposizioni temporanee.

La decisione di organizzare l’area per le esposizioni temporanee al piano interrato, ci ha portato subito di fronte un problema importante, ossia quello dell’accesso al piano interrato.

La soluzione progettuale è stata quella di creare in via Brera, un taglio, che consentisse un accesso indipendente al piano interrato, senza però cancellare l’accesso principale di Brera.

Attraverso questa soluzione abbiamo creato in primis un accesso autonomo, che garantisce un’indipendenza al piano interrato, ma allo stesso tempo abbiamo dato un segno di continuità tra l’interno e l’esterno del palazzo.

Grazie a questo tipo di intervento è stato possibile smaltire, in base agli interessi personali, le diverse tipologie di persone che popolano Brera.

Tramite questa soluzione progettuale ogni persona può decidere, in base alla propria esigenza, che tipologia di percorso prendere.

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Un tipo di percorso può essere quello di un turista, per la prima volta in visita a Brera e

interessato sia alle esposizioni temporanee sia ai quadri presenti in Pinacoteca.

In questo caso, il turista scenderà al piano interrato, grazie al taglio presente in via Brera, una volta finito il percorso dell’esposizione temporanea, attraverso i collegamenti verticali posti nella corte dell’accademia salirà direttamente al primo piano per il percorso della Pinacoteca.

Al termine del percorso museale al primo piano scenderà al piano terra per uscire dall’accesso principale di Brera.

Un’altra tipologia di percorso può essere quella di una persona interessata solo ed esclusivamente alle esposizioni presenti in Pinacoteca. In questo caso il nostro soggetto accederò al palazzo attraverso l’accesso antico di Brera, al piano terra, per recarsi al primo paino, e successivamente uscirà dal medesimo accesso per uscire da Brera.

In termini di collegamento, tutti i piano presentano un elemento di connessione tra di loro, ma al tempo stesso godono di un’autonomia propria, che garantisce un percorso autonomo, che soddisfa tutte le diverse tipologie di esigenze.

Il punto focalizzante del nostro intervento si sviluppa a livello interrato, il nostro progetto risulta essere ipogeo, dove gli unici punti di collegamento con il piano terra ed il primo piano risultano essere i collegamenti verticali da noi progettati.

Il piano terra è stato studiato come continuità della città di Milano, è stato fornito di tutti i servizi che garantiscono un rapporto stretto con la città, in questo modo il piano terra assume il grado si servizio pubblico.

Per quanto riguarda invece il primo piano, dove troviamo invece la Pinacoteca, non viene presentato nessun tipo di intervento rilevante, se non l’inversione del percorso, dovuta alla decisione di collocare il sistema di collegamento verticale nella corte dell’accademia. Questa decisione ha reso inevitabile il cambiamento di percorso in Pinacoteca, senza però, intervenire in nessun modo dal punto di vista murario.

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5.2.1 Piano Interrato

La parte principale del nostro progetto si sviluppa totalmente a livello ipogeo, il collegamento con la parte esterna dell’edificio è fornita dal taglio posto in via Brera che garantisce un elemento di continuità e di collegamento con l’esterno, ma che allo stesso tempo garantisce l’autonomia di cui necessita il paino interrato.

Una volta arrivati al piano interrato ci troviamo di fronte la hall di accoglienza, che rispetto al punto in cui ci troviamo noi, risulta essere ad un livello inferiore.

Intorno a tutti i quattro lati della hall di accoglienza si sviluppano una serie di servizi, sia a favore del cittadino, che in risposta alle esigenze amministrative presenti in Brera. Tutte queste occupazioni sono state studiate, e collocate, attorno alla corte principale, in primo luogo perché una volta scese risultano di facile localizzazione, in secondo luogo la presenza di questa hall di accoglienza in posizione centrale, consente di avere un punto di ritrovo e di partenza.

Punto di partenza perché per chi scende al piano interrato con l’idea di intraprendere il percorso delle esposizioni temporanee, trova nella corte centrale tutti i servizi di accoglienza e smistamento per recarsi nelle sale dell’esposizione.

Tutti questi servizi sono stati collocati al centro della nostra corte in modo da facilitare la visualizzazione e la localizzazione, ma anche per avere anche un punto di smistamento delle varie esigenze delle popolazioni che vivono Brera.

I sevizi presenti al piano interrato sono:

• guardaroba • biglietteria • ufficio sicurezza • ufficio • sala studio • sala studio • sala riunioni • sala multimediale • bagni

• spazio ricreativo per i bambini • libreria

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Il percorso delle esposizioni temporanee è stato studiato, come già detto

precedentemente, al piano interrato, e si sviluppa principalmente intorno alla corte dell’accademia nella parte posteriore dell’edifico.

Il tragitto dello spazio espositivo temporaneo è stato studiato in modo da essere un cammino continuo, senza interruzioni durante la sua percorrenza.

Per consentire questa soluzione di continuità, è stato necessario predisporre in alcune stanze dell’esposizione, ulteriori aperture che consentissero questa continuità., ma non è stato apportato nessun tipo di intervento invasivo che cambiasse in modo drastico o rivoluzionasse l’assetto murario originale del piano interrato.

Il percorso, si sviluppa principalmente intorno alla corte dell’accademia, alla conclusione di questo percorso troviamo il bookshop che funge da elemento conclusivo del percorso, e da luogo di smistamento delle persone.

Ha funzione di smistamento, perché proprio in questo spazio le persone in base alle loro esigenze, decidono se recarsi al piano terra, oppure al primo piano per continuare il percorso espositivo della Pinacoteca, o viceversa di uscire recandosi nella hall di ingresso, e recarsi all’esterno dell’edificio attraverso il taglio precedentemente utilizzato per scendere al piano interrato.

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5.2.2 Piano Terra

La progettazione del piano terra è stata studiata in modo da farlo diventare parte integrante della città.

In questo piano la città deve avere una continuità di servizi, deve essere a servizio dei cittadini; come possiamo vedere, infatti, tutti i servizi collocati al primo piano sono totalmente pubblici e accessibili senza nessun tipo di regolamentazione.

In questa parte di intervento abbiamo cercato di dare una continuità alla città, di creare uno spazio in cui Brera diventasse parte integrante della città di Milano.

I servizi presenti al piano terra sono:

• Bookshop • Caffetteria • Internet point • Sala lettura • Sala multimediale • Mediateca • Emeroteca • Uffici • Sala conferenze • Bagni • Libreria

Tutti questi servizi sono stati posizionati perimetralmente alla corte d’onore, in modo da avere, come per il piano interrato, la zona centrale usufruibile come luogo di ritrovo, di momentanea sosta.

La corte d’onore è stata totalmente modificata dal punto di vista delle pavimentazione, come possiamo vedere sono stati creati dei tagli longitudinali in corrispondenza della mezzeria delle colonne, dove è stato predisposto un sistema vetrato, calpestabile.

Questo sistema di vetro calpestabile, è stato studiato, sia per dare un’illuminazione adeguata alla hall del piano interrato, sia per dare sempre quella sensazione di continuità tra i diversi piani.

Oltre al posizionamento del vetro è stato previsto, sempre per la pavimentazione della corte d’onore, un’ulteriore diversificazione di materiale.

Troviamo, oltre al vetro,una parte adibita a verde, e duna parte destinata al porfido bianco.

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L’utilizzo del porfido e del verde all’interno della corte d’onore è stato progettato per

dare continuità di materiale a tutta la riqualificazione della Pinacoteca di Brera, interna ed esterna.

L’intervento sulla pavimentazione della corte d’onore è stato l’unico intervento di rilievo effettuato al piano terra, infatti tutto il perimetro colonnato è rimasto invariato, non è stato previsto nessun intervento che modifica il colonnato presente all’interno di Brera. Dal punto di vista dei percorsi, il piano terra risulta essere il livello di snodo per l’intero percorso interno di Brera.

Da qui è possibile raggiungere tutti i piani del nostro palazzo, tramite lo scalone principale infatti, è possibile scendere sial piano interrato, che recarsi in Pinacoteca al primo piano, inoltre attraverso l’accesso principale è possibile recarsi all’esterno del complesso per un’eventuale sosta nella nuova piazza.

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5.2.3 Primo Piano

Per quanto riguarda il primo piano, dove sono presenti le sale espositive della Pinacoteca, non è stato effettuato nessun tipo di intervento progettuale, in quanto l’importanza delle stanze, studiate appositamente per l’esposizione di quadri particolari, non richiede a nostro avviso nessun tipo di intervento rilevante.

Il primo piano di Brera, ricopre la parte di edificio con indirizzo totalmente privato, più precisamente in questo piano non abbiamo nessun tipo di interazione con la città, abbiamo una totale assenza di servizi di interesse pubblico, se non le sale dedicate all’esposizione.

L’acceso al primo piano è fortemente regolamentato e controllato scrupolosamente da addetti alla sicurezza, per garantire il rispetto delle regole vigenti negli ambienti in cui sono conservati beni artistici.

L’unica modifica che è stata fatta nelle sale riservate alla Pinacoteca, riguarda principalmente la disposizione del percorso museale.

Rispetto al percorso attuale, successivamente alla progettazione del collegamento verticale con la Pinacoteca, nella corte dell’accademia, è stato inevitabile rielaborare il percorso espositivo, in quando, lasciando invariato il percorso, i turisti avrebbero iniziato il loro tragitto espositivo esattamente a metà dell’esposizione museale.

La trasformazione del percorso non ha comportato nessuna modifica alla continuità del tragitto.

È stata garantita la medesima condizione di continuità che era presente nel cammino espositivo originario, in modo da non intaccare quell’armonia espositiva che è attualmente presente nelle sale espositive.

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5.2.4 Orto Botanico

La prima decisione progettuale riguardante l’intervento nell’Orto botanico è stata quella di passare da un livello di servizio totalmente privato, ad un livello di servizio pubblico. Questa scelta ci ha dato modo di opere in modo libero per quanto riguarda l’accessibilità, e il percorso.

L’Orto attraverso questa prima decisione progettuale diventa parte integrante della città, non risulta più essere un luogo chiuso, utilizzabile solo tramite regolamentazione, ma diventa un luogo accessibile alla popolazione, un luogo parzialmente modificato, che presenta nella parte iniziale del parco una nuova rielaborazione progettuale, mentre nella parte posteriore mantiene il suo aspetto originale, per non perdere contatto con il passato.

Il nuovo intervento, effettuato principalmente nella prima parte dell’Orto, è stato studiato innanzitutto con un percorso composto da listelli in porfido bianco rettangolari di dimensioni 4.00x0.30, la decisione di questo materiale è stata presa per dare una continuità tangibile tra il nuovo intervento in via Brera e quello effettuato nell’Orto.

L’area interessata dal nuovo intervento, per quanto riguarda il tema delle presenze alberate, è stato affrontato con un occhio di riguardo, in quanto, all’interno dell’Orto botanico sono presenti alberi secolari.

Nella parte centrale è stato creato un collegamento diretto con Brera, attraverso una scalinata che conduce all’interno della Corte della Magnolia a livello del piano interrato. Questa scalinata, permette un accesso libero all’interno della Corte della Magnolia, dove è stata progettata un’area verde di sosta interna.

Attraverso la creazione di questo nuovo accesso è possibile anche usufruire di una serie di sale adibite alla storia dell’Orto Botanico.

Queste esposizioni sono totalmente gratuite, il servizio non ha nessun tipo di regolamentazione, ed è aperto a tutte le persone che sono interessate al tipo di esposizioni presenti al livello interrato.

Un tema da tenere in considerazione era la presenza degli alberi, e per noi la soluzione più idonea è stata quelle del mantenimento degli arbusti che presentano un’importanza significativa all’interno della nostra area di progetto.

Questa decisione è stata presa, per non avere un totale smembramento della parte iniziale dell’Orto botanico, e per mantenere un segno tangibile con il passato.

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