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P5450 TECNICA DELLA SICUREZZA ELEnRICA

Nel documento MECCANICA INGEGNERIA (pagine 190-196)

Il corso intende fornire agli allievi i fondamenti della tecnica della sicurezza elettrica, cioè i modi con cui rendere sicuro per le persone l'uso dell'energia elettrica. Dopo una panoramica sugli effetti della corrente elettrica sul corpo umano si studiano i sistemi di protezione contro i contatti diretti e indiretti, con e senza interruzione automatica del circuito. Si affronta anche il problema della protezione delle condutture contro le sovracorrenti, della sicurezza dei circuiti di comando, del sezionamento, dei luoghi con pericolo di esplosione, delle radiazioni non

ionizzanti. .

REQUISITI Elettrotecnica

PROGRAMMA

Le basi legislative della sicurezza.

Gli enti normatori nazionali e internazionali. La conformità alle norme degli apparecchi e degli impianti. Il diritto nazionale e internazionale nel settore elettrico. La marcatura CE. La legge 46/90sulla sicurezza degli impianti. Il marchio di qualità. Il rapporto tra norme di legge e norme di buona tecnica.Applicabilità delle norme agli impianti preesistenti. Alcuni dati stati-stici sugli infortuni elettrici.[8 ore]

Principi generali di sicurezza.

Definizione di sicurezza e di rischio. Sicurezza di un sistema.Relazione tra sicurezza e affidabi-lità. Individuazione del livello di sicurezza accettabile. Il rischio indebito. L'errore umano.[4 ore]

Brevi richiami di elettrofisiologia.

Effetti pato-fisiologici della corrente elettrica sul corpo umano. Limiti di pericolosità della cor-rente elettrica. Resistenza elettrica del corpo umano.[4 ore]

Il terreno come conduttore elettrico.

La resistenza di terra. I potenziali sulla superficie del terreno. Dispersori in parallelo. Tensione totale e tensione di contatto a vuoto e a carico. [2 ore]

Isolamento funzionale, principale, supplementare, rinforzato.

Definizione di massa. Curva di sicurezza.Massa estranea. Classificazione dei sistemi elettrici in relazione alla tensione. [4 ore]

Protezione controicontatti indiretti nei sistemi IT.

Necessità della protezione differenziale. L'equipotenzialità. Il relè di tensione.Il conduttore di neutro nei sistemi TI.[4 ore]

Protezione controicontatti indiretti nei sistemi TN.

Rispetto della curva di sicurezza.Tensioni sul neutro. Il guasto non franco a terra.Reti pubbli-che di distribuzione dell'energia: sistemi TI e TN. [4 ore]

Protezione controicontatti indiretti nei sistemi IT.

Sovratensioni per guasto resistivo e induttivo a terra. [2 ore]

Protezione controicontatti indiretti senza interruzione automatica del circuito.

Trasformatore d'isolamento, apparecchi di classe seconda e di classe zero. [2 ore]

Protezione controicontatti indiretti in alta tensione.

Dispersore profondo. Misura delle tensioni di contatto e di passo. Interfaccia con l'impianto di

ter radi bassa tensione.Messaa terra del neutro. Cenniall'esecuzione dell 'impiantodi terra.[4 ore]

Protezione contro i contatti diretti: misure totali e parziali; passive e attive.

Isolamento,barriereeinvolucri.Gradi di protezione IP.Protezione controi contatti diretti offer-ta dagli interruttori differenziali.[4 ore]

Sistemi elettrici di categoria zero: bassissima tensione di sicurezza,di protezione e funzionale.

Confrontodelle misure di protezione contro i contattidirettie indiretti.Luoghi a maggior rischio elettrico, luoghi conduttori ristretti.[4 ore]

Misure di protezioni particolari in ambiente medico.

Microshock.Sicurezzadelle apparecchiatureelettromed icali. Elettrobisturi.[2 ore]

Sezionamento e comando.[4ore]

Comando d'emergenza.Comando funzionale.L'interruttore generale.Interruzionepermotivi non elettrici.Circuiti di comando:sicurezza contro l'azionamento intempestivo.

Portata di un cavo.

Curva di sovraccaricabilitàdi un cavo .Dispositividi protezionedi sovracorrente.Requisiti del dispositivodi protezione contro il sovraccarico.[4 ore]

Brevi richiami alla corrente di cortocircuito.

Sollecitazioni termiche in condizioni di cortocircuito.Requisiti del dispositivo di protezione contro cortocircuito. [4 ore]

Applicazione dei dispositivi di protezione contro il sovraccarico ed il cortocircuito.

Dispositivo di protezion eunico e dispositividist inti.Protezione contro le sovraco rren ti nei sistemi TI, TN e IT. [4 ore]

Protezione dei motori contro il sovraccarico e il cortocircuito.

Requisiti dell'alimentazione di sicurezza, con particolare riferimentoall'illuminazionedi sicu-rezza.[4 ore]

Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione:

individuazione dei centri di pericolo, delle condizioni di ventilazione, della estensione e qualifi-ca delle zone AD.[4 ore]

Modi di protezione per le costruzioni elettriche da utilizzare in atmosfera esplosiva.

Tipi di impianti elettrici a sicurezza.Scelta del tipo di impianto adatto alla zona AD.[4 ore]

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI

Progetto dell'impiantodi terra di una stazione di trasformazione.[4 ore]

Confronto e analisi delle misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti. [4 ore]

Misure della resistenza diterra e delle tensionidi contatto di passo in una officina elettrica dell'ENEL.[4 ore]

Determinazione della lunghezza massima protettadi un circuito protetta da un fusibile.[4ore]

Visita ai laboratori dell'Istituto Italiano del Marchio di Qualità e del Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano, Milano.[8 ore]

BIBLIOGRAFIA

V.Carrescia, Fondamenti di sicurezza elettrica, Hoepli.

PS470

TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE

Anno: 5

Impegno (ore sett.) Docente:

Periodo: 2

lezioni: 4 esercitazioni: 4

Graziano Curti(coliab.: Francesca CURÀ)

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Il corso ha l'obiettivo di riprendere e approfondire argomenti della Scienza delle Costruzioni con particolare riferimento a quelli che costituisconoilfondamento della progettazionedi costruzioni meccaniche (strutture,impianti e recipienti in pressione).In essoveng ono ricavate lerelazioniteoriche di base che regolano lo stato di sollecitazione nelle costruzionisuddette.

Vengonoinoltre presentate le normative piu'importan ti del settore specifico evengono anche illustrate con riferimento a casi pratici le modalità di applicazione delle stesse.

Il corso si propone in definitiva di fornire agli allievi le metodologie e le informazioni di base necessarie per la progettazione e la realizzazione delle costruzioni meccanichesopra specificate.

REQUISITI

Scienza delle Costruzioni

PROGRAM MA Argomenti delle lezioni.

Stato di tensione in un corpo. Direzioni e tensioni principali.

Ipotesi di rottura. Tensione equivalente.

Trave curva e spessa.

Piastre rettangolari inflesse.

Piastre circolari.

Gusci spessi.

Membrane. Volte sottili.

Involucricilindrici,sferici; fondi ellittici.

Normativa VSR - Applicazione pratica.

Norm ative UNI 10011 e 7670 - Applicazioni.

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI

La prima parte delle esercitazioni consiste nello svolgimento in aula di esercizi riguardanti gli argomenti trattati a lezione.

La seconda parte delle esercitazioni comprende lo svolgimento di calcoli di verifica di strutture piu'complesse.

Argomenti delle esercitazioni.

Esercizi di ripasso di Scienza delle Costruzioni

Cerchi diMohr.Tensioni principali.Ipotesi di rottura. Esercizi.

Tensioni tangenziali nelle travi inflesse. Calcolo curve isostatiche. Esercizi.

Travi curve.Esercizi.

Calcoli di verifica di gru monorotaia per denuncia ISPESL.

Calcoli di verifica di giunzionisaldate.Esercizi. Piastre circolari. Esercizi.

Calcoli di verifica di un condensatore

BIBLIOGRAFIA

Tirnoshenko,"Theoryof shells and plates"

Appunti Docente Normative UNI-VSR ESAME

Prova orale.

P5490

Anno: 4 Impegno (ore) Docente:

TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI

Periodo:1

lezione: 4 esercitazione: 4 laboratorio e attivitàassistita:3 Adelmo CROTTI (collab.:CristinaPRONELLO)

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Il corso halo scopo di fornire i fondamenti dell' ingegneriadeitrasp or ti attraverso la trattazione delleprincip ali teorie chestannoallabase della pianificazion e,dellatecn ica edella gestione dei sistemi di trasporto.

Si configura pertan tocome corso formativoe informativo di settoree propedeuticoper i corsi specialistici del 5°anno.

REQUISITI

Istituzionidi economia (Civ.) - Meccanica applicataalle macchine/Macchine- Elettrotecnica -Ricerca Operativa

PROGRAMMA

IMODULO :ELEMENTI DI ECONOMIA DEI TRASPORTI E DELLE IMPRESE DI TRA-SPO RTO

Impegno (ore) lezione :20 esercitazione:12

Le basi storiche dell'attua le assettodeitrasporti. La politica deitrasp ortiin Italia enei paesi industrializzati. L'organi zzazione deitrasp ortiin Italia

La spesanazion alenel settore trasp orti edil con to nazion ale dei trasporti. Le forme di mercato e le sue impe rfezioni.I costi diprod uzione.Le tariffe. Le sovvenzionialle imprese,la politica fiscale.Ana lisi della doma nd aedell'offerta ditrasp orto.

I Bilanci e gli indicatori gestiona li.Costie ricavi totali, medi e marginali.Puntodipareggio e di massimoprofitto.Orga nizzazione delleimprese

IIMODULO:ELEMENTI DI TECNICA DEI TRASPORTI:IL MOTO ED IL DEFLUSSO DEI VEICO LI TERRESTRI

Impegno (ore) lezione:20 esercitaz ione: 20

Caratteris tiche eprestazioni dei veicoli terrestri.Il motodel veicolo:forze attive eresistenz e.

Caratteristichemeccaniche deimotor iditrazion e. Fasicaratteristiche del moto

Caratteristichee prest azionidelle infrastruttu restra dalie ferroviarie.Leteor iedel deflusso: cap acità epotenz ialità di traspo rto. Isistemi a guida liberae a gui davincolata.Sistemidi eser-cizio e regimi di circo lazio ne..

Le prestazion i dei sistemi di trasp ort o. Sistemi di trasp ort o integrati, nod i di in terscambio, intermodalità.I trasp orti metro poli tani. Il dime ns ionam entodei servizi. Le risorse per lap ro-duzionedel trasport o

III MODULO:ELEMENTI PROPEDEUTICI ALLA PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI E LA VALUTAZIO N E DEGLI INVESTIMENTI E DEI PROGETTI

Impegno(ore) lezione:lO esercitazione: 18

La statist ica descritt iva e ind u ttiva:proba bilità,distribuzioni di freque nza. Il campiona mento.

L'interpolazione.La regressione.Lacor relazion e.

Le serie storiche: trend e componenti della serie.Metodi previsionali:curva ad occhio,media mobile, metodi regressivi, exponential smoothing..

Modelli di domanda e di offerta.Modelli previsionali.Tecniche quantitative per la pianificazio-ne dei trasporti.

L'analisi finanziaria.L'analisieconomica. L'analisicosto-efficienza.

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI

Le esercitazioni consistono nello svolgimento diesercizi relativi ai temi trattati in modo teorico a lezione.Alcune esercitazioni comprendono sia la spiegazione teorica dell'argomentoche l'ap-plicazione pratica (es.il modulo propedeutico alla pianificazione dei trasporti).

BIBLIOGRAFIA

Per ogni argomento verranno fornite le dispense e l'indicazione bibliografica ediltesto di pub-blicazioni in tema.

Testi ausiliari:

Mario Del Viscovo:"Economia dei Trasporti" UTET;

Vincenzo Torrieri:"Analisi del sistema dei trasporti"FALZEA, Reggio Calabria;

Marino De Luca:"Tecnica ed Economia dei Trasporti" CUEN, Napoli.

ESAME

Prova d'esame scritta e orale.

Esame scritto:risoluzione di esercizi su argomenti trattati nelle esercitazioni, senza possibilità di consultazione di testi e appunti.

1.Èprevisto un accertamento a fine corso che permette di non sostenere la prova scritta, qualo-ra risulti sufficiente.

Tale accertamento è valido per l'intero anno accademico.

2) Per ciascuna sessione d'esame vi sarà una sola prova scritta nel primo appello che darà la possibilità di sostenere la prova orale in qualsiasi appello della medesima sessione.

Esame orale:per l'ammissione alla prova orale occorre aver superato con esito almeno sufficien-te la prova scritta.

P5575 T ECNOLOGIA DEI MATERIALI E CHIMICA APPLICATA /

lezione:6 esercitazione:1 lezione :94 eserc itazione :10 Ignazio AMATO,Giorgio SCAVINO

laboratorio:1 laboratorio:10

PRESENTAZIONEDELCORSO

Il corso siprefigge di fornirele conoscenz enecessarie allaadozionedeimateri alinelle costru-zioni meccaniche.

REQUISITI

E' necessaria laconoscenza degliargom entitrattatinel corsodi Chim ica.

PROGRAMMA

TECN O LO G IA DEI MATERIALI/CHIMICA APPLICATA (PROF.I.AMATO) Impegno(ore): 45

Strutt ura e microstruttura dei materiali.

Isolidi. L'ordinenei solid i. Cristallie strutture cristalline.Solidi ionici,covalenti, metallici.

Microstru ttu ra.Difetti neisolidi:vacanze,interstizial i,disloca zioni.Diffusion e.Energia superfi-ciale.Bagnabilità.Macromolecolee polimeri.

Tes to di riferimento.

I.Amato, L.Mon tana ro:"Lezionidal corso di Scienza e Tecnologiadei MaterialiCeramici",Vol.I,"La scienza dei~eramici", Cortina Editore, 1995.

Equilibrietrasformazioni di fase.

Regola delle fasi.Diagr ammidistato binari.

Testo di riferimento.

C.Brisi:"Chimica Applicata",Levrotto e Bella, 1982.

Proprietàdei materiali.

Proprietà fisiche:puntodi fusione,dens ità,conducibilità edilatazion etermica,conducibilità elettr ica.Proprietà meccaniche:comportamento a trazione,comportamentoelastico,forzedi ritrazione, coefficiente di Poisson, elasticità entropicaed elasticità entalpica, comportamento plas tico,incru d ime n to,elem en ti di meccanica della frattura,sforzo critico per frattura fragile, sforzocritico per frattura duttile,fattore di intensificazion edegli sforzi (K), calcolo di Klc,fatica, creep,du rezza.

Tes to di riferimento.

W.Kurz, ].P.Mercier, G.Zambelli: "Introduzion ealla scienza dei materiali",Hoepl i,1994.

Mate riali ceramici.

Classificazione. Sint er izzazione. Polve ri. Additivi.Formatura.Allumin a,Zirconia, Nitru ro e Carburo diSilicio.Rivestimenti.Cermet ed utensilidatag lio.Vetro eVetro-Ceramici. Fibre di vetro.

Testodi riferimento.

I.Ama to , L.Montanaro : "Lezioni dal corsodi Scienza eTecnologiadeiMaterialiCeramici",Vol.1, Vo1.2, Vo1.3 (in stampa),CortinaEditore,1996, '97, '99.

Combust ibili e lubrificanti,

Petro lio:car atteris tiche. Distillazione.Cracking.Reforming.Raffinazione.

Caratte ristiche combustib ili.Poterecalorifico.Aria teoric adicombu stione.Temperaturateo rica

Nel documento MECCANICA INGEGNERIA (pagine 190-196)