3. PIANIFICARE IL QUARTIERE SOSTENIBILE: INDIRIZZI GUIDA
3.3. INTERSEZIONI: PARAMETRI E PRESCRIZIONI
3.3.5. Parametri relazionati con la Biodiversità
22. Prossimità a spazi verdi. (Pr)
Distanze minime di accesso alle aree verdi secondo la tipologia e la superficie.
Tratti di strada con accesso a spazi verdi (m)/lunghezza totale della strada (m)*100
GIS
23. Indice di
permeabilità del suolo. (Pr)
L’indice di permeabilità indica il rapporto tra la superficie funzionalmente significativa per il ciclo naturale e la superficie totale del lotto.
∑(tipologia di suolo (m2)*fattore di
permeabilità)/superficie totale del lotto (m2)*100
GIS
24. Dotazione arborea negli spazi pubblici. (Pa)
Quantità minima di alberi per mq di superficie coperta e per km di strada (secondo la tipologia).
25. Prossimità a corridoi verdi urbani. (Pr)
Distanza minima da qualsiasi punto del quartiere alla rete di corridoi verdi urbani.
Tratti di strada con accesso a corridoi verdi urbani (m)/lunghezza totale della strada (m)*100
GIS
26. Tetti verdi. (Pr) Percentuale di superficie
destinata a tetti verdi rispetto il totale di superficie coperta.
Superficie dei tetti verdi (m2)/superficie totale
coperta (m2)*100
GIS
22. Prossimità a spazi verdi.
L’accesso agli spazi verdi è strategico per stabilire un sistema gerarchico di spazi liberi nelle differenti scale della città; l’obiettivo è la creazione di una rete d’interconnessione tra le differenti matrici di spazio verde.
Si considerano spazi verdi, gli spazi pubblici con una superficie minima di 1000m2 e con
almeno il 50% di superficie permeabile e/o verde (parchi pubblici, giardini, spazi aperti a uso esclusivo dei pedoni, piazze), non si considerano nel conteggio le superfici verdi correlate al sistema della mobilità (spartitraffico, rotonde, ecc.).
Gli spazi verdi di prossimità (localizzati a una distanza inferiore di 200 metri dalla residenza) forniscono la copertura per le esigenze quotidiane di svago anche ai cittadini che hanno difficoltà motorie, agli anziani e ai bambini.
Accesso a spazi verdi secondo superficie e distanza: • Spazio verde > 1.000m² a meno di 200m • Spazio verde > 5.000m² a meno di 750m • Spazio verde > 1Ha. a meno di 2km • Spazio verde > 10Ha. a meno di 4km
23. Indice di permeabilità del suolo
L’indice di permeabilità indica la relazione tra la superficie non impermeabilizzata e la superficie totale.
Per compensare l’impermeabilizzazione del suolo derivata dal processo di urbanizzazione, si fissano dei valori minimi di terreno permeabile (non inferiore al 30%). L’obiettivo è lo sviluppo di modelli di urbanizzazione di basso impatto ambientale, evitando
un’impermeabilizzazione eccessiva de terreno e l’uso di materiali poco permeabili. Il suolo impermeabile rallenta la possibilità di vita vegetativa ed influisce su altri aspetti relativi al microclima e al comfort urbano: isola di calore, ciclo dell’acqua, inquinamento atmosferico, ecc.
L’occupazione massiccia del territorio in forma dispersa comporta l’insularizzazione degli spazi naturali con la conseguente perdita di biodiversità. La proporzione di suolo permeabile deve essere equilibrata per non alterare e disgregare le grandi superfici verdi.
Il grado di permeabilità, calcolato a partire dall’indice biotico del suolo (IBS), indica la relazione tra le superfici funzionalmente significative nel ciclo naturale e la superficie totale del lotto. Questo indice, che si utilizza per la pianificazione urbana in alcuni Lands tedeschi, definisce un valore oggettivo secondo il tipo di uso e indice di edificabilità previsto nel piano, nelle aree residenziali e con un indice maggiore di 0,5 l’IBS raccomandato e del 30%.
Calcolo dell’indice di permeabilità del suolo per lotto:
• moltiplicazione dei metri quadri per ogni tipo di superficie per il fattore di permeabilità corrispondente:
o superfici permeabili: 1 (spazi a verde, suolo libero);
o superfici semipermeabili: 0,5 (pavimentazioni che permettono il passaggio dell’acqua e con piantumazioni);
o superfici con copertura verde: 0,3 (tetti coperti da vegetazione, giardini pensili);
o superfici impermeabili: 0 (pavimentazioni impermeabile e edificato); • Somma dei risultati e divisione per il totale della superficie del lotto.
24. Dotazione arborea negli spazi pubblici.
La dotazione di alberi in funzione della area occupata è un parametro che misura la capacità di compensare la superficie edificata del nuovo insediamento con unità di alberi. Il
parametro stabilisce una relazione tra la vegetazione arborea esistente e la superficie occupata. I valori cambiano in funzione del tessuto: è impensabile ottenere valori simili in tessuti urbani con caratteristiche differenti, come un nucleo dal tessuto compatto e un insediamento di residenze unifamiliari. Quindi a distinti tessuti urbani andrà associata a sua volta una determinata densità di vegetazione (albero/ha) che varierà a seconda dell’uso del suolo.
L’importanza della vegetazione arborea lungo le strade va oltre l’aspetto, già trattato, riguardante il comfort termico: la presenza di alberi nelle strade incorpora anche un valore di attrazione dello spazio pubblico, rendendolo maggiormente vivibile per i cittadini. Questo richiede una precisa scelta delle specie arboree in fase di progettazione; riguardo a questo è possibile fornire alcune indicazioni:
• scegliere le specie vegetali in funzione della dimensione e della tipologia dello spazio pubblico;
• scegliere alberi che presentano una variabilità dell’aspetto e del colore durante l’anno, in modo da diversificare l’aspetto dello spazio pubblico;
La presenza di un opportuno volume di verde rafforza l’idea di biodiversità all’interno del tessuto urbano; analogamente, la presenza di alberi nelle strade è un elemento di attrazione per un altro tipo di biodiversità, in particolare l’avifauna, che tende a essere espulsa dagli insediamenti urbani attuali. È importante che l’impianto arboreo non sia omogeneo in modo da creare microambienti diversi.
25. Prossimità a corridoi verdi urbani.
L’espressione “corridoi verdi” si applica generalmente a una striscia di territorio che, per le sue caratteristiche ambientali (vegetazione e presenza di fauna), permette la connessione di due aree naturali che altrimenti risulterebbero separate. Un corridoio verde in ambito urbano svolge una funzione simile, collegando le aree verdi interne alla città o disposte in aree adiacenti. La presenza di corridoi verdi determina miglioramenti tangibili della qualità ambientale: aumenta la quantità di vegetazione, che consente agli abitanti di avere accesso ad aree naturalizzate e contribuisce alla creazione di microclimi. Il risultato finale è un maggior comfort degli spazi di relazione e svago.
Generalmente i corridoi verdi attraversano lo spazio pubblico; nelle distinte tipologie di spazi publici possono esserci diversi elementi vegetali, che, con una particolare disposizione, configurano un corridoio verde efficace: per esempio la piantumazione di boulevard e viali con alberi di grandi dimensioni. Nella definizione dei corridoi verdi è importante individuare tutte le zone verdi, gli spazi naturalizzati, la vegetazione arborea, il potenziale di naturalità delle strade e la permeabilità del suolo.
L’accesso a un corridoio verde urbano non deve essere inferiore ai 600m da qualunque punto della città.
26. Tetti verdi.
L’esistenza del verde urbano non si deve limitare al solo livello di superficie, ma, oltre la consueta presenza di verde al livello della strada, dovrebbe essere migliorata la vegetazione in altezza: sui balconi e, in particolar modo, sui tetti.
Si tratta di creare superfici continue connettendo i tetti degli edifici (quelli con un’altezza compresa tra i 15 e i 25m) e gli alberi di grande dimensione. Allo stesso modo i tetti verdi aumentano la percentuale di suolo verde per l’intera città. In caso di tetti verdi in zone a bassa piovosità, si dovranno utilizzare specie vegetali resistenti alla siccità e si dovranno prevedere sistemi di irrigazione goccia a goccia e serbatoi per l’accumulo dell’acqua piovana da utilizzare per irrigare.
Le caratteristiche principali dei tetti verdi sono le seguenti: • sistemi costruttivi in grado di trattenere l’acqua piovana; • migliore isolamento termico degli edifici;
• utilizzo dei tetti come spazi accessibili;
• maggiore presenza di avifauna nell’ecosistema urbano;
• continuità della rete verde urbana, migliorando il collegamento tra la vegetazione presente sui tetti e la cima degli alberi di grande dimensione.