2. CASI STUDIO
2.1. Quartieri sostenibili in Europa
2.1.1 Solar City (Linz ‐ AT)
Nel 1992 la municipalità di Linz (A) decide di realizzare un quartiere residenziale
approntato su principi ecologici. La localizzazione viene individuata nella zona dei Laghi di Linz-‐Pichling posta a sud della città di Linz. Il masterplan viene affidato a Roland Rainer, mentre per la progettazione architettonica è incaricato il gruppo READ (Renewable Energy in Architecture and Design) composto da Herzog (coordinatore),Foster, Piano e Rogers.
Fig. 2.1: Vista dall’alto di Solar City. (Fonte: Herzog+Partner)
Il progetto si sviluppa su un area di 60 ha. Sono previste circa 1400 abitazioni (come metrature che variano da 35mq a 110 mq) con altezze previste da 2 a 4max numero di piani fuori terra. L’intero comparto, conclusosi nel 2005, è in grado di accogliere fino a 25.000 abitanti. L’impianto urbano è organizzato lungo un asse principale, che ospita la linea tramviaria, imperniato sul nucleo di servizi pubblici, che ne costituisce il luogo centrale, strutturato dalla viabilità carrabile in quattro quadranti a carattere prevalentemente residenziale.
Fig. 2.2: Masterplan di Solar City.
Obiettivi.
Nasce così uno dei più vasti esperimenti insediativi in Europa dell’ultimo decennio del secolo scorso con l’obiettivo dichiarato di realizzare un complesso a basso costo, con viabilità prevalentemente pedonale e ciclabile, elevata flessibilità tipologica e basso impatto ambientale. Per quest’ultimo aspetto, è sufficiente segnalare come il nuovo quartiere non dipenda dalla rete energetica cittadina, ma sia energeticamente autarchico grazie all’uso di pannelli solari e fotovoltaici: lo stesso nome, Solar city, sottolinea l’impegno dei progettisti ad utilizzare in modo intensivo gli apporti energetici solari.
Strategie di sostenibilità.
La città solare di Linz è un caso di eccellenza dal punto di vista della sostenibilità sociale ed ambientale ed è il risultato della volontà dell’amministrazione di realizzare un insediamento di elevata qualità abitativa per 25.000 abitanti.
• Urban planning.
L’innovazione introdotta da Herzog è stata quella di applicare a scala urbana le soluzioni messe a punto in materia di edifici sostenibili, progettando un insediamento con funzioni differenti, dove alternare costruito e spazi aperti. Il disegno del tessuto residenziale non è stato impostato rigidamente sull’asse elio-‐termico, quale orientamento ottimale per gli edifici, bensì sulla ricerca di un equilibrio tra gli spazi vuoti e i pieni.
La regola è stata quella di calibrare i manufatti edilizi, con orientamenti diversificati all’interno di un sistema di spazi aperti, continui e permeabili che costituiscono la trama principale del quartiere.
La città solare vuole rispondere ai diversi fabbisogni di energia, valorizzando tutte le opportunità offerte non solo dalle tecnologie, ma anche dal modo di organizzare gli spazi di vita della comunità, promuovendo in tal modo comportamenti virtuosi.
L’idea chiave è stata quella di realizzare un insediamento compatto, costituito da una serie di nodi urbani con funzioni miste, da un centro gradevole e raggiungibile a piedi, da un sistema di mezzi pubblici studiato per attrarre il massimo degli spostamenti e per sfavorire l’uso dell’auto per gli spostamenti interni e verso la città di Linz.
Fig. 2.3: Sistema di ventilazione naturale.
(Fonte: http://upload.legambiente.org/mostragreenlife.org/docs/herzog_linz.pdf) Diverse e numerose le tipologie edilizie, quasi un catalogo delle tante soluzioni progettuali, di orientamento, design dell’edifico, scelta di materiali e impianti capaci di raggiungere
eccellenti performance energetiche ed ambientali (fino a case con consumi bassissimi, sotto i 30 kWh/m²). Tra queste sono presenti e garantite in quota rilevante anche case accessibili a redditi bassi.
Allo stesso modo se gli impianti solari installati (non ancora ovunque) non coprono tutti i consumi di acqua calda è interessante notare che gli interventi di risparmio idrico hanno ridotto di molto i fabbisogni.
La progettazione è stata rispettosa dell’ambiente agricolo circostante, ha definito una rete di verde, ha ridotto al minimo l’impermeabilizzazione e massimizzato la separazione delle acque di scarico e il recupero dell’acqua piovana, ha recuperato canali e creato accessi ai laghi della città, ha inserito giardini, parchi pubblici, affidati in affitto alle cure dei singoli abitanti, responsabili nei confronti della comunità e beneficiari diretti. Spazi pubblici, aree di gioco per i bambini, spazi per attività di incontro, sono progettati con cura, e le aree di movimento pedonale e ciclabile sono protette dal traffico delle auto.
Fig. 2.4: Aree pubbliche, aree giochi per bambini, spazi di relazione. (Fonte: http://upload.legambiente.org/mostragreenlife.org/docs/herzog_linz.pdf)
La struttura sociale del quartiere è stata pianificata pensando ad un mix sociale (in
prevalenza coppie giovani) e a differenti regimi di proprietà, ed è stata assistita tecnicamente e socialmente dall’amministrazione affinché si creasse integrazione e senso di comunità. La mobilità carrabile si svolge solo nella spina centrale e nelle due diramazioni laterali che portano al parco. All’interno dei lotti residenziali i percorsi sono unicamente ciclo-‐pedonali. La tramvia che corre al centro del boulevard centrale collega Linz al centro città.
Fig. 2.5: Vista della linea del tram nel centro del viale. (Fonte: http://www.cittasostenibili.it/Linz%20-‐Solar%20City.pdf)
• Energia.
Il progetto nasce per la massima valorizzazione dell’energia solare e grazie all'applicazione di metodi costruttivi e soluzioni impiantistiche che fanno di questo grande quartiere perturbano un modello di riferimento per le nuove architetture sostenibili europee.
L’utilizzo dell’energia solare è elemento caratterizzante anche se l’area non è autosufficiente dal punto di vista energetico. Dato che la progettazione architettonica “solare” ha raggiunto il risultato di bassi consumi energetici (minori di quelli previsti, anche dagli scenari più ambiziosi) non è stato necessario realizzare un impianto di produzione di calore all’interno dell’area, e si è scelto di connettere l’area ad un impianto di teleriscaldamento esistente, collocato all’esterno, che è stato poi modernizzato e messo in rete con un impianto a biomasse.
• Ambiente.
Diversi sono gli accorgimenti in campo ambientale. Fra questi spicca il sistema integrato di fitodepurazione cioè con depurazione dell’acqua sanitaria, in uscita dalle case e delle acque meteoriche (spazio per i trattamenti fisici convenzionali, per il trattamento biologico -‐ bacino fitoassorbente a piante radicate sempreverdi e laghetto; strade di accesso, piazzale di manovra e sosta; ulteriore piccolo ambito per la “riserva d’acqua depurata”, necessaria in caso di siccità o altro).
L’acqua così depurata viene recuperata e riutilizzata per uso irriguo nelle aree a verde pubblico.
Fig. 2.6: Sistema di recupero dell’acqua piovana.
(Fonte: http://www.cittasostenibili.it/Linz%20-‐Solar%20City.pdf)
Risultati.
A Linz principi di una progettazione sostenibile sono stati tradotti in una complessa strategia progettuale, non limitata al progetto architettonico, ma allargata all’intero impianto urbano basata su criteri di compattezza, densità edificatoria, esposizione al sole, ombreggiamento e tutela delle risorse.
L’integrazione con la natura è stata coerentemente raggiunta sia attraverso il progetto del parco pubblico, che concorre a mitigare il passaggio tra natura e antropizzazione, sia attraverso il sistema fluido e continuo degli spazi aperti.
L’integrazione sociale, molto forte, è stata raggiunta grazie a: un’attenzione particolare al rapporto tra residenza e luoghi per la vita pubblica vicini, sicuri, ed accoglienti; l’impegno dell’amministrazione durante la fase di insediamento della comunità; la veloce connessione, tramite trasporto pubblico, con il centro città; l’offerta di edilizia di qualità per diverse fasce di utenti.
La composizione sociale, composta principalmente da giovani nuclei familiari, ha permesso la formazione di una comunità basata sulla consapevole condivisione di un ideale di vita comune, incentrato sulla sostenibilità ambientale e sociale.
Passeggiando nel quartiere accompagnati dalla presenza diffusa del logo del sole, icona del progetto e motto di un nuovo modo di vivere, si percepisce un senso di auto-‐riconoscimento ed appartenenza.