3. PIANIFICARE IL QUARTIERE SOSTENIBILE: INDIRIZZI GUIDA
3.3. INTERSEZIONI: PARAMETRI E PRESCRIZIONI
3.3.2. Parametri relazionati con lo Spazio Pubblico
05. Ripartizione della strada pubblica. (Pa)
Questo parametro stabilisce una relazione tra i due elementi della sezione stradale: lo spazio destinato alle automobili e la superficie di transito pedonale.
Superficie di transito pubblico pedonale (m2)/superficie di
transito pubblico totale (m2)
GIS
06. Accessibilità dello spazio pedonale. (Pr)
Indicazioni per la larghezza minima e la pendenza massima dei marciapiedi, per la
completa accessibilità anche a persone con mobilità ridotta.
07. Spazio libero interno all’isolato. (Pr)
Valore minimo di superficie libera destinata a giardino o patio comune, con suolo permeabile, all’interno dell’isolato. GIS 08. Comfort termico delle strade pubbliche. (Pa)
Parametro che determina il numero minimo di alberi per ogni tratto di strada in relazione alla superficie totale della strada e all’ampiezza della chioma a seconda della specie.
Superficie in ombra (m2)/superficie totale
della strada (m2)*100
GIS
09. Confort acustico. (Pa) Il parametro di livello sonoro
del traffico stradale relaziona il rumore prodotto dall’intensità oraria del traffico con la larghezza della strada.
Popolazione esposta secondo livello sonoro equivalente/popolazione totale*100 (dBA)
GIS
05. Ripartizione della strada pubblica.
Il parametro stabilisce una relazione tra i due elementi della sezione della strada: da una parte la carreggiata e gli altri spazi destinati ai veicoli dall’altra lo spazio dedicato al transito pedonale e agli altri usi dello spazio pubblico come gli spazi verdi. Il risultato è una relazione morfologica di definizione dello spazio che non tocca gli aspetti di pura accessibilità che sono governati da altri parametri.
Gli spazi con accesso limitato alle automobili si convertono in luoghi di socializzazione e comunicazione, con livelli sonori equivalenti minori di 65dB. Allo stesso tempo diminuendo la superficie di strade ad accesso carrabile si potenzia il verde, che migliora le strade in termini di comfort termico e vivibilità
La percentuale di superficie destinata al transito pedonale non dovrebbe essere inferiore al 75% del totale, in modo da creare una rete pedonale efficace che non entri in conflitto con l’uso dell’automobile.
06. Accessibilità dello spazio pedonale.
Il concetto di accessibilità nella città riguarda diversi ambiti. In primo luogo attiene alla facilità di accesso dei cittadini ai servizi principali attraverso modalità diverse (trasporto pubblico, trasporto privato, mobilità pedonale e ciclabile); l’estensione del concetto comprende, oltre l’abbattimento delle barriere fisiche, anche il superamento di ostacoli intangibili e quindi l’accesso alle informazioni. In qualunque caso si tratta di offrire uno spazio pubblico di qualità per tutti cittadini.
Lo spazio pubblico deve essere un ambito che tutti i cittadini possono vivere e utilizzare, indipendentemente dalle proprie capacità o età. Nella strada i principali problemi di
accessibilità sono relazionati con gli spazi insufficienti, i marciapiedi stretti e il superamento di dislivelli. Le misure necessarie per migliorare l’accessibilità devono riferirsi alle
caratteristiche e al disegno della strada e all’accessibilità ai mezzi di trasporto.
Sono totalmente accessibili i tratti di strada che hanno una larghezza minima di entrambi i marciapiedi di 2,5m (2m di larghezza + 0,5m per la segnaletica e l’arredo urbano) e una pendenza massima che non superi il 6%.
07. Spazio libero interno all’isolato.
Gli isolati che mantengono una quota di spazio libero interno garantiscono la continuità della strada e una qualità maggiore. Si propone una percentuale del 30% della superficie
dell’isolato libera da edificato, destinata a giardino o patio comune, di accesso libero e preferibilmente permeabile.
Questi spazi interiori permettono una diversità di usi comuni: area di gioco per i bambini, orti urbani, spazio di compostaggio per la frazione organica, aree verdi, ecc. La disposizione di zone verdi e di socializzazione contribuisce alla creazione di spazi che favoriscono le relazioni.
La disposizione di questi spazi e la disposizione della vegetazione devono considerare il bilanciamento del comfort termico per creare degli intorni gradevoli e compatibili con i diversi usi. Inoltre la forma e la disposizione devono garantire un buon soleggiamento e ventilazione mantenendo un rapporto maggiore a 1,5 tra la larghezza dello spazio e l’altezza della costruzione che determina l’eventuale ombreggiamento.
08. Comfort termico delle strade pubbliche.
Il comfort termico degli spazi urbani rappresenta il potenziale di comfort, in termini di numero di ore di comfort al giorno rispetto al numero ore di utilizzo dello spazio: normalmente si considera dalle 8:00 alle 20:00.
Un tratto di strada può essere valutato in funzione della percentuale di tempo in cui
garantisce condizioni termiche confortevoli. Questa percentuale minima è relazionata all’uso potenziale dello spazio pubblico e alle diverse condizioni climatiche che si hanno durante
l’anno. Una strada in estate si può considerare termicamente confortevole quando le condizioni ambientali permettono che almeno nel 50% delle ore utili, le persone possano trovarsi in condizioni di equilibrio termico tra i 50 e i -‐50W/m2 (livello di comfort). In
inverno il clima condiziona sostanzialmente il numero di ore di comfort dello spazio urbano, per tanto, in climi freddi, si raccomanda un minimo del 30% di ore utili al giorno di equilibrio termico.
Per calcolare un ombreggiamento sufficiente, cha rispetti il livello minimo del 50% di ore utili, si misura la proiezione verticale delle ombre proiettate dalla chioma degli alberi. La protezione dalla radiazione solare incidente sulle pavimentazioni costituisce uno dei fattori principali per ridurre le temperature radianti nello spazio pubblico.
09. Comfort acustico.
Il livello di contaminazione acustica rappresenta il livello di rumore limite, oltre cui il suono prodotto dalle attività umane risulta dannoso per la salute delle persone. La principale fonte di contaminazione acustica nelle città proviene dal sistema dei trasporti (su gomma e su ferro). La contaminazione acustica e l’incremento del livello di rumore nell’ambiente sono due tra i principali fattori che deteriorano la qualità e la vivibilità delle città.
Un’urbanizzazione dispersa genera modelli di vita associati all’uso dei veicoli privati e quindi un aumento di rumore nei sistemi urbani. Le caratteristiche morfologiche delle strade rivestono un ruolo prioritario nella dispersione del rumore, perché l’onda sonora può incidere con maggiore o minore energia nelle abitazioni a seconda della distanza della sorgente generatrice.
Il livello di contaminazione acustica si stabilisce a partire dal calcolo del rumore equivalente generato in due periodi differenti: durante il giorno (Lden) e durante la notte (Lnight).
L’obiettivo di qualità acustica per aree urbanizzate esistenti a prevalenza residenziale è di Lden=65dB e Lnight=55dB. Questi livelli si misurano rispetto la facciata di un edificio
maggiormente esposta al rumore e a un altezza di 4 metri.