Anmaginare
oeneimiH etpedienti.Del reno F
onore dalia scoperta se gloriamai ne può
ridondareda
fm' imeniiona assurda,non
spettamica
al sig.£Up
Digitizedby
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Niidl»a
MiréeC.in ekriuf^'miéht v$à^
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partieù^
Wgiosciamo, perlapossa
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4fù§iié^'èrUihanm dt
auutire, instupidire la sen-'nétvoui, piè"lasciarepur si dovrebbe di espe-rinwnlarlóanche ovefiaduopo
di dilatar Vuretra, jintia
prevenire, e far perIomeno
che minore rie-teaF
irritazioneche producet
oprar deglis tromenti,
forse inopportune non sarebbero ogni voltache si
ha a
meiiermano
allo stritolamento di pietra in vescica le injezioni dique narcotici.DicevaabreA
quel gran-dissimo anatomico lo stesso signor Scarpaj che per certe disposizioni naturali delle partinon può pur
altre fiateaver luogo quelPOperazione.Ma
nè anche nello stato ordinario degli organinon
puotsisempre far
uso di tenta retta;la veteica poitaitnpo*più in aliodelconsueto, piùaka pur
la sinfisidelpube
iH
Teru
mooianum
e la prostata formanti nelTinttmo' delcanaledietro glior^
de*jaculatoriun appena pù
grosso^ cercine, rendonot
^Mrtìdutionina
àt^solutamemeimpossibilei
Binaèmeme'
ne'ieneri ragatzimai ff9mMtì a m »m mgmm^mt^
jmreikpeirdé.Digitizedby
9«
essa dì pregio,siccomeahresì al
non
valere diepe cal-colipoco
voluminusie dovenon
eUtvescica ulcerata^perchè conosciuta e divulgata La sua efficacia, *i-euri imalati dinon
mot
ire,visisottoporranno senza^ ripugnanza e per
tempo
,e subilo che sospetterannoT
esistenza della pietia, e in conseguenza piima
che lepareti della vescica Steno profondamente alterateo
ilcalcoloconuJeraòilmcnteingrosuitit^eperchè uno-perazione ctiirurgtca^sebbenidonea<iiiniiiaticasi,ma
in ifuciu ricusabene, ien/pre è pt egievole.
(1) Altristromentiancorainventòilsig.Iletirteloup.
Merce
di quello detto cislomeiro, ei riconosce colla più grande esattezza, laprofondità della vescica la neUL'zzadi sue pareti, La lunghezza dell'uretra: cO' gnizioni utilissime per adoperarecon certezza la liio-tritia: unaluo
èda
luidestinaloa
striàggereuna pie-trache tutta ne riempia la vescicaj un altroancora
adaffeirareun creolo
in vescica, le cui contrazioninon
permettono di distenderla con iniezioni;un altro infinea
spezzare di bottole unedopo
le altre pietre di piccolvolume
eun
po'friabili.(g) //sig Meirìcii fecepubblicapruova
dé
suoistrO' menti litotiiticiappresentali all'Istituto alla presenza del signor DupuyireD,uno
de'Commissari da
questo scientìfico corpo nominaloa
tale oggetto, e dimoUa
scolaresca. Stentò egli
da prima a
rintracciare nella vescica diun cad'ivero una piccola pietra, che più vollegii sfuggìf assicuratosene infine agevolmente la strilo ò-Ma
così felice nonfu
nelle persone viventi.Air
anfiteatro dell'Uoicl-Dieu al cospetto dei signori Djipiijirru, Broscei eSansnn, etantialunniyinunin-fermo
lapiena
non potèessere afferrata chedopo
rei^9
9^
terati ieiuaii\^i,elutigoepenoso governo dist
romemi
,
elo
fu
ancoramalamente
percuiriuscì impossiiile dì farvi sopra adoprare losiromenioda
stritolarla;ella sempresfuggivaappena
colta.Durato
così venticinque minuti ilsig. Dupuyiren fece intralasciare\perchè ìuspotevanvenire ditristiconseguenze all'infermo,iltpiale più che
mai
stanco einpred^ ^
vive doglie alla re-gioneipogastrica especialmente al collo della vescica, fu riportatoa
letto, e vibiiognaron sanguigneesette dì dicura antiflogistica perdomare
ilmorboso
per»turbamento,/*infiammazioneinsorta alla vescica,al»
r
uretra, ed al testicolo sinistro.E
sì che la pietranon
pareva digranvolume
,posciachè talvolta veniv/A ajfaitocompresa
dallebranche dellepinzette,chenon danno
se non dalle dodici alleqiujltordici lineediva' cuo. In un altro malato,a
cuiilsig. Meirieiifu
con-dottodallo stesso sig. Dupuyirco,non
ottenne miglior, successo.L'apparatodegli stromenii delsig. Mcrien parepiti sfavorevoleche utile.
L
estrema semplicitìi seducein sulleprime
;ma
peraccostarsi alla perfezione lasem^
plicità dee esser feconda di risultameniì.
Per
altra parteparea prima
giunta che f*abbiagran vantaggio adoperandouna
cannucciadi soletrelineecirca di dia-metroima
infineesso riducesia
poco,sesi riflettache F
apicediessaformati
dallariunion dellebranche/av'*vicinapiù che
mai
alle quattro b'nee; e che la dimi-huzione èa
spese dellaspessezza delle branche,per cui sono sì sottiliefragili che introdotte ed aperte nellavescica nello stringer la pietra arrischiano di piegarsi,e rovesciarsi alT indietro senon
temprate; di spezzarsi selofurono. Ilperchè, se tutto riunii'?^03
UN»/
non sapremmo
in veritàestimare veroperfetto'MUnanto
ican^iamenii cheU
sig. Meirieucredè dover portare alla costruzione degli siromeniì liiotrici 4^1 sig. Civialtf 0 Leroy. (Rtfpenoire géoerale d'anatomie é\de pbytiologie patologique, et de clinÌ4|iie chirur-gkale, ec. T. l, a« Trimestre i8a6. )(h)
Le
sperieme chétisig. Heurteloapfece co* suoiarommtU m*
caàavérì tfiTHotcl-Dieu,sMem non
M
éano dtterameniecoftitpotteaUe
sue speranze,•soppetmuo éìU ^Un pmovt
giàprima da
lui fatte, noftforano
nofi pertantomeno
tonctuikntia
sfio fasore. JfferraULIspieirmcon
utnUttima facilità fu4i houo
perfèretMe
ridottamota maigrado
la posi*tieneifavorevolèdel cadavere,
e nudgrado
cheC
ihfemtore^cMia
dovetefar tema U
tuo letiomeea^
litico(!.€•)•
' (I)
qia
noi et permetteremo ateunl trevi r^lent^gU non è dMio
che la Utotritia praticata inmodo
porfettemente eeneeniente eie per eetere imfinitemenie prefenkiie alte mitro tetteoperazioni destinatea m*
yror
deUa pietm
detta eeteieaMa
ia quietìeoe età appunto nel eepete eo in porfosioneè
poeeiMe-t«
sinoa
quel puntoM
et eia in oggji arréraio.Nei
otiAaweùtepra
(
notag
) moetreio che v*im
dei casi ne* guati noit puotti aetotutamente praticare lamiova
eperatione,Hr
altroalcanadj^lieoltà tipotrei^ton
superare coi4areotta eerta incurvatura agli stro*.menti; neiche dicesi eiaorain fatto ildg»Deuriekiap riuscito.
Ma
iforti stringànenti,ele eattive conforma^Intonideiruretrafgligdteramcnti della prostata,lemoT' hotith de* reni, degli ureteri e della vescica»possono
non
dar luogoastoltUamente alla Utotritia, o chiedere svariaùssùnaeforseancheimpostilnièmodtfttaùonene*Digitizedby'CoogI
»5
gli strotnenli. Appresso.,quandoilnncìeo èratjfOche
non
si
può
stritolare,anullariesce:S'ccomcilpoterrimanere alcunfrantume,che diventanuovapietra,larende npe-razionenon di tuttaguarentigia.Ma
oltre tutto ciòegli èancora nellalitotritia a paventarelostato genernle delCinfermo.V
estrazione de*calcolipella viadell' m-retra nonè operazione indifferente pel malato. Ne*sog"getti sensibiliedirritabili essa può far insorgere que'
iitttiJenomenisimpatici che vedonsi dopo
V
operazionediestrar fa pietra pel taglio. In questostato dicose vuoisiconchiudere, che pe*rasiin cui ottimamenteriesci alsig. Civialela litotritia, ortorcasì abuon segno
ed
è operazione indispensabile, e che vuol esserfatta di uso comunaleima
rinuine tuttavoltaancora qualcosaad
operare perchè arrivi a quel grado di perfezione del qualeèidonea,giacché perfezione assoluta,ossia asso-luta attitudinead
essere in ogniqualunquecaso dipie' trae ìm qualsivoglia soggetto praticata, pare,dietro savieragioni,non
sidebba,nèsipossa aspettare. Egli vuoisicionondimeno andarlietide*progressiche questa importante parte di chirurgia or ha fatto,esaperne gradoeincoraggiare cuicon tanto zelo vidàopera.(/} Descrizione dello stromento acconcio a struggere i calcoli in vescica, delsig.Gio.Eidgerton.
—
Poiché nella.Memoria s*è discorsodiquesto stromento,ciparve neces-sarioildarnealtresì disegnatalafigura colla portico-, larizzata descrizione(vedi tav. f^,/ìg. 3o, 5», Sa).
Lo
stromentoallora che è chiusopocodifferisceda ungrosso catetereda una
sola curvatura.La
partecurva ti, hfi-gura3o éformata
da
due lamine semi-cilindriche c c fig.3t, lequalipostel'una di fidhcoali*altrapossono accostarsiod
allontanarsiavicenda.All'estremità della ourvachefalapuntadel cateterea ,questedue lamineDigitizedby
flr4
sono rianUéin-«£rdt
A
tutm«mta
rolmtdmUida
prt*tentare
un
beccotomm «
UteÌ9i.imaMSSO
mli^icurvadi ciascuna di esseè
«A*altraviam 9
fig, 3o, che ne divide laItmgkeuM
imdmt parti egumU, Finalmentea
principioddU
psirtottmm
rirnvimuimsCmUkm
^ttierad
dtetiono unitoU Aio
lomimm.miio m o
t»m tm
tubometal' lieoporformlB r>6rtl»««stessoacconcioa
scorrere facil-wtenUinUH*osiormmcsmnucda
e,g
fig. 3o.Una
piccola mollaffig.3icollocalaimm
iapuntadellosiromentoha tt^ùo
di ailoiUoma
re traioroiodue lamine^sìche nevenga
un' aporilkra tptadrilatera«, b,cfig.Zt.Sineon"
duconoesso lamino
a
botVagioa
perfettamente toccarsi ritraendo lacannuociaintormanolPesterna;mentre che tpingondola tnnMiiisilasciache obbediscano di nuova allamollachetèapre.Inquesto ultimo statoformano una
sorta di pinaattec, cfig.3r,collequalisipuò
fa-^oUmoMo
rintraedaroed
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calcolodimoiBoùrm««iMMtf. « ' :'