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4.1 La scienza aperta: una speranza concreta

4.1.3 Le peculiarità del TOSI: pregi e difetti

Il progetto sviluppato dal TOSI presenta molti punti di forza ed è un valido esempio che potrebbe essere seguito da altri enti simili; possiede delle caratteristiche uniche che favoriscano un ambiente stimolante e all’avanguardia e che permettono di sperimentare la scienza aperta e le sue conseguenze, positive e negative.483

In cosa si distingue il TOSI e il suo operato presso The Neuro e in che modo altri modelli di Open Science possono prendere spunto da esso?

Innanzitutto, esso fornisce al MNI un unico sportello per accelerare la trasformazione della ricerca e dell’innovazione in terapie efficienti e necessarie ai pazienti e offre inoltre l’accesso a risorse integrate che raccolgono campioni biologici, dati clinici e informazioni rilevanti. Ha ideato un canale unico per promuovere collaborazioni ma soprattutto ha creato un insieme di iniziative che gli hanno dato visibilità e hanno sensibilizzato ulteriori partner e nuove istituzioni di finanziamento. Un altro vantaggio particolare è la presenza di sofisticate strutture per l’imaging celebrale che permettono di analizzare campioni, cellule e dati dei pazienti con strumenti di alta tecnologia e ricerche cliniche protette. Agli scienziati viene concessa la libertà di decidere autonomamente quale tipo di programma seguire e quali ricerche intraprendere per giungere a nuove scoperte.484

Una delle principali caratteristiche del modello è sicuramente il particolare finanziamento a monte, proveniente da un privato, rappresentato dalla facoltosa famiglia Tanenbaum. Tra gli ostacoli più comuni alla piena realizzazione di una politica di Open Science, infatti, vi è proprio il finanziamento. La maggior parte delle volte esso è pubblico e proviene da un’istituzione o da uno Stato, consapevoli dei vantaggi in termini di progresso

482 POUPON e al., ibidem.

483 GOLD, Accelerating Translational Research through Open Science: The Neuro Experiment, cit. 484 Ibidem.

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e innovazione che ne derivano. Talvolta, però, capita che vi siano delle persone che credono fermamente in un progetto e sono disposte a investirci molto denaro affinché porti un risvolto positivo nella società.

Per sostenere la scienza aperta il MNI sta facendo un grandissimo sforzo in materia di investimenti: ricerca di ampi spazi, acquisto di costose attrezzature specializzate e reclutamento di scienziati talentuosi, che necessitano di un compenso adeguato al lavoro svolto. I costi, dunque, sono molto elevati e possono essere coperti solamente da un insieme di programmi statali, da fondi provenienti dalle industrie o da finanziamenti privati. Non è sufficiente che i governi appoggino le politiche di OS: occorre che si impegnino concretamente a sostenerne i bisogni specifici.485

Il TOSI, diversamente dalla maggior parte delle iniziative in materia di OS, non si limita a creare un’infrastruttura di ricerca per la mera condivisione dei dati, ma sta sviluppando moltissimi programmi, collaborazioni e incentivi per i ricercatori e i loro partner. Grazie all’applicazione dei principi in un pubblico più vasto, la conoscenza si propaga più velocemente e viene sfruttato il potenziale offerto dall’OS.486 Il TOSI sta creando delle relazioni forti con i partner commerciali in modo tale che la ricerca e i dati vengano condivisi con essi, per dare modo a tutti di beneficiarne. In questo modo, aumentano le possibilità di progresso e di nuove scoperte, poiché molti esperti sul campo (con culture e competenze diverse) possono contribuire con le proprie conoscenze al risultato finale.487 In ambito medico ciò risulta ancora più importante: se si lavora

congiuntamente è possibile raggiungere un fine comune e nobile, ovvero la nascita di una nuova cura o farmaco che aiuti i pazienti nella malattia.

Un rischio in cui si potrebbe incorrere adottando un modello aperto è la diminuzione della competitività, dal momento che tutto è a disposizione di tutti; ciò riguarda particolarmente l’ambito delle pubblicazioni.488 La maggior parte dei ricercatori,

però, sono convinti che mettere in comune il proprio materiale di lavoro possa essere utile sia per i pazienti sia per la società: se gli scienziati sono disposti a rendere pubbliche le proprie tecniche, risorse e progressi raggiunti fino a quel momento, viene ridotta al minimo la ricerca ed è possibile giungere a nuove scoperte e invenzioni in modo più rapido.489 Sarebbe quindi opportuna una maggiore sensibilizzazione e maggiori incentivi, tenendo conto dei valori e delle condizioni tramite i quali la nuova iniziativa si sviluppa. I risultati positivi arrivano solamente se tutti sono disposti a collaborare allo stesso modo: se a livello teorico si è disposti a fornire ad altri il proprio lavoro e gli strumenti di ricerca, a lato pratico si richiede che anche il materiale altrui sia disponibile liberamente, in modo tale che tutti possano avvantaggiarsi reciprocamente.490

Un’altra iniziativa innovativa e caratteristica del TOSI è la creazione di un Evaluation Committee, letteralmente «Comitato di valutazione», che misura e valuta le

485 POUPON e al., op. cit., 1004-1005. 486 Ibidem.

487 ALI-KHAN e al., Building a framework for Open Science at the MNI, cit. 488 Ibidem.

489 ALI-KHAN e al., Point of view: Motivating participation in open science by examining researcher incentives, cit., 3. 490 ALI-KHAN e al., Building a framework for Open Science at the MNI, cit.

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prestazioni svolte all’interno del MNI e presso i suoi collaboratori, tramite la raccolta di dati e l’analisi degli effetti concreti. Questo è molto utile per controllare il lavoro svolto, per valutare la correttezza delle politiche in atto ed eventualmente per optare a favore di altre tecniche ritenute migliori: rappresenta sicuramente uno stimolo per un miglioramento continuo. Un aspetto degno di nota è il rapporto del MNI con gli istituti di proprietà intellettuale, in particolare con i brevetti. In materia di invenzioni, soprattutto in ambito medico, da molti anni il brevetto è il metodo più efficace per proteggere una scoperta. Ciò comporta che chi vuole servirsene debba chiederne l’autorizzazione (e dunque pagarne un compenso) al titolare del brevetto. Secondo il progetto sviluppato presso il Montreal Neurological Institute dal TOSI, invece, ricercatori e scienziati si impegnano a non brevettare alcuna invenzione, incentivando i partner e i collaboratori a comportarsi ugualmente. In questo modo vengono diminuiti i costi e le lunghe tempistiche dovuti alle trattative e negoziazioni sugli IPRs, permettendo l’accelerazione del rapporto laboratorio- imprese e introducendo le scoperte nel mercato in modo più veloce. Il TOSI ha potuto godere di un insieme di circostanze favorevoli (la presenza del MNI, l’appoggio dell’Università McGill e di tutta la sua comunità scientifica, i pazienti disposti a collaborare) che gli hanno permesso di potenziare le sue risorse e svilupparsi.491 Non è da ritenersi

scontato: i fattori che creano le basi per l’utilizzo della scienza aperta richiedono molti anni per essere trovati e riuniti: servono pazienza e fiducia per implementare un sistema operativo adatto agli obiettivi che si desidera perseguire.

L’ottenimento di un vantaggio competitivo sul mercato, la collaborazione con un consistente numero di partner (istituzioni, università, utenti, privati) e un certo livello di imprenditorialità aziendale sono gli elementi chiave da considerare per avviare un progetto di OS e per tradurre la scienza in benefici sociali ed economici. Non meno importante è trovare il modo per gestire al meglio gli istituti di proprietà intellettuale affinché non risultino di ostacolo alla ricerca, ma contribuiscano piuttosto ad agevolarla.