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per cura del Sacerdote Giovanni Bosco 1

Nel documento GIOVANNI BOSCO SCRITTI SPIRITUALI/1 (pagine 131-137)

Curricolo

A ) Il fanciullo in famiglia

1842 2 aprile. Nascita di Domenico a Riva San Giovanni presso Chieri, da Carlo e Brigida Gaiato (26 e 22 anni). Bat­

tesimo lo stesso giorno.

1843 I Savio, per ragioni di lavoro, si trasferiscono a Murialdo, a un tiro di schioppo dalla casa di Don Bosco ai Becchi.

1848 Domenico inizia le scuole dal cappellano Don Zucca.

1849 8 aprile. Pasqua: prima comunione a 7 anni a Castelnuovo d’Asti.

1852 21 giugno. E’ iscritto nei registri di Don Allora, insegnante a Castelnuovo.

1853 La famiglia si trasferisce a Mondonio, dove è allievo di Don Cugliero.

13 aprile. Cresima a Castelnuovo, a 11 anni.

1 La prima edizione usci nel gennaio 1859, dalla tipografia Pa­

ravia, Torino, nella collana delle Letture Cattoliche, anno V II, fase. XI, pp. 144 (prezzo 0,20 lire). La quinta edizione « accre­

sciuta », qui utilizzata, usci nel 1878 dalla « Tipografia e Libreria Salesiana », pp. 156. I titoli dei capitoli sono di Don Bosco. G li altri titoli e sottotitoli sono nostri. Una buona recente edizione, con note interessanti, è quella curata da Don E. Ceria, Il beato D o m e­

nico Savio, SEI, 1950, pp. 247.

130 Santità giovanile

B ) L ’adolescente da Don Bosco

1854 2 ottobre. Primo incontro con Don Bosco ai Becchi.

29 ottobre. Entrata all’Oratorio di Torino.

A nno scolastico 1854-55: Domenico segue il 1° e 2° corso di latino dal Sig. Bonzanino in città.

8 dicembre. A Roma, definizione del dogma dellTmmacolata Concezione. Domenico si consacra alla Madonna.

1855 Marzo o aprile. Predica decisiva di Don Bosco: Domenico vuole essere santo.

A nno scolastico 1855-56: terzo anno di latino all’Oratorio con il professore chierico Francesia.

1856 Maggio-giugno. Domenico fonda la Compagnia dell’immaco­

lata. Malattia.

A nno scolastico 1856-57: primo anno di umanità, da Don Picco, in città.

1857 1° marzo. Ammalato, lascia l’Oratorio.

9 marzo. Muore a Mondonio tra le braccia di suo padre.

Viene sepolto l’i l nel cimitero di Mondonio.

1859 Gennaio. Don Bosco pubblica la Vita del giovinetto D o ­ menico Savio.

C ) La strada verso la canonizzazione

1908 Inizio del processo diocesano informativo.

1914 11 febbraio. Inizio del processo apostolico.

1933 9 luglio. Decreto sull’eroicità delle virtù (P io X I ).

1950 5 marzo. Beatificazione (Pio X I I ).

1954 12 giugno. Canonizzazione (Pio X I I ).

1956 8 giugno. Domenico viene proclamato « Patrono celeste dei Pueri cantores ».

Domenico Savio 131

28. Prefazione, Ecco un modello « meraviglioso »

Giovani carissimi,

V oi mi avete più volte dimandato, giovani carissimi, di scrivervi qualche cosa intorno al vostro compagno Savio Domenico-, ed io ho fatto quello che ho potuto per appagare questo vostro pio desiderio. Eccovi la vita di lui descritta con quella brevità e semplicità che so tornare a voi di gradimento.

Difficoltà particolari di questa pubblicazione

Due difficoltà si opponevano alla pubblicazione di que­

sto lavoro; la prima è la critica a cui per lo più va soggetto chi scrive cose delle quali havvi moltitudine di testimoni viventi. Questa difficoltà credo di aver superato col farmi uno studio di narrare unicamente le cose che da voi o da me furono vedute, e che quasi tutte conservo scritte e segnate di vostra mano medesima.

Altro ostacolo era il dovere più volte parlare di me, perciocché essendo questo giovane vissuto circa tre anni in questa casa, mi tocca sovente riferire cose, a cui ho preso parte. Questo ostacolo credo pure di aver superato tenendomi al dovere dello storico che è di scrivere la verità dei fatti, senza badare alle persone. Tuttavia se tro­

verete qualche fatto, ove io parli di me con qualche com ­ piacenza, attribuitelo al grande affetto che io portava all’amico defunto e che porto a tutti voi, il quale affetto mi fa aprire a voi l’intimo del mio cuore, come farebbe un padre, che parla a’ suoi amati figli.

132 Santità giovanile

Taluno di voi dimanderà perché io abbia scritto la vita di Savio D om enico e non quella di altri giovani che vissero tra noi con fama di specchiata virtù. E ’ vero, miei cari, la Divina Provvidenza si degnò di mandarci parec­

chi modelli di virtù: tali furono Fascio Gabriele, Rua Luigi, Gavio Camillo, Massaglia Giovanni, ed altri2, ma le azioni di costoro non sono state egualmente note e speciose come quelle del Savio, il cui tenor di vita fu notoriamente mara- viglioso. Per altro, se D io mi darà sanità e grazia, ho in animo di raccogliere le azioni di questi vostri compagni, per essere in grado di appagare i vostri ed i miei desiderii col darvele a leggere e ad imitare in quello che è compa­

tibile col vostro stato.

In questa nuova edizione poi, ho aggiunto varie noti­

zie che spero la renderanno interessante anche a coloro che hanno già letto quanto si è nelle antecedenti edizioni stampato.

Un modello da imitare

Intanto cominciate, a trar profitto da quanto vi verrò descrivendo: e dite in cuor vostro quanto diceva S. Agosti­

no: « Si ille, cur non ego? ». Se un mio compagno, della stessa mia età, nel medesimo luogo, esposto ai medesimi e forse maggiori pericoli, tuttavia trovò tempo e modo di mantenersi fedele seguace di Gesù Cristo, perché non posso anch’io fare lo stesso? Ricordatevi bene che la

reli-2 Gabriele Fascio mori nel 1851; era un apprendista meccanico di circa 13 anni (D on Bosco aveva predetto la sua morte, cf. M B IV , 401). Luigi Rua, giovane fratello del futuro successore di Don Bosco, che frequentava regolarmente l’Oratorio festivo, mori al­

l’età di 15 anni il 29 marzo 1851. Gavio e Massaglia erano i due.

migliori amici di Domenico: si parlerà di essi più. oltre.

Ragione della scelta di Domenico

Domenico Savio 133 gione vera non consiste in sole parole; bisogna venire alle opere. Quindi, trovando qualche cosa degna d ’ammirazio­

ne, non contentatevi di dire: Questo è bello, questo mi piace. Dite piuttosto: Voglio adoperarmi per fare quelle cose che, lette di altri, mi eccitano alla maraviglia.

D io doni a voi ed a tutti i lettori di questo libretto sanità e grazia per trar profitto di quanto ivi leggeranno; e la Vergine Santissima, di cui il giovane Savio era fervo­

roso divoto, ci ottenga di poter fare un cuor solo ed un’a­

nima sola per amare il nostro Creatore, che è il solo degno di essere amato sopra ogni cosa, e fedelmente servito in tutti i giorni di nostra v ita 3.

(ed. Caviglia, 3-4)

29. A 7 anni. Primo incontro decisivo: Cristo nel­

l’eucaristia 4

Capo III. - ...Quel giorno fu per lui sempre memorabile e si può chiamare vero principio o piuttosto continuazione di una vita, che può servire di m odello a qualsiasi fedel cristiano. Parecchi anni dopo facendolo parlare della sua prima comunione, gli si vedeva ancor trasparire la più viva gioia sul volto. — Oh! quello, soleva dire, fu per me

3 Don Bosco appare tutto per intero in questa prefazione: come

« storico » preoccupato della sua documentazione e della verità dei fatti; come « padre » pieno di affetto per i suoi figli e che metterà nella redazione di queste pagine tanto amore; infine come « pasto­

re » che invita realisticamente i suoi lettori all’imitazione concreta.

4 L ’abitudine era allora di ammettere i fanciulli alla prima co­

munione a 11 anni. Bisogna essere riconoscenti al cappellano di Murialdo, Don Zucca, di aver tenuto conto dell’istruzione precoce e della fame eucaristica di Domenico per ammetterlo a 7 anni, apren­

dogli cosi il cammino verso la santità.

134 Santità giovanile

il più bel giorno ed un gran giorno. — Si scrisse alcuni ricordi che conservava gelosamente in un libro di divozione e che spesso leggeva. Io ho potuto averli tra le mani e li inserisco qui nella loro originale semplicità. Erano di que­

sto tenore:

« Ricordi fatti da me, Savio Domenico, l’anno 1849 quando ho fatta la prima comunione essendo di 7 anni.

« 1. Mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore mi darà licenza.

« 2. V oglio santificare i giorni festivi.

« 3. I miei amici saranno Gesù e Maria.

« 4. La morte ma non peccati » 5.

Questi ricordi, che spesso andava ripetendo, furono come la guida delle sue azioni sino alla fine della v ita 6.

Importanza della prima comunione

Se tra quelli che leggeranno questo libretto vi fosse mai chi avesse ancora da fare la prima comunione, io vorrei caldamente raccomandargli di farsi modello il gio­

vane Savio. Ma raccomando poi quanto so e posso ai padri, alle madri di famiglia e a tutti quelli che esercitano qual­

5 Questa ultima formula è stata probabilmente ispirata a D o­

menico dall’ atto di contrizione in uso nella diocesi di Torino: « Vor­

rei prima essere morto che avervi offeso ». Ma è Domenico che gli ha trovato la sua impronta particolare. Il suo vero senso s’illumina alla luce della risoluzione precedente: la fuga assoluta del peccato non è nient’altro che l’assoluto delPamore personale per il Signore e sua Madre.

6 A queste risoluzioni, sorprendenti di profondità e di forza per un fanciullo di 7 anni, Don Bosco stesso riconosce valore di programma per tutta la vita. Di fatti, l ’8 dicembre 1854, Domenico riprenderà le due ultime nella sua consacrazione a Maria. E ridirà la terza, la più intima e decisiva, sul suo letto di morte. Don Bosco stesso non avrebbe potuto ispirare a Domenico dei propositi più pertinenti.

Domenico Savio 135 che autorità sulla gioventù, di dare la più grande impor­

tanza a questo atto religioso. Siate persuasi che la prima comunione ben fatta pone un solido fondamento morale per tutta la vita; e sarà cosa strana che si trovi alcuno che abbia compiuto bene quel solenne dovere, e non ne sia suc­

ceduta una vita buona e virtuosa. A l contrario si contano a migliaia i giovani discoli, che sono la desolazione dei genitori e di chi si occupa di loro; ma se si va alla radice del male si conosce, che la loro condotta cominciò ad apparire tale nella poca o nessuna preparazione alla prima comunione. E ’ meglio differirla, anzi è meglio non farla, che farla m ale7.

(ed. Caviglia, 10-12)

30. A 12 anni e mezzo. Secondo incontro decisivo:

Nel documento GIOVANNI BOSCO SCRITTI SPIRITUALI/1 (pagine 131-137)