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PERCHÈ INVESTIRE NELL‟ISTRUZIONE TERZIARIA: TEORIE A CONFRONTO

La teoria del Capitale Umano suggerisce che l'istruzione o la formazione (sul lavoro) aumenta la produttività dei lavoratori fornendo loro conoscenze e competenze utili, migliorandone i guadagni nell‟arco della vita e conseguentemente incrementandone il reddito futuro (Shoultz, 1963; Mincer, 1974; Becker, 1994). Come di seguito graficamente descritto si intuisce come il capitale umano

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degli individui può aumentare, migliorando il loro percorso formativo (Checchi, 199939). Il rendimento marginale dell‟istruzione sarà rappresentato in maniera decrescente rispetto all‟istruzione (maggiore è il numero di anni di istruzione minore è il rendimento marginale che se ne ricava) in quanto a) l‟impegno individuale nella produzione di capitale umano è decrescente, b) all‟aumentare del livello di istruzione ci vuole un impegno maggiore per proseguire gli studi e c) la maggior parte del capitale umano si accumula nella prima parte della vita. Il costo marginale dell‟istruzione è, invece, rappresentato in maniera crescente rispetto all‟istruzione (maggiore è il numero di anni di istruzione maggiore è il costo da affrontare) in quanto a) l‟iscrizione all‟università implica dei costi maggiori rispetto all‟iscrizione alla scuola secondaria e b) il costo opportunità aumenta all‟aumentare dell‟istruzione. Supponiamo che milgiori il background familiare degli individui, migliorino le loro abilità o migliori la qualità della scuola/università frequentata.

Fonte Checchi, D. (1999), Istruzione e mercato, p.52.

Partiamo dal punto a cui corrisponde un livello di istruzione e un livello di rendimenti/costi . Al migliorare del processo formativo (miglior background familiare, migliori abilità o migliore qualità della scuola/università frequentata) aumenta il rendimento degli individui e il loro livello di istruzione. Si passa al punto a cui corrisponde un livello di istruzione e un livello di rendimenti/costi . Supponiamo che invece di cambiare uno dei componenti del percorso formativo aumentano i costi per l‟istruzione.

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Fonte Checchi, D. (1999), Istruzione e mercato, p.54.

Partiamo dal punto a cui corrisponde un livello di istruzione e un livello di rendimenti/costi . All‟aumentare dei costi diminuisce il livello di istruzione degli individui. Si passa al punto a cui corrisponde un livello di istruzione e un livello di rendimenti/costi . Diminuisce il livello di istruzione nonostante passando dal punto al punto si hanno anche rendimenti più elevati. Ciò significa che a parità di livello di istruzione, le famiglie più povere affrontano costi più elevati (maggiori tassi di interesse a cui vengono ottenuti i prestiti, maggiore costo opportunità).

Un punto di vista differente dai modelli di Capitale Umano è quello proposto dai modelli di Signaling/Screening40. L'istruzione è ancora legata all‟aumento della produttività ma non la causa. In altre parole l'istruzione non aumenta la produttività individuale dei soggetti e le aziende devono cercare quei lavoratori con un più alto livello di capacità, ma non sono in grado, prima della loro assunzione, di distinguerli da quelli con scarsa capacità. Gli anni di scuola sono legati a queste caratteristiche intrinseche, non osservate dalle imprese, che gli individui già posseggono prima di scegliere l'istruzione che vogliono conseguire. C'è una sorta di selezione avversa in quanto una parte del mercato (i lavoratori sanno di possedere migliori capacità e competenze) ha più informazioni rispetto all‟altra (le imprese non sanno quali sono i dipendenti con migliori competenze e capacità); pertanto gli individui hanno un incentivo a farsi riconoscere in qualche modo che possa segnalare o rilevare le loro abilità. In base alla teoria di Signaling/Screening si può misurare il reddito monetario derivante dall'istruzione, ma la relazione causale (su cui il modello classico si basa) è meno chiara.

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37 EARNINGS

SCHOOLING

ABILITY SOCIAL BACKGROUND

Le abilità individuali influenzano i guadagni attraverso l‟istruzione; gli individui con elevate capacità possono frequentare scuole migliori (ricevendo un migliore ritorno dall‟istruzione) e possono avere maggiori guadagni. Così come far parte di una classe sociale privilegiata permette un accesso più facile all'istruzione e di conseguenza porta ad un aumento degli utili. Alla fine vi è una correlazione tra istruzione e reddito, ma questo risultato non implica un investimento nell'istruzione. Così i lavoratori utilizzano l'istruzione per segnalare o rivelare le loro abilità alle aziende41. Più precisamente vi è una teoria di “strong Signaling/Screening” in base alla quale ottenere maggiore istruzione è semplicemente un segnale che mostra la produttività intrinseca, senza modificarla (Psacharopoulos, 1979). Vi è, poi, una teoria di “weak Signaling/Screening” che invece riconosce come l'istruzione è sempre più utilizzata come segnale per mostrare le capacità intrinseche degli individui, ma allo stesso tempo riconosce agli anni di istruzione il potere di aumentare la produttività intrinseca (Spence, 1973; Arrow, 1973; Stiglitz, 1975).

In base alla teoria dello screening l‟istruzione viene utilizzata come mezzo per rivelare le proprie abilità. L‟impresa sceglie i salari da offrire in base al comportamento che si aspetta dai lavoratori (dal punto di vista dell‟istruzione). L‟utilizzo di un semplice modello ci permette di sottolineare le caratteristiche teoriche alla base della teoria dello screening (Stiglitz, 1975). Supponiamo che rappresenta le caratteristiche individuali, rappresenta la produttività individuale (con proporzionale alla produttività cosi che ), rappresenta gli individui più abili, rappresenta gli individui meno abili con . Supponiamo inoltre che le imprese sono risk- neutral e che gli individui conoscono le loro abilità mentre le imprese non le conoscono. Se le caratteristiche degli individui potessero essere individuate e di conseguenza gli individui più abili potessero essere identificati, allora quest‟ultimi ( ) dovrebbero ricevere un salario più alto. Con informazione perfetta l‟impresa pagherà un salario più alto ( ) agli individui più abili ( ) e viceversa pagherà un salario più basso ( ) agli individui meno abili ( ) con .

41In questo modo l‟istruzione riflette il Capitale Umano innato degli individui che va ad incrementare la produttività e conseguentemente porta a salari più alti. Quindi accumulare più anni di scuola e di istruzione segnala soltanto la produttività innata.

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Nell‟eventualità in cui l‟impresa non possa distinguere tra i più e meno abili allora preferirà stabilire i salari uguali a ̅42 per tutti. Da una parte l‟impresa vorrebbe i lavoratori migliori e per raggiungere questo obiettivo è disposta a concedere loro un salario migliore, mentre dall‟altra parte gli individui hanno interesse ad essere riconosciuti come più capaci al fine di ottenere una migliore remunerazione. Al fine di poter effettuare questa distinzione ci sono dei costi di selezione che devono essere affrontati pari a in modo che la differenza tra il salario dei più abili e dei meno abili è maggiore dei costi di selezione e la differenza tra il salario dei più abili e il valore del salario medio offerto in assenza di selezione è minore dei costi di selezione43. Di conseguenza il valore medio di sarà uguale a ̅ ( ) ( ( )) dove ( ) è la frazione degli individui più abili mentre ( ( )) è la frazione di individui meno abili. Allo stesso modo ̅ ( )

( ) dove ( ) è il salario corrisposto agli individui più abili e ( ) è il salario corrisposto agli individui meno abili. Ci sono due casi da esaminare corrispondenti ad un equilibrio senza selezione ed un equilibrio con selezione:

a) “no screening equilibrium”: dal momento che non viene effettuata nessuna differenza tra gli individui, l‟impresa pagherà lo stesso salario, corrispondente alla media della produttività della popolazione di individui, a tutti i lavoratori44.

b) “full-screening equilibrium”: gli individui più abili verranno selezionati e verrà conseguentemente corrisposto loro un salario più alto45.

Alcuni di questi equilibri sono Pareto inferiori visto che nella situazione di “full screening equilibrium” sia gli individui più abili che i meno abili avranno un salario inferiore alla situazione senza selezione46. La presenza degli individui meno abili fa diminuire il salario netto degli individui più abili in entrambi gli equilibri. Infatti gli individui più abili nel caso di nessuna selezione riceverebbero il salario pari a ̅, mentre nel caso ci fosse selezione un salario pari a . Nel caso non ci fosse il gruppo degli individui meno abili, gli individui più abili avrebbero ricevuto un

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In modo che ̅ e ̅. 43

In modo che che equivale a dire e ̅ che equivale a dire ̅ . 44

Se gli individui più abili vogliono essere selezionati e individuati come tali riceveranno un salario pari al salario netto meno i costi della selezione: . Ma considerato che ̅ agli individui più abili non conviene farsi selezionare perché otterrebbero un salario netto più basso ( ) rispetto al caso in cui non si effettua la selezione( )̅̅̅ perché ̅ .

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Se gli individui più abili vogliono essere selezionati e individuati come tali riceveranno un salario pari al salario netto meno i costi della selezione come nell‟equazione: . Mentre gli individui meno abili riceveranno un salario pari a . Considerando che si nota come il salario che gli individui più abili riceveranno, sarà maggiore di quanto i meno abili riceveranno in presenza di selezione ( ) e quindi sarà conveniente per i più abili essere selezionati considerando che

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Gli individui più abili ( ) nel caso in cui venissero selezionati come tali riceverebbero un salario pari a mentre nel caso in cui non si facesse selezione riceverebbero un salario pari a ̅. Considerando che ̅ si evince che ̅. Il che implica che il salario dei più abili senza selezione è maggiore di quello con selezione. Gli individui meno abili ( ) nel caso in cui venissero selezionati come tali riceverebbero un salario pari a mentre nel caso in cui non si facesse selezione riceverebbero un salario pari a ̅. Considerando che e ̅ allora ̅ e quindi ̅. Il che implica che il salario dei meno abili senza selezione è maggiore di quello con selezione.

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salario pari a (senza costi di selezione)47. La presenza dei più abili fa aumentare il salario dei meno abili solo in assenza di selezione. Infatti gli individui meno abili nel caso di nessuna selezione riceverebbero un salario pari a ̅, mentre in caso ci fosse selezione un salario pari a . Se non ci fosse il gruppo dei più abili, gli individui meno abili riceverebbe un salario pari a 48.

Il fatto che le informazioni relative alle caratteristiche dei lavoratori siano pubbliche o private è importante nel determinare chi riceverà i benefici provenienti dalle stesse informazioni. Infatti nel momento in cui l‟impresa effettui ricerche per capire quali siano gli individui più abili tra i lavoratori e sia capace di mantenere segreta tale informazione, allora si appropria dei vantaggi derivanti dall‟ottenere quell‟informazione pari alla differenza tra la produttività marginale dei lavoratori e la produttività marginale della popolazione. Se invece tali informazioni diventassero pubbliche, allora saranno i lavoratori ad appropriarsi dei benefici provenienti da tali informazioni in quanto le altre imprese, a conoscenza delle loro abilità, cercheranno di ottenerne i servizi lavorativi. Il salario del lavoratore raggiungerà la sua produttività marginale. La conseguenza di queste due situazioni è che le imprese hanno convenienza nell‟investire risorse per conoscere le abilità dei lavoratori, ma a causa del fatto che parte dei ritorni potrebbero essere acquisiti dai lavoratori (nel caso queste informazioni divenissero pubbliche) le risorse investite saranno inferiori a quelle che gli individui più abili spererebbero. In generale, gli individui più abili avrebbero un interesse ad essere individuati come tali, se i costi di selezione non fossero eccessivi. Anche gli individui più abili avrebbero delle reticenze ad essere individuati come tali: nel caso i lavoratori più abili avessero la possibilità di lavorare autonomamente (i.e. liberi professionisti) potrebbero ottenere salari pari a quelli ottenuti in caso di selezione, nel caso in cui il lavoratore fosse certo delle proprie abilità, potrebbe avere la possibilità di far conoscere le proprie abilità direttamente sul lavoro, anche assumendosi i costi di un eventuale periodo di prova o di “training” (i.e. un lavoratore che accetta un lavoro con un basso salario e poi dimostra le proprie abilità sul lavoro) e infine nel caso gli individui fossero avversi al rischio e non particolarmente consci delle proprie abilità, allora preferirebbero ottenere un salario medio pittosto che avere il rischio di essere considerati meno abili e ricevere il relativo salario (minore di quello medio).

Nella teoria di Signaling l‟istruzione viene utilizzata come mezzo per segnalare le proprie abilità. I lavoratori scelgono il livello di istruzione da acquisire immaginando il comportamento che si aspettano dalle imprese (dal punto di vista salariale). Anche in questo caso l‟utilizzo di un semplice

47Nel caso in cui c‟è selezione gli individui più abili ricevono

e cioè il salario degli individui più abili, quando vengono selezionati come tali, è minore del salario che riceverebbero senza gli individui meno abili. Nel caso di nessuna selezione gli individui più abili ricevono ̅ e cioè il salario degli individui più abili, quando non vengono selezionati come tali, è minore del salario che riceverebbero senza gli individui meno abili.

48Nel caso in cui c‟è selezione non ci sono differenze nel salario dei meno abili,

, e cioè il salario degli individui meno abili, quando i più abili vengono selezionati come tali, è uguale al salario che riceverebbero senza gli individui più abili. Nel caso di nessuna selezione gli individui meno abili ricevono un salario pari a ̅. Essendo e ̅ , ne segue che ̅ e che ̅ e cioè il salario degli individui meno abili, quando i più abili non vengono selezionati come tali, è maggiore del salario che riceverebbero senza gli individui più abili.

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modello ci permette di sottolineare le caratteristiche teoriche alla base della teoria del signaling (Checchi, 1999). Gli individui sono differenti nelle loro abilità (in un certo senso è come dire, nel modello di Capitale Umano, che gli individui più abili, a parità di tempo dedicato allo studio, ottengono più capitale umano, hanno una maggiore produttività e una maggiore retribuzione). Supponiamo che esistano due tipi diversi di individui (più e meno abili49). A parità di tempo dedicato all‟istruzione ( ), il rendimento marginale dell‟istruzione è maggiore per gli individui più abili. Se fossimo in condizioni di informazione perfetta (le imprese possono osservare l‟ammontare di capitale umano in possesso dei lavoratori) a) gli studenti più abili studiano di più e più a lungo perché hanno rendimenti più elevati, b) gli studenti più abili hanno un livello maggiore di capitale umano sia perché studiano più a lungo e sia perché a parità di tempo a scuola accumulano più capitale umano e c) le imprese pagano dei salari più alti ai lavoratori più abili (perché hanno un livello più alto di capitale umano) così che e ̅ 50.

Abbandonando le condizioni di informazione perfetta e assumendo che le aziende non possono più controllare il capitale umano degli individui, ma possono soltanto controllare gli anni di scuola effettuati:

̅

Quindi l‟impresa pagherà un salario più alto quando gli individui avranno maggiori anni di istruzione. Di conseguenza verrà scelto un livello di istruzione pari a se ( ) ̅

, e

cioè se il costo per ottenere il livello di istruzione (composto dal salario da giovane, più il costo dell‟istruzione, ) è minore o almeno uguale al beneficio ricavabile dall‟istruzione stessa. Mentre verrà scelto un livello di istruzione pari a se ( )

e cioè se il costo per

ottenere il livello di istruzione (composto dal salario da giovane, più il costo dell‟istruzione, ) è minore o almeno uguale al beneficio ricavabile dall‟istruzione stessa.

Supponendo che ( ) ̅

( )

e che ̅ allora si ottiene

la seguente diseguaglianza:

( ̅ )( )

Per una alta differenza retributiva tutti gli individui acquisiranno istruzione mentre per una differenza retributiva bassa nessuno acquisirà istruzione. Questa situazione non può essere sfruttata adeguatamente dall‟impresa perché tutti fronteggiano gli stessi costi per acquisire

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individui più abili e individui meno abili. 50

Dove è il livello di istruzione dell‟individuo più abile, è il livello di istruzione dell‟individuo meno abile, ̅ è il salario dell‟individuo più abile al tempo e è il salario dell‟individuo meno abile al tempo .

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istruzione. Se invece si assume che gli individui devono fronteggiare diversi costi per acquisire istruzione in modo che i più abili hanno costi minori ( ), allora tutti gli individui sceglieranno il livello di istruzione se:

( ̅ ) < ( ̅ )

e cioè se il costo per ottenere il livello di istruzione per gli individui più abili (composto dal salario ̅, più il costo dell‟istruzione ) è minore del costo per ottenere il livello di istruzione per gli individui meno abili (composto dal salario ̅, più il costo dell‟istruzione ) ed entrambi sono minori o almeno uguale al beneficio ricavabile dall‟istruzione stessa. Mentre soltanto gli individui più abili sceglieranno un livello di istruzione pari a se:

( ̅ ) ̅

< ( ̅ )

e cioè se il costo per ottenere il livello di istruzione per gli individui più abili (composto dal salario ̅, più il costo dell‟istruzione ) è minore del beneficio ricavabile dall‟istruzione stessa mentre il costo per ottenere il livello di istruzione per gli individui meno abili (composto dal salario ̅, più il costo dell‟istruzione ) è maggiore del beneficio ricavabile dall‟istruzione stessa. Ciò vale se la differenza di costo di cui sopra è legata ad una differenza nelle abilità. Se, infatti, questo non dovesse essere vero e la differenza di costo dovesse essere legata ad esempio alla ricchezza familiare (i più ricchi hanno minori costi di indebitamento rispetto ai poveri e acquisiscono più anni di istruzione) allora la diversa scolarità scelta ( ) non rappresenterebbe più le diverse abilità ma appunto le diverse ricchezze. In questo caso non avrebbe senso la risposta salariale delle imprese alla scelta di istruzione intrapresa dagli individui.

Per quanto riguarda le teorie del “Signaling” e dello “Screening”, nelle pagine seguenti si farà riferimento ad un modello generale di “Sorting” dove i lavoratori usano l‟istruzione per segnalare le loro abilità mentre i datori di lavoro usano l‟istruzione per selezionare gli individui. Pur essendo entrambi dei modelli che permettono una distinzione tra i lavoratori, in genere la differenza tra i modelli di “Signaling” e di “Screening” viene effettuata in base all‟agente che si muove per primo. Nel primo caso sono i lavoratori a scegliere il livello di istruzione in base alla strategia che si aspetta utilizzi l‟impresa (dal punto di vista salariale) mentre nel secondo caso è l‟impresa, invece, a scegliere i salari da offrire in base al comportamento che si aspetta dai lavoratori (dal punto di vista dell‟istruzione). Si farà riferimento, quindi, ad un generale modello di “Sorting”, sottolineando che tutti e due i modelli vengono usati per classificare i lavoratori.

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N. Barr (1998), The Economics of the Welfare State (3rd edition), Ch. 13, p. 324.

La teoria del Capitale Umano sostiene che una maggiore istruzione porta ad una maggiore produttività e ad un reddito più elevato (l'istruzione è vista come una esternalità positiva). In questo caso la quantità individuale ottimale (per il mercato) di istruzione ( ) è inferiore a quella socialmente ( ) ottimale51. Secondo i modelli di “Sorting”, invece, una maggiore istruzione

conduce a una maggiore produttività e ad un reddito più elevato, ma l'istruzione non provoca questi effetti, così come non provoca un aumento della produzione (l‟istruzione è solo collegata con la produttività). In questo caso la quantità (di mercato) individuale di istruzione ottimale ( ) è superiore a quella socialmente ottimale ( ). In entrambe le teorie le imprese misurano il livello di produttività dei lavoratori con diversi gradi di istruzione attraverso i loro salari al fine di assumere soggetti con il livello di istruzione che massimizza i profitti; così come gli individui misurano il ritorno e costi dell‟istruzione, in modo da scegliere il livello di istruzione che massimizza la loro utilità.

2.2. L‟ISTRUZIONE TERZIARIA AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ O LA RIFLETTE? EVIDENZA