d’Angela D.1, Di Luca V. 2
1 C.R.E.A. Sanità, Università di “Tor Vergata” Roma
2 Ingegnere Medico
3b.1. Introduzione
Le politiche di pianifi cazione del personale sani-tario mirano a far raggiungere un giusto equilibrio tra offerta e domanda, considerando sia le diverse ca-tegorie di operatori sanitari, sia le esigenze di breve e di lungo termine.
Tale pianifi cazione nel settore sanitario è strategi-ca, in particolare visti i tempi e i costi per la formazio-ne di nuovi medici e degli altri professionisti sanitari. In un contesto di risorse limitate, con incrementi annui di fi nanziamento contenuti da vari anni, a cui si sono sovrapposti vincoli di spesa sulla voce specifi -ca, è necessario addivenire ad un corretto dimensio-namento del personale; questo non solo per guidare le decisioni politiche sull’ingresso nei programmi di formazione medica e infermieristica, ma anche per valutare l’impatto di possibili riorganizzazioni nell’e-rogazione dei servizi sanitari, al fi ne di rispondere meglio ai cambiamenti della richiesta di assistenza sanitaria.
Un dimensionamento non ottimale dell’offerta di personale, in rapporto alla domanda di salute, po-trebbe comportare, da un lato, problemi di accesso alle prestazioni di salute (LEA), dall’altro, in caso di un’eventuale eccedenza, un dispendio di capitale umano. I sistemi e i modelli di erogazione dei servi-zi sanitari stanno diventando sempre più comples-si, essendo caratterizzati da un maggiore lavoro di squadra e da sovrapposizioni nei ruoli e nelle re-sponsabilità dei diversi attori in gioco, rendendo una sfi da sempre più ardua e importante quella di una corretta pianifi cazione del personale.
La pianifi cazione del personale sanitario è stata storicamente affrontata dal punto di vista demogra-fi co. Sul lato dell’offerta, le proiezioni del numero di medici, infermieri e altri operatori sanitari sono state basate principalmente sulla struttura per età della forza lavoro attuale, con l’idea di valutare la necessi-tà di sostituire coloro che sarebbero potuti andare in pensione negli anni successivi. Anche dal lato della domanda, i modelli si sono basati principalmente – se non unicamente – sui cambiamenti demografi -ci al livello più elementare, tenendo conto solo dei cambiamenti quantitativi della popolazione. Da una review sui modelli previsionali condotta da OECD, risulta che solo in alcune realtà si è tenuto conto an-che dei cambiamenti nella struttura della popolazio-ne in termini di età e carico epidemiologico (e della maggiore domanda che potrebbe derivare dall’in-vecchiamento della popolazione).
Un approccio esclusivamente “demografi co”, sul lato dell’offerta, non tiene conto di possibili cambia-menti nei tassi di ritenzione, ovvero nella capacità del sistema sanitario di trattenere o attrarre forza lavoro nei modelli di pensionamento; sul lato della domanda, invece, non tiene conto dei cambiamenti nei bisogni sanitari della popolazione, della evoluzio-ne economica e di quella della spesa sanitaria, della crescita della produttività e dei cambiamenti nei mo-delli di erogazione dei servizi sanitari.
L’unità del Ministero della Salute deputata a gesti-re le politiche delle professioni sanitarie e program-mare la forza lavoro, raccoglie i dati e le previsioni sviluppate a livello regionale e analizza e convalida
i risultati per formulare opportune richieste al Mini-stero della Pubblica Istruzione in merito all’ingresso nei programmi di formazione medica, infermieristica e negli altri programmi di specializzazione sanitaria.
Il fabbisogno del personale sanitario viene in ori-gine determinato in ciascuna Regione, con modelli e approcci che possono variare, sebbene debbano considerare una serie di fattori, tra cui il mantenimen-to dei Livelli Essenziali di Assistenza ed i modelli di erogazione dei servizi.
Gli obiettivi sono quelli di garantire un nume-ro adeguato di operatori sanitari per soddisfare la domanda ed evitare squilibri nella forza lavoro del Servizio Sanitario Nazionale, nonché valutare le esi-genze future, in modo che il Ministero della Salute e le Regioni possano concordare il numero di studenti da inserire nei relativi programmi di istruzione e for-mazione.
Il Ministero della Salute, nel determinare l’asse-gnazione di contratti alle scuole di specializzazione, tiene conto di fattori quali la demografi a, la morbilità e i modelli di erogazione dei servizi. Il numero totale di contratti che possono essere assegnati è fi ssato a livello nazionale tenendo conto dei vincoli di bilan-cio; numero che solitamente è inferiore al totale di nuovi posti di formazione specialistica richiesti dalle Regioni.
Nel presente contributo si intende quantifi care la differenza in termini di organico di personale sanita-rio (medico ed infermieristico) tra l’Italia e la media di alcuni Paesi quali Francia, Germania, Spagna e Inghilterra, sia in rapporto alla popolazione totale, sia in rapporto a quella over 75. Inoltre, di quantifi care, su un orizzonte temporale decennale, l’adeguatezza o meno del numero di medici a disposizione (nuovi laureati), alla luce dei pensionamenti che ci saranno, per allinearsi ai livelli medi europei.
3b.2. Il personale sanitario: stato dell’arte e fabbisogno
Come messo in rilievo di recente nella Relazione della Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordina-mento della fi nanza pubblica, negli ultimi due anni
sono divenuti più evidenti gli effetti negativi di due fenomeni che hanno inciso sulle dotazioni organiche del sistema di assistenza: il permanere per un lungo periodo di vincoli alla dinamica della spesa per per-sonale e le carenze, soprattutto in alcuni ambiti, di personale specialistico.
Nella medesima relazione si sottolinea come, a seguito del blocco del turn-over nelle Regioni sotto-poste a piano di rientro e delle misure di contenimen-to delle assunzioni adottate anche in altre Regioni (a causa del vincolo alla spesa), negli ultimi dieci anni il personale del SSN assunto con contratto a tempo in-determinato sia fortemente diminuito (Tabella 3b.1.). Al 31/12/2018 esso era inferiore a quello del 2012 di circa 25.000 unità (circa 41.400 rispetto al 2008).
Tabella 3b.1. Personale sanitario assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione assoluta Variazione %
Piano 212.062 195.961 -16.101 -7,59
No piano 441.043 430.615 -10.428 -2,36
Totale 653.105 626.576 -26.529 -4,06 Fonte: elaborazione su dati Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordina-mento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.2. Personale sanitario assunto con contratto fl es-sibile 2012 2017 Variazione assoluta Variazione % Tempo determinato 26.200 35.800 +9.600 +36,64 Lavoro interinale 4.273 6.174 +1.901 +44,49 Totale 30.473 41.974 +11.501 +37,74 Fonte: elaborazione dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.3. Distribuzione del personale sanitario assunto con contratto fl essibile
2012 2017 Variazione assoluta Variazione %
Piano 12.494 17.813 +5.319 +43,6
No piano 18.020 24.177 +6.157 +34,2
Totale 30.514 41.990 +11.476 +37,6 Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
CAPITOLO 3b
Personale sanitario: dinamiche e prospettive
d’Angela D.1, Di Luca V. 2
1 C.R.E.A. Sanità, Università di “Tor Vergata” Roma
2 Ingegnere Medico
3b.1. Introduzione
Le politiche di pianifi cazione del personale sani-tario mirano a far raggiungere un giusto equilibrio tra offerta e domanda, considerando sia le diverse ca-tegorie di operatori sanitari, sia le esigenze di breve e di lungo termine.
Tale pianifi cazione nel settore sanitario è strategi-ca, in particolare visti i tempi e i costi per la formazio-ne di nuovi medici e degli altri professionisti sanitari. In un contesto di risorse limitate, con incrementi annui di fi nanziamento contenuti da vari anni, a cui si sono sovrapposti vincoli di spesa sulla voce specifi -ca, è necessario addivenire ad un corretto dimensio-namento del personale; questo non solo per guidare le decisioni politiche sull’ingresso nei programmi di formazione medica e infermieristica, ma anche per valutare l’impatto di possibili riorganizzazioni nell’e-rogazione dei servizi sanitari, al fi ne di rispondere meglio ai cambiamenti della richiesta di assistenza sanitaria.
Un dimensionamento non ottimale dell’offerta di personale, in rapporto alla domanda di salute, po-trebbe comportare, da un lato, problemi di accesso alle prestazioni di salute (LEA), dall’altro, in caso di un’eventuale eccedenza, un dispendio di capitale umano. I sistemi e i modelli di erogazione dei servi-zi sanitari stanno diventando sempre più comples-si, essendo caratterizzati da un maggiore lavoro di squadra e da sovrapposizioni nei ruoli e nelle re-sponsabilità dei diversi attori in gioco, rendendo una sfi da sempre più ardua e importante quella di una corretta pianifi cazione del personale.
La pianifi cazione del personale sanitario è stata storicamente affrontata dal punto di vista demogra-fi co. Sul lato dell’offerta, le proiezioni del numero di medici, infermieri e altri operatori sanitari sono state basate principalmente sulla struttura per età della forza lavoro attuale, con l’idea di valutare la necessi-tà di sostituire coloro che sarebbero potuti andare in pensione negli anni successivi. Anche dal lato della domanda, i modelli si sono basati principalmente – se non unicamente – sui cambiamenti demografi -ci al livello più elementare, tenendo conto solo dei cambiamenti quantitativi della popolazione. Da una review sui modelli previsionali condotta da OECD, risulta che solo in alcune realtà si è tenuto conto an-che dei cambiamenti nella struttura della popolazio-ne in termini di età e carico epidemiologico (e della maggiore domanda che potrebbe derivare dall’in-vecchiamento della popolazione).
Un approccio esclusivamente “demografi co”, sul lato dell’offerta, non tiene conto di possibili cambia-menti nei tassi di ritenzione, ovvero nella capacità del sistema sanitario di trattenere o attrarre forza lavoro nei modelli di pensionamento; sul lato della domanda, invece, non tiene conto dei cambiamenti nei bisogni sanitari della popolazione, della evoluzio-ne economica e di quella della spesa sanitaria, della crescita della produttività e dei cambiamenti nei mo-delli di erogazione dei servizi sanitari.
L’unità del Ministero della Salute deputata a gesti-re le politiche delle professioni sanitarie e program-mare la forza lavoro, raccoglie i dati e le previsioni sviluppate a livello regionale e analizza e convalida
i risultati per formulare opportune richieste al Mini-stero della Pubblica Istruzione in merito all’ingresso nei programmi di formazione medica, infermieristica e negli altri programmi di specializzazione sanitaria.
Il fabbisogno del personale sanitario viene in ori-gine determinato in ciascuna Regione, con modelli e approcci che possono variare, sebbene debbano considerare una serie di fattori, tra cui il mantenimen-to dei Livelli Essenziali di Assistenza ed i modelli di erogazione dei servizi.
Gli obiettivi sono quelli di garantire un nume-ro adeguato di operatori sanitari per soddisfare la domanda ed evitare squilibri nella forza lavoro del Servizio Sanitario Nazionale, nonché valutare le esi-genze future, in modo che il Ministero della Salute e le Regioni possano concordare il numero di studenti da inserire nei relativi programmi di istruzione e for-mazione.
Il Ministero della Salute, nel determinare l’asse-gnazione di contratti alle scuole di specializzazione, tiene conto di fattori quali la demografi a, la morbilità e i modelli di erogazione dei servizi. Il numero totale di contratti che possono essere assegnati è fi ssato a livello nazionale tenendo conto dei vincoli di bilan-cio; numero che solitamente è inferiore al totale di nuovi posti di formazione specialistica richiesti dalle Regioni.
Nel presente contributo si intende quantifi care la differenza in termini di organico di personale sanita-rio (medico ed infermieristico) tra l’Italia e la media di alcuni Paesi quali Francia, Germania, Spagna e Inghilterra, sia in rapporto alla popolazione totale, sia in rapporto a quella over 75. Inoltre, di quantifi care, su un orizzonte temporale decennale, l’adeguatezza o meno del numero di medici a disposizione (nuovi laureati), alla luce dei pensionamenti che ci saranno, per allinearsi ai livelli medi europei.
3b.2. Il personale sanitario: stato dell’arte e fabbisogno
Come messo in rilievo di recente nella Relazione della Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordina-mento della fi nanza pubblica, negli ultimi due anni
sono divenuti più evidenti gli effetti negativi di due fenomeni che hanno inciso sulle dotazioni organiche del sistema di assistenza: il permanere per un lungo periodo di vincoli alla dinamica della spesa per per-sonale e le carenze, soprattutto in alcuni ambiti, di personale specialistico.
Nella medesima relazione si sottolinea come, a seguito del blocco del turn-over nelle Regioni sotto-poste a piano di rientro e delle misure di contenimen-to delle assunzioni adottate anche in altre Regioni (a causa del vincolo alla spesa), negli ultimi dieci anni il personale del SSN assunto con contratto a tempo in-determinato sia fortemente diminuito (Tabella 3b.1.). Al 31/12/2018 esso era inferiore a quello del 2012 di circa 25.000 unità (circa 41.400 rispetto al 2008).
Tabella 3b.1. Personale sanitario assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione assoluta Variazione %
Piano 212.062 195.961 -16.101 -7,59
No piano 441.043 430.615 -10.428 -2,36
Totale 653.105 626.576 -26.529 -4,06 Fonte: elaborazione su dati Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordina-mento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.2. Personale sanitario assunto con contratto fl es-sibile 2012 2017 Variazione assoluta Variazione % Tempo determinato 26.200 35.800 +9.600 +36,64 Lavoro interinale 4.273 6.174 +1.901 +44,49 Totale 30.473 41.974 +11.501 +37,74 Fonte: elaborazione dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.3. Distribuzione del personale sanitario assunto con contratto fl essibile
2012 2017 Variazione assoluta Variazione %
Piano 12.494 17.813 +5.319 +43,6
No piano 18.020 24.177 +6.157 +34,2
Totale 30.514 41.990 +11.476 +37,6 Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.4. Personale sanitario totale
2012 2017 2017
(tempo indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione 2017/2012 unità di personale (indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione % 2017/2012 unità di personale (indeterminato + lavoro fl essibile)
Piano 212.062 195.961 201.280 -10.782 -5,08
No piano 441.043 430.615 436.772 -4.271 -0,97
Totale 653.105 626.576 638.052 -15.053 -2,30
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.5. Dinamica personale medico assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 41.744 38.863 -2.881 -6,90
No piano 65.233 65.009 -224 -0,34
Totale 106.977 103.872 -3.105 -2,90
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tra il 2012 e il 2017 il personale (sanitario, tec-nico, professionale e amministrativo) dipendente a tempo indeterminato in servizio presso le Azien-de Sanitarie Locali (ASL), le AzienAzien-de Ospedaliere, quelle Universitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifi co (IRCCS) pubblici, è passato da 653.105 a 626.576 unità con una fl essione di 26.529 unità (-4,1%). Riduzione che è stata, però, parzial-mente compensata dal ricorso a forme di contratto fl essibile, che hanno comportato un incremento di 11.501 unità: si tratta in prevalenza di posizioni a tempo determinato, che crescono del 36,64% (pas-sando da 26.200 a 35.800), e di lavoro interinale, che registra un aumento di poco meno del 45%, passan-do da 4.273 a 6.174 unità (Tabella 3b.2.).
Si osserva inoltre come il ricorso a tali forme di
as-sunzione sia stato trasversale, avendovi fatto ricorso tanto le Regioni sottoposte a piano di rientro, quanto quelle non sottoposte. In entrambi i casi osserviamo, infatti, un aumento, rispettivamente del 43,6% e del 34,2% (Tabella 3b.3.).
Integrando il dato del personale a tempo indeter-minato, con quello delle forme di contratto fl essibile, si registrano, nel 2017, 638.052 unità di personale sanitario (medico ed infermieristico) operanti nel SSN (Tabella 3b.4.).
Dall’analisi dei dati si evince come a fronte di una diminuzione complessiva nazionale media – nel pe-riodo 2012-2017 – di oltre il 2%, nelle Regioni non sottoposte a piano di rientro la diminuzione del per-sonale sanitario sia prossima all’1%; risulta invece prossima al 5% nelle Regioni in piano di rientro.
Tabella 3b.6. Dinamica personale medico con contratto a tempo determinato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 3.125 4.349 +1.224 +39,17
No piano 3.724 4.946 +1.222 +32,81
Totale 6.849 9.295 +2.446 +35,71
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Nel valutare più in dettaglio gli effetti della riduzio-ne del personale sull’assistenza sanitaria va consi-derato distintamente l’andamento nella dotazione di medici ed infermieri.
Nel periodo 2012-2017 il personale medico as-sunto a tempo indeterminato si è ridotto di 3.105 uni-tà (-2,9%), mentre l’infermieristico di 7.374 (-2,7%). Una variazione in parte compensata da aumenti delle unità a tempo determinato in entrambi i casi in crescita, pari a 2.446 per i medici e 6.222 per gli
infermieri (Tabella 3b.5.).
Per i medici, quindi, si evince come nel periodo 2012-2017 l’effettivo calo nelle assunzioni – combi-nando la diminuzione delle assunzioni a tempo in-determinato con l’aumento delle assunzioni a tempo determinato – a fronte di un dato nazionale che vede una diminuzione esigua, pari allo 0,62%, si attesti al -4,0% per le Regioni in piano di rientro. mentre per quelle non sottoposte si osserva addirittura un incre-mento del 1,5% (Tabella 3b.7.).
Tabella 3b.7. Dinamica personale medico totale
2012 2017 2017
(tempo indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione 2017/2012 unità di personale medico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione % 2017/2012 unità di personale medico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Piano 41.744 38.863 40.087 -1.657 -3,97
No piano 65.233 65.009 66.231 +998 +1,53
Totale 106.977 103.872 106.318 -659 -0,62
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.8. Dinamica personale infermieristico assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 89.542 84.546 -4.996 -5,58
No piano 180.330 177.952 -2.378 -1,32
Totale 269.872 262.498 -7.374 -2,73
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.9. Dinamica personale infermieristico con contratto a tempo determinato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 3.895 6.969 +3.074 +78,92
No piano 5.874 9.022 +3.148 +53,59
Totale 9.769 15.991 +6.222 +63,69
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.10. Dinamica personale infermieristico totale
2012 2017 (tempo indeterminato + lavoro fl essibile)2017 Variazione 2017/2012 unità di personale infermieristico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione % 2017/2012 unità di personale infermieristico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Piano 89.542 84.546 87.620 -1.922 -2,15
No piano 180.330 177.952 181.100 +770 +0,43
Totale 269.872 262.498 268.720 -1.152 -0,43
Tabella 3b.4. Personale sanitario totale
2012 2017 2017
(tempo indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione 2017/2012 unità di personale (indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione % 2017/2012 unità di personale (indeterminato + lavoro fl essibile)
Piano 212.062 195.961 201.280 -10.782 -5,08
No piano 441.043 430.615 436.772 -4.271 -0,97
Totale 653.105 626.576 638.052 -15.053 -2,30
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.5. Dinamica personale medico assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 41.744 38.863 -2.881 -6,90
No piano 65.233 65.009 -224 -0,34
Totale 106.977 103.872 -3.105 -2,90
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tra il 2012 e il 2017 il personale (sanitario, tec-nico, professionale e amministrativo) dipendente a tempo indeterminato in servizio presso le Azien-de Sanitarie Locali (ASL), le AzienAzien-de Ospedaliere, quelle Universitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifi co (IRCCS) pubblici, è passato da 653.105 a 626.576 unità con una fl essione di 26.529 unità (-4,1%). Riduzione che è stata, però, parzial-mente compensata dal ricorso a forme di contratto fl essibile, che hanno comportato un incremento di 11.501 unità: si tratta in prevalenza di posizioni a tempo determinato, che crescono del 36,64% (pas-sando da 26.200 a 35.800), e di lavoro interinale, che registra un aumento di poco meno del 45%, passan-do da 4.273 a 6.174 unità (Tabella 3b.2.).
Si osserva inoltre come il ricorso a tali forme di
as-sunzione sia stato trasversale, avendovi fatto ricorso tanto le Regioni sottoposte a piano di rientro, quanto quelle non sottoposte. In entrambi i casi osserviamo, infatti, un aumento, rispettivamente del 43,6% e del 34,2% (Tabella 3b.3.).
Integrando il dato del personale a tempo indeter-minato, con quello delle forme di contratto fl essibile, si registrano, nel 2017, 638.052 unità di personale sanitario (medico ed infermieristico) operanti nel SSN (Tabella 3b.4.).
Dall’analisi dei dati si evince come a fronte di una diminuzione complessiva nazionale media – nel pe-riodo 2012-2017 – di oltre il 2%, nelle Regioni non sottoposte a piano di rientro la diminuzione del per-sonale sanitario sia prossima all’1%; risulta invece prossima al 5% nelle Regioni in piano di rientro.
Tabella 3b.6. Dinamica personale medico con contratto a tempo determinato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 3.125 4.349 +1.224 +39,17
No piano 3.724 4.946 +1.222 +32,81
Totale 6.849 9.295 +2.446 +35,71
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Nel valutare più in dettaglio gli effetti della riduzio-ne del personale sull’assistenza sanitaria va consi-derato distintamente l’andamento nella dotazione di medici ed infermieri.
Nel periodo 2012-2017 il personale medico as-sunto a tempo indeterminato si è ridotto di 3.105 uni-tà (-2,9%), mentre l’infermieristico di 7.374 (-2,7%). Una variazione in parte compensata da aumenti delle unità a tempo determinato in entrambi i casi in crescita, pari a 2.446 per i medici e 6.222 per gli
infermieri (Tabella 3b.5.).
Per i medici, quindi, si evince come nel periodo 2012-2017 l’effettivo calo nelle assunzioni – combi-nando la diminuzione delle assunzioni a tempo in-determinato con l’aumento delle assunzioni a tempo determinato – a fronte di un dato nazionale che vede una diminuzione esigua, pari allo 0,62%, si attesti al -4,0% per le Regioni in piano di rientro. mentre per quelle non sottoposte si osserva addirittura un incre-mento del 1,5% (Tabella 3b.7.).
Tabella 3b.7. Dinamica personale medico totale
2012 2017 2017
(tempo indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione 2017/2012 unità di personale medico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Variazione % 2017/2012 unità di personale medico (indeterminato + lavoro fl essibile)
Piano 41.744 38.863 40.087 -1.657 -3,97
No piano 65.233 65.009 66.231 +998 +1,53
Totale 106.977 103.872 106.318 -659 -0,62
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.8. Dinamica personale infermieristico assunto con contratto a tempo indeterminato
2012 2017 Variazione unità 2017/2012 Variazione % 2017/2012
Piano 89.542 84.546 -4.996 -5,58
No piano 180.330 177.952 -2.378 -1,32
Totale 269.872 262.498 -7.374 -2,73
Fonte: elaborazione su dati tratti dalla Relazione Corte dei Conti – Rapporto 2020 sul coordinamento della fi nanza pubblica - © C.R.E.A. Sanità
Tabella 3b.9. Dinamica personale infermieristico con contratto a tempo determinato