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Piani di gestione dei Siti Natura 2000

Nel documento Informazioni legali (pagine 77-83)

4. RISPOSTE GESTIONALI

4.1 Piani di gestione dei Siti Natura 2000

Inizialmente sono stati individuati 475 siti8, tra cui sono stati scelti quelli caratterizzati da una evidente presenza di attività agricola, sia all’interno che nelle immediate vicinanze del sito. A tal fine, si è ritenuto opportuno fare riferimento a una superficie esterna di 3 km rispetto a ciascuno dei 475 siti (area buffer), nel cui ambito è stato definito un indicatore di pressione esterna, pari al rapporto tra la superficie delle aree agricole rispetto alla superficie delle aree naturali presenti e in grado di rappresentare l’esistenza di una potenziale pressione agricola esterna ai siti.

Per la caratterizzazione della presenza agricola interna ai siti, si è continuato a fare riferimento al grado di destinazione di uso del suolo.

Con questa metodologia, e distinguendo le aree buffer con un indicatore di pressione esterna superiore al 10%, in aggiunta a una percentuale di destinazione agricola interna ai siti maggiore del 20%, sono stati selezionati 64 siti (tabella 58).

Tabella 58 - Siti Natura 2000 selezionati per Regione

REGIONE SIC REGIONE SIC

Abruzzo 1 Piemonte 7

Calabria 1 Puglia9 9

Emilia Romagna 9 Sardegna 1

Friuli 2 Sicilia 1

Lazio 1 Toscana 2

Lombardia 19 Umbria 1

Molise 6 Veneto 8

TOTALE 14 Regioni 64 siti

Il quadro di dettaglio, riferito ai dati quantitativi risultanti dalle elaborazioni georiferite, è riportato in Allegato 4, tabella 53.

Individuazione degli atti normativi vigenti per la gestione dei siti selezionati

Oltre al D.M. n. 184 del 17/10/2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)”, sono stati individuati e acquisiti i documenti elencati in tabella 59.

8 I SIC selezionati sono stati quelli la cui superficie afferente alle classi del CORINE Land Cover 2.1.1 (Seminativi in aree non irrigue), 2.1.2 (Seminativi in aree irrigue), 2.1.3 (Risaie), 2.2.1 (Vigneti) e 2.2.2 (Frutteti e frutti minori) era uguale o superiore al 20%. Le elaborazioni sono state effettuate sugli strumenti di pianificazione/gestione e sugli atti normativi vigenti al 31/12/2013.

9 Il Sito IT9120007 “Murgia Alta”, sebbene presenti un “indicatore tampone” pari a 7,34 è stato incluso nell’analisi per la sua importanza ecologica, la sua estensione (127.062 ha) e il suo posizionamento a bassa quota rispetto al livello del mare.

Tabella 59 - Estremi degli atti normativi acquisiti

Regione Normativa regionale (n.) Piani di Gestione (n./estremi atto normativo di approvazione)

Abruzzo L.r. 18 del 12/04/1983 e s.m.i. “Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo”

0

Calabria DGR 948/2008 di approvazione ed adozione degli strumenti di pianificazione prodotti dalle Amministrazioni provinciali

IT9330109 Madama Lucrezia (DGR 948/2008)

Emilia Romagna

DGR 1419 del 07/10/2013 “Misure generali di conservazione dei siti Natura 2000 (SIC e ZPS) Recepimento D.M. n.184/07 "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale”

0

Friuli DGR 546 del 28/03/2013 “LR 7/2008, art. 10, comma 1. Approvazione delle misure di conservazione di 28 SIC della regione biogeografia continentale del Friuli Venezia Giulia”

0

Lazio DGR del 16 dicembre 2011, n. 612 "Rete Europea Natura 2000: misure di conservazione da applicarsi nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Sostituzione integrale della deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2008, n. 363, come modificata dalla deliberazione della Giunta Regionale 7 dicembre 2008 n. 928".

0

Lombardia DGR 1029 del 5/12/2013 “Adozione delle misure di conservazione relative ai siti di interesse comunitario e delle misure sito-specifiche per 46 siti di importanza comunitaria (SIC), ai sensi del DPR 357/97 e s.m.i. e del DM 184/2007 e s.m.i.”

DGR 8/7884 del 30 luglio 2008 "Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007, n.184 - Integrazione alla DGR n.6648/2008”

IT2080001 Garzaia di Celpenchio (DCP n. 23 del 28/03/2011)

IT2050007 Fontanile Nuovo (DCP n.44 del 21/03/2011)

IT20A0002 Naviglio di Melotta (DCP n.44 del 21/03/2011)

IT2080006 Garzaia di S. Alessandro (DCP n. 29 del 28/03/2011)

IT20B0004 Lanche di Gerra Gavazzi e Runate (DAC 12/9.6.2007)

IT20B0002 Valli di Mosio (DAC n. 14 del 16/03/2011)

IT2080017 Garzaia di Porta Chiossa (DCP n. 26 del 28/03/2011)

IT20B0005 Torbiere di Marcaria (DAC n. 13 del 16/03/2011)

IT2080013 Garzaia della Cascina Portalupa (DAC n.3 del 16/03/2011)

IT2080009 Garzaia della Cascina Notizia (DCP n. 25 del 28/03/2011)

IT2080003 Garzaia della Verminesca (DCP n. 31 del 28/03/2011)

IT20A0018 Cave Danesi (DCP n.44 del 21/03/2011)

IT20B0012 Complesso morenico di Castellaro Lagusello (DAC n.11 del 16/03/2011)

Regione Normativa regionale (n.) Piani di Gestione (n./estremi atto normativo di approvazione)

Molise DGR 889 del 29 luglio 2008, sulla

classificazione delle ZPS e individuazione dei relativi divieti, obblighi ed attività, in attuazione degli art. 3, 4, 5 e 6 del DM 184/2007

0

Piemonte L.R. 19 del 29/’6/2009 “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e sulla biodiversità”

IT1120007 Palude di San Genuario Puglia R.R. 28 del 22 /12/2008 sulla gestione delle

ZPS, in attuazione del DM 184/2007

IT9150010 Bosco Macchia di Ponente (DGR 1401 del 08/06/2010)

IT9150012 Bosco di Cardigliano (DGR 1401/2010)

IT9150020 Bosco Pecorara (DGR 1401/2010) Sardegna Decreto dell’Assessore della Difesa

dell’Ambiente 72 del 30 luglio 2008

ITB042237 Monte San Mauro (decreto 72/2008) Sicilia DDG 857 del 15/11/2010 di approvazione

definitiva del PDG

ITA040008 Macalube di Aragona (DDG 857/2010)

Toscana DGR 454 del 16 giugno 2008 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)”, in attuazione del DM 184/2007

0

Umbria DGR 226 del 23 febbraio 2009 di recepimento del DM 184/2007 in relazione alle Misure di Conservazione delle ZPS

IT5210043 Sorgiva dell’Also (DGR 377/2012)

Veneto DGR 27-7-2006 n. 2371 “Direttiva 92/43/CEE e Direttiva 79/409/CEE. DPR 8 settembre 1997, n. 357. Approvazione del documento relativo alle misure di conservazione per le Zone di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 79/409/CEE e della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. n. 357/1997”

0

Individuazione delle eventuali misure di conservazione relative all’utilizzo dei prodotti

fitosanitari

La prima verifica ha riguardato l’individuazione delle misure previste nel D.M. 184/2007 in materia di gestione e regolamentazione dei prodotti fitosanitari all’interno dei siti. È opportuno ricordare che tale decreto costituisce il riferimento normativo di base per la gestione dei siti Natura 2000.

Nello specifico e in relazione ai prodotti fitosanitari, il decreto non contiene atti di indirizzo associati alle Zone Speciali di Conservazione (art. 2 “Definizione delle misure di conservazione per le Zone speciali di conservazione (ZSC)”), mentre per tutte le ZPS (art. 5 “Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tutte le ZPS”) esso sostiene l’adozione delle tecniche di difesa fitosanitaria proprie dell’agricoltura biologica e integrata e prevede ulteriori misure in rapporto alle specifiche tipologie di ZPS (art. 6 “Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tipologie di ZPS”). Queste ultime sono riportate nella tabella 60 e classificate in rapporto alla categoria e ai contenuti, nonché in funzione della tipologia di ZPS.

Tabella 60 - D.M. “Criteri minimi” - Art. 6 “Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tipologie di ZPS” – misure relative ai prodotti fitosanitari

TIPOLOGIA ZPS TIPOLOGIA DI MISURA Contenuti

ZPS caratterizzate dalla presenza di zone umide (comma 8) e di ambienti fluviali (comma 9)

Obbligo di regolamentazione

Utilizzo (per gli ambienti fluviali in tutta l'area interessata dalla vegetazione) di diserbanti e del pirodiserbo per il controllo della vegetazione della rete idraulica artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori)

Attività da favorire (per le zone umide)

Mantenimento e coltivazione ecocompatibile delle risaie nelle aree adiacenti le zone umide

Incentivazione dei metodi di agricoltura biologica

ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti agricoli (comma 10)

Attività da favorire

Adozione dei sistemi di coltivazione dell'agricoltura biologica

Adozione di altri sistemi di riduzione o controllo nell'uso dei prodotti chimici in relazione: alle tipologie di prodotti a minore impatto e tossicità, alle epoche meno dannose per le specie selvatiche (autunno e inverno), alla protezione delle aree di maggiore interesse per i selvatici (ecotoni, bordi dei campi, zone di vegetazione semi-naturale, ecc.)

Riduzione e controllo delle sostanze inquinanti di origine agricola

ZPS caratterizzate dalla presenza di

risaie (comma 11) Attività da favorire

Riduzione e controllo delle sostanze inquinanti di origine agricola

Iniziative volte alla riduzione e al controllo delle sostanze inquinanti di origine agricola

Per i Siti Natura 2000 ricadenti all’interno di Aree Protette di rilievo nazionale, il D.M. 184/2007 (art. 2 e 3) ribadisce la necessità dell’integrazione delle misure di conservazione con le misure di salvaguardia e le previsioni normative definite dagli strumenti di regolamentazione e pianificazione esistenti.

Pertanto, la seconda verifica ha riguardato il rapporto tra i siti Natura 2000 selezionati e il sistema delle Aree Protette iscritte nel VI EUAP; i risultati sono sintetizzati in tabella 61.

Tabella 61 –Siti Natura 2000 e sistema delle Aree Protette

Regione siti in AP (n) siti esterni ad AP (n) Regione siti in AP (n) siti esterni ad AP(n)

Abruzzo 0 1 Piemonte 5 2

Calabria 0 1 Puglia 5 4

Emilia Romagna 3 6 Sardegna 0 1

Friuli 0 2 Sicilia 0 1

Lazio 0 1 Toscana 1 1

Lombardia 14 5 Umbria 0 1

Molise 0 6 Veneto 1 7

La terza e ultima verifica è coincisa con l’esame delle misure di conservazione dei siti (dettaglio riportato in Allegato 4, tabelle 54), riferita ai prodotti fitosanitari (tabella 62).

Tabella 62 - Tipologia di misure di conservazione per i siti selezionati

REGIONE Tipologia Misure10 Piani di gestione vigenti (n.)

Abruzzo 0 0

Calabria IN 1

Emilia Romagna RE, IN 0

Friuli Venezia Giulia11 RE, IN 0

In elaborazione per un sito

Lazio 0 0

Lombardia IA, RE, IN, MR 13

Molise 0 0

In elaborazione per i 6 siti

Piemonte IN 1

Puglia RE, IN 3

Regolamento di gestione approvato il 14 gennaio 2014 (DGR 1/2014) per un SIC

Sardegna RE, IN 1

Sicilia RE 1

Toscana IN 0

Di prossima adozione per un sito

Umbria RE 1

Veneto IN, RE in redazione per 5 siti

Elaborazione dei dati e considerazioni conclusive

L’analisi ha riguardato 64 siti, di cui 49 SIC (oltre il 76%) e la parte restante costituita da SIC/ZPS. Rispetto ai numero complessivo dei siti Natura 2000 in Italia (pari a 2.585), il campione è del 2,5%. Le analisi effettuate consentono di definire il quadro riportato nelle Tabelle 63, 64, 65.

Tabella 63 - Numero dei Piani di Gestione nei siti analizzati

Misure Numero % su totale Siti

analizzati

Piani di Gestione vigenti 21 33%

Piani di Gestione in redazione 10 16%

Piani non necessari per esistenza normativa regionale(*)9 14%

(*) è il caso della Regione Emilia Romagna che non prevede la redazione di piani di Gestione ma il recepimento della normativa specifica

Tabella 64 - Tipologia e numero di misure per i prodotti fitosanitari nei Piani di gestione vigenti

Misure (*) Numero % su totale misure

per Siti con Piano di Gestione vigente

Interventi Attivi (IA) 2 9%

Regolamentazioni (RE) 15 44%

Incentivazioni (IN) 16 47%

Programmi di Monitoraggio e/o Ricerca (MR) 1 5%

Programmi Didattici (PD) -- --

(*) in un sito possono essere previste una o più tipologia di misure

10 Ai sensi del D.M. 3-9-2002 “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000” le Misure vengono distinte in Interventi Attivi (IA), Regolamentazioni (RE), Incentivazioni (IN), Programmi di Monitoraggio e/o Ricerca (MR) e Programmi Didattici (PD) (Allegato 4, tabelle 54).

11 Designati come ZSC con D.M. del 21/10/2013. Sono vigenti le misure di conservazione trasversali e per habitat, approvate con DGR 546 del 28/03/2013.

Tabella 65 - Misure adottate per i prodotti fitosanitari in altri strumenti di gestione vigenti12

Misure13 Numero % sul totale delle misure per Siti

senza Piano di Gestione vigente Interventi Attivi (IA)

Regolamentazioni (RE) 2

Incentivazioni (IN) 4

Programmi di Monitoraggio e/o Ricerca (MR)

Programmi Didattici (PD) --

--La prima riflessione riguarda gli indirizzi dettati dal D.M. n. 184 del 17/10/2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)”. Come esposto in precedenza, in riferimento all’utilizzazione dei prodotti fitosanitari all’interno della Rete natura 2000, questo strumento normativo contiene atti di indirizzo associati esclusivamente alla gestione delle ZPS (vedi precedente tabella 61). Di conseguenza, le Regioni che hanno recepito tale D.M. hanno anche adottato le misure di conservazione relative ai prodotti fitosanitari ivi contenute.

Nel campione analizzato, citando come esempio la Puglia (SIC/ZPS IT9120007), la Toscana (SIC/ZPS IT5190004) e il Veneto (SIC/ZPS IT3270021 e SIC/ZPS IT3210013) emerge in primo luogo la prevalente applicazione di azioni di incentivazione e di promozione dell’agricoltura biologica e integrata e, in secondo luogo, delle pratiche agricole ecocompatibili . Le misure di regolamentazione, quando presenti, sono riferite ai divieti nell’utilizzazione dei diserbanti chimici in ambiti esterni alle attività agricole.

La seconda riflessione è relativa alle modalità con le quali i Piani di Gestione vigenti considerano la utilizzazione dei prodotti fitosanitari come un fattore di criticità per la conservazione degli habitat e delle specie comunitarie. Nella maggioranza dei casi l’agricoltura è ritenuta una attività integrata al territorio e gli obiettivi gestionali riconoscono le implicazioni ambientali correlate all’uso dei prodotti fitosanitari. È poco frequente, tuttavia, che il loro utilizzo sia direttamente associato alla gestione delle varietà di habitat e delle componenti faunistiche presenti. Come esempio di quest’ultimo approccio, si cita il Piano di Gestione dei SIC ITA040008 “Maccalube di Aragona”.

La terza riflessione è sui contenuti dei Piani di Gestione vigenti in merito alla specificazione di misure di conservazione (generali e per singoli habitat e componenti faunistiche) rispetto all’uso dei prodotti fitosanitari. Dalla Tab. 4.1.7 si nota la predominante presenza di misure di incentivazione e di regolamentazione. Le prime sono indirizzate soprattutto alla promozione dell’agricoltura biologica mentre le seconde sono orientate sulla gestione dei diserbanti per il controllo della vegetazione (Puglia ed Umbria). Si differenzia il Piano di Gestione del SIC ITA040008 “Maccalube di Aragona”, che prende in considerazione la riduzione nell’uso dei prodotti fitosanitari e riconosce gli habitat comunitari più esposti alla pressione di tali prodotti. Seppure in assenza del Piano di Gestione, altri esempi da citare sono le misure a valenza regionale previste in Emilia Romagna e le misure di conservazione per habitat nel SIC IT3310011 “Bosco Marzinis” (Allegato 4, tabelle 54).

La quarta riflessione è rivolta ai siti che ricadono in Aree Protette e ha come obiettivo valutare la presenza e l’efficacia di misure specificatamente dedicate alla regolamentazione dei prodotti fitosanitari all’interno dei Piani per il Parco, gerarchicamente sovraordinati rispetto ai Piani di Gestione dei Siti.

La Lombardia presenta una casistica interessante, in quanto tre siti (SIC IT2050007, SIC IT2080006 e SIC IT20A0002) ricadono all’interno di Aree Protette iscritte nel IV EUAP e due (SIC IT20B0005 e SIC IT2080013) in Parchi Naturali: tutte queste Aree Protette presentano un Piano vigente che, nel caso delle Aree Protette EUAP, sostiene la necessità della redazione di un Piano di Gestione che integri le proprie misure di conservazione mentre per i Parchi Naturali definisce misure di tipo regolamentare specificatamente rivolte all’utilizzo dei prodotti fitosanitari.

Una quinta riflessione è sul riferimento, in alcuni Piani di Gestione, alla opportunità offerta dalle azioni rivolte ai Siti Natura 2000 nell’ambito dei Programmi di Sviluppo Rurali, come fonte di finanziamento per l’attuazione delle misure di regolamentazione dei prodotti fitosanitari.

12 Misure sito specifiche del Friuli Venezia Giulia e Piani di Gestione Aree Naturali Protette coincidenti con Rete Natura 2000

L’ultima riflessione prende spunto dalle indicazioni riportate nel recente “Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” , che, in materia di regolamentazione dei prodotti fitosanitari, stabilisce la necessità di un aggiornamento dei Piani di Gestione (e/o altro strumento normativo equivalente) della Rete Natura 2000, in rapporto alle “caratteristiche di pericolo e di rischio delle sostanze attive e dei prodotti fitosanitari” e alle“attività agricole ivi presenti” nonché in relazione alle esigenze specifiche degli habitat e delle specie comunitarie presenti .

L’analisi effettuata, per quanto limitata nei numeri e nella rappresentatività dell’universo nazionale della Rete Natura 2000, conferma che, tranne alcune eccezioni, gli attuali strumenti normativi di gestione dei Siti non considerano le interrelazioni tra i prodotti fitosanitari e le esigenze ecologiche degli habitat e delle specie presenti. Tuttavia, interpretando le indicazioni emerse, è possibile sostenere che i Piani di Gestione risultino lo strumento più idoneo per l’attivazione di misure di conservazione specifiche per gli habitat e le specie comunitarie presenti. Infatti, a differenza dei Piani per il Parco, soltanto in alcuni esempi di Piani di Gestione è emersa una associazione tra gli obiettivi di conservazione e la tutela degli habitat e delle specie, oltre che i riferimenti alle fonti di finanziamento per la concreta attuazione.

Al fine della opportuna regolamentazione dei prodotti fitosanitari, è importante l’aggiornamento di molti dei Piani vigenti, a partire dalla valutazione dei rischi ambientali associati all’utilizzo di tali prodotti nei contesti specifici della Rete Natura 2000. Particolare attenzione va indirizzata alla successiva descrizione degli obiettivi gestionali, alla specificazione delle concrete misure di conservazione, al coordinamento con gli obiettivi e le azioni previste dai Piani di Sviluppo Rurale per l’attuazione delle misure di regolamentazione e di incentivazione nonché al riconoscimento del monitoraggio (individuato come azione specifica solo nel SIC IT2050007), per la valutazione e la “gestione adattativa” dello stesso Piano di Gestione.

4.2 Tecniche agronomiche per una gestione sostenibile degli habitat agricoli

Nel documento Informazioni legali (pagine 77-83)