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La pianificazione specialistica e di settore locale 1 Il Piano Operativo Flor.A.21 Locale

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E STATO DELL’ARTE

2.2 La pianificazione specialistica e di settore locale 1 Il Piano Operativo Flor.A.21 Locale

Il Comune ha promosso, negli ultimi anni, un approccio alle politiche di programmazione e gestione del territorio improntato alla logica della sostenibilità. Sull’intero territorio la politica di sviluppo sostenibile è diventata una vera e propria esigenza a testimonianza di una attenzione forte ai temi della sostenibilità. L’attivazione del processo Agenda 21 Locale del Comune di San Giovanni in Fiore muove dalla volontà e dalla esigenza di integrare la Programmazione locale con uno strumento che colmi un vuoto oggettivo di progettazione durevole e che, grazie all’efficacia del processo di progettazione partecipata, produca ulteriore mobilitazione e più efficace aggregazione delle risorse locali.

Il Comune ha sottoscritto la Carta di Aalborg, Carta delle città europee per un modello urbano

sostenibile, con cui si è dato avvio alla campagna volta a sostenere e incoraggiare le città europee a

promuovere processi di Agenda 21 a livello locale perseguendo modelli di sostenibilità urbana. La sottoscrizione della Carta di Aalborg è stata sancita da una apposita deliberazione della Giunta Comunale.

Gli obiettivi da perseguire sono traguardi che il Comune sente propri e caratterizzano l’intero quadro programmatico di governo che gran parte del territorio condivide nelle linee generali di principio. Il percorso di Agenda 21 Locale previsto dal comune consiste nell’attivazione di azioni a sostegno dell’informazione e partecipazione del pubblico e nell’implementazione di una redazione dello Stato dell’Ambiente. Se da un lato il processo di attivazione di azioni a sostegno dell’informazione e partecipazione del pubblico saranno sviluppate completamente dall’altro il processo di redazione dello Stato dell’Ambiente deriverà dall’elaborazione dei dati ambientali esistenti e sulla base degli indicatori individuati localmente e scelti nell’ambito delle tematiche oggetto dei vari Forum.

La scelta metodologica è evidentemente quella di dotare il territorio comunale della consapevolezza del processo e della condivisione degli obiettivi, degli indicatori ed in generale delle aspettative concrete di sostenibilità, per applicarne i principi su tutta l’attività di programmazione e sviluppo.

La finalità generale del processo di Flor.A.21 Locale è stata articolata in 3 obiettivi specifici:

• Azioni di coinvolgimento degli attori locali;

• Costituzione del forum permanente di Agenda 21 locale e selezione dei temi da approfondire, nonché le modalità e strumenti per la redazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente;

• Redazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Territorio interessato. Obiettivi specifici articolati, a loro volta, nelle seguenti linee di intervento :

Azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento della Comunità locale sui principi e le buone pratiche attuative dell’Agenda 21 locale attraverso lo s viluppo di sistemi di comunicazione e consultazione preliminari alla costituzione del Forum;

Attivazione di un Forum civico che pervenga ad una o più visioni, il più possibili condivise, sugli indirizzi da adottare e sulle strategie da perseguire per lo sviluppo sostenibile è uno degli elementi più importanti per il decollo del processo di Agenda 2 locale;

Predisposizione ed applicazione di Audit che forniscano un quadro diagnostico esteso alle componenti fisiche , sociali ed economiche dell’ambiente , nonché di altri strumenti di sviluppo sostenibile che possano anche contribuire alla costruzione o alla revisione e aggiornamento del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente Territoriale (RSAT).

Gli obiettivi, a loro volta, sono stati strutturati in programmi di azioni: elaborazione e somministrazione di questionari

realizzazione di interviste sondaggi e indagini presso soggetti privilegiati organizzazione di seminari ed incontri pubblici

laboratori e forum tematici

sperimentazione di altre forme di partecipazione degli stakeholder locali mirate a raccogliere opinioni ed informazioni dalla Comunità e a individuare gli attori rappresentativi che prenderanno parte al Forum

messa a punto di strumenti di coinvolgimento degli attori locali nelle attività dei Forum di Agenda 21 locale

utilizzo di tecniche di partecipazione e coinvolgimento degli stakeholders

predisposizione di strumenti tecnici e scientifici da parte dell’amministrazione o dei suoi consulenti come base di partenza per stimolare il dibattito nei diversi settori dell’Agenda 21 locale nel quale è suddiviso il Forum

redazione di un regolamento per il Forum che sia in grado di disciplinarne il funzionamento e di migliorarne gli aspetti organizzativi

rappresentazione dello stato dell’ambiente

individuazione delle componenti ambientali sensibili e vulnerabili e dei fattori di pressione monitoraggio periodico dello stato dell’ambiente e dei fattori di pressione in relazione agli obiettivi selezionati

valutazione dell’efficacia delle politiche in atto a livello locale in relazione agli obiettivi selezionati.

2.2.2 Il Piano per la Circolazione del trasporto pubblico collettivo e scolastico

Il “Piano dei Trasporti” è stato redatto ed approvato nel 2001 (operativo da ottobre 2003). Le finalità sono indirizzate a creare una sinergia territoriale, per mezzo delle infrastrutture viarie, e la comprensione di parametri che sono all’origine della mobilità, nell’area comunale e nelle relazioni tra l’area amministrativa e quelle esterne.

Per lo studio del “Piano dei Trasporti” sono state considerate due fasi. La prima fase è riferita allo studio del trasporto scolastico e collettivo in ambito urbano; la seconda fase è riferita al trasporto scolastico e collettivo in ambito extraurbano.

In tale ottica, lo studio è stato sviluppato attraverso le seguenti scansioni:

acquisizione della normativa di riferimento, inerente il trasporto scolastico e collettivo, urbano ed extraurbano

analisi del sistema territoriale nelle componenti socio-economiche ed urbanistiche analisi del sistema delle infrastrutture

analisi della localizzazione delle strutture pubbliche e di uso pubblico (comune, ospedali, uffici, strutture ricettive, ricreative, scolastiche ecc.)

analisi del servizio offerto

proposte di progetto e di intervento.

Le proposte di ristrutturazione del sistema di trasporto collettivo, relativamente all’area comunale di San Giovanni in Fiore, sono finalizzate a migliorare l’offerta del servizio ed a contenere i costi di gestione. Gli obiettivi prefissati riguardano la minimizzazione del tempo totale di viaggio, la massima utilizzazione del sistema ed il recupero di quote di utenza, dal mezzo privato a quello pubblico.

Le proposte del “Piano dei Trasporti”, scaturite da una accurata indagine sulle infrastrutture e sulla mobilità, migliorano le condizioni della circolazione pedonale e dei mezzi di trasporto pubblico collettivo, nonché offrono un incremento di sicurezza, in particolare modo per i pedoni e per le persone con limitata capacità motoria.

Il Piano si propone, altresì, di segnalare l’importanza di un’adeguata campagna di informazione, verso gli utenti, dei servizi offerti e di sensibilizzazione all’utilizzo del mezzo collettivo.

L’articolazione delle proposte è suddivisa per settori di servizio e comprende: la razionalizzazione del servizio scolastico urbano

l’istituzione del servizio di trasporto pubblico collettivo urbano

la razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico, scolastico e non, in ambito extraurbano. Le forme di gestione dei seguenti servizi potranno essere eseguiti:

da parte dell’Amministrazione Comunale, previa dotazione di un adeguato parco veicolare da parte di Aziende Private

da parte di Aziende Private in collaborazione con i servizi espletati dalla Amministrazione Comunale, con i mezzi già in dotazione.

Alle proposte di breve periodo (itinerari, corse, frequenze, ecc.) sono state associate proposte di medio/lungo periodo, anche se esulano dal contesto del Piano. Queste ultime rappresentano gli interventi (Piazzale Autostazione, Pensiline) che possono incidere, in maniera significativa, sui fattori

della mobilità condizionando gli utenti, per quanto concerne i percorsi, il modo di trasporto e le abitudini.

2.2.3 Il Piano di recupero degli insediamenti abusivi

E’ in corso di approvazione da parte dell’Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore il Piano di Recupero degli insediamenti abusivi (P.R.A.) essendo stata presentata, dai tecnici incaricati, in data 26/11/03, una bozza, completa di relazione tecnica ed elaborati grafici. Detto piano è stato redatto seguendo coerentemente quanto disposto nel P.R.G. vigente ed ai sensi delle Leggi 47/85 e 724/94. Le zone individuate dal P.R.G. su cui insistono insediamenti abusivi sono:

1. la zona C6 “individua aree urbane, parzialmente edificate, interessate da consistenti interventi di edificazione abusiva.

2. la zona C7 “individua aree urbane, parzialmente edificate, interessate da interventi di edificazione abusiva.

3. la zona C8 “individua aree urbane, edificate, interessate da interventi di edificazione abusiva, da recuperare”

Le aree individuate in questa zona ricadono nei seguenti quartieri: Bacile; viale della Repubblica; Serra Cappuccini; Cuoscinu, Pirainella; Palla Palla. La zona C8 comprende alcune aree distribuite a macchia di leopardo nel centro urbano.

Il Piano prevede il recupero delle zone suddette, al fine di una riqualificazione ambientale e funzionale, avendo come obiettivo la razionalizzazione dello stato di fatto esistente; utilizzando gli spazi ancora liberi per destinarli ai servizi ed alle attrezzature mancanti nonché dotare gli edifici esistenti di adeguate opere di urbanizzazione primaria.

Le finalità del P.R.A. possono essere sintetizzate a grandi linee nelle seguenti:

• razionalizzare gli insediamenti abusivi entro un quadro di convenienza economica e sociale;

• realizzare un’adeguata urbanizzazione primaria e secondaria, rispettando gli interessi di carattere paesistico, ambientale ed idrogeologico;

• promuovere un ordinato recupero del territorio all’interno delle zone C6, C7 e C8;

• promuovere il miglioramento della qualità urbana attraverso interventi di riqualificazione del tessuto esistente;

• utilizzare in modo funzionale le aree libere per un assetto finale più congruo delle zone degradate su cui si interviene.

L’area interessata da dette zone ha una superficie complessiva di 654.000 mq e rappresenta un’estensione di notevole impatto rispetto al territorio urbanizzato.

2.2.4 Il Piano di recupero del patrimonio edilizio esistente: il centro storico

Il territorio del piano è stato suddiviso in 5 comparti urbanistici ed in 23 sub-comparti. I comparti rappresentano aree che presentano caratteristiche omogenee dal punto di vista funzionale, all’interno dei quali si tende alla razionalizzazione delle attrezzature comuni. Per sub-comparto si intende la parte di comparto che si caratterizza per aree omogenee sotto il profilo morfologico del tessuto urbano, storico-ambientale, tipologico e di destinazione d’uso degli edifici.

La zona interessata dal piano presenta destinazioni d’uso prevalentemente residenziali, anche se nella stessa insistono episodi edilizi importanti quali alcuni Palazzi di interesse storico ed alcune chiese la più importante delle quali è il complesso Abbazia Forense.

Il piano di recupero è finalizzato alla definizione del quadro di pianificazione e di quello normativo nel quale attuare gli interventi di restauro, risanamento, ristrutturazione, adeguamento sismico e funzionale del patrimonio edilizio esistente nonché il recupero e la riqualificazione dei tessuti urbani esistenti compresi l’adeguamento dei servizi tecnologici ed igienici con l’adeguamento dei servizi pubblici. Gli interventi prima elencati si riferiscono al patrimonio edilizio interessato da degrado edilizio ed urbanistico. Il piano si prefigge di riproporre l’impianto urbano originario, l’ampliamento della viabilità esistente, il recupero di manufatti di particolare pregio architettonico o urbanistico, migliorare la qualità delle abitazioni e l’adeguamento agli standards urbanistici.

2.2.5 Il Piano per gli insediamenti produttivi

Il piano di sviluppo di una delle zone industriali del comune di San Giovanni in Fiore, è ubicato in Loc. “Jacoi” nella zona Nord-Ovest del paese nei pressi dello svincolo Nord della S.G.C. 107 Paola – Crotone. Ultimato, come opere di urbanizzazione primaria nel 1996 inizi 1997, occupa una superficie complessiva di circa 86.000 mq.

Questo piano ha raggiunto lo scopo di portare e raggruppare degli artigiani, che prima erano sparsi nel territorio, con le difficoltà oggettive che il congestionamento della città comportava. Nella ripartizione della superficie, sono stati realizzati 24 lotti di terreno, di questi ne sono già stati edificati e attivati per oltre il 50 % del complessivo .I restanti lotti sono in via di realizzazione o di progettazione esecutiva. Tutti i lotti sono stati assegnati.

2.3

La programmazione comunitaria e i riflessi territoriali