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La programmazione comunitaria e i riflessi territoriali 1 Il Progetto integrato territoriale Sila

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E STATO DELL’ARTE

2.3 La programmazione comunitaria e i riflessi territoriali 1 Il Progetto integrato territoriale Sila

Il PIT 9 Sila comprende nel suo ambito anche il territorio del comune di San Giovanni in Fiore insieme ad altri comuni silani e presilani. Il PIT è stato recentemente finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dei fondi europei di agenda 2000 – 2006. Il fattore principale di sviluppo che sta alla base del Progetto integrato territoriale Sila è la tutela dell’ambiente. Le finalità sono quelle di creare una nuova e più moderna identità economica dell’area silana secondo i principi dello sviluppo sostenibile. L’ obiettivo principale è quello di consentire un equilibrio tra sviluppo e ambiente mediante l’utilizzo di tecnologie a basso inquinamento e considerando l’ambiente come risorsa e come fattore essenziale dello sviluppo e cioè trasformare il fattore ambiente in un volano di sviluppo attraverso il potenziamento e l’ampliamento delle realtà agricole, turistiche ed agrituristiche.

2.3.2 Il Progetto integrato per l’Area Rurale

Il Progetto integrato per l’area rurale (PIAR) dei laghi è stato presentato dal Comitato di gestione costituito dal partenariato pubblico-privato alla Regione Calabria nel 2002. E’ ora in fase istruttoria. Esso definisce come ambito omogeneo il territorio afferente ai comuni di: Aprigliano, Pedace, Pietrafitta e San Giovanni in Fiore.

Obiettivo del PIAR è la connotazione del territorio di riferimento come “parco dei laghi”. E’ questa un ulteriore progetto di messa a sistema di offerta turistica destagionalizzata nell’Altipiano silano che avrà certamente ricadute positive anche sul centro urbano di San Giovanni in Fiore, se questo riuscirà a proporsi come punto di eccellenza di un’offerta turistica integrata.

2.3.3 La misura 2.2° sul Sistema museale

La misura fa parte dei Progetti Integrati Strategici settoriali per lo sviluppo delle risorse culturali regionali nell’ambito dell’Asse II del POR Calabria. Gli obiettivi dell’asse II (Risorse Culturali) sono quelli di consolidare, estendere e qualificare le azioni di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico e paesaggistico della Calabria; migliorare la qualità dei servizi culturali e dei servizi per la valorizzazione del patrimonio compresa la promozione della conoscenza e della divulgazione anche ai fini dell’innalzamento della qualità della vita. Nel comune di San Giovanni in Fiore esiste un Museo Demologico e mediante detta misura è stato approvato un progetto dell’importo complessivo di € 200.000,00 che prevede la realizzazione di n° 4 botteghe artigiane di antica tradizione(oreficeria, tessitura, ebanistica di pregio e lavorazione della pietra).

2.3.4 Il progetto APE

Il Progetto pilota Ape Sud (L’Appennino meridionale ed il fondo agrario, ivi compresa la via Istmica Lucania) è stato finanziato, per i progetti della Regione Calabria con Delibera del CIPE del

01/02/2001 in attuazione del più vasto Progetto Ape Appennino parco d’Europa. Il progetto è finalizzato alla conservazione e allo sviluppo dell’Appennino, attraverso il potenziamento e la valorizzazione delle sue strutture connettive come le reti ecologiche e gli itinerari storico-culturali. L’obiettivo prioritario è quello di coniugare la tutela della natura col bisogno di riscoperta della cultura e con lo sviluppo socio economico delle comunità locali. Il comune di San Giovanni in Fiore ha ottenuto un finanziamento (vedi scheda), finalizzato alla riqualificazione delle aree circostanti l’Abbazia florense. L’ente attuatore del finanziamento è stata la Comunità Montana Silana di cui San Giovanni in Fiore fa parte. Attraverso azioni specifiche di intervento (previste in questo progetto) si intendono valorizzare itinerari storici quali quelli che conducono all’Abbazia di Gioacchino da Fiore.

2.3.5 Il Progetto turismo religioso

L’iniziativa si colloca all’interno della Misura 1.4 del FSE ed ha come finalità principale quella di attivare forme integrate di turismo religioso all’interno dei flussi turistici culturali in Calabria. Tra le identità calabresi prese in considerazione vi è stata anche quella connessa all’Abbazia Forense e al messaggio spirituale di Gioacchino da Fiore. La spinta alla scelta è stata data dalla presenza del

Centro Internazionale di Studi Gioachimiti che, nel corso degli ultimi due decenni, ha dischiuso il

messaggio spirituale a livello di massa, e dalla successiva apertura al culto dell’Abbazia; ed infine l’avvio del processo di canonizzazione di Gioacchino da Fiore da parte della Diocesi di Cosenza. Il progetto si appoggia anche alla notorietà del nome di San Giovanni in Fiore, fortemente legata all’artigianato locale (tessile e orafo) e al suo essere “porta d’accesso strategica” al Parco nazionale della Sila. Secondo il progetto il centro è nodo di una fitta rete di fattori propulsivi lo sviluppo, sì da poter coniare per questo luogo l’usurato slogan che coniuga arte-cultura-ambiente-tradizioni. L’azione del progetto è quella di innestare sul turismo spirituale, che – secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili – ha raggiunto le 15.000 presenze nel 2000 secondo i tagliandi staccati all’ingresso del Museo Demologico, annesso in locali contermini all’Abbazia – anche un turismo culturale e di svago in modo da connetterli insieme in una offerta più strutturata e visibile. La proposta puntuale è orientata:

alla creazione di percorsi di esplorazione e suggestione spirituale nei luoghi e nelle immediate vicinanze del complesso Abbadiale con l’istituzione del Museo degli arredi e dei paramenti sacri, una biblioteca multimediale, e l’allestimento dei romitaggi per vivere momenti di preghiera personale;

alla capacità di stimolare una visita come un viaggio nella memoria con il gusto lento della “scoperta” di luoghi che resistono all’omologazione della modernità, con il percorso nella città antica alla scoperta della stratificazioni artistiche, architettoniche e ai modi del vivere e dell’organizzarsi;

alla creazione di percorsi che portino alla valorizzazione dei prodotti artigianali locali e in particolarmente di quelli tessili ed orafi, con visite nei laboratori di lavorazione

alla definizione di percorsi paesaggisticamente ed ambientalmente suggestivi, sia nelle immediate vicinanze del centro urbano sia nel territorio comunale, con percorsi guidati.

PARTE II