2. INTEGRAZIONE E COMPLEMETARIETÀ
2.2. Il Piano di Azione 2014/2020 (DGR 576/2016): stato di attuazione
La realizzazione degli Interventi di valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico delle fiumare e delle aree protette marino costiere dei Parchi Marini regionali, di cui al presente Piano di Azione, rientra in un articolato Piano di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale regionale e di rilancio del turismo sostenibile, già avviato con il Piano d'Azione di cui alla DGR n. 576/2016 ed orientato, tra l’altro, alla destagionalizzazione dei flussi turistici regionali.
Difatti, al fine di definire una griglia di sub-azioni coerenti ed integrate che consentissero di attuare interventi, efficienti ed efficaci, sugli aspetti più rilevanti e prioritari del ricco e complesso patrimonio di biodiversità della Regione Calabria, la Giunta Regionale, su proposta del Dipartimento Tutela dell'Ambiente-Settore 5, ha approvato con Delibera n° 576 del 28/12/2016 e s.m.i il Piano di Azione, quale strumento operativo per dare attuazione alle Azioni 6.5.A.1 e 6.6.1 del POR Calabria.
L’obiettivo generale del Piano di Azione è stato quello di contribuire a proteggere e ripristinare la biodiversità, con azioni di tutela e conservazione di habitat e specie (Azione 6.5.A.1) e di promuovere e valorizzare le aree di attrazione naturalistica di rilevanza strategia. (Azione 6.6.1).
Relativamente all’Azione 6.6.1, al fine di sostenere interventi per la tutela e valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica, il Piano di Azione ha previsto di attivare 3 sub-azioni:
b1) Sub-azione 1: Realizzazione di prodotti e servizi divulgativi e promozionali, in particolare per la messa in rete dei prodotti, servizi e infrastrutture nelle aree protette e Riserve della Biosfera dell’Unesco della Regione
La sub-azione 1 sostiene la promozione degli attrattori presenti nelle aree protette e nelle Riserve della Biosfera dell’Unesco della nostra Regione attraverso la realizzazione di prodotti e servizi,
7 preferibilmente a valenza regionale, in grado di qualificare e caratterizzare l’offerta indirizzandola verso flussi turistici nazionali ed internazionali.
I soggetti attuatori (Amici della Terra, Comune di Sersale, Parco dell'Aspromonte, Parco del Pollino, Parco delle Serre, Parco della Sila) hanno avviato la realizzazione degli interventi programmati che sono in un avanzato stato di attuazione.
b2) Sub-azione 2: Recupero e realizzazione di infrastrutture e strutture per migliorare la fruizione del patrimonio ambientale regionale
La sub-azione 2 sostiene interventi per la realizzazione, implementazione e valorizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, percorsi subacquei, ecc…) e di aree verdi attrezzate (aree pic-nic, orti botanici, parchi avventura, ecc.) nonché interventi per la valorizzazione di musei tematici esistenti e per migliorare la fruizione delle aree di pregio (Geositi Unesco, Oasi WWF) ed ampliare così l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.
I soggetti attuatori (Amici della Terra, Comune di Sersale, Parco dell'Aspromonte, Parco del Pollino, Parco delle Serre, Parco della Sila) hanno avviato la realizzazione degli interventi programmati che sono in un avanzato stato di attuazione.
b3) Sub-azione 3: Realizzazione di una rete di piste ciclabili e di strutture ad esse connesse finalizzata all’incentivazione della mobilità sostenibile e del cicloturismo
La presente azione sostiene la realizzazione di un sistema organico di interventi nel comparto della mobilità ciclistica, finalizzato a mettere in rete, attraverso la realizzazione di un unico percorso ciclabile lungo il versante ionico (Pista ciclabile della “Magna Grecia”), le aree di rilevante valenza naturalistica con le aree di grande richiamo culturale quali i luoghi e le città che hanno visto fiorire i tempi della Magna Grecia.
La sub-azione è realizzata dai cinque parchi presenti sul territorio, con il coordinamento del Parco Nazionale della Sila, e gli interventi programmati sono in un avanzato stato di attuazione.
8 3. IL PIANO DI AZIONE PER VALORIZZAZIONE TURISTICA DELLE AREE DI INTERESSE
NATURALISTICO DELLE FIUMARE E DEI PARCHI NATURALI REGIONALI
Il Piano di Azione per valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico delle fiumare e dei parchi naturali regionali dà continuità al Piano di Azione approvato con DGR 576/2016 e in corso di attuazione, per come sintetizzato nel paragrafo 2.2, integrando e completando gli interventi ivi programmati delineando ulteriori azioni di tutela e valorizzazione che interessano le fiumare calabresi, le aree marino-costiere e l’area centrale delle Serre Calabresi.
3.1 Il contesto ambientale e paesaggistico
Il contesto ambientale e paesaggistico sui cui interviene il presente Piano di Azione riguarda tre macro-aree di connessione naturale regionali:
1. Le fiumare calabresi;
2. Le aree marino-costiere
3. L’area centrale delle Serre Calabresi.
Nei paragrafi successivi vengono descritte le suddette aree. Per un maggiore dettaglio delle rilevanze paesaggistiche e naturalistiche, si rimanda alle cartografie allegate. (Appendice A)
3.1.1 Le fiumare corridoi ecologici naturali di interconnessione tra la costa e l’entroterra Le fiumare rappresentano un elemento di connessione naturale tra le aree interne del territorio regionale e gli ambiti marino-costieri, disegnando potenziali traiettorie di sviluppo ovvero itinerari di fruizione e di valorizzazione che richiedono solamente di essere esplicitati e consolidati.
I fiumi d’altra parte, sono già da qualche anno al centro dell’attenzione in virtù dei numerosi
“Contratti di Fiume” che si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale. Questo rinnovato interesse, questa diffusione capillare sono dovuti alla generale consapevolezza che i fiumi rappresentano un assetto strategico in grado di tenere insieme in maniera virtuosa aspetti naturalistici e valori culturali, dinamiche urbane e territoriali, attività economiche e occasioni di fruizione turistica.
Partendo da questi presupposti, il Piano d'Azione intende sviluppare una mappa degli “itinerari delle fiumare”, individuando in particolare quei percorsi che, attraverso le fiumare, possano collegare le aree interne (ed in particolare i parchi naturali) con le zone costiere. Il tutto attraverso idee progettuali anche infrastrutturali orientate a valorizzare l'esistente e preservare l'integrità dell'ecosistema naturale.
Questi itinerari sono al tempo stesso:
• Concettuali nella misura in cui mirano a creare collegamenti tra i punti di interesse del territorio che ricadono nell’area di influenza del fiume – aree protette, riserve naturali, patrimonio storico-artistico-architettonico, eccellenze eno-gastronomiche, etc;
• Materiali, laddove creino connessioni fisiche lungo i tratti del fiume che lo consentono – sentieri, percorsi pedonali, itinerari ciclabili che innervano la rete esistente.
Nel dettaglio, la procedura di mappatura prevede due livelli di dettaglio:
1. un livello generale di carattere strutturale, con valore di conoscenza e sistematizzazione dei possibili itinerari;
2. un livello più di dettaglio a carattere operativo, che individua, all’interno dei possibili itinerari, dei “transetti” di intervento su cui è possibile prevedere, proporre e promuovere specifiche azioni progettuali.
9 In tale ambito di valorizzazione e salvaguardia, sulla base delle rilevanze paesaggistiche, della valenza naturalistica nonché della capacità di interconnettere attraverso corridoi ecologici aree protette di rilevanza regionale e nazionale, le aree di intervento individuate sono rappresentate da:
Identità Fluviale Comuni interessati
Entità Naturalistica Interessata
ALLI-CORACE CATANZARO
x PARCO NAZIONALE : Parco Nazionale della Sila x ZSC: Boschi di Decollatura;MonteContrò;Colle Poverella;Pinete del Roncino; Oasi di Scolacium.
FOCE DEL MESIMA -DINAMI
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte
x PARCO REGIONALE: Parco Naturale Regionale delle Serre;
x ZSC: Boschi di Santa Maria, Lacina, Prateria, Marchesale, Monte Campanaro.
FIUMARA BONAMICO BOVALINO, SAN LUCA
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;
x ZSC: Monte Fistocchio e Monte Scorda, Montalto, Torrente Ferraina, Pietra Cappa - Pietra Lunga - Pietra Castello, Serro d'Ustra e Fiumara Butrano,
Fiumara Buonamico
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale del Pollino x ZSC: Lago di Tarsia, Casoni di Sibari Foce del Fiume
Crati
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale della Sila x ZSC: Monte Fulscaldo, Fiume Lepre, Fiume Lese,
Foce Neto,
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale della Sila;
x RISERVA NATURALE: Riserva Naturale Regionale Valli Cupe
x ZSC: Foce del Crocchio – Cropani, Valle Uria FIUMARA PINTAMMATI -
TRECCARLINI
ARDORE, BOVALINO, BENESTARE, PLATI,
CARERI
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte
x ZSC: Fiumara Careri, Fiumara Buonamico.
ALACO-ANCINALE/PARCO
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;
x ZSC: Bosco Santa Maria -Lacina – Bosco di Stilo/Bosco Archiforo.
FIUME OLIVA AMANTEA x ZSC:Fondali Scogli di Isca; Monte Cocuzzo
FIUMARA DASA' DASA', GEROCARNE
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;
x ZSC: Bosco di Rudina, Serro D'Ustra e Fiumara Butrano, Fiumara La Verde
FIUMARA VILLA SAN
GIOVANNI VILLA SAN GIOVANNI x ZPS Costa Viola,
x ZSC: Fondali da Punta Pezzo a Capo dell'Armi, Fondali di Scilla, Monte Scrisi
x FIUMARA AMENDOLEA
BOVA, ROGHUDI, ROCCAFORTE DEL
x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;
10 Identità Fluviale Comuni
interessati
Entità Naturalistica Interessata
GRECO, CONDOFURI,
SAN LORENZO, x ZSC: Torrente Menta, Contrada Scala, Fiumara Amendolea
3.1.2 Le aree marino-costiere
In stretta connessione con il reticolo delle fiumare, nelle aree marino-costiere calabresi sono presenti 28 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e 5 Parchi Marini regionali. La gestione, la tutela e la valorizzazione di queste aree è demandata all’Ente per i Parchi Marini Regionali, costituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 138 del 12 dicembre 20171.
L’E.P.M.R. ha una estensione di 4.953,65 ettari ed interessa le aree costiere e marine calabresi più rappresentative e di pregio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e biologico.
PARCHI MARINI Estensione
COSTA DEI GELSOMINI ha 615,856
BAIA DI SOVERATO ha 77,3
SCOGLI DI ISCA ha 69,97
RIVIERA DEI CEDRI ha 484,481
FONDALI CAPOCOZZO-S. IRENE –VIBO MARINA…- TROPEA ha 3.706,047
Totale ha 4.953,654
Fanno parte dell’Ente le due uniche Isole Calabresi, l’Isola di Dino e l’Isola di Cirella, gli scogli di Isca (noti come “Isca Grande” ed “Isca Piccola”), le coste rocciose ed i fondali di Tropea e Capo Vaticano, segnalati come uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea.
Nel perimetro del Parco sono presenti otto Siti di Importanza Comunitaria (SIC Fondali marini dell’Isola di Dino-Capo Scalea IT9310035, SIC Fondali marini dell’Isola Cirella-Diamante IT9310036, SIC Isola di Dino (IT9310034), SIC Isola di Cirella (IT9310037), SIC Spiaggia di Brancaleone (IT9350160), ZSC Fondali di Capocozzo − S. Irene (IT9340094), SIC Fondali di Pizzo Calabro (IT9340092), SIC Fondali di Capo Vaticano (IT9340093).
Tra le specie si segnala la presenza nella Baia di Soverato dell’Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus, le uniche due specie di signatidi della subfamiglia hippocampinae presenti lungo le coste italiane e della “caretta caretta” che nidifica abitualmente nel tratto costiero compreso tra Capo Bruzzano a nord e Punta di Spropoli a sud.
I fondali ricadenti nell’area del Parco sono caratterizzati da uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea e sono caratterizzati da prateria di Posidonia climax, ad alta biodiversità, praterie di margherite di mare, spirografi, spugne. Oltre alla grande ricchezza della diversità biologica è stata rilevata la presenza, sino a pochi anni fa sconosciuta, di importanti colonie di coralligeno con gorgonie (Paramuricea clavata), corallo nero (Antipathella subpinnata) e falso corallo nero (Savalia savaglia).
Oltre alle competenze di tutela, conservazione e valorizzazione delle aree parco, l’E.P.M.R. è stato individuato dalla Giunta Regionale (D.G.R. n. 378/2018) quale Ente Gestore di 28 Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.), venti delle quali esterne alla perimetrazione dei parchi marini, con una estensione di ha 12.816 distribuiti su tutto il territorio costiero e marino della Calabria. Per le suddette ZSC, l’E.P.M.R. sta predisponendo i Piani di Gestione, quale strumento di programmazione, di gestione e di tutela degli habitat e delle specie.
1I preesistenti parchi marini regionali sono stati accorpati con la L.R. 24/2013 che prevede la costituzione di un unico ente di gestione. L’Ente per i Parchi Marini Regionali è stato costituito dopo l’approvazione del Piano di Azione di cui alla DGR n° 576 del 28/12/2016 e, di conseguenza, le 5 aree marine protette non sono state interessate dagli interventi di tutela e valorizzazione realizzati e/o in corso di realizzazione con il suddetto Piano di Azione.
11 3.1.3 Il contesto ambientale e storico dell’area centrale delle Serre
Nel conteso sopra richiamato, si colloca l’area centrale delle Serre Calabresi che è caratterizzata dalla presenza di aree e siti di alto valore naturalistico e paesaggistico inseriti in un contesto storico-culturale ricco di testimonianze e di presenze del primo distretto industriale italiano.
L’area centrale delle Serre rappresenta un unicum regionale (ed anche nazionale) per variabilità del paesaggio naturale, la varietà di habitat e specie presenti, le varietà di colture e di ecosistemi e la diversità delle interazioni che si esplicano all’interno e fra ecosistemi ma anche la varietà degli insediamenti urbani. Un’area la cui diversità biologica è rappresentata dalla compresenza dei paesaggi costieri, aridi e secchi delle formazioni dunali costiere (habitat 2110, 2230 e 2260), e di quelli appenninici, freschi e verdeggianti dei boschi di pini, faggi e abeti bianchi del Massiccio delle Serre (habitat 9210, 9220, 9260, 92A0, 9340, 9510, 9530). Negli habitat dell’area, trovano “riparo” specie protette e di interesse conservazioni di rilevanza comunitaria: dal lupo nei boschi delle Serre (cod.
specie M-1352, Canis lupus, IT IT9340118 “Bosco di Santa maria”) all’ululone appenninico, un anfibio scomparso in molti siti dell’appennino centro-settentrionale (Cod. specie 5357, Bombina pachipus, cod. sito IT9340118 Bosco di Santa Maria).
La straordinaria biodiversità dell’area è confermata nella classificazione europea della RETE NATURA 2000 con la presenza di due aree protette, il Parco Naturale Regionale delle Serre (17.115,34 ha) e la Riserva Nazionale biogenetica Cropani-Micone (249,87 ha), 5 Zone Speciali di Conservazioni (IT9340086 Lago dell'Angitola, IT9340119 Marchesale, IT9350121 Bosco di Stilo - Bosco Archiforo, IT9340090 Fiumara di Brattirò (Valle Ruffa), IT9340120 Lacina, IT9350136 Vallata dello Stilaro IT9340118 Bosco Santa Maria) e dalla presenza di numerosi alberi monumentali, habitat di interesse comunitario e specie protette e di interesse conservazionistico.
La vallata della fiumara Stilaro, i suoi monti e i centri urbani ricadenti in essa, da tempo immemore sono stati interessati da una attività industriale legata allo sfruttamento delle miniere e alle attività siderurgiche.
A Mongiana, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana sono state un importante complesso siderurgico realizzato nel 1770 - 1771 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli, parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie, e impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti sia in loco, che presso il polo siderurgico di Pietrarsa, arrivò nel 1860 a dare lavoro a circa 1.500 operai. Travolto dalle vicende legate al processo di unificazione politica della penisola italiana, fu messo in secondo piano da parte del governo sabaudo, ed iniziò un rapido declino, che lo portò a cessare le proprie attività nel 1881. Di recente si è riusciti a recuperare i resti del complesso siderurgico ed è attualmente in corso un restauro con lo scopo di creare un museo-territorio fruibile da turisti e visitatori.
Il distretto industriale ha interessato quasi tutti i Comuni della Vallata dello Stilaro. Fra questi, il Comune di Bivongi ha messo in essere diversi restauri di antichi opifici che oggi costituiscono l’embrione dell’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria. Nel Comune di Pazzano, antico centro minerario, era ubicato il villaggio siderurgico che accoglieva i minatori del centro-nord Italia. Il Comune di Stilo ha puntato il proprio interesse al recupero del villaggio siderurgico di “Chiesa vecchia”.
3.2 Articolazione del Piano di Azione
Il presente Piano di Azione 6.6.1, in continuità e ad integrazione di quanto programmato ed in corso di realizzazione con il precedente Piano di Azione 2014-2020 approvato con DGR 576/2016,
12 prevede la realizzazione di 4 sub-azioni finalizzare alla tutela e alla valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica:
Sub-azione 1: Recupero e realizzazione di infrastrutture e strutture per migliorare la fruizione e la valorizzazione delle fiumare calabresi
La sub-azione 1 sostiene interventi per la realizzazione, implementazione e valorizzazione dei bacini idrografici delle fiumare calabresi mediante la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…), di aree verdi attrezzate (aree pic-nic, orti botanici, parchi avventura, ecc.) nonché interventi per la valorizzazione di elementi storico-culturali non utilizzati, legati alle tradizioni o alla storia del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, etc.), per la realizzazione di centri visita, punti di informazione, ecc..
Gli interventi della sub-azioni sono finalizzati a migliorare la fruizione e valorizzare gli elementi naturalistici di particolare pregio dei bacini fluviali delle fiumare calabresi, realizzando corridoi di interconnessione e di collegamento tra le aree costiere e le aree montane e infrastrutture per la mobilità sostenibile di collegamento con la Ciclovia dei Parchi, ampliando, così, l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.
La sub-azione 1 interessa i bacini fluviali individuati nel precedente paragrafo e non prevede la realizzazione di nuove infrastrutture all'interno di aree protette o di pregio ambientale.
La sub-azione 1 sarà attuata mediante concertazione con i Comuni interessati dagli interventi e individuati, per ciascun ambito, nel par. 2.2.2.
Sud-azione 2: Itinerari naturalistici e culturali nelle Serre Calabresi
La sub-azione 2 interessa l’area centrale delle Serre Calabresi e sostiene due tipologie di interventi di strutturazione e valorizzazione di percorsi naturalistici nell’area del Parco Naturale Regionale delle Serre:
1. Realizzazione dell’itinerario naturalistico Fiume Ancinale – Lago Lacina mediante la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…) e di aree verdi attrezzate;
2. Realizzazione dell’itinerario dell’archeologia industriale del ferro e del carbone, mediante il recupero e riconversione di vecchie miniere, di manufatti industriali dismessi (fonderie, mulini idraulici, altoforni, ..) e dei villaggi dei minatori, al fine di creare eco-musei minerari per la realizzazione di percorsi turistici, laboratori didattici, centri di documentazione, sentieri.
La sub-azione 2 sarà realizzata dell’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre quale soggetto attuatore.
Sub-azione 3: Promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marino-costiere La sub-azione 3 interessa le aree protette marino-costiere delimitate dai perimetri dei parchi marini regionali e delle ZSC localizzate lungo la costa e nelle aree marine prospicenti.
La sub-azione sostiene due tipologie di interventi:
1. Intervento per la delimitazione e la fruizione delle aree protette marino-costiere, mediante l’installazione di segnalamenti marittimi (boe) posti ai limiti dei siti protetti (perimetri dei parchi marini e delle ZSC marine), l’installazione di cartellonistica per la identificazione delle ZSC costiere e dei i parchi marini. La delimitazione e l’identificazione delle zone costiere e marittime dei Parchi Marini Regionali, oltre ad essere condizione
13 necessarie ed indifferibile per poter programmare ed attuare interventi di conservazione e
di tutela degli habitat e delle specie ivi presenti, è considerato un intervento urgente ed indifferibile per rendere identificabili, riconoscibili e fruibili le aree protette marino-costiere quali punti di interesse di valenza naturalistica e turistica.
L’intervento sarà attuato dall’Ente per i Parchi Marini Regionali.
2. Realizzazione del centro regionale per la tutela, promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marine e costiere.
L’intervento prevede la realizzazione del Museo del Mare e della pesca , con la riqualificazione e la valorizzazione della ex-tonnara di Bivona, localizzata a Vibo Marina, un complesso architettonico strutturalmente rappresentativo, che riassume il rapporto uomo-mare vissuto e vivibile nel nostro territorio, che diventi un centro regionale per valorizzazione e promozione della biodiversità marina e luogo della memoria della civiltà del mare oltre che volano di iniziative culturali e didattiche e simbolo dello storico radicamento delle attività produttive legate alla pesca. Attualmente il sito rappresenta uno straordinario esempio di archeologia industriale tra i più significativi d’Italia costituendo un complesso architettonico con diverse strutture destinate alle diverse attività legata alla pesca ed alla lavorazione del tonno.
L’azione è finalizzata a realizzare un museo del Mare e della Pesca per farlo diventare un punto di riferimento per i visitatori, per i ricercatori e per quanti vogliono conoscere, studiare e approfondire la ricchezza di biodiversità dei parchi marini calabresi. L’intervento sarà attuato dal Comune di Vibo Valentia.
Sub-azione 4: Identificazione di siti di particolare interesse naturalistico e realizzazione di un sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi
La sub-azione 4 sostiene due tipologie di interventi trasversali alle sub-azioni programmate nel presente Piano (ma anche di quelle programmate nel Piano di Azione 2014-2020, in fase di attuazione) per la realizzazione di sistemi di monitoraggio e di controllo e di identificazione di habitat e specie di interesse conservazionistico. La sub-azione si articola in due interventi:
1. Attività di coordinamento e supporto tecnico scientifico, a supporto dei soggetti attuatori degli interventi per l’identificazione di siti, localizzati negli ambiti fluviali e marino-costieri interessati, di particolare interesse naturalistico per la presenza di habitat e specie di rilevanza conservazionistica;
2. Realizzazione di un sistema di controllo delle aree protette regionali. Tale intervento interessa le aree protette e le aree della Rete Natura 2000 per garantire un sistema integrato di controllo e monitoraggio, mediante la realizzazione di un sistema di videosorveglianza.
La sub-azione 4 sarà attuata a titolarità regionale, dal Dipartimento Tutela dell’Ambiente - Settore 5, tramite la propria struttura tecnico-scientifica dell’Osservatorio Biodiversità (costituito con DGR n°579/2011 e già operante) che garantirà il coordinamento, la supervisione ed il controllo degli interventi, anche attraverso verifiche in loco, sia in fase di rendicontazione intermedia che in fase di
La sub-azione 4 sarà attuata a titolarità regionale, dal Dipartimento Tutela dell’Ambiente - Settore 5, tramite la propria struttura tecnico-scientifica dell’Osservatorio Biodiversità (costituito con DGR n°579/2011 e già operante) che garantirà il coordinamento, la supervisione ed il controllo degli interventi, anche attraverso verifiche in loco, sia in fase di rendicontazione intermedia che in fase di