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REGIONE CALABRIA. PIANO DI AZIONE per la Valorizzazione Turistica delle Aree di Interesse Naturalistico delle fiumare e dei Parchi Naturali Regionali

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REGIONE CALABRIA

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PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

FONDO SOCIALE EUROPEO

PIANO DI AZIONE

per la Valorizzazione Turistica delle Aree di Interesse Naturalistico delle fiumare e dei Parchi Naturali Regionali

UNIONE EUROPEA

REGIONE CALABRIA

REPUBBLICA ITALIANA

MAGGIO 2021

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Sommario

1. PREMESSA ... 3

IL POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020... 4

2. INTEGRAZIONE E COMPLEMETARIETÀ ... 5

2.1 Il PSR Calabria (FEARS) 2014-2020 ... 5

2.2. Il Piano di Azione 2014/2020 (DGR 576/2016): stato di attuazione ... 6

3. IL PIANO DI AZIONE PER VALORIZZAZIONE TURISTICA DELLE AREE DI INTERESSE NATURALISTICO DELLE FIUMARE E DEI PARCHI NATURALI REGIONALI ... 8

3.1 Il contesto ambientale e paesaggistico ... 8

3.1.1 Le fiumare corridoi ecologici naturali di interconnessione tra la costa e l’entroterra ... 8

3.1.2 Le aree marino-costiere ... 10

3.1.3 Il contesto ambientale e storico dell’area centrale delle Serre ... 11

3.2 Articolazione del Piano di Azione ... 11

3.3 Ammissibilità degli interventi ... 13

3.4 Modalità attuative ... 15

SUB-AZIONE 1 ... 18

RECUPERO E REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE E STRUTTURE PER MIGLIORARE LA FRUIZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLE FIUMARE CALABRESI ... 18

SUB-AZIONE 2 ... 20

ITINERARI NATURALISTICI E CULTURALI NELLE SERRE CALABRESI ... 20

SUB-AZIONE 3 ... 22

PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NELLE AREE MARINO-COSTIERE... 22

SUB-AZIONE 4 ... 26

IDENTIFICAZIONE DI SITI DI PARTICOLARE INTERESSE NATURALISTICO E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI CONTROLLO DEGLI INTERVENTI ... 26

4 STRATEGIA, OBIETTIVI ED AZIONI... 28

5 PIANO FINANZIARIO ... 31

6.1 Piano Finanziario per sub-azione ... 31

6.2 Piano finanziario di dettaglio per sub-azione/interventi ... 32

APPENDICE A: IL CONTESTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO ... 34

CARTOGRAFIE ... 34

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3 1. PREMESSA

La Biodiversità costituisce il nostro capitale naturale perché fornisce servizi ecosistemici che sono alla base dell’economia. La perdita di diversità biologica è la minaccia ambientale che, insieme al cambiamento climatico, preoccupa maggiormente la comunità scientifica e i due fenomeni sono inestricabilmente legati.

La Biodiversità, la straordinaria varietà di specie, di geni e di ecosistemi di cui noi siamo parte integrante, è la nostra assicurazione sulla vita: ci garantisce cibo, acqua pura e aria pulita; ci offre mezzi di riparo e medicine; mitiga le catastrofi naturali, l’azione dei parassiti e le malattie, nonché contribuisce a regolare il clima.

Nel 2010 (DGR n. 845 del 21-12-2010), al fine di arrestare la perdita di biodiversità, la Regione Calabria si è dotata di una propria Strategia Regionale per la Biodiversità, che sta attuando attraverso alcuni strumenti quali:

xPiani di gestione delle ZSC;

xOsservatorio Regionale per la Biodiversità (DGR n. 579 del 16-12-2011);

xPrioritised Action Framework for Natura2000 (PAF);

xRete Ecologica Regionale (approvata con DGR 759/2003).

Nel 2016 (DGR n.576 del 28/12/2016 e smi), nell’ambito della programmazione regionale 2014- 2020, la Regione Calabria - Dipartimento Tutela dell'Ambiente si è dotato un efficiente Piano di Azione (in attuazione delle Azioni 6.5.A1-6.6.1 del POR FERS-FSE 2014-2020) come strumento di integrazione delle esigenze di conservazione e uso sostenibile delle risorse naturali nelle politiche regionali nel settore della Biodiversità.

L’obiettivo centrale degli interventi già attivati nell’ambito dell’Azione POR 6.6.1 mira sostanzialmente al rafforzamento del turismo naturalistico esperienziale nelle aree protette regionali e nei borghi di interesse storico-culturale. Nell’ambito del Piano d’Azione di cui alla citata DGR n.

576/2016 è stata realizzata la “Ciclovia dei Parchi della Calabria” ed un articolato progetto di rilancio della “sentieristica nelle aree protette”.

In coerenza e in continuità con le finalità generali dell’Azione 6.6.1, rivolte alla valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (ARS), e in particolare con quelle della sub- azione 3 (realizzazione di una rete di piste ciclabili e di strutture ad esse connesse finalizzata all'incentivazione della mobilità sostenibile e del cicloturismo), oltre che al fine di rafforzare le azioni già messe in atto si intende portare avanti un ulteriore e nuovo programma organico di interventi finalizzato alla valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico lungo le fiumare calabresi.

Il sistema delle fiumare costituisce un elemento paesaggistico di elevato interesse ecologico e mette in relazione, attraverso un collegamento fisico, gli ecosistemi delle aree protette dell’entroterra (Parchi Nazionali, Parco Regionale e Riserve Regionali) con il Parco Marino Regionale e con le Zone Speciali di Conservazione presenti nelle aree costiere.

Con nota prot. n. 161239 del 08/04/2021 e successiva nota integrativa prot. n. 173259 del 15/04/2021 il Dirigente Generale del Dipartimento Tutela dell’Ambiente ha chiesto al Dipartimento Programmazione Unitaria di riallocare sull’azione 6.6.1 “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica” una somma pari a € 15.000.000,00 attualmente disponibili sull’azione 6.3.1 “Potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione, distribuzione, fognarie e depurative per usi civili” e sull’azione 6.3.3 “Installazione di sistema di monitoraggio delle perdite di rete e di contabilizzazione dei consumi”.

La Giunta Regionale, con propria Deliberazione n° 154 del 27/04/2021, ha assentito alla rimodulazione del Piano Finanziario dell’Asse 6 per effetto della quale la dotazione finanziaria dell’Azione 6.6.1 ha avuto una variazione in aumento corrispondente a 15M€ .

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4 IL POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020

La programmazione regionale dei Fondi SIE 2014-2020 (Fondi strutturali e di investimento europei) riserva alle politiche ambientali l’Obiettivo Tematico OT6 del POR Calabria FESR-FSE 2014- 2020 “Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse”.

Nell’ambito dell’OT6, articolato in Priorità di Investimento, Obiettivi Specifici (OS) ed Azioni, per come già definito nel Piano d'Azione approvato con DGR 576/2016 e smi, la tutela e la valorizzazione della biodiversità regionale è sostenuta da due azioni:

1. L’Azione 6.5.A.1 “Azioni previste nel Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000” per un importo complessivo di € 10.199.185,00. Tale Azione è specificatamente rivolta ad azioni di tutela e conservazione degli habitat e specie della Rete Natura 2000, al fine di migliorare e/o mantenere lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario e contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in ambito terrestre e marino. Nello specifico l’Azione 6.5.A.1 è finalizzata ad attuare le misure prioritarie, sia generali che specifiche, previste nel PAF (Prioritized Action Framework).

2. L’Azione 6.6.1 “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo” per un importo complessivo di € 20.398.370,00.

L’Azione 6.6.1 è, pertanto, finalizzata alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio naturale sostenendo interventi localizzati nelle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) per:

a) migliorare gli standard di offerta e la fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale concentrando le risorse per la valorizzazione delle aree in cui il patrimonio ambientale presenta caratteri di rilevanza naturalistica e paesaggistica;

b) incrementare la fruizione delle aree protette della Regione con un aumento del tasso di attrattività turistica, laddove consenta di migliorare la salvaguardia delle risorse ambientali, nonché una gamma di risultati diversificati che attengono, da un lato alla tutela dei valori naturalistici, dall’altro, alla strutturazione e alla qualificazione dei sistemi di accoglienza e dei servizi collegati alla fruizione turistica.

.

e prevede il sostegno per:.

¾ Tutela e riqualificazione ambientale, attraverso l’identificazione dei siti e delle emergenze naturali da proteggere, la realizzazione di sistemi di monitoraggio e controllo, la realizzazione di interventi di ripristino, recupero e riqualificazione ambientale, la rimozione di detrattori ambientali;

¾ Realizzazione di prodotti e servizi divulgativi e promozionali, in particolare per la messa in rete dei prodotti, servizi e infrastrutture nelle aree protette della Regione;

¾ Recupero e realizzazione di sentieristica e di altre vie di accesso (ippovie, percorsi per diversamente abili, etc.) nelle aree protette della Regione, se previsti dai piani di gestione e senza nuove infrastrutture all'interno di aree protette o di pregio ambientale;

¾ Realizzazione di aree verdi attrezzate per la ricreazione all’area aperta, orti botanici, tipologie di strutture dirette al miglioramento della fruizione del patrimonio ambientale;

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5

¾ Recupero di strutture non utilizzate con caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, etc.) per la realizzazione di centri visita, punti di informazione, ecc.;

¾ Realizzazione di una rete di piste ciclabili e di strutture ad esse connesse finalizzata all’incentivazione della mobilità sostenibile e del cicloturismo.

2. INTEGRAZIONE E COMPLEMETARIETÀ

2.1 Il PSR Calabria (FEARS) 2014-2020

La tutela della biodiversità nella programmazione regionale per lo sviluppo rurale trova accoglimento, prevalentemente, nelle priorità P4 “Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi”

e P5 “Promuovere l’utilizzo efficiente delle risorse e la transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2” del PSR Calabria FEARS 2014-2020.

L’Obiettivo Strategico (OB3) “Sostenibilità, ambiente e cambiamenti climatici” declina l’obiettivo della sostenibilità ambientale in 9 azioni strategiche:

¾ OB3S1, promuovere l’informazione e la diffusione delle conoscenze per la gestione efficiente delle risorse scarse o non rinnovabili e delle aree Natura 2000 e per contenere le pressioni quali quantitative sulle stesse (biodiversità, suolo, acqua, energia);

¾ OB3S2, sostenere la diffusione di comportamenti, soluzioni e pratiche agro-climatico ambientali finalizzata ad una corretta gestione dei territori per il presidio sulla biodiversità (agricola, silvicola e ambientale), e per l’applicazione della Direttiva Quadro sulle acque e degli obiettivi, dei programmi e delle misure del Piano di Bacino del Distretto idrografico di riferimento della Regione per conseguire gli obiettivi ambientali dei singoli corpi idrici;

¾ OB3S3, sostenere azioni ed investimenti non produttivi per il presidio, il ripristino ed il miglioramento dello stato degli habitat e delle specie nelle aree protette e aree Natura 2000, in coerenza con il Prioritized Action Framework (PAF) della Regione Calabria;

¾ OB3S4, promuovere l’informazione e la diffusione delle conoscenze sui fattori di pressione sui cambiamenti climatici, sui potenziali impatti dei cambiamenti climatici, sui maggiori fattori di vulnerabilità e sull’adattabilità agli effetti dei cambiamenti climatici;

¾ OB3S5, sostenere investimenti per il contenimento delle emissioni in atmosfera del settore agricolo, di gas climalteranti prodotti dal comparto agroalimentare e di ammoniaca prodotta dall’agricoltura;

¾ OB3S6, sostenere la diffusione di comportamenti, soluzioni e pratiche agro-climatico ambientali in grado di migliorare l’adattabilità alle principali vulnerabilità del territorio regionale (risorse idriche, qualità dei suoli agricoli e siccità, dissesto idrogeologico, rischio incendi), agli effetti dei cambiamenti climatici, ivi inclusa la mitigazione del rischio erosione, attraverso la trasposizione operativa della Direttiva Alluvioni e del Piano di gestione del rischio alluvioni del Distretto Idrografico di riferimento della Regione;

¾ OB3S7, sostenere il presidio attivo dei territori soggetti a vincoli naturali per contenere i rischi connessi al loro abbandono;

¾ OB3S8, favorire la diffusione della gestione sostenibile delle foreste;

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¾ OB3S9, favorire e sostenere il presidio delle aree forestali attraverso azioni ed interventi di prevenzione incendio (nelle aree a maggiore rischio incendi), disastri naturali e catastrofi e di ripristino di ambienti danneggiati.

L’OB3 è associato alla Focus Area 4A (FA4A) “Biodiversità” che individua i fabbisogni prioritari a cui il PSR intende rispondere.

La FA4A prevede interventi a favore della gestione efficiente dei territori agroforestali finalizzata al miglioramento degli aspetti della biodiversità e precisamente:

a) interventi a sostegno per la redazione e l’aggiornamento dei Piani di Gestione aree Natura 2000 (Misura 7);

b) interventi a sostegno degli impegni agro-climatico ambientali (Misura 10) per favorire la salvaguardia ed il miglioramento della biodiversità agricola (animale e vegetale) della regione;

c) interventi a sostegno degli investimenti non produttivi (Misura 4) con l’obiettivo di favorire la protezione di habitat e specie nell’ambito delle aree Natura 2000 ricadenti in territorio agricolo;

d) interventi di rafforzamento delle conoscenze degli operatori agricoli, forestali ed altri gestori del territorio, ivi inclusi gli enti gestori di siti Natura 2000 (Misura 1) e delle competenze individuali degli stessi operatori (Misura 2).

L’intervento delle misure attivate all’interno della FA4A è in grado di apportare effetti benefici anche sugli obiettivi delle FA4B e 4C, oltre che sulla FA 5E del Programma.

Allo stesso tempo gli obiettivi della FA4A beneficiano dell’intervento delle misure M8, M10, M11 attuate nell’ambito delle focus area FA 4B, FA4C e FA5E del programma.

La FA4A ha una dotazione finanziaria di risorse pubbliche di € 20.151.180

2.2. Il Piano di Azione 2014/2020 (DGR 576/2016): stato di attuazione

La realizzazione degli Interventi di valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico delle fiumare e delle aree protette marino costiere dei Parchi Marini regionali, di cui al presente Piano di Azione, rientra in un articolato Piano di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale regionale e di rilancio del turismo sostenibile, già avviato con il Piano d'Azione di cui alla DGR n. 576/2016 ed orientato, tra l’altro, alla destagionalizzazione dei flussi turistici regionali.

Difatti, al fine di definire una griglia di sub-azioni coerenti ed integrate che consentissero di attuare interventi, efficienti ed efficaci, sugli aspetti più rilevanti e prioritari del ricco e complesso patrimonio di biodiversità della Regione Calabria, la Giunta Regionale, su proposta del Dipartimento Tutela dell'Ambiente-Settore 5, ha approvato con Delibera n° 576 del 28/12/2016 e s.m.i il Piano di Azione, quale strumento operativo per dare attuazione alle Azioni 6.5.A.1 e 6.6.1 del POR Calabria.

L’obiettivo generale del Piano di Azione è stato quello di contribuire a proteggere e ripristinare la biodiversità, con azioni di tutela e conservazione di habitat e specie (Azione 6.5.A.1) e di promuovere e valorizzare le aree di attrazione naturalistica di rilevanza strategia. (Azione 6.6.1).

Relativamente all’Azione 6.6.1, al fine di sostenere interventi per la tutela e valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica, il Piano di Azione ha previsto di attivare 3 sub-azioni:

b1) Sub-azione 1: Realizzazione di prodotti e servizi divulgativi e promozionali, in particolare per la messa in rete dei prodotti, servizi e infrastrutture nelle aree protette e Riserve della Biosfera dell’Unesco della Regione

La sub-azione 1 sostiene la promozione degli attrattori presenti nelle aree protette e nelle Riserve della Biosfera dell’Unesco della nostra Regione attraverso la realizzazione di prodotti e servizi,

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7 preferibilmente a valenza regionale, in grado di qualificare e caratterizzare l’offerta indirizzandola verso flussi turistici nazionali ed internazionali.

I soggetti attuatori (Amici della Terra, Comune di Sersale, Parco dell'Aspromonte, Parco del Pollino, Parco delle Serre, Parco della Sila) hanno avviato la realizzazione degli interventi programmati che sono in un avanzato stato di attuazione.

b2) Sub-azione 2: Recupero e realizzazione di infrastrutture e strutture per migliorare la fruizione del patrimonio ambientale regionale

La sub-azione 2 sostiene interventi per la realizzazione, implementazione e valorizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, percorsi subacquei, ecc…) e di aree verdi attrezzate (aree pic-nic, orti botanici, parchi avventura, ecc.) nonché interventi per la valorizzazione di musei tematici esistenti e per migliorare la fruizione delle aree di pregio (Geositi Unesco, Oasi WWF) ed ampliare così l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.

I soggetti attuatori (Amici della Terra, Comune di Sersale, Parco dell'Aspromonte, Parco del Pollino, Parco delle Serre, Parco della Sila) hanno avviato la realizzazione degli interventi programmati che sono in un avanzato stato di attuazione.

b3) Sub-azione 3: Realizzazione di una rete di piste ciclabili e di strutture ad esse connesse finalizzata all’incentivazione della mobilità sostenibile e del cicloturismo

La presente azione sostiene la realizzazione di un sistema organico di interventi nel comparto della mobilità ciclistica, finalizzato a mettere in rete, attraverso la realizzazione di un unico percorso ciclabile lungo il versante ionico (Pista ciclabile della “Magna Grecia”), le aree di rilevante valenza naturalistica con le aree di grande richiamo culturale quali i luoghi e le città che hanno visto fiorire i tempi della Magna Grecia.

La sub-azione è realizzata dai cinque parchi presenti sul territorio, con il coordinamento del Parco Nazionale della Sila, e gli interventi programmati sono in un avanzato stato di attuazione.

(8)

8 3. IL PIANO DI AZIONE PER VALORIZZAZIONE TURISTICA DELLE AREE DI INTERESSE

NATURALISTICO DELLE FIUMARE E DEI PARCHI NATURALI REGIONALI

Il Piano di Azione per valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico delle fiumare e dei parchi naturali regionali dà continuità al Piano di Azione approvato con DGR 576/2016 e in corso di attuazione, per come sintetizzato nel paragrafo 2.2, integrando e completando gli interventi ivi programmati delineando ulteriori azioni di tutela e valorizzazione che interessano le fiumare calabresi, le aree marino-costiere e l’area centrale delle Serre Calabresi.

3.1 Il contesto ambientale e paesaggistico

Il contesto ambientale e paesaggistico sui cui interviene il presente Piano di Azione riguarda tre macro-aree di connessione naturale regionali:

1. Le fiumare calabresi;

2. Le aree marino-costiere

3. L’area centrale delle Serre Calabresi.

Nei paragrafi successivi vengono descritte le suddette aree. Per un maggiore dettaglio delle rilevanze paesaggistiche e naturalistiche, si rimanda alle cartografie allegate. (Appendice A)

3.1.1 Le fiumare corridoi ecologici naturali di interconnessione tra la costa e l’entroterra Le fiumare rappresentano un elemento di connessione naturale tra le aree interne del territorio regionale e gli ambiti marino-costieri, disegnando potenziali traiettorie di sviluppo ovvero itinerari di fruizione e di valorizzazione che richiedono solamente di essere esplicitati e consolidati.

I fiumi d’altra parte, sono già da qualche anno al centro dell’attenzione in virtù dei numerosi

“Contratti di Fiume” che si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale. Questo rinnovato interesse, questa diffusione capillare sono dovuti alla generale consapevolezza che i fiumi rappresentano un assetto strategico in grado di tenere insieme in maniera virtuosa aspetti naturalistici e valori culturali, dinamiche urbane e territoriali, attività economiche e occasioni di fruizione turistica.

Partendo da questi presupposti, il Piano d'Azione intende sviluppare una mappa degli “itinerari delle fiumare”, individuando in particolare quei percorsi che, attraverso le fiumare, possano collegare le aree interne (ed in particolare i parchi naturali) con le zone costiere. Il tutto attraverso idee progettuali anche infrastrutturali orientate a valorizzare l'esistente e preservare l'integrità dell'ecosistema naturale.

Questi itinerari sono al tempo stesso:

• Concettuali nella misura in cui mirano a creare collegamenti tra i punti di interesse del territorio che ricadono nell’area di influenza del fiume – aree protette, riserve naturali, patrimonio storico-artistico-architettonico, eccellenze eno-gastronomiche, etc;

• Materiali, laddove creino connessioni fisiche lungo i tratti del fiume che lo consentono – sentieri, percorsi pedonali, itinerari ciclabili che innervano la rete esistente.

Nel dettaglio, la procedura di mappatura prevede due livelli di dettaglio:

1. un livello generale di carattere strutturale, con valore di conoscenza e sistematizzazione dei possibili itinerari;

2. un livello più di dettaglio a carattere operativo, che individua, all’interno dei possibili itinerari, dei “transetti” di intervento su cui è possibile prevedere, proporre e promuovere specifiche azioni progettuali.

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9 In tale ambito di valorizzazione e salvaguardia, sulla base delle rilevanze paesaggistiche, della valenza naturalistica nonché della capacità di interconnettere attraverso corridoi ecologici aree protette di rilevanza regionale e nazionale, le aree di intervento individuate sono rappresentate da:

Identità Fluviale Comuni interessati

Entità Naturalistica Interessata

ALLI-CORACE CATANZARO

x PARCO NAZIONALE : Parco Nazionale della Sila x ZSC: Boschi di Decollatura;MonteContrò;Colle Poverella;Pinete del Roncino; Oasi di Scolacium.

FOCE DEL MESIMA -DINAMI

SAN FERDINANDO, ROSARNO, CANDIDONI,

LAUREANA DI BORRELLO, SERRATA, SAN PIETRO DI CARIDA,

DINAMI

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte

x PARCO REGIONALE: Parco Naturale Regionale delle Serre;

x ZSC: Boschi di Santa Maria, Lacina, Prateria, Marchesale, Monte Campanaro.

FIUMARA BONAMICO BOVALINO, SAN LUCA

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;

x ZSC: Monte Fistocchio e Monte Scorda, Montalto, Torrente Ferraina, Pietra Cappa - Pietra Lunga - Pietra Castello, Serro d'Ustra e Fiumara Butrano,

Fiumara Buonamico

FOCE DEL CRATI/ TARSIA - CASSANO-TRIONTO

CASSANO ALLO IONIO, CORIGLIANO

CALABRO, TERRANOVA DA

SIBARI, TARSIA

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale del Pollino x ZSC: Lago di Tarsia, Casoni di Sibari Foce del Fiume

Crati

FIUME NETO CACCURI-SAN GIOVANNI

ROCCA DI NETO, CROTONE, BELVEDERE SPINELLO, CACCURI, SAN

GIOVANNI IN FIORE

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale della Sila x ZSC: Monte Fulscaldo, Fiume Lepre, Fiume Lese,

Foce Neto, Timpa di Cassiano-Belvedere

URIA - CROCCHIO

CROPANI, SELLIA MARINA, ZAGARISE,

SERSALE

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale della Sila;

x RISERVA NATURALE: Riserva Naturale Regionale Valli Cupe

x ZSC: Foce del Crocchio – Cropani, Valle Uria FIUMARA PINTAMMATI -

TRECCARLINI

ARDORE, BOVALINO, BENESTARE, PLATI,

CARERI

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte

x ZSC: Fiumara Careri, Fiumara Buonamico.

ALACO-ANCINALE/PARCO NATURALE REG. DELLE SERRE

SATRIANO, CARDINALE, SIMBARIO, SPADOLA, BROGNATURO, SERRA SAN BRUNO, SAN

SOSTENE

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;

x ZSC: Bosco Santa Maria -Lacina – Bosco di Stilo/Bosco Archiforo.

FIUME OLIVA AMANTEA x ZSC:Fondali Scogli di Isca; Monte Cocuzzo

FIUMARA DASA' DASA', GEROCARNE

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;

x ZSC: Marchesale.

FIUMARA LA VERDE'

BIANCO, CARAFFA DEL BIANCO, SANT’AGATA DEL

BIANCO

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;

x ZSC: Bosco di Rudina, Serro D'Ustra e Fiumara Butrano, Fiumara La Verde

FIUMARA VILLA SAN

GIOVANNI VILLA SAN GIOVANNI x ZPS Costa Viola,

x ZSC: Fondali da Punta Pezzo a Capo dell'Armi, Fondali di Scilla, Monte Scrisi

x FIUMARA AMENDOLEA

BOVA, ROGHUDI, ROCCAFORTE DEL

x PARCO NAZIONALE: Parco Nazionale dell'Aspromonte;

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10 Identità Fluviale Comuni

interessati

Entità Naturalistica Interessata

GRECO, CONDOFURI,

SAN LORENZO, x ZSC: Torrente Menta, Contrada Scala, Fiumara Amendolea

3.1.2 Le aree marino-costiere

In stretta connessione con il reticolo delle fiumare, nelle aree marino-costiere calabresi sono presenti 28 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e 5 Parchi Marini regionali. La gestione, la tutela e la valorizzazione di queste aree è demandata all’Ente per i Parchi Marini Regionali, costituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 138 del 12 dicembre 20171.

L’E.P.M.R. ha una estensione di 4.953,65 ettari ed interessa le aree costiere e marine calabresi più rappresentative e di pregio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e biologico.

PARCHI MARINI Estensione

COSTA DEI GELSOMINI ha 615,856

BAIA DI SOVERATO ha 77,3

SCOGLI DI ISCA ha 69,97

RIVIERA DEI CEDRI ha 484,481

FONDALI CAPOCOZZO-S. IRENE –VIBO MARINA…- TROPEA ha 3.706,047

Totale ha 4.953,654

Fanno parte dell’Ente le due uniche Isole Calabresi, l’Isola di Dino e l’Isola di Cirella, gli scogli di Isca (noti come “Isca Grande” ed “Isca Piccola”), le coste rocciose ed i fondali di Tropea e Capo Vaticano, segnalati come uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea.

Nel perimetro del Parco sono presenti otto Siti di Importanza Comunitaria (SIC Fondali marini dell’Isola di Dino-Capo Scalea IT9310035, SIC Fondali marini dell’Isola Cirella-Diamante IT9310036, SIC Isola di Dino (IT9310034), SIC Isola di Cirella (IT9310037), SIC Spiaggia di Brancaleone (IT9350160), ZSC Fondali di Capocozzo − S. Irene (IT9340094), SIC Fondali di Pizzo Calabro (IT9340092), SIC Fondali di Capo Vaticano (IT9340093).

Tra le specie si segnala la presenza nella Baia di Soverato dell’Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus, le uniche due specie di signatidi della subfamiglia hippocampinae presenti lungo le coste italiane e della “caretta caretta” che nidifica abitualmente nel tratto costiero compreso tra Capo Bruzzano a nord e Punta di Spropoli a sud.

I fondali ricadenti nell’area del Parco sono caratterizzati da uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea e sono caratterizzati da prateria di Posidonia climax, ad alta biodiversità, praterie di margherite di mare, spirografi, spugne. Oltre alla grande ricchezza della diversità biologica è stata rilevata la presenza, sino a pochi anni fa sconosciuta, di importanti colonie di coralligeno con gorgonie (Paramuricea clavata), corallo nero (Antipathella subpinnata) e falso corallo nero (Savalia savaglia).

Oltre alle competenze di tutela, conservazione e valorizzazione delle aree parco, l’E.P.M.R. è stato individuato dalla Giunta Regionale (D.G.R. n. 378/2018) quale Ente Gestore di 28 Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.), venti delle quali esterne alla perimetrazione dei parchi marini, con una estensione di ha 12.816 distribuiti su tutto il territorio costiero e marino della Calabria. Per le suddette ZSC, l’E.P.M.R. sta predisponendo i Piani di Gestione, quale strumento di programmazione, di gestione e di tutela degli habitat e delle specie.

1I preesistenti parchi marini regionali sono stati accorpati con la L.R. 24/2013 che prevede la costituzione di un unico ente di gestione. L’Ente per i Parchi Marini Regionali è stato costituito dopo l’approvazione del Piano di Azione di cui alla DGR n° 576 del 28/12/2016 e, di conseguenza, le 5 aree marine protette non sono state interessate dagli interventi di tutela e valorizzazione realizzati e/o in corso di realizzazione con il suddetto Piano di Azione.

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11 3.1.3 Il contesto ambientale e storico dell’area centrale delle Serre

Nel conteso sopra richiamato, si colloca l’area centrale delle Serre Calabresi che è caratterizzata dalla presenza di aree e siti di alto valore naturalistico e paesaggistico inseriti in un contesto storico- culturale ricco di testimonianze e di presenze del primo distretto industriale italiano.

L’area centrale delle Serre rappresenta un unicum regionale (ed anche nazionale) per variabilità del paesaggio naturale, la varietà di habitat e specie presenti, le varietà di colture e di ecosistemi e la diversità delle interazioni che si esplicano all’interno e fra ecosistemi ma anche la varietà degli insediamenti urbani. Un’area la cui diversità biologica è rappresentata dalla compresenza dei paesaggi costieri, aridi e secchi delle formazioni dunali costiere (habitat 2110, 2230 e 2260), e di quelli appenninici, freschi e verdeggianti dei boschi di pini, faggi e abeti bianchi del Massiccio delle Serre (habitat 9210, 9220, 9260, 92A0, 9340, 9510, 9530). Negli habitat dell’area, trovano “riparo” specie protette e di interesse conservazioni di rilevanza comunitaria: dal lupo nei boschi delle Serre (cod.

specie M-1352, Canis lupus, IT IT9340118 “Bosco di Santa maria”) all’ululone appenninico, un anfibio scomparso in molti siti dell’appennino centro-settentrionale (Cod. specie 5357, Bombina pachipus, cod. sito IT9340118 Bosco di Santa Maria).

La straordinaria biodiversità dell’area è confermata nella classificazione europea della RETE NATURA 2000 con la presenza di due aree protette, il Parco Naturale Regionale delle Serre (17.115,34 ha) e la Riserva Nazionale biogenetica Cropani-Micone (249,87 ha), 5 Zone Speciali di Conservazioni (IT9340086 Lago dell'Angitola, IT9340119 Marchesale, IT9350121 Bosco di Stilo - Bosco Archiforo, IT9340090 Fiumara di Brattirò (Valle Ruffa), IT9340120 Lacina, IT9350136 Vallata dello Stilaro IT9340118 Bosco Santa Maria) e dalla presenza di numerosi alberi monumentali, habitat di interesse comunitario e specie protette e di interesse conservazionistico.

La vallata della fiumara Stilaro, i suoi monti e i centri urbani ricadenti in essa, da tempo immemore sono stati interessati da una attività industriale legata allo sfruttamento delle miniere e alle attività siderurgiche.

A Mongiana, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana sono state un importante complesso siderurgico realizzato nel 1770 - 1771 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli, parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie, e impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti sia in loco, che presso il polo siderurgico di Pietrarsa, arrivò nel 1860 a dare lavoro a circa 1.500 operai. Travolto dalle vicende legate al processo di unificazione politica della penisola italiana, fu messo in secondo piano da parte del governo sabaudo, ed iniziò un rapido declino, che lo portò a cessare le proprie attività nel 1881. Di recente si è riusciti a recuperare i resti del complesso siderurgico ed è attualmente in corso un restauro con lo scopo di creare un museo- territorio fruibile da turisti e visitatori.

Il distretto industriale ha interessato quasi tutti i Comuni della Vallata dello Stilaro. Fra questi, il Comune di Bivongi ha messo in essere diversi restauri di antichi opifici che oggi costituiscono l’embrione dell’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria. Nel Comune di Pazzano, antico centro minerario, era ubicato il villaggio siderurgico che accoglieva i minatori del centro-nord Italia. Il Comune di Stilo ha puntato il proprio interesse al recupero del villaggio siderurgico di “Chiesa vecchia”.

3.2 Articolazione del Piano di Azione

Il presente Piano di Azione 6.6.1, in continuità e ad integrazione di quanto programmato ed in corso di realizzazione con il precedente Piano di Azione 2014-2020 approvato con DGR 576/2016,

(12)

12 prevede la realizzazione di 4 sub-azioni finalizzare alla tutela e alla valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica:

Sub-azione 1: Recupero e realizzazione di infrastrutture e strutture per migliorare la fruizione e la valorizzazione delle fiumare calabresi

La sub-azione 1 sostiene interventi per la realizzazione, implementazione e valorizzazione dei bacini idrografici delle fiumare calabresi mediante la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…), di aree verdi attrezzate (aree pic- nic, orti botanici, parchi avventura, ecc.) nonché interventi per la valorizzazione di elementi storico- culturali non utilizzati, legati alle tradizioni o alla storia del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, etc.), per la realizzazione di centri visita, punti di informazione, ecc..

Gli interventi della sub-azioni sono finalizzati a migliorare la fruizione e valorizzare gli elementi naturalistici di particolare pregio dei bacini fluviali delle fiumare calabresi, realizzando corridoi di interconnessione e di collegamento tra le aree costiere e le aree montane e infrastrutture per la mobilità sostenibile di collegamento con la Ciclovia dei Parchi, ampliando, così, l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.

La sub-azione 1 interessa i bacini fluviali individuati nel precedente paragrafo e non prevede la realizzazione di nuove infrastrutture all'interno di aree protette o di pregio ambientale.

La sub-azione 1 sarà attuata mediante concertazione con i Comuni interessati dagli interventi e individuati, per ciascun ambito, nel par. 2.2.2.

Sud-azione 2: Itinerari naturalistici e culturali nelle Serre Calabresi

La sub-azione 2 interessa l’area centrale delle Serre Calabresi e sostiene due tipologie di interventi di strutturazione e valorizzazione di percorsi naturalistici nell’area del Parco Naturale Regionale delle Serre:

1. Realizzazione dell’itinerario naturalistico Fiume Ancinale – Lago Lacina mediante la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…) e di aree verdi attrezzate;

2. Realizzazione dell’itinerario dell’archeologia industriale del ferro e del carbone, mediante il recupero e riconversione di vecchie miniere, di manufatti industriali dismessi (fonderie, mulini idraulici, altoforni, ..) e dei villaggi dei minatori, al fine di creare eco-musei minerari per la realizzazione di percorsi turistici, laboratori didattici, centri di documentazione, sentieri.

La sub-azione 2 sarà realizzata dell’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre quale soggetto attuatore.

Sub-azione 3: Promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marino-costiere La sub-azione 3 interessa le aree protette marino-costiere delimitate dai perimetri dei parchi marini regionali e delle ZSC localizzate lungo la costa e nelle aree marine prospicenti.

La sub-azione sostiene due tipologie di interventi:

1. Intervento per la delimitazione e la fruizione delle aree protette marino-costiere, mediante l’installazione di segnalamenti marittimi (boe) posti ai limiti dei siti protetti (perimetri dei parchi marini e delle ZSC marine), l’installazione di cartellonistica per la identificazione delle ZSC costiere e dei i parchi marini. La delimitazione e l’identificazione delle zone costiere e marittime dei Parchi Marini Regionali, oltre ad essere condizione

(13)

13 necessarie ed indifferibile per poter programmare ed attuare interventi di conservazione e

di tutela degli habitat e delle specie ivi presenti, è considerato un intervento urgente ed indifferibile per rendere identificabili, riconoscibili e fruibili le aree protette marino-costiere quali punti di interesse di valenza naturalistica e turistica.

L’intervento sarà attuato dall’Ente per i Parchi Marini Regionali.

2. Realizzazione del centro regionale per la tutela, promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marine e costiere.

L’intervento prevede la realizzazione del Museo del Mare e della pesca , con la riqualificazione e la valorizzazione della ex-tonnara di Bivona, localizzata a Vibo Marina, un complesso architettonico strutturalmente rappresentativo, che riassume il rapporto uomo- mare vissuto e vivibile nel nostro territorio, che diventi un centro regionale per valorizzazione e promozione della biodiversità marina e luogo della memoria della civiltà del mare oltre che volano di iniziative culturali e didattiche e simbolo dello storico radicamento delle attività produttive legate alla pesca. Attualmente il sito rappresenta uno straordinario esempio di archeologia industriale tra i più significativi d’Italia costituendo un complesso architettonico con diverse strutture destinate alle diverse attività legata alla pesca ed alla lavorazione del tonno.

L’azione è finalizzata a realizzare un museo del Mare e della Pesca per farlo diventare un punto di riferimento per i visitatori, per i ricercatori e per quanti vogliono conoscere, studiare e approfondire la ricchezza di biodiversità dei parchi marini calabresi. L’intervento sarà attuato dal Comune di Vibo Valentia.

Sub-azione 4: Identificazione di siti di particolare interesse naturalistico e realizzazione di un sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi

La sub-azione 4 sostiene due tipologie di interventi trasversali alle sub-azioni programmate nel presente Piano (ma anche di quelle programmate nel Piano di Azione 2014-2020, in fase di attuazione) per la realizzazione di sistemi di monitoraggio e di controllo e di identificazione di habitat e specie di interesse conservazionistico. La sub-azione si articola in due interventi:

1. Attività di coordinamento e supporto tecnico scientifico, a supporto dei soggetti attuatori degli interventi per l’identificazione di siti, localizzati negli ambiti fluviali e marino-costieri interessati, di particolare interesse naturalistico per la presenza di habitat e specie di rilevanza conservazionistica;

2. Realizzazione di un sistema di controllo delle aree protette regionali. Tale intervento interessa le aree protette e le aree della Rete Natura 2000 per garantire un sistema integrato di controllo e monitoraggio, mediante la realizzazione di un sistema di videosorveglianza.

La sub-azione 4 sarà attuata a titolarità regionale, dal Dipartimento Tutela dell’Ambiente - Settore 5, tramite la propria struttura tecnico-scientifica dell’Osservatorio Biodiversità (costituito con DGR n°579/2011 e già operante) che garantirà il coordinamento, la supervisione ed il controllo degli interventi, anche attraverso verifiche in loco, sia in fase di rendicontazione intermedia che in fase di chiusura degli stessi.

3.3 Ammissibilità degli interventi

Gli interventi individuati (cfr. schede tecniche di attuazione), in piena coerenza con l'Obiettivo Tematico OT6 del POR Calabria 2014/2020, sono rivolti alla tutela e alla valorizzazione di aree di

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14 attrazione naturalistica (Parchi Nazionali - Parchi Naturali Regionali - Aree protette in ambito terrestre

e marino), tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo in parte già avviati con il precedente Piano attuativo dell’Azione 6.6.1.

L'Obiettivo degli interventi programmati, infatti, è quello di generare un aumento del tasso di attrattività turistica e di migliorare la salvaguardia delle risorse naturali. Partendo da questi presupposti, il Piano d'Azione intende sviluppare, tra l'altro, dei percorsi che, attraverso le fiumare, possano collegare le aree interne (ed in particolare i parchi naturali) con le zone costiere. Il tutto attraverso idee progettuali infrastrutturali orientate a valorizzare l'esistente e preservare l'integrità dell'ecosistema naturale ed in piena coerenza con i piani di gestione dei Siti NATURA 2000 e il Prioritized Action Framework (PAF) vigenti.

Inoltre, i progetti esecutivi da realizzare, dovranno essere tali da garantire il miglioramento dei servizi alle persone e alla collettività, con superamento, ove possibile, delle barriere architettoniche e con possibilità di fruizione anche da parte di persone con disabilità.

Sotto il profilo attuativo, al fine di garantire l'effettivo rispetto dei cronoprogrammi è necessario adottare ogni meccanismo utile per la semplificazione della procedura attuativa a cura dei potenziali beneficiari.

Nello specifico, per garantire, già in fase di elaborazione dei progetti per gli interventi esecutivi, il rispetto di indicazioni operative utili ad orientare le attività dei potenziali beneficiari e volte ad assicurare ai progetti medesimi uniformità ed efficacia, in aderenza ai principi ed ai criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo, saranno elaborate, a cura del competente Settore del Dipartimento Tutela dell’Ambiente, specifiche “Linee guida per la progettazione e l’attuazione degli interventi” di cui al presente Piano, cui i beneficiari dovranno attenersi per la progettazione/attuazione delle operazioni.

Di seguito vengono riportati, per completezza documentale, i criteri di selezione dell’Azione 6.6.1 approvati dal Comitato di Sorveglianza.

Tali elementi saranno maggiormente dettagliati nel documento “Linee Guida per la progettazione e l’attuazione degli interventi”, come sopra indicate, da condividere con l’Autorità di Gestione del POR ai fini della loro coerenza programmatica.

Azione POR Requisiti di ammissibilità Criteri di valutazione Criteri di priorità/premialità

6.6.1 - Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (parchi e aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo

- Osservanza delle condizioni previste dal POR: aderenza ai risultati attesi previsti dalla priorità di investimento e dall’Obiettivo specifico e rispondenza alle tipologie di intervento previste dall’Azione

- Localizzazione

dell’intervento nelle aree protette nazionali e regionali (parchi, riserve, ecc.) e nei siti della Rete Natura 2000), entrambi dotati di Piano di Gestione vigente

- Coerenza del progetto con

a) Contributo del progetto/operazione al conseguimento degli obiettivi della priorità/azione

- Capacità dell’intervento di generare un aumento del tasso di attrattività turistica e di migliorare la salvaguardia delle risorse ambientali

b) Efficienza attuativa

- Capacità di governance dell’intervento

- Coerenza del

cronoprogramma rispetto alla realizzazione delle attività progettuali

- Rispondenza a strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico - Intervento che agevola la

fruizione da parte di persone con disabilità;

- Integrazione con i progetti proposti da imprese sociali che operano per il miglioramento dei servizi alle persone e alla collettività

- Integrazione con interventi di diffusione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali

(15)

15

i Piani di Gestione dei siti Natura 2000 e il Prioritized Action Framework (PAF) vigenti

- Gli investimenti in aree protette dovranno essere coerenti con i piani di gestione vigenti delle stesse anche in termini di numero massimo di visitatori autorizzati.

- I progetti infrastrutturali devono essere orientati a valorizzare l'esistente e preservare l'integrità dell’ecosistema

c) Qualità intrinseca della proposta e integrazione con altri interventi

- Innovatività in termini di tecniche di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale

- Previsione di adeguate modalità di informazione e di educazione ambientale - Capacità dell’intervento di

integrarsi con altre aree, siti o interventi analoghi - Minimizzazione dei costi

ambientali

- Applicazione, nelle procedure di

- Contributo alla

promozione della parità fra uomini e donne e non discriminazione e dello sviluppo sostenibile (di cui agli articoli 7 e 8 del Regolamento (UE) n.

1303/2013)

3.4 Modalità attuative

Il Piano di Azione sarà attuato attraverso procedure a regia e a titolarità regionale.

La procedura a regia regionale è ritenuta la più idonea ed efficace, soprattutto per garantire una tempistica certa nella fase di realizzazione degli interventi programmati nell’ambito delle sub-azioni 1, 2 e 3, in quanto tutti i potenziali beneficiari coincidono con gli Enti territorialmente competenti.

Nell’ambito della sub Azione 1, inoltre, è preferita la procedura concertativa finalizzata anche all’individuazione di un soggetto capofila.

In particolare, e sempre con riferimento alla sub-azione 1, la procedura di concertazione sarà svolta dal competente Settore del Dipartimento Tutela dell’Ambiente e coinvolgerà le amministrazioni comunali i cui territori sono ricompresi nel bacino idrografico di riferimento.

Attraverso la concertazione sarà individuato il soggetto attuatore - Comune/i capofila - responsabile della progettazione esecutiva e dell’attuazione dell'intervento, nonché il coinvolgimento di altri attori interessati al progetto di valorizzazione del territorio, rendendo altresì disponibili le proprie esperienze.

Ciò al fine di ottenere un prodotto condiviso dal territorio e dalla cittadinanza attiva che lo abita.

Per quanto attiene alla sub-azione 2 relativa alla realizzazione di itinerari ambientali e storico- culturali nell’area centrale delle serre calabresi, il soggetto attuatore è l’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre, nel cui territorio di competenza ricadono gli interventi programmati.

Per quanto attiene alla sub-azione 3 relativa alla valorizzazione e la tutela del patrimonio naturale marino-costiero, il soggetto attuatore è il Comune di Vibo Valentia .

La sub-azione 4 sarà realizzata dal Settore Parchi ed Aree Protette del Dipartimento Tutela dell'Ambiente che si avvarrà del supporto tecnico -scientifico dell’Osservatorio Regionale per la Biodiversità di cui alla DGR 579 del 16/12/2011.



Per l’acquisizione di beni e servizi, i soggetti attuatori saranno tenuti ad adottate procedure di evidenza pubblica ai sensi e nel rispetto del D.lgs n. 50/2016 e smi.

(16)

16 I soggetti attuatori potranno attivare collaborazioni scientifiche per il raggiungimento di obiettivi

comuni con istituzioni pubbliche di ricerca, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 15 della Legge 241/90 e smi.

 

(17)

17























SCHEDE TECNICHE DI ATTUAZIONE

(18)

18 SUB-AZIONE 1

RECUPERO E REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE E STRUTTURE PER MIGLIORARE LA FRUIZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLE FIUMARE CALABRESI

Descrizione Gli interventi attivabili con la sub-azione 1 devono perseguire fini conoscitivi- turistici-salutistici idonei a migliorare la fruizione delle aree e ampliare l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.

La sub-azione 1 sostiene interventi per la realizzazione, implementazione e valorizzazione dei bacini fluviale delle fiumare calabresi mediante la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…), di aree verdi attrezzate (aree pic-nic, orti botanici, parchi avventura, ecc.) nonché interventi per la valorizzazione di elementi storico-culturali non utilizzati legati alle tradizioni o alla storia del territorio (es.

fortini, mulini, strutture rurali, etc.) per la realizzazione di centri visita, punti di informazione, ecc..

Gli interventi della sub-azioni sono finalizzati a migliorare la fruizione e valorizzare gli elementi naturalistici di particolare pregio dei bacini idrografici delle fiumare calabresi, realizzando corridoi di interconnessione e di collegamento tra le aree costiere e le aree montane e infrastrutture per la mobilità sostenibile di collegamento con la Ciclovia dei Parchi, ampliando, così, l’offerta di servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante tutto l’arco dell’anno.

Si intende portare avanti un programma organico di interventi finalizzato alla valorizzazione turistica delle aree di interesse naturalistico rappresentata dalle fiumare calabresi, mettendo in relazione, attraverso un collegamento fisico, gli ecosistemi delle aree protette dell’entroterra (Parchi Nazione, Parco Regionale e Riserve Regionali) con il Parco Marino Regionale e con le Zone Speciali di Conservazione presenti nelle aree costiere e marine.

Si dovrà sviluppare una mappa degli “itinerari delle fiumare”, individuando in particolare quei percorsi che, attraverso le fiumare, possano collegare le aree interne (ed in particolare i parchi naturali) con le zone costiere.

I bacini fluviali interessati sono stati individuati nell’analisi di contesto (parag.

4.1).

Questi itinerari potranno essere tali da:

x creare collegamenti tra i punti di interesse del territorio che ricadono nell’area di influenza del fiume – aree protette, riserve naturali, patrimonio storico-artistico-architettonico, eccellenze eno-gastronomiche, etc;

x creare connessioni fisiche lungo i tratti del fiume che lo consentono – sentieri, percorsi pedonali, itinerari ciclabili che innervano la rete esistente.

Le proposte progettuali relativi alla realizzazione di percorsi ed itinerari dovranno, per quanto possibile, in relazione alle condizioni logistiche dei percorsi, agevolare la fruizione anche parziale da parte di persone con disabilità.

Il Dipartimento tutela dell'Ambiente - Settore 5, per il tramite della propria Struttura Tecnica dell'Osservatorio della Biodiversità, espleterà il coordinamento tecnico e scientifico dei progetti.

Modalità di attuazione Procedure ad evidenza pubblica e/o concertazione

(19)

19 Tipo di sostegno Sovvenzione a fondo perduto

Beneficiari Enti pubblici - Coordinamento Regione Calabria Localizzazione

dell’intervento

Intero territorio regionale con benefici diretti nelle Aree Protette e nei siti Natura 2000

Costi ammissibili Costi diretti connessi alla realizzazione degli interventi Dotazione finanziaria

assegnata

€ 11.300.000,00

Aliquote del sostegno L’aliquota del sostegno è pari al 100% delle spese ammissibili.

Criteri di ammissibilità e di selezione

I criteri di selezione faranno riferimento al corrispondente documento approvato dal Comitato di Sorveglianza

Cronoprogramma Per la realizzazione della presente azione è previsto un arco temporale di 18 mesi.

Fasi procedurali PERIODO DI REALIZZAZIONE DELLA SUB-AZIONE MESI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Procedura di

concertazione Definizione progetta esecutiva e valutazione Realizzazione degli interventi

Verifiche finali

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20 SUB-AZIONE 2

ITINERARI NATURALISTICI E CULTURALI NELLE SERRE CALABRESI

Descrizione La sub-azione 2 interessa l’area centrale delle Serre Calabresi e sostiene due tipologie di interventi di strutturazione e valorizzazione di percorsi naturalistici nell’area del Parco Naturale Regionale delle Serre:

1. Realizzazione dell’itinerario naturalistico Fiume Ancinale – Lago Lacina 2. Realizzazione dell’itinerario dell’archeologia industriale del ferro e del

carbone.

Il primo intervento prevede il recupero e la realizzazione di sentieristica (ippovie, percorsi per diversamente abili, ciclovie e piste ciclabili, percorsi per il trekking…) e di aree verdi attrezzate lungo il Fiume Ancinale, nel tratto compreso tra il Comune di Serra San Bruno ed il Comune di Cardinale, e del Lago Lacina, un bacino artificiale costruito con lo sbarramento del fiume Alaco, che si estende alle spalle del Comune di Brognaturo.

L’importanza che il SIC “Lacina” ha nel conteso regionale e nazionale è dovuto al fatto che è una delle poche zone umide montane meridionali, all’alta concentrazione di specie rare, relitte e a limite di distribuzione e alla elevata ricchezza di habitat che esso contiene. La Pianura della Lacina, avente codice sito IT 9340120, ha una superficie di 326 S(ha). Essa comprende l’habitat 9220 Appennine Beech forests with Abies alba 9210 , Appennine Beech forests with Taxus and Ilex. La Lacina, fa parte del comprensorio montano delle Serre Calabre e si trova ad un’altitudine tra 970 - 1028 m. Ciò che la rende importante al livello comunitario è la presenza di fitocenosi igrofile rare, ricche di specie ad areale relitto, rare o endemiche. Al suo interno si trova l’unica popolazione calabrese di Menyanthes trifoliata che si trova al limite meridionale del suo areale. Per quanto riguarda la flora, in questa vasta pianura sono presenti più di 300 specie, di cui circa il 26 % è rappresentato da specie rare. Numerose specie sono di interesse fitogeografico. I principali habitat sono rappresentati dalle: faggete, alnete arbusteti xerofili. Più esternamente all’area troviamo anche delle Pinete ed incolti. Vivono inoltre popolazioni di alcune specie rare come Carex rostrata, Carex sp.pl.,.

Il secondo intervento è finalizzato al recupero ed alla valorizzazione in chiave ambientale e turistica del patrimonio storico-archeologico legato alla pre- esistenza dell’industria del ferro e del carbone che interessa l’area della alta valle dello Stilaro-Allaro e i boschi della Mongiana e delle Serre. L’intervento si colloca in un’area ad alto valore ambientale e paesaggistico (caratterizzata dalla presenza del Parco delle Serre, della Riserva Nazionale biogenetica Cropani- Micone, da 5 Zone Speciali di Conservazioni e dalla presenza di numerosi alberi monumentali, habitat di interesse comunitario e specie protette e di interesse conservazionistico).

L’intervento prevede il recupero e riconversione di vecchie miniere, di manufatti industriali dismessi (fonderie, mulini idraulici, altoforni, ..) e dei villaggi dei minatori, al fine di creare eco-musei minerari per la realizzazione di percorsi turistici, laboratori didattici, centri di documentazione, sentieri.

Modalità di attuazione Procedure ad evidenza pubblica Tipo di sostegno Sovvenzione a fondo perduto

Beneficiari Ente Parco Naturale Regionale delle Serre Localizzazione

dell’intervento

Parco Regionale delle Serre

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21 Costi ammissibili Costi diretti connessi alla realizzazione degli interventi

Dotazione finanziaria assegnata

€ 1.450.000,00

Aliquote del sostegno L’aliquota del sostegno è pari al 100% delle spese ammissibili.

Criteri di ammissibilità e di selezione

I criteri di selezione faranno riferimento al corrispondente documento approvato dal Comitato di Sorveglianza

Cronoprogramma Per la realizzazione della presente sub-azione è previsto un arco temporale di 18 mesi.

Fasi procedurali PERIODO DI REALIZZAZIONE DELLA SUB-AZIONE MESI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Procedura di

concertazione Definizione progetta esecutiva e valutazione Realizzazione degli interventi

Verifiche finali

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22 SUB-AZIONE 3

PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NELLE AREE MARINO-COSTIERE



Descrizione I cinque Parchi Marini Regionali calabresi sono stati istituiti, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 10/2003, e precisamente con:

- Legge Regionale n. 9 del 21/04/2008 istituzione del “Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri";

- Legge Regionale n. 10 del 21/04/2008 istituzione del “Parco Marino Regionale Baia di Soverato";

- Legge Regionale n. 11 del 21/04/2008 istituzione del “Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini”;

- Legge Regionale n. 12 del 21/04/2008 istituzione del “Parco Marino Regionale Scogli di Isca";

- Legge Regionale n. 13 del 21/04/2008 istituzione del “Parco Marino Regionale Fondali di Capocozzo - S. Irene - Vibo Marina - Pizzo - Capo Vaticano - Tropea".

I parchi regionali hanno personalità di diritto pubblico e sono sottoposti alla vigilanza della Regione Calabria (art. 12, comma 1, LR 10/2003).

La Legge Regionale 16 maggio 2013 n. 24 avente ad oggetto “Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità“ - art. 9 – ha accorpato i cinque parchi marini istituendo l’Ente per i parchi marini regionali – ente strumentale della Regione - cui vengono demandate le funzioni tecnico operative e gestionali nel settore della tutela dei beni ambientali con particolare riferimento ai parchi marini regionali. Ai sensi dell'art. 3 della norma appena citata, con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 195 del 28/12/2016 è stato istituito l’EPMR, con la contestuale decadenza dei pre-esistenti organi dei parchi e la nomina del Commissario Straordinario. L’EPMR è stato costituito con decreto del PGR n. 138 del 12 dicembre 2017.

Le leggi regionali istitutive dei parchi marini definiscono la loro perimetrazione.

Dalla loro istituzione ad oggi, il perimetro dei parchi marchi marini è rimasto solo un atto amministrativo e non è stata avviato nessun intervento per la delimitazione dell’area protetta in ambito marino e costiero.

Inoltre, l’EPMR è stato individuato 28 ZSC marine costiere (D.G.R. n. 378/2018) che, ad oggi, per le quali sono in fase di redazione di Piani di Gestione ma che sono in buona parte sconosciute sia alle popolazioni residenti che ai fruitori delle aree.

La sub-azione 3 interessa le aree protette marino-costiere delimitate dai perimetri dei parchi marini regionali e delle ZSC localizzate lungo la costa e nelle aree marine prospicenti.

La sub-azione sostiene due tipologie di interventi:

1. Intervento per la delimitazione e la fruizione delle aree protette marino- costiere.

2. Realizzazione del centro regionale per la tutela, promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marine e costiere.

1. Intervento per la delimitazione e la fruizione delle aree protette marino-costiere.

(23)

23 L’intervento prevede l’installazione di segnalamenti marittimi (boe) posti ai limiti dei siti protetti (perimetri dei parchi marini e delle ZSC marine), l’installazione di cartellonistica per la identificazione delle ZSC costiere e dei i parchi marini. La delimitazione e l’identificazione delle zone costiere e marittime dei Parchi Marini Regionali, oltre ad essere condizione necessarie ed indifferibile per poter programmare ed attuare interventi di conservazione e di tutela degli habitat e delle specie ivi presenti, è considerato un intervento urgente ed indifferibile per rendere identificabili, riconoscibili e fruibili le aree protette marino-costiere quali punti di interesse di valenza naturalistica e turistica.

L’azione ha come oggetto la realizzazione di segnalamenti marittimi e cartellonistica a terra allo scopo di delimitare le aree del Parco Marino Regionale che comprende i seguenti siti: “Riviera dei Cedri”, “Scogli di Isca”, “Fondali di Capocozzo”, “Costa dei Gelsomini” e “Baia di Soverato”.

Si prevede di realizzare 51 segnalamenti marittimi e 8 segnalamenti a terra da installare sulla costa in corrispondenza delle frontiere dei siti citati. In particolare, per gli interventi previsti a mare, si prevede la realizzazione dei segnalamenti marittimi posti ai limiti dei siti che individuano il Parco Marino Regionale, da posare secondo tre tipologie di ormeggio, in funzione della profondità media di installazione degli stessi:

• segnalamento marittimo fino alla profondità di 15 m;

• segnalamento marittimo compreso tra le profondità di 15 m e 35 m;

• segnalamento marittimo oltre la profondità di 35 m fino alla profondità media di 55 m.

Nell'ambito delle attività svolte sono state raccolte le informazioni necessarie ad individuare le zone interessate dagli interventi e le caratteristiche del fondale; sulla base di ciò è stato possibile individuare la tipologia di segnalamento marittimo da installare, in conformità con quanto previsto dal Codice della Navigazione, caratterizzato dai seguenti elementi:

• Corpo boa, dotato di fanale e miraglio radarabile;

• Jumper (presente o meno in funzione del tipo di ormeggio);

• corpi morti, catene, cavi e tutti gli elementi di collegamento necessari;

• tre tipologie di ormeggi, in funzione della profondità media dei fondali;

E’ stata inoltre prevista l'installazione di 8 segnalamenti a terra da installare sulla costa in corrispondenza delle frontiere dei siti che compongono il Parco Marino Regionale.

Per quanto attiene alle 28 ZSC, l’intervento prevede l’installazione della cartellonistica a terra con la segnalazione del perimetro, degli habitat e delle specie e le attività consentite e vietate. Si prevede la realizzazione 56 tabelloni di dimensioni minime 3x2mt, dotati di tecnologia digitale (QRcode) e di 150 pannelli informativi e direzionali per segnalare la presenza di habitat, specie e percorsi naturalistici.

2. Realizzazione del centro regionale per la tutela, promozione e valorizzazione della biodiversità delle aree marine e costiere.

L’intervento prevede la realizzazione del Museo del Mare e della Pesca, con la riqualificazione e la valorizzazione della ex-tonnara di Bivona, localizzata a Vibo Marina, un complesso architettonico strutturalmente rappresentativo, che riassumere il rapporto uomo-mare vissuto e vivibile nel nostro territorio, che diventi un centro regionale per valorizzazione e promozione della biodiversità marina oltre che volano di iniziative culturali e didattiche e simbolo dello storico radicamento delle attività produttive legate alla pesca.

Il Complesso Architettonico della tonnara di Bivona, meglio di qualsiasi altra struttura si presta a tale scopo, per la sua doppia valenza di bene storico in grado

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