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- Politiche per il lavoro e la formazione professionale

Nel documento deliberazione n. 6 (pagine 110-113)

L’obiettivo strategico rimane quello di sostenere il lavoro e l’occupazione quali elementi prioritari e fondanti attorno ai quali ricostruire la ripresa economica ed il rinnovamento del modello di sviluppo del nostro territorio.

La strategia individuata è duplice: da un lato il rafforzamento delle competenze del capitale umano per favorire il rilancio competitivo delle imprese e dall’altra il potenziamento e miglioramento dei Centri per l’Impiego quali strutture ad alta potenzialità di impatto sul quadro occupazionale del territorio, così come previsto dalla legge 28/03/2019, n. 26.

In questa visione, il d.lgs. 150/2015 e la citata legge 26/2019 pongono in capo alle Regioni il compito di garantire livelli essenziali di prestazioni attraverso meccanismi coordinati di gestione delle politiche del lavoro da mettere in campo attraverso i Centri per l’Impiego nel rispetto di alcuni principi cardine, tra i quali:

 Programmazione di politiche attive a livello regionale, anche cofinanziate con il Fondo sociale europeo;

 Attuazione di interventi e misure di politica attiva nazionali ed europee;

 Innovazione delle modalità di gestione dei servizi per il Collocamento Disabili;

 Individuazione di azioni di politica attiva del lavoro capaci di generare nuova occupazione stabile e di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro;

 Strutturazione di un sistema di monitoraggio dell’andamento occupazionale, dei fabbisogni formativi e dell’efficacia delle azioni implementate;

 Sostegno e promozione dello spirito imprenditoriale nei giovani, intervenendo anche per favorire il ricambio generazionale e la costituzione di reti tra le imprese del territorio per vincere le sfide dei mercati internazionali;

 Definizione di un sistema coordinato di azioni che faciliti l’integrazione delle politiche per la formazione-istruzione, dell’orientamento, del lavoro e dello sviluppo produttivo, l’integrazione delle misure e degli strumenti disponibili e l’integrazione finanziaria tra i fondi comunitarie e le risorse pubbliche e private.

L’obiettivo strategico è garantire lo sviluppo di un Sistema dei Servizi per l’Impiego sempre più orientato a:

 L’inclusività e la garanzia dei diritti fondamentali esigibili, sviluppando la capacità di intercettare le domande e i bisogni delle persone in cerca di lavoro e delle imprese;

 L’integrazione tra politiche attive del lavoro ed ammortizzatori sociali nell’ottica della condizionalità;

 La creazione di una rete territoriale di raccordo pubblico-Privato con governance pubblica, con l’obiettivo di migliorare il sostegno alla persona e l’accompagnamento della stessa nel mercato del lavoro;

 La promozione di partenariati con gli attori del sociale territoriale attraverso protocolli operativi finalizzati al sostegno occupazionale di persone a marginalità sociale;

 La standardizzazione delle procedure e dell’operatività dei CPI attraverso l’elaborazione di linee guida a valenza regionale;

 Il rafforzamento della motivazione degli operatori dei Centri Impiego, anche attraverso azioni di formazione mirate a qualificare e aggiornare le competenze individuali;

 L’individuazione di forme di collaborazione, integrazione e sinergia con i servizi accreditati per il mercato del lavoro;

 La messa a punto di dispositivi di monitoraggio e verifica dei risultati, al fine di rilevare il miglioramento della qualità dei servizi ed il conseguimento degli obiettivi fissati a livello comunitario e nazionale.

La riforma attuata dalla legge 183/2014 e successivi Decreti attuativi delinea una serie di attività che costituiscono Livelli essenziali di Prestazioni (LEP) dei Centri per l’impiego. In linea con le disposizioni nazionali in materia di Lavoro e Servizi per l’Impiego, l’amministrazione regionale nel corso del 2019 ha perseguito il processo riorganizzativo inauguratosi nel 2018 con il trasferimento nei ruoli regionali del personale provinciale impiegato nei Centri per l’Impiego.

L’emanazione della legge 28/03/2019, n. 26 relativa all’istituzione del Reddito di Cittadinanza contiene al suo interno anche disposizioni e risorse finanziarie per procedere nel triennio 2019-2021 ad un consistente potenziamento delle risorse umane. Queste ulteriori disposizioni, unite ad un processo riorganizzativo interno delle strutture della Regione Marche deputate alla materia, è impegnato a conseguire l’armonizzazione del Sistema Regionale dei Servizi per l’Impiego all’interno di una governance regionale snella ed efficace, a

valenza e supporto trasversale, per assicurare il necessario coordinamento tra le varie strutture regionali come pure alla collaborazione tra i servizi pubblici e quelli privati.

L’attività dei CPI prevede anche una serie di azioni coordinate dalla struttura regionale centrale in raccordo con l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro - ANPAL SERVIZI SpA - soprattutto in relazione alla operatività locale di politiche e programmi nazionali, fra questi:

 Gestione dello stato di disoccupazione e conferimento degli stati occupazionali attraverso la cooperazione informatica fra sistema regionale e Sistema informativo nazionale;

 Gestione dei rapporti con INPS per il sistema sanzionatorio previsto dalla condizionalità applicata ai soggetti percettori di interventi sostitutivi del reddito;

 Gestione di misure di contrasto alla povertà – Reddito di Cittadinanza;

 Gestione del programma di assistenza intensiva alla ricollocazione attraverso l’applicazione dell’Assegno di ricollocazione;

 La messa a punto di dispositivi di monitoraggio e verifica dei risultati, al fine di rilevare il miglioramento della qualità dei servizi ed il conseguimento degli obiettivi fissati a livello comunitario e nazionale;

 Individuazione di una metodologia di intervento nei confronti dei lavoratori dipendenti da imprese in crisi mediante presa in carico dei disoccupati e somministrazione di servizi e politiche attive sempre più

“personalizzate” da mettere a regime quale ordinario processo di lavoro in uso presso tutti i Centri Impiego.

Un impegno particolare è dedicato alla messa a punto dei sistemi operativi e di modelli organizzativi integrati con i Servizi Sociali dei Comuni per la gestione del Reddito di Cittadinanza nel sistema operativo dei Centri Impiego e per potenziare la dotazione organica di queste strutture attraverso acquisizione di nuovo personale (secondo le linee programmatiche del piano di potenziamento approvate con DGR n. 1664 del 23/12/2019 in corso di I° aggiornamento e monitoraggio annuale). Altrettanto strategico è ritenuto l’obiettivo di un ammodernamento tecnologico e della connettività oltre che l’adeguamento delle sedi che ospitano i Centri.

L’obiettivo strategico in materia di formazione professionale è attuare misure che garantiscano un costante accrescimento della qualità e dell’efficacia del sistema della formazione e dell’orientamento professionale agendo attraverso:

 il coinvolgimento delle imprese, dei centri per l’impiego, degli ambiti sociali e degli stakeholder locali per individuare i fabbisogni formativi e favorire un maggior raccordo tra l’offerta formativa proposta e i fabbisogni di professionalità e competenze del mercato del lavoro;

 l’aggiornamento degli operatori del sistema formativo regionale;

 la ricerca di metodologie didattiche e di orientamento innovative e rispondenti a favorire l’apprendimento e a delineare con obiettività e consapevolezza il proprio percorso di carriera;

 l’integrazione del sistema regionale di accreditamento delle agenzie formative, delle Academy aziendali e delle botteghe scuola;

 il monitoraggio costante delle azioni formative attivate e la valutazione dei loro esiti;

 la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure di attuazione delle azioni formative per rispondere con maggiore tempestività ed efficacia ai processi di cambiamento e di innovazione del sistema produttivo.

La scelta prioritaria dell’Amministrazione è quella di definire l’offerta formativa per la qualificazione e l’aggiornamento dei lavoratori in relazione ai settori produttivi trainanti della Regione Marche prevalentemente attraverso le risorse finanziare dell’FSE coinvolgendo le imprese locali nei processi formativi della scuola, del sistema della formazione, delle Università, dei Centri di ricerca al fine di contaminare questi sistemi con i fabbisogni emergenti del sistema produttivo consentendo un costante aggiornamento delle competenze trasferite agli studenti e ai fruitori della formazione.

La strategia operativa è quella di far convergere e dialogare i vari interventi formativi che si sviluppano su differenti livelli: Sistema dell’Istruzione, ITS, IFTS, Master, ecc. e convergenza finanziaria con altri fondi strutturali come il FESR e il FEASR.

L’integrazione dei fondi, FESR e FSE, viene posta anche alla base delle strategie delle Aree Urbane e delle Aree Interne (ITI).

Verrà poi rinnovato il sistema della formazione life long learning: progetto MARLENE (Marche Learning Network), risultato particolarmente funzionale nell’ambito della formazione continua.

Il Repertorio regionale delle qualifiche professionali coordinato con l’Atlante Nazionale delle qualifiche è ora pienamente operativo e viene ordinariamente utilizzato sia per la rilevazione dei fabbisogni formativi sia per la gestione dei corsi di formazione.

Per completare l’offerta formativa regionale saranno messe a punto le nuove disposizioni attuative dei percorsi di IeFP e la loro integrazione con l’offerta formativa IFTS e ITS, con una particolare attenzione anche al sistema di istruzione permanente per gli adulti.

Azioni innovative verranno attivate attraverso l’impiego di Voucher formativi per disoccupati e occupati, funzionali ad accedere all’offerta formativa del Catalogo FORMICA, aggiornato e adattato ai fabbisogni del territorio, per una qualificazione “personalizzata” delle risorse umane.

Un significativo impegno è rivolto alla razionalizzazione e messa a sistema dell’offerta di Orientamento permanente al fine di armonizzare gli investimenti professionali e finanziari dedicati a questa attività dai soggetti che vi intervengono, andando a superare ogni possibile sovrapposizione e integrando le energie verso il conseguimento dell’obiettivo comune.

Strutture di riferimento: Servizio Attività Produttive Istruzione e Lavoro; PF Gestione Mercato del lavoro e servizi per il lavoro (pubblici e privati); P.F. Istruzione, Formazione, Orientamento e Servizi Territoriali per la Formazione; P.F. Promozione e sostegno alle Politiche Attive del Lavoro, corrispondenti servizi territoriali e aree di crisi.

Missione 15 – Programma 01

Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

Struttura di riferimento: PF Gestione Mercato del lavoro e servizi per il lavoro (pubblici e privati).

Missione 15 – Programma 02 Formazione professionale

Struttura di riferimento: P.F. Istruzione, Formazione, Orientamento e Servizi Territoriali per la Formazione.

Missione 15 – Programma 03 Sostegno all’occupazione

Struttura di riferimento: P.F. Promozione e sostegno alle politiche attive per il lavoro e corrispondenti servizi territoriali

Missione 15 – Programma 04

Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale

Strutture di riferimento: P.F. Promozione e sostegno alle politiche attive per il lavoro e corrispondenti servizi territoriali; P.F. Controlli di secondo livello e auditing.

Nel documento deliberazione n. 6 (pagine 110-113)