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A - POLITICHE DI MONITORAGGIO E DI REGOLAZIONE DELLA DOMANDA DI MOBILITÀ - (VOL.2, PAR.5.1)

Nel documento RAPPORTO AMBIENTALE (pagine 138-144)

Rapporto Ambientale

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6.1. Politiche di monitoraggio e di regolazione della domanda di mobilità Tabella 6.1

A - POLITICHE DI MONITORAGGIO E DI REGOLAZIONE DELLA DOMANDA DI MOBILITÀ - (VOL.2, PAR.5.1)

AZIONI

1)Politiche di regolazione della domanda di mobilità

a Adozione al protocollo FFFS (Fossil Fuel Free Streets)

c La Congestion Charge (-> Pollution Charge)

Discipline per la sosta tariffaria

Rimodulazione compatta del sistema della sosta a tariffazione oraria su strada

2) Sviluppo degli ITS (Intelligent Transport System) per il controllo, il monitoraggio e l'infomobilità

b Ampliamento della dotazione di infrastrutture e aggiornamento tecnologico

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123 6.1.1 Conclusioni - Politiche di monitoraggio e di regolazione della domanda di mobilità

Una lettura della matrice di coerenza interna tra le azioni dello scenario di Piano: A - Politiche di monitoraggio e di regolazione della domanda di mobilità - (vol.2, par.5.1) e gli obiettivi generali e specifici del PUMS, porta ad affermare che tra le azioni e gli obiettivi di Piano esiste una buona coerenza: tutte le azioni sono coerenti con almeno un obiettivo e, vice versa, ogni obiettivo generale vede attuata la propria finalità in almeno una azione di Piano.

Tra gli obiettivi di Roma Capitale vi sono sia quello di “ridurre progressivamente le emissioni di CO2 causate dal traffico”, sia quello di “organizzare integralmente il centro storico per isole ambientali, estendendo progressivamente le zone a traffico limitato alle aree esterne permettendo la circolazione ai soli mezzi a basse emissioni”.

Tali obiettivi sono coerenti con le normative di carattere Europeo, Nazionale e Regionale sulla qualità dell'aria e sulla qualità acustica ambientale, che sono rivolte a proteggere i cittadini per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione agli inquinanti atmosferici, al particolato e al rumore ambientale.

Tra le azioni prese in considerazione relative alle Politiche di regolazione della domanda di mobilità, l’Adozione al protocollo FFFS (Fossil Fuel Free Streets) risulta coerente in maniera elevata con molti degli 11 obiettivi generali e relativi obiettivi specifici del PUMS e insieme con la Congestion Charge (Pollution Charge) e le Discipline per la sosta tariffaria è soprattutto pienamente coerente con l’obiettivo 4 - ridurre le emissioni inquinanti generate dai trasporti e dannose per la salute (atmosferiche e da rumore) e con l’obiettivo 8 - favorire un utilizzo più razionale dell’auto privata, degli spazi urbani e della sosta, e i relativi obiettivi specifici, confermando quindi una buona rispondenza tra obiettivi e azioni del piano.

Risulta inoltre elevata la coerenza con l’obiettivo generale 6. Favorire la mobilità sostenibile e la mobilità pedonale su tutto il territorio urbano e i relativi obiettivi specifici 6.2 Realizzare Isole Ambientali e aree pedonali in tutti i Municipi connesse con la rete ciclopedonale e il TPL, per valorizzare e promuovere la mobilità lenta (aree con disciplina di traffico a 30 km/h, percorsi pedonali in sicurezza, aree pedonalizzate, piste ciclabili e 6.3 Promuovere ed incentivare la mobilità pedonale nei percorsi casa-scuola per i bambini (pedi-bus)

Le Discipline per la sosta tariffaria sono coerenti con l’obiettivo specifico 4.1 Incentivare la diffusione e l’uso di veicoli a basse emissioni (elettrici, ibridi, a metano, ad idrogeno…) a condizione che gli stalli per la sosta a pagamento si mantengano gratuiti per i veicoli a basse emissioni.

Anche le azioni legate allo Sviluppo degli ITS (Intelligent Transport System) per il controllo, il monitoraggio e l'infomobilità presentano un elevato grado di coerenza, gli ITS per le infrastrutture lineari soprattutto con

i seguenti obiettivi generali: 2 - fluidificare il traffico urbano riducendo la congestione vettoriale, 3 - ridurre il tasso di incidentalità e migliorare la sicurezza di tutti gli spostamenti, 4 - ridurre le emissioni inquinanti generate dai trasporti e dannose per la salute (atmosferiche e da rumore), 9 - favorire l’uso del trasporto pubblico migliorando il sistema di informazione per l’uso dei servizi; gli ITS per le infrastrutture per la sosta sono coerenti con gli obiettivi: 9 - favorire l’uso del trasporto pubblico migliorando il sistema di informazione per l’uso dei servizi e 10 -promuovere una organizzazione della distribuzione delle merci a minor impatto sul traffico e sull’occupazione del suolo urbano. Le azioni legate agli ITS per i veicoli automatici e connessi, pur essendo ancora considerate come possibili progetti pilota, possono essere coerenti con i seguenti obiettivi generali: 2 - fluidificare il traffico urbano riducendo la congestione vettoriale, in particolare con gli obbiettivi specifici: 2.4 - Riorganizzare la priorità semaforica e i tempi di rosso/giallo/verde per fluidificare il traffico.

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6.2. Viabilità e infrastrutture per l’intermodalità Tabella 6.2

B - VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE PER L’INTERMODALITÀ - (VOL.2, PAR.5.2)

AZIONI

OBIETTIVI DEL PUMS

CODICE DI RIFERIMENTO

1_ potenziare le reti e le

infrastrutture del trasporto pubblico

Viabilità e infrastrutture per

l’intermodalità 1.1 1.2 1..3 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 3.1 3.2 3.3 3.4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 5.1 5.2 6.1 6.2 6.3 7.1 7.2 7.3 8.1 8.2 8.3 9.1 9.2 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 11.1 11.2 11.3 11.4

1) Interventi sulla rete infrastrutturale stradale

1 PRU Palmarola-Selva Candida V2-01

4 Raddoppio di via Pineta Sacchetti

8 Unificazione via Ostiense – via del Mare da viale Marconi al GRA

V2-09

9 Realizzazione nuova viabilità in prosecuzione di via Kobler

11 Realizzazione complanari via Cristoforo Colombo

V2-11

12 Realizzazione sottopasso via C.

Colombo - via di Acilia

V2-12

13 Realizzazione sottopasso via C.

Colombo - via Pindaro/Wolf Ferrari

V2-13

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B - VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE PER L’INTERMODALITÀ - (VOL.2, PAR.5.2)

AZIONI

OBIETTIVI DEL PUMS

CODICE DI RIFERIMENTO

1_ potenziare le reti e le

infrastrutture del trasporto pubblico

Viabilità e infrastrutture per

l’intermodalità 1.1 1.2 1..3 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 3.1 3.2 3.3 3.4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 5.1 5.2 6.1 6.2 6.3 7.1 7.2 7.3 8.1 8.2 8.3 9.1 9.2 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 11.1 11.2 11.3 11.4

15 Realizzazione nodo di scambio di Settebagni-GRA

V2-15

16 Realizzazione parcheggio di scambio Porta di Roma

V2-16

17 Realizzazione parcheggio di scambio Casale Nei

V2-17

18 Realizzazione parcheggio di scambio Mercato

V2-18

19 Realizzazione nodo di scambio Ojetti

V2-19

20 Realizzazione nodo di scambio Casal Monastero

V2-20

21 Realizzazione nodo di scambio Tor di Quinto

V2-21

22 Realizzazione parcheggio di scambio Farnesina

V2-22

23 Realizzazione parcheggio di scambio Casalotti-GRA

V2-23

24 Realizzazione parcheggio di scambio Collina delle Muse

V2-24

25 Realizzazione parcheggio di scambio Torre Vecchia

V2-25

26 Adeguamento parcheggio di scambio Cornelia

V2-26

27 Realizzazione nodo di scambio Massimina

V2-27

28 Realizzazione parcheggio di scambio Roma Aurelia

V2-28

29 Realizzazione nodo di scambio Marconi

V2-29

30 Realizzazione parcheggio di scambio Villa Bonelli

V2-30

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B - VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE PER L’INTERMODALITÀ - (VOL.2, PAR.5.2)

AZIONI

OBIETTIVI DEL PUMS

CODICE DI RIFERIMENTO

1_ potenziare le reti e le

infrastrutture del trasporto pubblico

Viabilità e infrastrutture per

l’intermodalità 1.1 1.2 1..3 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 3.1 3.2 3.3 3.4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 5.1 5.2 6.1 6.2 6.3 7.1 7.2 7.3 8.1 8.2 8.3 9.1 9.2 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 11.1 11.2 11.3 11.4

35 Realizzazione nodo di scambio Tor di valle Parking in tutti i nodi di scambio esistenti e da realizzare nel PUMS, in accordo con le FFSS

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127 6.2.1 Conclusioni - Viabilità e infrastrutture per l’intermodalità

Una lettura della matrice di coerenza interna tra le azioni dello scenario di Piano B - Viabilità e infrastrutture per l’intermodalità - (vol.2, par.5.2) e gli obiettivi generali e specifici del PUMS, porta ad affermare che tra le azioni e gli obiettivi di Piano esiste una buona coerenza: tutte le azioni sono coerenti con almeno un obiettivo anche se, vice versa, non tutti gli obiettivi generali vedono attuate le propria finalità in almeno una azione di Piano. Sussistono inoltre alcuni limitati casi di non coerenza, ma è bene specificare che essi non compromettono la bontà del Piano e la sua coerenza complessiva.

Gli Interventi sulla rete infrastrutturale stradale, pur orientati all’implementazione di azioni già intraprese al fine di aumentarne l’efficacia, e coerenti con l’obiettivo generale 2 - fluidificare il traffico urbano riducendo la congestione vettoriale, possono presentare poca coerenza con gli obiettivi generali: 4.Ridurre le emissioni inquinanti generate dai trasporti e dannose per la salute (atmosferiche e da rumore), 6.Favorire la mobilità sostenibile e la mobilità pedonale su tutto il territorio urbano, 8 - favorire un utilizzo più razionale dell’auto privata, degli spazi urbani e della sosta, nello specifico con l’obiettivo specifico 8.2 Diffondere sul territorio zone pedonali, ZTL e zone a bassa emissione di inquinanti, in quanto la poca coerenza è legata agli eventuali impatti che le nuove infrastrutture potrebbero avere in termini di clima acustico e atmosferico.

La scarsa coerenza per gli interventi relativi a infrastrutture stradali è legata in generale al fatto che gli obiettivi del PUMS sono volti alla disincentivazione dell’uso dell’auto privata a favore di uno spostamento modale verso il trasporto pubblico. A tale proposito va rilevato però che gli interventi sulla viabilità di nuova realizzazione proposti nello Scenario di Piano sono finalizzati principalmente al miglioramento dell’accessibilità al trasporto pubblico e sono rivolti prioritariamente all’attuazione di una seconda fase di potenziamento della sosta, in corrispondenza delle stazioni del trasporto pubblico di massa già in esercizio, ma anche a servizio delle nuove infrastrutture previste: sistemi a fune, nuove stazioni ferroviarie, prolungamenti delle linee metropolitane, tram e corridoi. Inoltre la maggiore concentrazione di nuovi parcheggi e nodi di scambio è localizzata tra il GRA e le aree semicentrali della città, per drenare il traffico veicolare in entrata e favorire gli spostamenti con sistemi di trasporto pubblico collettivi, verso il centro e la ZTL VAM.

Le azioni relative all’Integrazione tra sistemi di trasporto tramite nodi di interscambio risultano infatti coerenti con gli obiettivi generali e/o specifici: 1. Potenziare le reti e le infrastrutture del trasporto pubblico su gomma e ferro, 2. Fluidificare il traffico urbano riducendo la congestione vettoriale, 5. Migliorare le condizioni di accessibilità per tutti (bambini, anziani, disabili, accompagnatori, …), 7. Potenziare l’accessibilità del trasporto pubblico e lo scambio mezzi con i privati; 8 favorire un utilizzo più razionale dell’auto privata, degli spazi urbani e della sosta; 11. Promuovere la ciclabilità urbana, integrandola con le altre modalità di trasporto; 1.4 Potenziare le linee ferroviarie regionali; 2.1 Migliorare l'accessibilità ai grandi poli di servizio

(scuole, università, strutture sanitarie, uffici pubblici, centri commerciali, stazioni e nodi di scambio del trasporto pubblico, …) ; 2.2 Realizzare parcheggi di scambio sugli

assi viari principali in corrispondenza del GRA per ridurre i veicoli in entrata nella città; 5.2 Interventi per il progressivo miglioramento dell'accessibilità a servizi ed infrastrutture del TPL; 11.4 Sviluppare l'intermodalità bici-TPL (park bike, bike-sharing diffuso, trasporto a bordo mezzi).

La diffusione di Parcheggi dedicati per lo sviluppo della mobilità condivisa, con la trasformazione delle stazioni ferroviarie in Hub Multimodali è coerente con la maggior parte degli obiettivi di Piano (ad eccezione dell’obiettivo 10), in particolare con gli obiettivi generali: 1. Potenziare le reti e le infrastrutture del trasporto pubblico su gomma e ferro, 2. Fluidificare il traffico urbano riducendo la congestione vettoriale, 5. Migliorare le condizioni di accessibilità per tutti (bambini, anziani, disabili, accompagnatori, …), 7. Potenziare l’accessibilità del trasporto pubblico e lo scambio mezzi con i privati, 8. Favorire un utilizzo più razionale dell’auto privata, degli spazi urbani e della sosta, 9. Favorire l’uso del trasporto pubblico migliorando il sistema di informazione per l’uso dei servizi; 11. Promuovere la ciclabilità urbana, integrandola con le altre modalità di trasporto.

E’ inoltre confermata la coerenza con i relativi obiettivi specifici: 1.6 Introdurre servizi a chiamata e servizi innovativi di programmazione del viaggio (Centrali della mobilità); 2.1 Migliorare l'accessibilità ai grandi poli di servizio (scuole, università, strutture sanitarie, uffici pubblici, centri commerciali, stazioni e nodi di scambio del trasporto pubblico, …); 3.3 Mettere in sicurezza i percorsi pedonali e le piste ciclabili a partire da quelli che conducono ai servizi primari (scuole, servizi sanitari, centri commerciali, fermate e stazioni del TP, aree verdi,

…); 4.1 Incentivare la diffusione e l’uso di veicoli a basse emissioni (elettrici, ibridi, a metano, ad idrogeno…);

4.4 Favorire lo sviluppo della mobilità condivisa (car sharing, carpooling, bike sharing); 6.1 Riqualificare e mettere in sicurezza gli spazi pedonali e i marciapiedi, anche riducendo gli spazi per la sosta dei veicoli; 6.2 Realizzare Isole Ambientali e aree pedonali in tutti i Municipi connesse con la rete ciclopedonale e il TPL, per valorizzare e promuovere la mobilità lenta (aree con disciplina di traffico a 30 km/h, percorsi pedonali in sicurezza, aree pedonalizzate, piste ciclabili; 8.1 Realizzare nuovi parcheggi scambio messi a rete con quelli esistenti; 8.2 Diffondere sul territorio zone pedonali, ZTL e zone a bassa emissione di inquinanti; 11.1 Collegare le piste ciclabili esistenti e realizzare nuove piste; 11.3 Sviluppare l'uso della bicicletta anche con misure di incentivazione economica; 11.4 Sviluppare l'intermodalità bici-TPL (park bike, bike-sharing diffuso, trasporto a bordo mezzi).

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6.3. Sviluppo della mobilità collettiva Tabella 6.3

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