Programma 5.2 – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza competenza
7.2 Politiche per l’informatica e per l’organizzazione digitale
Il contesto pandemico che ha caratterizzato gran parte del 2020 ha impresso una forte accelerazione al percorso di evoluzione e rinnovamento organizzativo, tecnologico e culturale, incidendo in modo significativo sulle politiche per l’informatica adottate dall’Istituto. Al riguardo, per garantire la continuità delle attività lavorative dei dipendenti da remoto, è stata attuata una prima riorganizzazione delle modalità di svolgimento delle attività, accompagnata dal potenziamento della dotazione complessiva di strumenti informatici in ottica di lavoro “agile” mentre, per dare corso alle nuove competenze attribuite all’Istituto dalle disposizioni normative adottate per fronteggiare l’emergenza sanitaria, sono stati realizzati specifici strumenti informatici, quali:
il servizio di invio telematico delle istanze a supporto della funzione di Validazione straordinaria e in deroga dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
il servizio on-line Sorveglianza Sanitaria Eccezionale, reso disponibile ai datori di lavoro pubblici e privati che non sono tenuti alla nomina di un medico
97 competente, per l’inoltro all’Istituto delle richieste di visita medica per i lavoratori “fragili”;
la Scheda identikit Coronavirus, servizio digitale destinato a supportare il personale sanitario di Inail nell’effettuazione del triage telefonico/telematico dei soggetti per i quali risulta pervenuta denuncia di infortunio da Covid- 19.
Il 2020 è stato anche l’anno di avvio delle attività volte a contribuire all’attuazione dell’agenda digitale italiana e della strategia europea di digital transformation, previste nel Piano Triennale per l’Organizzazione Digitale 2020-2022, approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con deliberazione 9 aprile 2020 n. 5.
Tra gli interventi previsti dal Piano 2020-2022 si segnala la reingegnerizzazione dei processi e istituzionali in ottica user centric e di evoluzione e ottimizzazione degli applicativi. In particolare si evidenziano la realizzazione del Sistema Gestione Prestazioni (SGP), l’integrazione con il sistema Tessera Sanitaria per l’autenticazione dei medici per l’accesso ai servizi di invio dei certificati di infortunio e malattia professionale e l’avvio dello sviluppo di nuovi servizi dispositivi rivolti a datori di lavoro e i medici.
Sono stati effettuati interventi evolutivi dei servizi multicanale offerti ai datori di lavoro in ambito di rapporto assicurativo, sicurezza sul lavoro e in ambito di certificazione e verifica degli apparecchi e degli impianti. Con riferimento alle attività finalizzate all’ottimizzazione del modello per la rilevazione della customer satisfaction è stato realizzato il sistema integrato di monitoraggio dei servizi del Customer Care, in linea con le best practices.
In relazione ai bandi e agli avvisi pubblici, si segnalano i nuovi servizi online rilasciati per la gestione del finanziamento di progetti di formazione e informazione in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro e del finanziamento di interventi formativi finalizzati allo sviluppo dell'azione di prevenzione in ambito nazionale.
Si è contribuito alla diffusione dell’utilizzo delle nuove piattaforme di comunicazione - accelerata dalla situazione emergenziale determinata dal contesto pandemico - sostenendo il processo evolutivo orientato alla trasformazione digitale e stimolando il costante aggiornamento delle competenze (digital dexterity).
La valorizzazione e il riconoscimento del “dato” quale “asset” fondamentale per la trasformazione digitale dell’Istituto, ha portato, nel 2020, all’adozione di un framework di Enterprise Information Management, condiviso con le strutture di business, finalizzato ad accrescere le competenze sui dati e sugli strumenti innovativi. L’usabilità delle informazioni è stata massimizzata con l’adeguamento dell’Enterprise Data Hub “IANUA”, piattaforma unica su cui sono memorizzati i dati a supporto dei sistemi decisionali. Per quanto riguarda le soluzioni di analisi predittiva e di apprendimento automatico (machine learning), nel 2020 sono state ampliate le funzionalità del Data Mining.
98 Con riferimento all’evoluzione dell’infrastruttura IT, nel 2020 è stata approvata la Cloud Strategy, definendo un percorso condiviso di adozione del modello Cloud all’interno dell’Istituto.
Per far fronte alle esigenze scaturite nel corso del periodo emergenziale e garantire la continuità operativa mantenendo elevati livelli di efficienza nell’erogazione dei servizi, l’Istituto si è dotato di strumenti e piattaforme funzionali all’attuazione del Digital Workspace, ovvero spazi di lavoro che permettono l’accesso ai propri dati indipendentemente dal luogo fisico in cui il dipendente si trovi ad operare. Tale risultato è stato raggiunto attraverso:
l’incremento del numero di device mobili in dotazione ai dipendenti (tablet, smartphone con Sim);
l’utilizzo di tecnologie di archiviazione dati in cloud;
strumenti di Unified Communication (conference call, instant messaging, Voip, integrati con Skype for business e Team);
piattaforme aziendali a supporto del lavoro collaborativo. In particolare è stato fornito a tutti i dipendenti Inail l’accesso alla piattaforma Microsoft Office 365 per garantire la gestione ottimale, l’allineamento e la fruizione dei dati, di documenti, delle e-mail, delle rubriche, su tutti gli apparati in dotazione.
Nell’anno è stata inoltre completata la fornitura di strumenti di print management, secondo una logica di servizio che consente la ridistribuzione delle stampanti sul territorio e all’interno delle strutture basata sulle esigenze della specifica sede e sulladistribuzione del personale. Con tale rilascio, è stato implementato inoltre un sistema sicurezza che consente la stampa esclusivamente attraverso badge personale. Si è inoltre dato avvio all’ammodernamento dei sistemi di videocomunicazione su tutto il territorio.
Al fine di dare piena attuazione all’obiettivo strategico dell’Agenda Digitale italiana di razionalizzazione e consolidamento delle infrastrutture IT della PA, l’Istituto ha partecipato al percorso certificativo dei Poli Strategici Nazionali (PSN) promosso da AgID e, nel mese di febbraio 2020, il Data center Inail ha conseguito - primo nell’ambito della pubblica amministrazione centrale - la certificazione ANSI/TIA 942B:2017, lo standard internazionale più diffuso al mondo per la valutazione della continuità di servizio e della qualità infrastrutturale ed è stato riconosciuto idoneo a svolgere funzioni di PSN per la PA. Nel corso dell’anno sono stati inoltre avviati nuovi accordi di collaborazione per l’erogazione di servizi verso altre amministrazioni. Si evidenzia, tra l’altro, che nel contesto emergenziale del 2020 il Ministero della Salute ha potuto assicurare la continuità operativa dei servizi erogati attraverso il proprio portale istituzionale anche grazie ai servizi infrastrutturali (hosting) erogati dal Data center Inail. È stato inoltre esteso l’ambito di applicazione dell’Enterprise Architecture, attraverso l’inserimento del sistema delle informazioni sull’infrastruttura tecnologica gestita nel data center,
99 consentendo la navigazioni end to end di tutto il sistema informativo dell’Istituto.
Nell’ambito del progetto IBSI (Italian Blockchain Service Infrastructure), promosso dall’Inail insieme ad Agenzia per l’Italia digitale (Agid), Cimea, Csi Piemonte, Enea, Infratel Italia, Inps, Politecnico di Milano, Poste italiane, Rse, Gse, Sogei e Università di Cagliari è stato effettuato il rilascio in esercizio del primo nodo Inail della blockchain. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere la digitalizzazione del Paese realizzando la prima rete italiana basata sulla blockchain, allo scopo di erogare servizi di interesse pubblico in linea con i principi di protezione, integrità, interoperabilità e condivisione delle informazioni.
Infine, riguardo ai servizi per la sicurezza informatica, nel 2020 sono stati implementati i sistemi di threat intelligence e firewall DNS, che permettono la raccolta e la condivisione di informazioni per la mitigazione delle minacce informatiche, utilizzati per creare strategie preventive, tattiche di intervento e sistemi di monitoraggio.
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Le spese relative all’acquisto di beni e servizi di parte corrente per la gestione del settore informatico, come illustrato in premessa, sono state sostenute nel rispetto di quanto disposto dall’art. 1, commi 591, 610 e 611 della citata legge n.
160/2019. Con riferimento al comma 591, si rinvia a quanto più in generale illustrato nell’ambito paragrafo relativo alle politiche per l’acquisto di beni e servizi (par. 7.4), mentre, in ordine all’attuazione dei commi 610 e 611, sono stati assicurati i risparmi peculiarmente previsti, pari al 10 per cento della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016-2017 (comma 610), ridotta al 5 per cento per la gestione delle infrastrutture informatiche del data center, in virtù della certificazione del passaggio al «Cloud della PA» come PSN, da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale (comma 611).
Nell’Appendice n. 1 viene riportato il prospetto dimostrativo del rispetto dei predetti risparmi (pari complessivamente a € 4.609.884).
Spese correnti
€ 99,1 milioni per i “Servizi informatici e di telecomunicazione. Nell’ambito di tali servizi, necessari per garantire il funzionamento e l’efficienza delle infrastrutture e, più in generale, dei servizi informativi stessi, rientrano: i servizi di gestione e manutenzione ordinaria applicazioni, l’assistenza all’utenza e formazione, i servizi per l’interoperabilità e la cooperazione, i servizi di rete per trasmissione dati e telefonia digitale e relativa manutenzione, i servizi per i sistemi e relativa manutenzione, i servizi di monitoraggio della qualità dei servizi e i servizi per le postazioni di lavoro e relativa manutenzione.
100
€ 16,9 milioni complessivi per noleggi di hardware (€ 8,1 milioni) e licenze d’uso software a tempo determinato (€ 8,8 milioni).
Spese in conto capitale
€ 16,4 milioni per gli investimenti fissi per hardware (acquisto, evoluzione o adeguamento delle infrastrutture informatiche e di rete;
€ 75,9 milioni per gli investimenti fissi per software, di cui
€ 41,9 milioni per sviluppo software e manutenzione evolutiva e
€ 34,0 milioni per l’acquisto di licenze d’uso.