Come già visto in precedenza (pag. 52) l’azione C5 dà alle scuole la possibilità di organizzare stage in Italia e all’estero per gli studenti del triennio. Gli operatori per la formazione sono in questa azione i Tutor della scuola e il Tutor aziendale.
I corsi saranno effettuati nel periodo di settembre-ottobre 2012;
I destinatari dei percorsi sono gli alunni del triennio dell’anno scolastico in corso, con particolare attenzione agli allievi diplomandi delle classi quinte;
La partecipazione, per gli studenti selezionati, non prevede oneri a carico delle famiglie: il programma è interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal MIUR;
I percorsi prevedono attività di tirocinio e stage in realtà aziendali, associate ad attività di formazione professionalizzante (aula/project work) della durata di 3 o 4 settimane (120/160 ore complessive);
Il gruppo di studenti sarà accompagnato da n. 2 tutor accompagnatori nominati dalla scuola; il corso di inglese sarà tenuto da esperti madrelingua presso una struttura specializzata;
Per ciascun percorso sono previste attività didattiche preparatorie realizzate con il coinvolgimento del tutor aziendale e di quello scolastico, e finalizzate a fornire un’adeguata conoscenza della tipologia di azienda;
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La Valutazione
Aspetti normativi
La valutazione è un momento fondamentale della vita scolastica in quanto consente di verificare costantemente la validità dei processi formativi in atto, al fine di favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno e di apportare eventuali correttivi didattici ed
organizzativi ove si rivelino punti critici nel percorso intrapreso.
Il compito di valutare gli alunni è prerogativa dell’istituzione scolastica, al fine di dare valore legale al percorso di studi intrapreso dagli alunni ed è di competenza dei docenti, in quanto strettamente connesso alla funzione che essi svolgono all’interno dell’istituzione stessa. E’ quanto si evince dall’art. 1 del regolamento sulla valutazione, il DPR122/09: ”La valutazione è espressione dell’autonomia
professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale,nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.”
La valutazione è espressione collegiale dei docenti poiché rispecchia l’obiettivo comune di sviluppare integralmente le capacità e la personalità degli alunni.
In regime di autonomia ciascuna scuola, nel rispetto della normativa che regola tale ambito, ispirandosi a criteri di trasparenza e di equità stabilisce i propri criteri di valutazione.
Dall’anno scolastico 2008/09 il DLG 137/08, convertito nella legge 169/09, ha introdotto nella scuola nuovi criteri di valutazione e la novità più importante riguarda la valutazione del
comportamento”…attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.”(art.3)
La valutazione delle discipline è formulata con un voto numerico espresso in decimi e per essere
ammessi alla classe successiva, o all’esame di Stato, è necessario conseguire”…un voto non inferire a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline:”(art.3)
Il DPR 122/09 specifica ulteriormente che “…la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo.”(art.1)
La valutazione non è dunque la media matematica dei voti conseguiti nelle varie discipline ma si articola nei seguenti momenti:
- diagnostica: in quanto accerta i prerequisiti indispensabili per un progetto educativo-formativo;
- sommativa: in quanto esprime un giudizio numerico sul percorso didattico dell’alunno;
- formativa: in quanto mette in evidenza i cambiamenti positivi dell’alunno, coinvolgendolo in un ruolo attivo di autovalutazione;
- orientativa: in quanto tende a selezionare e a rafforzare le attitudini dell’alunno e a maturare le sue capacità decisionali
Conoscenze di base
I singoli dipartimenti hanno individuato per ogni materia le conoscenze fondamentali che devono costituire il patrimonio irrinunciabile di ogni studente.
Pagina 59 di 82 Le schede sui saperi fondamentali vengono rielaborate ed aggiornate ogni anno e sono riportate in allegato al Piano Offerta Formativa.
Valutazione finale e verifica dei risultati didattici
La valutazione finale è l’atto conclusivo del lavoro di un intero anno e costituisce una sintesi dei vari aspetti didattici: i voti riportati al terzo trimestre [espressione del livello e delle competenze raggiunte rispetto ai saperi fondamentali definiti dai Dipartimenti] comparati con i voti riportati nei primi due trimestri dell’anno scolastico, della partecipazione, delle assenze, dei voti ottenuti ai test finale. Particolare importanza viene data al test finale basato sulle conoscenze di base e che consente di misurare il livello di preparazione raggiunto da tutti gli studenti di classi “parallele”.
Gli studenti non possono essere ammessi alla valutazione finale se superano del 25 % di assenze il monte ore previsto per l’anno scolastico [1152 h per le quinte classi, 1024 h per le prime e le classi intermedie].
In allegato è riportata una griglia di valutazione delle conoscenze acquisite necessaria per uniformare i criteri di valutazione su classi diverse.
La valutazione di fine anno è – in ogni caso - un atto collegiale dell’intero consiglio di classe.
L’allievo è promosso a giugno se consegue una valutazione sufficiente (non inferiore a 6/10) in tutte le materie. Può accedere al credito se ha una percentuale di assenze, su base annua e per singola materia, non superiore al 20%.
L’allievo che consegue allo scrutinio finale un massimo di due mediocrità (5/10) può essere promosso e gli verrà assegnato un piano di recupero da svolgere nel periodo estivo.
L’allievo che allo scrutinio finale consegue un massimo di due insufficienze [i1+i2 ≥ 7 ] può ottenere la sospensione di giudizio, partecipare quindi ai corsi estivi organizzati dalla scuola o prepararsi autonomamente e sostenere successivamente – ma prima dell’inizio del successivo anno scolastico – una prova che accerti il superamento dell’insufficienza.
Gli allievi del quinto anno al termine dell’anno scolastico – per poter essere ammessi all’esame – devono ottenere la sufficienza in tutte le materie.
Gli alunni del triennio promossi alla classe successiva conseguono ogni anno un “credito scolastico”
che costituisce la base del voto di diploma. Il credito viene assegnato secondo quanto descritto dalla tabella
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Il consiglio di classe, in casi in cui ritenesse necessario può, facendo valere la sua primaria ed
imprescindibile competenza nella valutazione della classe nel suo complesso, derogare dalle indicazioni precedenti e valutare la possibilità di promuovere l’allievo pur al di fuori dei parametri stabiliti, indicando le motivazioni didattiche formative in forma chiara ed inequivocabile.
L’esame di stato
Rappresenta l’atto conclusivo della carriera scolastica dello studente. Attualmente il superamento dell’esame di stato consente di acquisire il titolo di perito industriale capotecnico e di potersi iscrivere all’Università (secondo le modalità stabilite dalle singole Facoltà) o di partecipare a corsi IFTS ovvero cercare soluzioni lavorative quale dipendente o avviarsi alla libera professione iscrivendosi all’albo dei periti industriali.
L’esame di stato si compone di tre prove scritte ed una prova orale.
Il voto – espresso in centesimi – è dato dalla somma del credito scolastico del triennio [max 25 punti], dal voto dei tre scritti [max 45 punti] e dal voto dell’orale [max 30 punti]. E’ ancora possibile ottenere un bonus [max 5 punti] nel caso in cui il credito ed il voto di esame siano superiori rispettivamente a 15 punti e 70 punti. Il conseguimento della lode [ottenibile se i voti di ammissione sono tutti maggiori di 8 e si raggiunge il 100 senza bonus] consente di ottenere anche un premio dal MIUR.
Dopo il diploma
Attualmente il Righi pubblica sul proprio sito internet i nomi dei diplomati che hanno conseguito le migliori votazioni, per rispondere alle richieste delle aziende che si rivolgono al nostro Istituto per avere informazioni sui migliori diplomati da sottoporre a colloqui di lavoro.
La scuola intende favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e comunque seguire i propri studenti anche dopo il diploma con azioni mirate a conoscere gli esiti occupazionali e/o di studio al fine di meglio conoscere il risultato della azione didattica.
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