• Non ci sono risultati.

I. T. I. AUGUSTO RIGHI - NAPOLI CERTIFICATO N./ CERTIFICATE N. CERT AQ- NPL-SINCERT C. E. A. CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "I. T. I. AUGUSTO RIGHI - NAPOLI CERTIFICATO N./ CERTIFICATE N. CERT AQ- NPL-SINCERT C. E. A. CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE"

Copied!
82
0
0

Testo completo

(1)

Pagina 1 di 82 I. T. I. AUGUSTO RIGHI - NAPOLI

PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Indirizzo viale Kennedy, 112 NAPOLI cap 80125

Tel centralino: 081 5705385 portineria: 081 5704915 Fax 081 5709649

Pagina web www.itirighi.it

e-mail [email protected]

DIRIGENTE SCOLASTICO Ing. Vittoria RINALDI

Ed. Luglio 2012 European Computer

Driving Licence TEST CENTER

A.I.C.A.

C.I.S.C.O.

NETWORKING ACADEMY PROGRAM

L O C A L A C A D E

M

Y C. E. A.

CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE

CERTIFICATO N./

CERTIFICATE N.

CERT-16170-2005-AQ- NPL-SINCERT

(2)

Pagina 2 di 82

P

REMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è uno dei principali elementi di innovazione previsti dal Regolamento dell’Autonomia Scolastica.

Come prevede tale Regolamento, il POF è finalizzato alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, nonché all’introduzione di tecnologie innovative ed al coordinamento con il contesto territoriale.

Più esplicitamente:

Flessibilità: capacità di adattarsi e di farsi carico di situazioni diverse, di molteplici realtà del cambiamento;

Diversificazione: saper offrire risposte adeguate alle differenti necessità degli alunni Efficacia: ottenere le migliori prestazioni scolastiche elevando la qualità del

servizio

Efficienza: perseguire il miglio rendimento (efficacia) con piena rispondenza alle funzioni ed ai fini dell’istituzione scolastica

Integrazione: garantire a tutti gli alunni pari opportunità e considerazione

Utilizzo risorse e strutture: programmarne la migliore gestione per il processo educativo evitando sprechi e dispersioni di competenze

Tecnologie innovative: utilizzare tutte le nuove conoscenze, metodologie didattiche e strumentazioni

Coordinamento con il la scuola è attivamente collegata con il territorio, gli enti locali e le contesto territoriale: istituzioni

P

RINCIPI

R

EGOLATORI

L’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” è una scuola statale e pertanto si attiene alle norme e agli ordinamenti che regolano l’Istruzione pubblica in Italia.

Condivide con gli altri Istituti di pari grado le finalità generali sancite dalla CARTA COSTITUZIONALE alla quale si ispira nell’assolvere al compito fondamentale di garantire il rispetto dei diritti dei cittadini, di quello all’istruzione, in particolare:

I ) P

RINCIPI

R

EGOLATORI

della C

ARTA

C

OSTITUZIONALE

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.

Art. 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono al parità, deve assicurare

(3)

Pagina 3 di 82 ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E’ prescritto un esame di stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi

Art. 34 La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

II ) PRINCIPI REGOLATORI DELL’ISTITUTO

L’ Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” dichiara di ispirare la sua azione didattica ai principi etici educativi che lo impegnano a:

1. formare persone consapevoli dei diritti e dei doveri sanciti dai principi della Costituzione della Repubblica Italiana e che derivano dall’esser parte della società, aperte al confronto, al rispetto e alla tolleranza;

2. educare al rispetto dell’ambiente in cui viviamo in quanto questo implica il rispetto delle persone nel momento in cui si trovano a condividerlo;

3. rendere trasparenti i contenuti del “patto educativo” ed esplicitare le regole condivise di disciplina e di convivenza civile ;

4. educare all’assunzione della responsabilità soggettiva e collettiva nel rispetto delle regole previste nel Patto di Corresponsabilità Educativa;

5. riconoscere il diritto allo studio non solo come opportunità d’accesso al sistema formativo, ma anche come valore individuale permanente dell’intero processo d’istruzione;

6. riequilibrare il processo formativo per ridurre la dispersione scolastica attraverso attività destinate al sostegno, al recupero individualizzato, alla rimotivazione, allo studio e all’impegno scolastico;

7. sviluppare i processi d’apprendimento su contenuti disciplinari tecnico-scientifici adeguati ai livelli di scolarità attraverso le esperienze dei laboratori di esercitazioni pratiche;

8. misurare il successo scolastico sulla base del raggiungimento degli standard formativi minimi progressivi, generali e specifici di ogni disciplina;

9. valorizzare la progettualità individuale e collegiale dei docenti nel rispetto della libertà di insegnamento;

10. costruire una permanente interazione col territorio nella progettazione e gestione dei processi formativi per la crescita della cultura, delle competenze professionali, della imprenditorialità in ambito locale e per un più efficace raccordo formativo tra la scuola e il lavoro;

(4)

Pagina 4 di 82

O

BIETTIVI

D

EL

POF

Si definiscono su tali presupposti per l’anno scolastico 2012-13 i sottoelencati obiettivi:

a) definizione di regole di comportamento discusse e condivise da tutte le componenti che operano nella scuola;

b) individuazione di norme disciplinari per la crescita individuale e collettiva degli studenti nel rispetto delle persone, delle strutture, degli arredi dell’Istituto;

c) realizzazione di esperienze di autonomia didattica e organizzativa: flessibilità del calendario scolastico, modularità didattica, individualizzazione dei processi formativi di apprendimento e recupero cognitivo;

d) riduzione della dispersione scolastica attraverso attività destinate all’accoglienza, al sostegno, al recupero, alla motivazione allo studio mediante un continuo monitoraggio dei livelli individuali di apprendimento;

e) ampliamento degli spazi didattici al pomeriggio per esperienze di arricchimento culturale autonomamente scelte dagli studenti;

f) costruzione di percorsi individualizzati di inserimento nel rispetto dell’obbligo scolastico con particolare riferimento agli studenti portatori di handicap, agli studenti extracomunitari ed agli studenti con evidenti difficoltà di apprendimento;

g) sviluppo delle capacità e opportunità progettuali dei Consigli di Classe nell’ottica di un arricchimento dell’offerta formativa;

h) consolidamento di percorsi formativi di continuità tra la scuola media e la scuola superiore;

i) integrazione degli indirizzi di specializzazione tecnici e scientifici con la realtà sociale economica e culturale.

(5)

Pagina 5 di 82

INTRODUZIONE

Augusto Righi

Augusto Righi

(Dipartimento di Fisica - Università di Bologna)

Augusto Righi nacque a Bologna il 27 agosto 1850. Nel 1872 conseguì il diploma di ingegnere civile presso l'Ateneo bolognese. La sua tesi consistette nella realizzazione di una macchina elettrostatica, l'elettrometro ad induzione, che si può considerare un antenato dell'acceleratore di Van de Graaff.

Elettrometro ad induzione di Righi (Dipartimento di Fisica - Università di Bologna)

Nel 1873 Righi succedette al suo maestro A. Pacinotti nell'insegnamento di fisica presso l'Istituto tecnico di Bologna. Intrapresa la carriera accademica, insegnò dal 1880 al 1885 all'Università di Palermo, e dal 1885 al 1889 all'Università di Padova. Nel 1889 tornò all'Università di Bologna (vale la

(6)

Pagina 6 di 82 pena di ricordare che l'anno prima si era celebrato l'ottavo centenario dell'Ateneo bolognese). Tutti questi anni furono per lui densi di attività scientifica su vari fronti. Nel 1878 egli aveva presentato all'Esposizione universale di Parigi il suo "telefono che si ascolta a distanza". Ricordato che Alexander G. Bell aveva da poco (1875-1877) brevettato il suo telefono, l'innovazione introdotta da Righi era un vero e proprio altoparlante, che diffondeva nell'ambiente il segnale in ricezione. Il dispositivo di Righi non ottenne il successo commerciale sperato.

Altoparlante

(Dipartimento di Fisica - Università di Bologna; foto di Fabio Bisi)

Nel 1888 Righi contribuì all'interpretazione fisica del fenomeno che egli stesso chiamò appropriatamente effetto fotoelettrico.

Obiettivo centrale delle successive ricerche di Righi fu quello di trovare un'inoppugnabile conferma della teoria elettromagnetica della luce di Maxwell ancora non compiutamente accettata Egli utilizzò lunghezze d'onda fino a 2,5 cm, aprendo così la ricerca nel campo delle microonde.

Per questi esperimenti Righi utilizzò un oscillatore a tre scintille, di sua realizzazione, con il quale ebbe modo di verificare tutte le proprietà ottiche fondamentali delle onde elettromagnetiche:

riflessione, rifrazione, interferenza, diffrazione, polarizzazione.

Oscillatore a tre scintille di Righi

(Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna)

(7)

Pagina 7 di 82 In questi studi si colgono tutte le premesse per lo sviluppo di una telegrafia senza fili (un sistema di comunicazione telegrafica su filo era stato realizzato da Samuel F.B. Morse fin dal 1837). Chi volle e seppe sviluppare tecnicamente l'idea fu Guglielmo Marconi. È un dato di fatto che Marconi trasse profitto da un prolungato contatto con Righi: egli infatti, negli anni che vanno dal 1892 al 1895 seguì le lezioni di Righi, dal quale ottenne anche il permesso di frequentare il suo laboratorio.

Egli fu tra i pochi che, fin dall'inizio, condivise l'ipotesi – allora non era altro che un'ipotesi – di William Crookes che i raggi catodici fossero particelle cariche e fu tra i primi a comprenderne l'importanza e a sottolineare che di conseguenza le idee fondamentali sui fenomeni elettrici dovevano subire un'importante evoluzione, che comportava la sostituzione della descrizione in termini di un fluido continuo con una in termini degli elettroni come veri e propri "atomi di elettricità".

Augusto Righi nel suo laboratorio (Comitato Guglielmo Marconi)

Righi fece parte del gruppo di scienziati che si fece promotore della fondazione della Società Italiana di Fisica (SIF) nel 1897. Della Società sarebbe stato vicepresidente per gli anni 1899 e 1900, per divenirne poi presidente per il biennio successivo.

Righi e le sue ricerche furono tenuti in alta considerazione dai fisici più eminenti del suo tempo. Righi, inoltre, fu svariate volte candidato (ininterottamente dal 1905 al 1920) al Nobel, e Orso Mario Corbino, una figura chiave nel panorama scientifico italiano, nell'occasione della commemorazione del '21, lo definì il fisico più eminente che avesse avuto l'Italia dai tempi di Alessandro Volta.

A Righi sarebbe stato dedicato il nuovo Istituto di Fisica dell'Università di Bologna che fu inaugurato il 12 aprile del 1907, e che costituisce tuttora una delle due sedi del Dipartimento. Egli vi avrebbe operato per diversi anni. Si spense a Bologna nel 1920.

(8)

Pagina 8 di 82

La storia della scuola

Nel corso degli anni ‘60 lo sviluppo industriale e quindi le nuove esigenze di formazione dei quadri intermedi portarono allo sviluppo degli Istituti tecnici industriali. In quegli anni fu aperta a Fuorigrotta una succursale dell'Itis "A. Volta" che nel 1964 si trasferì nei nuovi locali di viale Kennedy e divenne istituto autonomo con il nome di "V" Itis e quindi di "A. Righi". Nel 1975 a causa dell’aumento della popolazione studentesca fu attivato un nuovo istituto localizzato nelle vicinanze denominato "VIII" con le specializzazioni di telecomunicazione e informatica, mentre restavano al "Righi" le specializzazioni di elettronica industriale ed energia nucleare. Negli anni successivi a seguito della necessità di nuove figure professionali, delle nuove richieste del mercato del lavoro e di formazione è stato modificato l'assetto dei piani di studi e delle stesse specializzazioni. Nel 1998 gli organi istituzionali hanno ritenuto necessaria la fusione delle due realtà scolastiche che quindi hanno dato vita dal primo settembre 1998 alla nuova istituzione "Righi - VIII" con le specializzazioni di "Elettronica e telecomunicazioni", "Fisica Ambientale Sanitaria Europea", “ Informatica “, oltre al biennio propedeutico.

Dall’anno scolastico 2010/11 la riforma della scuola media superiore modifica l’impianto complessivo degli istituti tecnici, conseguentemente gli indirizzi di studio della scuola diventano “Elettrotecnica ed Elettronica” “Informatica e telecomunicazioni” , “Chimica, materiali e biotecnologie e “Meccanica, meccatronica ed energia” . I nuovi indirizzi diventeranno operativi – per il triennio - dall’anno scolastico 2012/13.

Nel corso dell’ anno scolastico 2011-12 è stata costituita una associazione di ex alunni del Righi che fornirà tra l’altro un supporto per le attività di formazione.

Il contesto economico, sociale e culturale flegreo e l’Offerta Formativa dell’ ITIS “AUGUSTO RIGHI” di Napoli

L'area territoriale interessata è costituita dalla zona posta al confine tra i quartieri di Fuorigrotta e di Agnano. Negli ultimi anni la situazione socio-economica del territorio è oggetto di grande attenzione dal punto di vista antropologico e dei processi politici. Mentalità e cultura del Mezzogiorno, ruolo di istituzioni come la famiglia, assenza di cultura civica sono stati sempre più frequentemente invocati per spiegare la situazione di degrado socio economico che sta interessando anche i quartieri “ bene” di Napoli. La carenza di reddito e di servizi sociali è da interpretarsi con riferimento principalmente ai valori, agli atteggiamenti e alle subculture dei soggetti interessati.

Il fenomeno di degrado socio economico presente nell’area di riferimento non è originato principalmente da connotazioni soggettive dei protagonisti, ma ha una matrice profondamente strutturale e va inquadrato in processi più generali che riguardano l’aumento delle disuguaglianze sociali, della instabilità occupazionale e della disoccupazione.

Numerosi sono i giovani fuoriusciti dal sistema scolastico che hanno difficoltà ad avere un lavoro. Le occasioni proposte dal mercato del lavoro nella città di Napoli sono scarse e sottopagate.

Un giovane che vive in un’area in cui l’occupazione rappresenta una risorsa scarsa e dove le difficoltà economiche aumentano, ha maggiori possibilità di imboccare un percorso di esclusione sociale rispetto ad un suo coetaneo nato in un’altra regione.

Infatti, indipendentemente dalle sue inclinazioni personali e dalle caratteristiche della famiglia di provenienza, egli dovrà colmare uno svantaggio di partenza rappresentato dal fatto di essere nato in un’area dove le scarse possibilità occupazionali si sommano alle carenze istituzionali e dei servizi.

(9)

Pagina 9 di 82 Un simile ambiente sociale difficilmente potrà offrirgli dei modelli di ruolo positivi con i quali identificarsi, portandolo a sviluppare relazioni soltanto con soggetti altrettanto svantaggiati che non sono in grado di aiutarlo ad uscire dalla disoccupazione e dal contesto in cui vive.

Già la semplice lettura dei dati sul mercato del lavoro mostra la situazione svantaggio della regione Campania e della città di Napoli nel contesto europeo. Il primo e più evidente indicatore è rappresentato dal tasso di disoccupazione: La Campania contribuisce al 10% della popolazione nazionale e all'8,5% delle forze lavoro, ma al 7,2% dell'occupazione e ben al 20% della disoccupazione nazionale.

La platea scolastica che interessa l’Istituto ha diversa provenienza: vi accedono alunni provenienti principalmente da quartieri della zona occidentale (Pianura, Fuorigrotta, Bagnoli, Quarto) e da zone più distanti come Fusaro, Lago Patria, Bacoli, Monte di Procida, mentre meno numerosi sono gli alunni provenienti da quartieri del centro storico.

L’ utenza dell’ Istituto si colloca nell’appena descritto contesto socio-culturale tipico del territorio napoletano, caratterizzato da un’eterogeneità culturale determinata dalla provenienza degli alunni da famiglie di diversa estrazione sociale. In tal senso l’Istituto può essere considerato un inestinguibile serbatoio di schemi di comportamento e di progetti di vita, in cui tende a scomparire ogni atteggiamento selettivo o discriminante. Sono inseriti nel tessuto scolastico anche alunni stranieri di diversa provenienza, rispetto ai quali si programmano forme di intervento individualizzate e personalizzate finalizzate all’integrazione e all’inserimento.

La platea scolastica è arricchita dalla presenza di alunni diversamente abili, per i quali il gruppo dirigente dell’Istituto ha approntato una serie di strategie di socializzazione e di recupero delle abilità.

Inoltre, l’Istituto tende a divenire polo di attrazione, offrendo agli alunni la possibilità di partecipare ad attività extracurriculari culturali, sportive e ricreative.

La sede - Risorse strutturali della scuola

L'Istituto Tecnico Industriale "Augusto Righi" ha sede in viale Kennedy n.112, in un quartiere ben dotato di mezzi pubblici: Cumana (fermate di Agnano e Edenlandia), Metropolitana linea 2 (Fermata di Cavalleggeri Aosta), autobus di linea che servono varie zone del territorio partenopeo.

La tangenziale è raggiungibile dai caselli di Agnano e Fuorigrotta.

La sede scolastica occupa una superficie coperta di circa 12000 mq più un ampio spazio circostante adibito in parte ad area libera ed in parte a parcheggio. Il suo sviluppo verticale è di quattro piani f.t più un piano interrato.

 Gli Uffici (presidenza, vice presidenza, segreteria didattica ed amministrativa, ufficio tecnico) sono posti a piano terra. L’ufficio dei Collaboratori del Dirigente Scolastico e la sala insegnanti sono al primo piano.

 Complessivamente sono attivi 50 aule e 30 laboratori dislocati sui vari piani con il criterio di raggruppare in aree fisicamente vicine laboratori della medesima area disciplinare.

 Una tensostruttura, necessaria per le attività di educazione fisica, ed una serra consentono un adeguato utilizzo degli spazi esterni.

 La scuola è sede del Centro Risorse contro la dispersione scolastica.

 E' disponibile, inoltre, un'aula con quaranta posti a gradinata con maxischermo per la visioni di programmi televisivi e la partecipazione a videoconferenze, un'aula - teatro di 300 posti, una biblioteca con circa 7000 libri ed una sala lettura - consultazione.

Due punti di ristoro si trovano al piano terra ed al primo piano.

(10)

Pagina 10 di 82 Gli spazi che ospitano le infrastrutture in dotazione all’Istituto sono così distribuiti:

Infrastrutture dedicate alle discipline tecniche

Quantità Descrizione Aula nr.

3 Laboratorio di Informatica (II° biennio + V° anno) 215/216/217

1 Laboratorio di Informatica (I° biennio) 110

3 Laboratorio di Elettronica 320/321/322

1 Laboratorio di Sistemi 221

2 Laboratorio di Tecnologia e Disegno/ Tecnologie meccaniche di processo e prodotto

114/115

1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici/

Tecnologie e progettazione di sistemi automatici e telecomunicazioni 319

Infrastrutture dedicate alle discipline scientifiche

Quantità Descrizione Aula nr.

2 Laboratorio di Fisica/Energia 19/20

1 Laboratorio di Chimica biennio 13

1 Laboratorio di Chimica triennio 12

1 Laboratorio di Microbiologia e analisi chimica strumentale 10

1 Laboratorio di Scienze 5

1 Matematica (biennio) 113

Infrastrutture dedicate alle discipline umanistiche e alle attività motorie

Quantità Descrizione Aula nr.

2 Laboratorio linguistico (I° biennio/II° biennio + V° anno) 116/317

1 Italiano (ICT) 318

2 Palestra Palestra n.1 e n 2

1 Tensostruttura Spazio esterno

Infrastrutture a supporto delle attività didattiche

Quantità Descrizione Aula nr.

2 Aula multimediale - Biblioteca – Sala lettura 2/3

1 Aula multimediale - Laboratorio delle Tecnologie dell' informazione e della comunicazione (ICT)

220 1 Laboratorio di simulazione dei processi produttivi - Aula multimediale – Web

Radio

11

1 Aula convegni 21

1 Laboratorio educazione ambientale 17

1 Ass. NALUG free software - Laboratorio dedicato ai sistemi operativi GNU-Linux

1

1 Serra Spazio

esterno

(11)

Pagina 11 di 82

L’organizzazione

Dirigente scolastico

Ing. Vittoria Rinaldi

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali.

Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente si avvale di due docenti da lui individuati, ai quali delega specifici compiti.

Collaboratori dell’Ufficio di Presidenza

Il dirigente scolastico si avvale di un gruppo di collaboratori i quali hanno principalmente i seguenti compiti:

 Un responsabile che provveda alla gestione della sostituzione dei docenti assenti.

 Gestione ferie e permessi retribuiti, coordinamento e gestione docenti ed alunni, gestione orario didattico, gestione corso serale

Staff di Presidenza

Funzioni strumentali, docenti collaboratori del Dirigente Scolastico e collaboratori dell’Ufficio di presidenza

Ufficio Tecnico

Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa

fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Pertanto, il Collegio dei Docenti individua, tra le risorse professionali presenti al suo interno, le figure idonee a svolgere le funzioni strumentali per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa. Il suddetto organo collegiale delibera, inoltre, i criteri di attribuzione, il numero delle funzioni, i destinatari e le aree di competenza. Le aree ed i docenti individuati per l’anno scolastico 2012/13 sono cinque:

(12)

Pagina 12 di 82 AREA 1 : Coordinamento del Piano dell'0fferta Formativa

Funzione strumentale n° 1:

 Revisione ed aggiornamento del P.O.F., documentazione e pubblicizzazione delle attività dell’Istituto

 Aggiornamento della modulistica ad uso interno ed esterno

 Supporto all’attività di progettazione dei docenti, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca, ai fini del funzionamento dell’Istituto e dell’ampliamento dell’offerta formativa

 Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della coerenza dei progetti con il P.O.F, valutazione delle attività del P.O.F.)

AREA 2 : Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti/ Interventi e servizi per gli studenti

Funzione strumentale n° 2 :

 Individuazione dei bisogni formativi dei docenti

 Redazione di una proposta di piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia dei progetti di formazione realizzati

 Produzione di materiali didattici utili all’elaborazione della progettazione didattica ed alla sua concreta attuazione

 Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in itinere, nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione, monitoraggio e rettifica degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni

 Coordinamento dei coordinatori di classe e dei coordinatori di dipartimento

 Accoglienza dei nuovi docenti e coordinamento dei docenti tutor

AREA 3 :

Funzione strumentale n° 3 :

 Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in sinergia con i coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe

 Organizzazione degli interventi di recupero/approfondimento;

 Raccolta dati sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico;

 Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari

 Diffusione tra i docenti delle notizie reperibili circa progetti, iniziative, concorsi e coordinamento della partecipazione degli alunni a concorsi, olimpiadi (informatica, chimica, matematica, elettronica) e premi ai fini della valorizzazione delle eccellenze

 Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche AREA 4: Orientamento

Funzione strumentale n° 4 :

(13)

Pagina 13 di 82

 Orientamento in entrata:

a. Cura i rapporti con le scuole secondarie di primo grado del territorio e promuove la collaborazione tra i docenti dei diversi ordini per facilitare il passaggio tra la scuola secondaria di primo grado e la secondaria di secondo grado.

b. Promuove e predispone una serie di incontri con docenti degli ordini diversi delle scuole del territorio per orientare gli alunni alla scelta del tipo di istruzione più adeguata.

c. Promuove incontri con i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado per la diffusione dell’offerta formativa della scuola.

 Orientamento in itinere (passaggio dal primo al secondo biennio della secondaria di secondo grado:

scelta dell’articolazione)

 Orientamento in uscita verso l’Università

 Orientamento in uscita verso il mondo del lavoro Area 5: Valutazione del Sistema Scuola

Funzione strumentale n°. 5 :

 Osserva i rapporti tra i vari organi della scuola.

 Individua i punti di forza e i punti di criticità delle relazioni.

 Valorizza i punti di forza e avvia il superamento dei punti di criticità.

 Avvia il monitoraggio del gradimento delle famiglie rispetto al piano dell’offerta formativa.

Gruppi di lavoro - Supporto organizzativo

Gruppo di lavoro Docenti responsabili Commissione elettorale

Progetto qualità

Gruppo ristretto: Dirigente Scolastico – Dirigente Amministrativo Vicari – Responsabile qualità – Funzione strumentale area 1 – Responsabile sito Internet – Responsabile Ufficio Tecnico

CISCO Academy Reti di Istituto ECDL

Responsabile della Sicurezza Assistenza HW SW

Responsabile sito internet dell’Istituto/facilitatore piattaforma ARGO

R.S.U.

Rappresentanza sindacale

(14)

Pagina 14 di 82

Responsabile dei servizi di Biblioteca

Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione

(15)

Pagina 15 di 82 PERSONALE A.T.A.

Direttore dei servizi generali e amministrativi

Dott. Roberto Sferrazza

Il Direttore s.g.a. coadiuva il Dirigente scolastico e sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il personale assistente amministrativo, tecnico ed ausiliario.

Assistenti amministrativi ( n° 7 unità )

Gli assistenti amministrativi eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure per la definizione ed esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato, anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Hanno competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo.

Assistenti tecnici (n° 14 unità )

gli assistenti tecnici sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di

lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Inoltre svolgono la funzione di supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.

Collaboratori scolastici ( n° 12 unità )

I collaboratori scolastici eseguono, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa al corretto svolgimento del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono una preparazione non specialistica. Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di collaborazione con i docenti. Essi prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e all’interno e nell'uscita da esse.

(16)

Pagina 16 di 82

LA PROPOSTA DIDATTICA

Sintesi della proposta didattica:

Accoglienza Recupero e

sostegno

Attività curriculari

Attività di supporto Attività di

approfondimento Eccellenza Attività sportive

Formazione

Permanente

(17)

Pagina 17 di 82

I nuovi piani di studio

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico

Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;

- orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;

- utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;

- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;

- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

- riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;

- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;

- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

- riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

Strumenti organizzativi e metodologici

I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio.

(18)

Pagina 18 di 82 Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.

Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo;

analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza .

Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.

Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell’ambito della loro autonomia, di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l’organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale.

Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di ufficio tecnico.

Gli istituti attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 2 , lettera c) del presente regolamento.

Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni.

Per quanto riguarda in generale gli indirizzi, i profili, i quadri e i risultati di apprendimento del settore tecnologico si rimanda all’Allegato C del documento elaborato dal MIUR e scaricabile dal seguente link:

http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/doc/ALL_B_C_Tecnici_4_02_

10.pdf

(19)

Pagina 19 di 82

L’offerta formativa curriculare dell’ITIS “A. Righi”

I nuovi Istituti Tecnici offrono una solida cultura generale e una formazione tecnico-scientifica di base necessarie per:

 Un rapido inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, dal quale una formazione tecnica è molto richiesta

 Il proseguimento degli studi negli Istituti Tecnici Superiori o all’Università, soprattutto nelle facoltà scientifiche, tecnologiche ed economiche

L’offerta formativa curriculare dell’ ITIS “A. Righi” in seguito alla riforma della scuola secondaria di secondo grado subisce degli aggiornamenti secondo il seguente schema:

A.S. 2012/13

Gli studenti iscritti al primo, al secondo anno e al terzo anno seguono il nuovo corso di studi che prevede un primo e un secondo biennio + un quinto anno finale con i seguenti indirizzi

 Elettrotecnica ed elettronica (articolazione: Elettronica)

 Informatica e telecomunicazioni (articolazioni: Informatica, Telecomunicazioni)

 Meccanica, meccatronica ed energia (articolazione: Energia)

 Chimica, materiali e biotecnologie (articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)

Obiettivi e orari da pagina 20 a pagina 32

Gli studenti iscritti al 4 / 5 seguono il tradizionale schema didattico che prevedeva un biennio + un triennio con i seguenti indirizzi:

 Elettronica e telecomunicazioni

 Informatica industriale / informatica ABACUS

 FASE {Fisica Ambientale Sanitaria Europea]

Obiettivi e orari da pagina 32 a pagina 34

Presso la scuola è attivo un corso serale per studenti – lavoratori (triennio di specializzazione in Elettronica e telecomunicazioni).

Obiettivi e orari a pagina 37

(20)

Pagina 20 di 82

Le nuove specializzazioni: cosa si studia, quali competenze si acquisiscono, gli ambiti professionali

Indirizzo: Elettronica ed elettrotecnica (Articolazione : Elettronica)

PER CHI ….

 E’ curioso, dinamico ed orientato alle applicazioni della tecnologia

 E’ appassionato di ricerca e vuole misurarsi anche con il lavoro autonomo e di laboratorio

 Vuole essere protagonista dello sviluppo scientifico e dell’innovazione tecnologica SE…

 Si è attratti dai sistemi elettronici e dagli impianti elettrotecnici

 Si è affascinati dalla robotica e dalla automazione industriale

 Si vuole contribuire alla ottimizzazione del risparmio energetico Il Diplomato di questo indirizzo ha competenze:

- specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

- nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.

Per essere in grado di:

- operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;

- sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici;

- utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;

- integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

- intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

- nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici. L’elettronica si occupa dell’elaborazione dei segnali elettrici e quindi dell’informazione. Crea strumenti che trovano applicazione in moltissimi settori come le telecomunicazioni, l’informatica, la diagnostica, la clinica medica e la robotica

(21)

Pagina 21 di 82 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica”

consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.

3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.

4. Gestire progetti.

5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

6. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.

7. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

Dopo il diploma

Al termine del percorso lo studente potrà iscriversi a qualsiasi Università, iscriversi all’ Ordine

professionale dei Periti Industriali oppure, inserirsi nel mondo del lavoro come Perito in Elettronica ed Elettrotecnica nei seguenti ambiti professionali:

 Collaborazione nella progettazione, realizzazione e gestione di:

 Sistemi e circuiti elettronici

 Impianti elettrici civili e industriali

 Sistemi di automazione

(22)

Pagina 22 di 82

Quadro orario dell’ indirizzo Elettronica ed elettrotecnica (Articolazione: Elettronica)

Discipline

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno

Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2)

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

5 (3) 5 (3) 6 (4)

Elettrotecnica ed elettronica 7 (4) 6 (3) 6 (4)

Sistemi automatici 4 (2) 5 (2) 5 (2)

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali di attività e insegnamenti

generali

20 20 15 15 15

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo

12 12 17 17 17

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente tecnico-pratico sono copresenti.

Gli orari relativi al 4° e al 5° anno, colorati in verde, sono solo indicativi in quanto non sono stati ancora discussi nei consigli di Dipartimento.

(23)

Pagina 23 di 82

Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazioni: Informatica e Telecomunicazioni)

PER CHI ….

 Ha familiarità con l’uso del PC e passione per l’informatica

 Ha interesse per le discipline tecnico-scientifiche del settore

 Pensa che le infrastrutture delle telecomunicazioni sono uno strumento di competizione per il sistema paese

 Vuole stare al passo con l’innovazione tecnologica SE…

 Ci si interessa alle telecomunicazioni (analogiche e digitali) e ai vari mezzi trasmissivi

 Si è consapevoli che le tecnologie dell’informazione influiscono su ogni aspetto della vita quotidiana

 Si orientati ad impiegare le tecnologie per risolvere problemi, anche in modo originale e creativo

Il Diplomato di questo indirizzo ha competenze:

- specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;

- e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

- orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software:

gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

- collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

Per essere in grado di:

- collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;

- collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;

- esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

- utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;

- definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.

In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.

(24)

Pagina 24 di 82 Nell’articolazione “Telecomunicazioni” viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”

consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.

2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione.

3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza.

4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.

6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.

Dopo il diploma

Al termine del percorso lo studente potrà iscriversi a qualsiasi Università, iscriversi all’ Ordine

professionale dei Periti Industriali oppure, inserirsi nel mondo del lavoro come Perito in Informatica nei seguenti ambiti professionali:

 Analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici e di telecomunicazione

(25)

Pagina 25 di 82

Quadro orario dell’ indirizzo Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Informatica)

Discipline

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno

Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2)

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Sistemi e reti 4 (2) 4 (2) 4 (2)

Tecnologie e progettazione di sistemi automatici e telecomunicazioni

3(2) 3 (2) 4 (2)

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 3 (2)

Informatica 6 (3) 6 (3) 6 (4)

Telecomunicazioni 3 (1) 3 (1)

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali di attività e insegnamenti

generali

20 20 15 15 15

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo

12 12 17 17 17

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente tecnico-pratico sono copresenti.

Gli orari relativi al 4° e al 5° anno, colorati in verde, sono solo indicativi in quanto non sono stati ancora discussi nei consigli di Dipartimento.

(26)

Pagina 26 di 82

Quadro orario dell’ indirizzo Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Telecomunicazioni)

Discipline

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno

Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2)

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Sistemi e reti 4 (2) 4 (2) 4 (2)

Tecnologie e progettazione di sistemi automatici e telecomunicazioni

3 (2) 3 (2) 4 (2)

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 3 (2)

Informatica 4 (2) 3 (1)

Telecomunicazioni 5 (3) 6 (3) 6 (4)

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali di attività e insegnamenti

generali

20 20 15 15 15

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo

12 12 17 17 17

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente tecnico-pratico sono copresenti.

Gli orari relativi al 4° e al 5° anno, colorati in verde, sono solo indicativi in quanto non sono stati ancora discussi nei consigli di Dipartimento.

(27)

Pagina 27 di 82

Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)

PER CHI ….

 E’ interessato alla chimica ambientale e alla biochimica

 E’ affascinato dalla ricerca e dal lavoro in laboratorio

 Vorrebbe collaborare con compiti tecnici, operativi e professionali in attività singole e di gruppo, teoriche e pratiche in un settore che possiede già alcune delle principali chiavi dello sviluppo del prossimo futuro

SE…

 Si è curiosi di sapere quanto la chimica incida nella vita quotidiana: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, l’ambiente che ci circonda, i tessuti che indossiamo, i farmaci che debellano le malattie, i detersivi e i profumi che utilizziamo ogni giorno

 Si è interessati alle tematiche ambientali e alle innovazioni tecnologiche attinenti

 Si è interessati alla ricerca nel settore biochimico e dei materiali per approfondirne gli aspetti

Il Diplomato in questo indirizzo:

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

- ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.

Per essere in grado di:

- collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

- integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

- applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;

- collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;

- verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo

(28)

Pagina 28 di 82 studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”

consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

1. Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.

3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.

6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

Dopo il diploma

Al termine del percorso lo studente potrà iscriversi a qualsiasi Università, iscriversi all’ Ordine

professionale dei Periti Industriali oppure, inserirsi nel mondo del lavoro come Perito in Chimica e Biotecnologie nei seguenti ambiti professionali:

 Produzione

 Sicurezza-salute e ambiente

 Ricerca e sviluppo

 Marketing e vendite

(29)

Pagina 29 di 82

Quadro orario dell’ indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)

Discipline

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno

Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2)

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Chimica analitica e strumentale 4 (2) 4 (2) 4 (3)

Chimica organica e biochimica 4 (2) 4 (2) 4 (2)

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

5 (2) 5 (3) 5 (3)

Fisica ambientale 3 (2) 3 (2) 4 (2)

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali di attività e insegnamenti

generali

20 20 15 15 15

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo

12 12 17 17 17

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente tecnico-pratico sono copresenti.

Gli orari relativi al 4° e al 5° anno, colorati in verde, sono solo indicativi in quanto non sono stati ancora discussi nei consigli di Dipartimento.

(30)

Pagina 30 di 82

Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia (Articolazione: Energia)

PER CHI ….

 Mostra interesse verso i processi produttivi e si appassiona alla fabbricazione e al montaggio di componenti meccanici

 E’ intraprendente e portato ad individuare soluzioni tecnologiche e organizzative

 E’ portato a lavorare sia in modo autonomo che in team SE…

 Si vuole capire cosa c’è dietro l’innovazione di un sistema meccatronico, che fa interagire le tecnologie meccaniche con quelle elettroniche

 Si è interessati alla pianificazione ed alla gestione di un ciclo produttivo

 Si è proiettati verso un futuro dove siamo noi a installare e gestire impianti industriali, e a controllare processi tecnologici di produzione

 Si vuole collaborare ad approfondire le problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia

Il Diplomato in questo indirizzo:

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni;

inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.

- Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

Per essere in grado di:

- integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

- intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

- agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

- pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.

Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

(31)

Pagina 31 di 82 1. Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai

trattamenti.

2. Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione.

3. Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto.

4. Documentare e seguire i processi di industrializzazione.

5. Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura.

6. Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura.

7. Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure.

8. Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi.

9. Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali.

10. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza.

Dopo il diploma

Al termine del percorso lo studente potrà iscriversi a qualsiasi Università, iscriversi all’ Ordine

professionale dei Periti Industriali oppure, inserirsi nel mondo del lavoro come Perito in Meccanica, Meccatronica ed Energia nei seguenti ambiti professionali:

 La meccanica è il settore manifatturiero trainante dell’economia italiana che offre prospettive di impiego in una ampia varietà di imprese produttive di varie dimensione

 Sono soprattutto le realtà produttive caratterizzate da maggiore dinamicità ed innovazione tecnologica a chiedere un numero crescente di operatori con competenze tecniche elevate

 Nel campo delle energie interviene nella tutela ambientale e nella razionalizzazione dei consumi energetici, con una particolare attenzione alle fonti alternative e alle risorse rinnovabili

(32)

Pagina 32 di 82

Quadro orario dell’ indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia (Articolazione: Energia)

Discipline

ore

1° biennio

2° biennio

ann o

Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1)

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2)

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Meccanica, macchine ed energia 3 (1) 3 (1) 3 (2)

Sistemi e automazione 4 (2) 3 (2) 3 (2)

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 (2) 4 (2) 4 (2) Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3 (1) 3 (1) 4 (2)

Fisica applicata 3 (2) 3 (2) 3 (2)

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali di attività e insegnamenti

generali

20 20 15 15 15

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo

12 12 17 17 17

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente tecnico-pratico sono copresenti.

Gli orari relativi al 4° e al 5° anno, colorati in verde, sono solo indicativi in quanto non sono stati ancora discussi nei consigli di Dipartimento.

(33)

Pagina 33 di 82

Orari e profili professionali relativi al corso di studi tradizionale (anno scolastico 2012/13: 4° e 5° anno)

Il corso di Elettronica e Telecomunicazioni studia ed approfondisce le tematiche relative alla trasmissione dell’informazione. I programmi sono stati completamente rinnovati dall’anno scolastico 1994/95 per fornire una moderna e polivalente preparazione nei settori delle comunicazioni, dell’elettronica, della telematica e della elettronica industriale.

Il corso F.A.S.E. (Fisica Ambientale Sanitaria Europea) è una sperimentazione che studia ed approfondisce le tematiche relative allo sviluppo delle tecniche per la prevenzione, tutela e bonifica dell’ambiente. Crea una nuova figura professionale già presente nel resto della Comunità Europea, specializzata nella misura e nel controllo delle variabili fisiche e chimiche dell’ambiente.

Il corso di Informatica: studia ed approfondisce le tematiche relative alla elaborazione ed utilizzazione delle informazioni. Crea una figura professionale in grado di operare nel settore dell’

information tecnology relativamente alla produzione del software e alla progettazione e alla manutenzione delle reti telematiche. Dall’ a.s. 2010-11 tutti gli allievi seguono gratuitamente il corso CISCO CCNA Discovery 1 ed hanno la possibilità di acquisire la conseguente certificazione.

Riferimenti

Documenti correlati

produzione biologica, eccetto durante il periodo di conversione / production of organic products produzione biologica con produzione non biologica / organic production with

Stiliamo una lista di esperienze laboratoriali particolarmente interessanti per questo periodo. Chimica/fisica: il laboratorio al

IQNet Ltd is accredited by Social Accountability Accreditation Services (SAAS) to deliver SA8000 certification globally, through this cooperation with CISQ/IMQ SpA and other IQNet

Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al

Le riunioni in presenza degli Organi collegiali e dei diversi gruppi di lavoro dei docenti, convocate dal Dirigente scolastico o dai docenti coordinatori, nonché

- esprimersi oralmente in cinese sulle tematiche e nelle situazioni viste in classe, padroneggiando le strutture linguistiche studiate e facendo uso del lessico previsto per il

Un laboratorio per manipolare diversi �pi di materiali, naturali e non, e farsi guidare dalle sugges�oni e sensazioni della visita nel bosco per realizzare un proprio “Bosco

SILICIC ACID, PRECIPITATED AND DRIED Chemical. SEPIOLITE